"Viral", battaglie all'ultimo virus



Almeno una volta nella vita abbiamo sopportato un brutto raffreddore, un mal di pancia che ci ha fatto parecchio soffrire, o magari una tachicardia dovuta ad un imprecisato malessere. Che ne direste di prendere, per una volta, le redini dei responsabili di terribili malattie ed avere come scopo quello di invadere un organismo facendo i conti con il sistema immunitario e la presenza di altri virus? E' esattamente l'ambientazione del nuovissimo “Viral”.

CONTENUTO
Viral” è appena arrivato in Italia grazie alla Move The Game e si tratta di un gioco ideato da Antonio Sousa Lara e Gil D'Orey e dedicato ad un numero di giocatori che va da 2 a 5. All'interno della scatola troviamo un bel tabellone di grande dimensione che rappresenta un una serie di organi collegati tra loro, a cominciare dal cervello e scendendo fino ai reni, agglomerando più organi in varie zone, oltre ad ospitare il tracciato dei punti vittoria, l'alloggiamento delle crisi, il tracciato della ricerca, lo spazio per le carte evento e di un utilissimo segnafasi per ogni turno. 

Sono 5 le plance personali per ogni giocatore che non solo ricordano il colore associato ad ognuno, con le fattezze cartoonesche del virus interpretato, ma anche un comodissimo specchietto che ricorda la simbologia utilizzata nel gioco. La dotazione di ogni giocatore è composta da tessere virus in cartone molto doppio, segnalini in legno per ricerca, punteggio e zona degli spareggi, nonché carte mutazione iniziali e carte zona. 

Completano la componentistica i segnalini primo giocatore in cartone e fase in legno, le tessere crisi e zona che offriranno punti ad ogni turno e due tipologie di carte, ovvero quelle mutazione che renderanno più potenti e varie le azioni dei giocatori, nonché carte evento che doneranno variabilità alla partita.

PREPARAZIONE
Il setup di una partita di “Viral” non è complicato, ma servirà una certa attenzione, soprattutto nella fase del piazzamento iniziale delle tessere da parte dei giocatori. Si dovrà innanzitutto aprire il tabellone e posizionarlo al centro del tavolo, posizionando sull'apposito alloggio 6 delle carte evento ben mescolate, lasciando il mazzo a faccia in su, in modo da vedere subito la prima carta: queste carte scandiranno anche i turni di gioco

Ogni giocatore sceglie un colore e prende la relativa plancia, le 6 carte zona che rappresentano i vari agglomerati di organi e le carte mutazione iniziale della propria specie, oltre ad un certo numero di tessere virus in base al numero di giocatori. Ognuno posiziona anche un proprio segnalino in legno sulla casella di partenza del tracciato dei punti e di quello della ricerca e, solo dopo aver scelto il primo giocatore, a cui sarà consegnato il relativo segnalino in cartone, ognuno posizionerà in ordine l'ultimo segnalino a cominciare dal primo giocatore e a seguire gli altri in senso orario, sulla fila degli spareggi sul tabellone. 

Ogni giocatore dovrà ora piazzare, uno alla volta, alcune delle proprie tessere virus sui vari organi, a cominciare dal giocatore in ultima posizione sul tracciato spareggio e continuando in senso antiorario, con la limitazione di poter ospitare un solo virus in ogni organo e di non poter piazzare un secondo virus dei propri in una zona dove ne era già stato collocato uno precedentemente: la fase si conclude quando gli organi saranno completamente invasi da virus

Si dovranno poi posizionare 4 delle tessere crisi nel proprio alloggiamento e distribuire una tessera zona per ogni zona dell'organismo tra quelle disponibili e mescolare bene il mazzo delle mutazioni, lasciandolo a lato del tabellone e scoprendo le prime tre carte in modo da lasciarle visibili a tutti. Non occorrerà altro per poter iniziare la partita.


IL GIOCO
Il flusso di gioco di “Viral” richiede che tutti i giocatori, contemporaneamente scelgano un abbinamento tra una propria carta mutazione e una propria carta zona e le piazzino coperte a lato della propria plancia accanto alla sezione contrassegnata con un “1”. Quando tutti avranno fatto la propria scelta, le carte saranno rivelate e risolte in ordine di turno, ripetendo la medesima operazione con un secondo abbinamento, stavolta collocato sul lato opposto della plancia, risolvendo sempre tutte le azioni in ordine di turno. 

Ovviamente le azioni possibili attraverso le carte rappresentano il vero cuore del gioco per riuscire ad ottenere importanti punti vittoria: si potrà ottenere uno scudo, ovvero una protezione nei confronti degli attacchi dei virus avversari, per l'appunto attaccare gli altri, spostarsi da un organo all'altro seguendo vene o contatti diretti, o ancora attirare o spodestare virus propri o altrui da una sezione all'altra. Dopo aver risolto le azioni delle carte, si attribuiscono i punti zona a chi controlla tutti gli organi che ne facciano parte avendo la maggioranza: in questo modo oltre ai punti vittoria si otterranno anche avanzamenti sul tracciato ricerca

Dopodichè si attiveranno gli eventi suggeriti dalla relativa carta rivelata già all'inizio del turno e si attiveranno le crisi, posizionate immediatamente quando un certo numero di virus, in base al numero di giocatori, avrà preso posto in un solo organo: le crisi attribuiranno punti extra per poi riposizionare i virus interessati sulla plancia dei relativi giocatori per dei futuri riutilizzi. Dopo la crisi ci sarà un'ulteriore minaccia, ovvero quella della ricerca: chiunque abbia toccato la vetta del tracciato ricerca acquisendo punti dalle tessere zona, dovrà eliminare tutti i suoi virus dal piano di gioco, tranne quelli protetti dallo scudo. 

Alla fine del turno si creerà un nuovo schema per gli spareggi premiando il giocatore più indietro e lasciando per ultimo quello in testa, si riprenderanno in mano le carte posizionate nella zona di ripristino della propria plancia, quindi utilizzabili nuovamente per il turno successivo e si collocheranno nella stessa zona quelle appena usate. Ogni volta che si arriverà in un punto specifico del tracciato punteggi, ben segnalato da un'icona, si potrà prelevare una carta mutazione tra quelle disponibili, oppure disfarsi di quelle tra cui scegliere e prelevarne una coperta dal mazzo di pesca, sostituendo quelle scartate: ogni giocatore potrà prelevare fino a 4 nuove carte durante un'intera partita. 

Dopo il sesto turno la partita terminerà immediatamente e ai punti guadagnati durante la partita si sommerà un punto per ogni proprio virus presente in ogni zona e i punti stampati sulle carte mutazione prese durante il gioco. Chi avrà ottenuto più punti sarà il virus più temibile!


CONSIDERAZIONI
Difficilmente un titolo che misceli scelta delle azioni in contemporanea e controllo territori sarebbe stato immaginato con un'ambientazione rappresentata da un organismo e minacciosi virus pronti ad infettarlo, eppure “Viral” è un piccolo miracolo della creatività associata a meccaniche ben note nel mondo dei giochi da tavolo.

 La grafica cartoonesca aiuta ad immergersi nell'ambientazione di gioco e ad immedesimarsi in terribili esseri pronti a minacciare gli organi di un ignaro essere umano, e questo fa di “Viral” un gioco particolarmente cattivo in cui c'è un continuo darsi i bastoni tra le ruote affinchè si possano controllare i territori nel momento giusto per avanzare sul tracciato dei punti, acquisire nuove carte mutazione in grado di offrire non solo punti ma anche nuove azioni, ma senza avanzare troppo sul tracciato ricerca, visto che si danneggerebbe di tanto il turno successivo da iniziare senza alcun virus sul tabellone!

 I sei turni di gioco, divisi in 6 fasi, scorrono via piuttosto veloci, visto che solo una fase è rappresentata dalla scelta delle carte da giocare, e quindi può essere vittima dei pensatori che dovranno immaginare le giocate di tutti i rivali per ottimizzare le proprie mosse, mentre le altre sono di semplice risoluzione degli eventi e delle tessere, e scivolano via in modo rapido, lasciando la durata di gioco mai oltre i 90 minuti complessivi anche col massimo numero di giocatori. 

La cura nel dettaglio è un piccolo tocco di classe che farà di certo la felicità degli appassionati di giochi da tavolo: se le carte non hanno una consistenza particolarmente forte, richiedendo quasi obbligatoriamente l'imbustamento, tutti gli altri materiali sono di pregevole fattura, a cominciare dai segnalini in cartone davvero molto spesso, passando per l'idea di cambiare la forma e usare colori accesi e molto diversi fra loro per le tessere di ogni virus per aiutare il colpo d'occhio nella risoluzione delle maggioranze, fino ad arrivare alle gentili simbologie sulla plancia per giocare nelle direzioni giuste carte e scarti e sui graditi richiami delle varie fasi nell'apposita sezione del tabellone

Avendo la necessità di aver a che fare con un controllo territorio (organi in questo caso), dettati dall'ottimizzazione della propria mano di carte, “Viral” non è il gioco consigliabile fin da subito per un giocatore occasionale, ma potrebbe essere un ottimo titolo da tenere in considerazione prima di passare ad un cinghialone possente, a meno che non si abbia a che fare con un amico particolarmente permaloso a cui non andrebbe di certo vedere la cattiveria altrui minacciare i propri virus.

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