Play Modena 2019, i Titoli Provati in Fiera


Con l'ennesimo successo di pubblico, anche l'edizione 2019 di Play si è conclusa: ben 44.000 sono state le presenze alla Fiera di Modena per il più importante evento dedicato al gioco da tavolo. 


Moltissime le attività e le case editrici che hanno presentato i propri nuovi titoli al pubblico e dopo qualche prova ai tavoli gremiti, si può esprimere qualche parere a caldo che ovviamente tiene conto delle fatiche e del caos presente nei giorni intensi di fiera.

L'ISOLA DEL TESORO: La manCalamaro porta in fiera un gioco ispirato ad un romanzo di successo con una sorta di uno contro tutti in cui il Long John Silver è impegnato ad individuare su una mappa l'ubicazione del proprio tesoro mentre tutti gli altri giocatori che impersoneranno arcigni pirati, in una modalità competitiva, dovranno tentare di conquistarlo prima del suo recupero. Originalissima la possibilità di scrivere con particolari pennarelli direttamente sul tabellone, trasformandolo pian piano in una vera e propria mappa del tesoro. Il gioco viene però messo spesso in balia della fortuna oltre che dell'intuizione, visto che un giocatore potrebbe occasionalmente “incappare” nel tesoro pur non avendo ufficiali indizi che lo portino nel luogo del bottino. Idea interessante, ma da riprovare per assaggiarne meglio le potenzialità.

BANANAGRAMS: Prendete il classico “Scarabeo” con le sue tesserine e fondetelo con la frenesia dei party games: la dV Giochi presenta un gioco velocissimo che mette in moto il cervello con un titolo facilmente trasportabile grazie ad un irresistibile astuccio a forma di banana. La velocità con cui si devono utilizzare le proprie lettere per poter creare delle griglie tipiche delle parole crociate può creare ansia crescente in alcuni giocatori o stimolare molto la creatività frugando nel bagaglio di parole conosciute, con la necessità spesso di rimaneggiare tutto con l'arrivo di nuove lettere da inserire nel proprio schema. Un gioco trascinante che impone una serie di partite una dopo l'altra alla ricerca dei tentativi migliori di incrociare le proprie lettere.

7 THE SINS: Dopo aver proposto “Crypt”, la GateOnGames prova ancora la strada dei giochi di carte dal costo contenuto e dal divertimento coinvolgente con “7 The Sins”, un titolo in anteprima che uscirà solamente nei prossimi mesi. Da 1 a 5 giocatori si sfideranno a suon di peccati per poter battere gli altri seguendo i requisiti che soltanto a fine partita si conoscerà tra i due possibili, ovvero avere il punteggio maggiore o minore attraverso il numero di copie di ogni carta peccato. La memoria è il requisito fondamentale per riuscire a vincere, visto che bisognerà ricordare ogni carta prelevata dal set al centro del tavolo e badare anche a ciò che i giocatori giocheranno sull'abisso per determinare come orientare i propri punteggi. Un gioco da tenere d'occhio alla sua uscita.

FUJI: Un percorso creato con alcune tessere determinerà la via di fuga in un cooperativo in cui scappare da un pericoloso vulcano pronto ad eruttare. In “Fuji” pubblicato dalla Cranio Creations si dovrà collaborare con gli altri giocatori per tentare di scappare in gruppo dalla foga della natura lanciando il set di propri dadi. Dopo il lancio ognuno determinerà una casella di arrivo sul percorso entro 3 spazi, con la possibilità di spostarsi soltanto nel caso in cui si avrà la maggioranza, contando i numeri sulle facce dei dadi relativi al requisito della casella desiderata, rispetto agli altri. La comunicazione limitata imporrà un'intesa vincente per poter strategicamente equilibrare gli spostamenti di tutti: un cooperativo diverso dagli altri.

CRYPTID: Una delle chicche di quest'annata di Play è stato sicuramente “Cryptid” che finalmente si affaccia sul mercato italiano in una versione che ha migliorato quella estera già disponibile da un po', introducendo un maggior numero di materiali e calibrando i colori originali rendendoli più riconoscibili. In sintesi il gioco è un deduttivo: gli indizi offerti segretamente ai giocatori permetteranno di individuare un unico punto sulla mappa che cela il mostro e solo con attente domande agli altri si potranno conoscere gli indizi in loro possesso e dunque l'ubicazione della creatura. Fresco, intelligente e con un numero di carte scenario che renderà pressochè impossibile avere due partite uguali, fa di questo gioiellino della Playagame un nuovo classico che è andato a ruba fin dalle prime ore del mattino.

1347 LO GIUOCO DELLA PESTE NERA: Feudalesimo e Libertà hanno creato un gioco che supporta fino a 6 partecipanti in cui un tema forte è trattato con ironia e con una meccanica di aste al buio molto divertente. Sei le sezioni del tabellone che andranno ad animare delle sfide tra i giocatori per poter uscire vincitori e quindi effettuare le relative azioni, ma anche magari volutamente perdere per poter raccattare preziosi monatti, utili per amplificare poteri in fase d'asta o golose monete per l'acquisto di personaggi da curare per guadagnare punti vittoria. Un pizzico di bluff ed una forte interazione sono gli ingredienti principali di un progetto Kickstarter che ha sia dal lato grafico che dalla meccanica grossi valori da dimostrare.

SO LONG MY WORLD: Axis Mundi ha sfornato un gioco di carte con una storia davvero inquietante ma al tempo stesso poetica e ammaliante: il mondo sta per finire, mancano 12 ore all'annientamento totale di tutto e non si può far nulla per modificare questa tragedia, si potrà solo scegliere come trascorrere questo tempo. In altrettanti turni i giocatori dovranno sapientemente dosare le proprie emozioni per giocare carte che permetteranno di scatenare alcuni effetti. Il gioco si presenta con una grafica curatissima ed una storia originale e passionale, peccato che tutto lo sforzo fatto per l'ambientazione si accosti poco alla meccanica che si presenta quasi con un freddo astratto, limitando di molto il pregevole sforzo fatto per il lavoro di realizzazione.

ORBIS: Una divinità protegge un mondo diverso appartenente ad ognuno dei giocatori che siederanno ad un tavolo di “Orbis” nuovo titolo di Asmodee Italia che presenta una struttura da family game semplice ma al tempo stesso piacevole e strategicamente interessante. Lo scopo del gioco è costruire una piramide di tessere esagonali di tipologia territoriale differente facendo in modo che quelle soprastanti siano dello stesso colore di almeno una delle tessere presenti subito sotto. Ogni tessera fornirà punti in modo differente a seconda del tipo, così come le divinità, una per giocatore, che andranno in cima offriranno punti rispettando alcuni requisiti. Scorrevole e deliziosamente piacevole, “Orbis” con la sua grafica accattivante e la sua meccanica fresca può diventare un nuovo must dei pesi medio-leggeri.

AMUL: In occasione di Play 2019, la Playagame ha presentato in super anteprima un nuovo progetto che dovrebbe vedere la luce a ridosso dell'estate. Si tratta di un gioco di carte chiamato “Amul” che avrà come ambientazione un classico scenario mediorientale, come quelli già presentati da “Century” o “Five Tribes” ma attraverso un gioco di carte che potrà supportare un notevole numero di giocatori, visto che sarà possibile divertirsi anche in 8. Al proprio turno, dopo aver pescato una carta, tra quelle che compongono la propria mano se ne sceglierà una da mettere sul mercato dal quale a turno ognuno preleverà una nuova carta per poi sceglierne una da mettere in gioco. Andando avanti sarà sempre più difficile scegliere carte di cui privarsi e quali mettere a terra, considerando i punti che alcune carte garantiranno solo se tenute in mano a fine partita ed altri invece da calare che potranno potenziarsi con un meccanismo di collezione set. Un turno di gioco che sembra complicato ma che si assimila in due minuti nasconde un gioco che, soprattutto sul finale, attraverso il funzionamento di alcune carte, può garantire colpi di scena.

BIG MONSTER: La vera sorpresa della fiera viene direttamente dalla Francia grazie ad Explor8 che è stata ospitata per la presentazione al pubblico di “Big Monster”. Si tratta di un draft di tessere in cui i giocatori impersonano degli esploratori alla scoperta di un pianeta nuovo popolato di strane creature aliene che permetteranno di fare punti in modo diverso: da quelle che garantiranno punti se evolute con appositi raggi a quelle che saranno più generose se “fotografate” per intero, senza dimenticare i punti derivanti dai simboli creati dall'unione di carte in un certo modo, completando le figure, aumentando una strategia di piazzamento turno dopo turno. Differenti modalità di gioco, competitiva o a squadre, rendono l'esperienza ludica frizzante e divertente. Nonostante il gioco sia totalmente indipendente dalla lingua, speriamo che un editore nostrano noti questo piccolo irresistibile gioiellino.

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