"Race for the Galaxy", uno spaziale classico intramontabile

“Race for the Galaxy” è un classico che ritorna.

Il gioco di carte a tema spaziale torna con tutta la sua carica di combo!

Race for the Galaxy

Il tema spaziale è molto usato nei giochi da tavolo, ci sono davvero molti titoli che vedono stelle e pianeti come protagonisti.

Si possono terraformare suoli a noi lontani oppure fare amicizia con delle cricche spaziali fatte da animali antropomorfi.

In “Race for the Galaxy” si avrà il compito di far prosperare un impero spaziale giocando pianeti e progressi, sfruttando le loro abilità.

Cinque fasi di gioco si alterneranno, in base alle carte azione dei giocatori, per estendere e sfruttare il proprio impero.

Tanta simbologia potrebbe destabilizzare, ma una volta entrati nel vivo dell'azione, sarà fluido il ritmo di gioco, proviamo?


COMPONENTI: Tantissime le carte di “Race for the Galaxy”, divise principalmente in pianeti, indicati da un cerchio, e progressi con un rombo.

Race for the Galaxy

“Race for the Galaxy” è un gioco di carte di Tom Lehmann per 2-4 giocatori pubblicato da Ghenos Games.

Nella scatola troviamo 5 carte pianeta iniziale numerate da 0 a 4 più altre 6 da utilizzare per giocatori esperti.

Presenti 4 set composti da 7 carte che contengono le 5 azioni eseguibili dai giocatori: due di esse sono presenti in due differenti versioni.

Troviamo poi 8 carte azioni doppie per le partite a due giocatori, 4 utilissime tabelle riassuntive e 28 segnalini punti vittoria in vari tagli.

Cuore del gioco è composto dal mazzo di carte, ben 109 suddiviso in 59 pianeti, identificati da un cerchio e 50 progressi, indicati da un rombo.

Ogni carta indica un costo, un valore in punti vittoria ed un'abilità inerente ad una delle azioni che si andranno ad eseguire.


PREPARAZIONE: Ogni giocatore riceverà un pianeta iniziale, un set di carte azione ed una mano di carte per iniziare la partita di “Race for the Galaxy”.

Race for the Galaxy

Il primo passo per giocare è la creazione di una riserva di punti vittoria, pari a 12 per ogni giocatore presente al tavolo.

Ogni giocatore riceverà un set di 7 carte azione con il retro dello stesso colore e in più uno dei 5 pianeti iniziali casuali.

Il mazzo di carte pianeta e progresso andrà mescolato e 6 carte andranno in mano ad ogni giocatore che ne potrà tenere però solamente 4 scartandone due.

Lo scopo del gioco sarà quello di ottenere il maggior numero di punti vittoria con i propri pianeti e progressi, durante e alla fine della partita.


IL GIOCO: Cinque le fasi disponibili, ma durante un turno di “Race for the Galaxy” si andranno ad eseguire solo quelle relative alle carte azione giocate.

Race for the Galaxy

In ogni turno, tutti i giocatori, contemporaneamente, andranno a scegliere una delle proprie carte azione da giocare a faccia in giù di fronte a sé.

Quando tutti avranno fatto la propria scelta, si andranno a girare le carte per stabilire quali saranno le fasi che effettivamente andranno giocate.

Delle cinque disponibili, infatti, si andranno a svolgere solamente quelle relative alle carte azione messe in gioco da almeno un giocatore.

Chi ha giocato una specifica carta azione potrà svolgerla, andando in ordine di fase, acquisendo anche un bonus specifico.

L'azione andrà però eseguita da tutti contemporaneamente, anche da chi non avrà giocato quella specifica carta azione.

Vediamo nel dettaglio le fasi di "Race for the Galaxy", a cominciare dalla prima, quella di esplorazione disponibile in due diverse varianti.

Una carta azione permette di pescare due carte, tenerne una e scartare l'altra, ma chi gioca questa azione avrà un bonus relativo alla carta azione giocata.

Una permette di pescare ben 7 carte e tenerne una, l'altra invece di pescarne 3 ma di tenerne 2 nella propria mano.

La seconda fase, quella di progresso, permetterà di mettere in gioco una carta progresso dalla propria mano pagandone il costo.

Il costo si pagherà scartando un numero di carte dalla propria mano, pari al valore indicato nel rombo della carta che si vuole mettere in gioco.

Chi avrà scelto questa specifica azione avrà come bonus lo sconto di una carta da scartare permettere in gioco il suo progresso.

Ogni carta progresso avrà un potere, da quel momento attivo, che si attiverà in base ad una specifica fase di gioco.

La terza fase, quella di colonizzazione, è molto simile a quella di progresso, ma si andrà ad operare invece sulle carte pianeta.

Anche in questo caso bisognerà scartare carte dalla propria mano per pagare il costo del pianeta che si vuole mettere in gioco.

Il bonus per il giocatore che sceglie di svolgere questa azione è la pesca di una carta dopo aver pagato il costo.

Alcuni pianeti hanno un alone intorno al proprio costo, si tratta di pianeti prosperi che entrano in gioco con una merce su di sé.

Basterà piazzare una carta coperta dal mazzo sul pianeta per stabilire che quel pianeta avrà una merce del suo stesso colore.

Ci sono però anche delle carte pianeta che non si potranno pagare in modo consueto, ma valutando la propria forza militare.

Si tratta di valori in rosso presenti su alcune carte in gioco che andranno semplicemente sommati per mettere in gioco le carte militari.

La quarta fase, quella di trasformazione permette di attivare ogni abilità di trasformazione presente sulle proprie carte giocate.

Si tratta di possibilità di vendere merci presenti sulle proprie carte pianeta per ottenere nuove carte o punti vittoria.

Anche in questo caso, si può scegliere tra due diverse carte azione trasformazione, che daranno due bonus diversi a chi le gioca.

Trasformazione commercio permette di vendere prima una merce  per guadagnare carte, l'altra permette di raddoppiare i punti vittoria guadagnati dalla trasformazione.

Ultima fase è quella di produzione mediante la quale ogni proprio pianeta andrà ad essere associato con una merce coperta pescata dal mazzo principale.

Ogni pianeta però potrà avere sempre e solo una merce su di sé. Come bonus per chi gioca produzione, si andrà a produrre una merce anche su un pianeta prospero, se posseduto.

Quando saranno state svolte tutte le fasi di "Race for the Galaxy" dichiarate dalle carte azione messe in gioco, ci sarà una fase di ripristino.

Basterà scartare carte fino a rimanere con un massimo di dieci in mano e poi riprendere nel proprio set la carta azione giocata nel turno.

La partita può finire in due modi, ovvero quando un giocatore avrà 12 carte di fronte a sé oppure quando la riserva di punti vittoria sarà esaurita.

Nella fase di conteggio verranno sommati i punti nell'esagono di ogni pianeta e progresso messi in gioco, punti vittoria per i progressi col punto interrogativo e i punti ottenuti durante la partita.

Il miglior impero spaziale sarà quindi quello del giocatore che sarà riuscito ad ottenere la somma di punti maggiore.


CONSIDERAZIONI: La simbologia massiccia di “Race for the Galaxy” nasconde un gioco interessante sotto il profilo strategico per giocatori rodati.

Race for the Galaxy

Diciamolo chiaramente: la simbologia di questo gioco potrebbe spaventare ad una prima occhiata rapida.

Le icone presenti sulle carte sono davvero numerose, i numeri presenti sulle carte, a seconda della loro posizione hanno vari significati.

Bisognerà iniziare digerendo questo ostacolo iniziale che però è espresso alla perfezione da icone chiare e leggibili.

“Race for the Galaxy” non è di certo il gioco che intavolerete con un gruppo di amici che non hanno mai avuto occasione di sedersi ad un tavolo per giocare.

Chi invece ha qualche esperienza in più, potrà trovare, dietro la simbologia inizialmente ostica, qualcosa che brilla in modo luminosissimo.

Innanzitutto, per superare lo scoglio della presenza massiccia di simboli, abbiamo delle plance fatte apposta che rendono tutto chiaro e leggibile.

Consultare queste plance sarà solamente un compito dei primi momenti, visto che poi ci sarà un certo automatismo di comprensione che renderà tutto fluido.

Da quel momento in poi, il gioco sarà tutto una scoperta continua verso il modo migliore di ottimizzare le proprie azioni.

Nella fase di selezione azioni, se ne potrà mettere in gioco solamente una, ma con la consapevolezza di poter giocare anche quelle scelte dagli altri.

In questo caso, “Race for the Galaxy” sfiora i canoni di gioco deduttivo visto che, osservando la situazione degli altri, bisognerà capire su cosa si orienteranno.

Questo permetterà di gestire la propria scelta in modo costruttivo, approfittando di un bonus personale, ma nel frattempo svolgere anche le azioni degli altri, in ordine.

L'ordine, per l'appunto, è un'altra cosa da valutare bene, visto che le fasi andranno sempre svolte in una sequenza precisa.

Avere una trasformazione da fare senza avere risorse in campo sarebbe un'azione sprecata, e bisognerà quindi disporre saggiamente delle proprie risorse.

Le carte hanno una tripla valenza in questo gioco, ovvero risorse da poggiare sui pianeti, pianeti e progressi da mettere in campo e monete da pagare per giocare carte.

Questa triplice identità va ovviamente distribuita sulle proprie disponibilità estendendo il concetto di gestione risorse in modo più ampio.

Per ogni fase non andrà solo eseguita l'azione relativa, ma andranno anche seguite le abilità delle carte messe in gioco.

Questo può essere un compito facile all'inizio con poche carte disponibili di fronte a sé, diventa più impegnativo nelle fasi avanzate del gioco.

Per fortuna le carte sono fatte in modo da indicare su una riga apposita la propria abilità in relazione alla fase in cui si attiva.

Questo renderà quindi, complice un posizionamento adeguato nell'area personale, recare attenzione ad ogni abilità attiva.

Nonostante le difficoltà inevitabili della presenza di tante cose da tener conto e della simbologia massiccia, il gioco offre il meglio per poterla interpretare e seguire nel migliore dei modi.

Le combo ovviamente si sprecano, andando a minimizzare i costi e amplificare l'ingresso di punti vittoria in determinati casi.

Questo ovviamente è compito del giocatore che dovrà amministrare al meglio ogni cosa per ricavare il massimo dalle proprie azioni e quelle degli altri.

Sarà molto soddisfacente riuscire a mettere in campo le carte desiderate, pur sacrificandone altre, sapendo però ciò che si andrà a ricavare.

“Race for the Galaxy” è un gioco non recentissimo che ha però ancora molto da dire e da offrire grazie alla sua genuinità di fondo.

La dose impegnativa di simboli è necessaria per sfruttare tutto il suo potenziale che, una volta assimilato, lascia spazio ad un infinito divertimento.


Che abbiate provate vecchie versioni o meno, una copia di “Race for the Galaxy” vi riporterà in gioco per formare il vostro impero spaziale. 

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