Modena Play 2022, tutto pronto per l'evento ludico

A Play si gioca in grande: tre giorni di sfide, novità, ospiti, eventi



Oltre 100 case editrici che mettono a disposizione i loro giochi, più di 100 associazioni pronte a fare divertire il pubblico su 2.500 tavoli di gioco. Nuove  aree dedicate al card trading, ai giochi a due, lo spazio esterno con i scenografici LARP - i giochi di ruolo dal vivo – e la curiosa attività del Beer Painting. 700 appuntamenti, momenti di riflessione ludica sulla guerra, incontri con grandi ospiti tra cui Volko Ruhnke, Luca Perri, Adrian Fartade, Massimo Polidoro e game designer come Andrea Angiolino, Kathryn Hymes e Hakan Seyalıoğlu. Una manifestazione sempre più ricca di proposte e inclusiva.

Ogni edizione più ricca, ogni anno più grande e sempre più attenta a coinvolgere tutti.

Questa 13esima edizione di Play strizza l’occhio in particolare al mondo delle famiglie, anche quelle con bambini piccoli, che trovano un intero padiglione dedicato a chi si avvicina per la prima volta al mondo dei giochi da tavolo.

Particolarmente indicate per coinvolgere bambini e ragazzi di tutte le età sono le proposte di importanti enti nazionali come l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), l’Istituto Nazionale di Fisica Nucelare (INFN) e l’OGS di Trieste, ovvero l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale. Da segnalare che Play ospita la più grande avventura multitavolo di ruolo mai organizzata in Italia: “Planetary Journey: ritorno alla terra”. Il gioco, sviluppato da INAF in collaborazione con l’associazione Genitori di Ruolo, vedrà impegnati 143 ragazzi di 11 anni che, tra esopianeti e tempeste solari, lo sperimenteranno in fiera.

Quest'anno ai tradizionali partner come Haba, Djeco e Clementoni si affiancano Baba Libri con la trasposizione dei loro libri in giochi, e Hasbro Gaming con gli intramontabili Monopoly e Cluedo, ma anche uno spazio dedicato ad Avalon Hill e Dungeons & Dragon con un'area completamente riservata al gioco di ruolo più famoso di sempre. E’ presente anche un vasto spazio a cura del Cento Sportivo Italiano (CSI), che ha inaugura una sezione tutta dedicata al mondo del gioco da tavolo.

Una novità di questa edizione è lo spazio dedicato al “gioco per due”: complice l’isolamento forzato di questi ultimi due anni è aumentata la richiesta dei giochi da fare in coppia e Play ne propone un’attenta selezione. Accanto a questa nuova sezione debutta anche quella dedicata ai Trading Card Game come Fantasy Riders, Final Fantasy, Pokemon, Yu-Gi-Oh e Magic! sia con aree di gioco che uno spazio per comprare, vendere e scambiare carte con altri appassionati.

Al festival c’è un’intera area dedicata ai board game storici, che ricostruiscono in maniera accurata vicende del passato, utili per comprendere il presente; da qui passeranno oltre 60 classi per un totale di circa 1.300 studenti: per loro sarà una lezione di storia molto particolare, che non dimenticheranno facilmente.

Play è anche attualità: in un momento in cui la guerra torna a essere molto presente nelle nostre vite, il festival le dedica momenti specifici di riflessione ludica. Sono in programma partite dimostrative di "This War of Mine", il gioco che racconta la guerra dal punto di vista dei civili, ispirato alle vicende dell'assedio di Sarajevo, di cui ricorre quest'anno il 30° anniversario.

Si può provare anche "Prima vennero”, che racconta la storia di un gruppo di fuggitivi nella Berlino del 1942: si tratta di un gioco di ruolo immersivo in cui si gioca bendati, guidati da tracce sonore interattive.

Immancabile l'Area Librogame, riservata al mondo del libro-gioco, nata dalla collaborazione con Librogame's Land, la community italiana più grande di appassionati di librogame: l’area è arricchita da seminari educational in tema e momenti di incontro e riflessione sulla rinascita di questa grande passione; una grande novità del 2022 è il Premio Librogame Magnifico che incorona il libro migliore votato direttamente dal pubblico della community di Librogame's Land.


Nell’area esterna tra LARP e miniature 

L’area esterna ai padiglioni è dedicata ai LARP (Live Action Role Play), ovvero i giochi di ruolo dal vivo, in cui i partecipanti interpretano i personaggi, rappresentando le situazioni fittizie nello spazio reale che li circonda: costumi, equipaggiamento, scenografie sono accuratissimi e rigorosamente a tema con l'ambientazione del gioco, sia essa storica o di pura fantasia.

Nella zona all’aperto si può provare anche il Beer Painting, ovvero il modo più divertente di sperimentare la pittura di miniature assieme a un sacco di altre persone: ai partecipanti viene fornita una miniatura, un pennello e un buon bicchiere di birra de “La Tana dell'Elfo” assieme a colori, acqua e altri accessori utili e il lavoro finale sarà giudicato da una commissione ad hoc.


I VIP del gioco (e non solo) a Play

Sono oltre 40 gli ospiti illustri che intervengono a Play con incontri, visite agli stand, tavole rotonde, sessioni di gioco. Volko Runke, game designer e analista della CIA, è noto soprattutto per aver progettato la serie COIN di GMT sui conflitti insurrezionali o asimmetrici che ha rivoluzionato il wargame; Runke interviene ne “La storia in gioco”, Seconda Conferenza

Annuale su Gioco e Public History; l’appuntamento approfondisce il rapporto dei giochi con la Storia: un legame complesso, che offre svariati spunti di riflessione, dalla narrazione che si costruisce al suo interno, alle nozioni che è in grado di trasmettere, all’interesse per il tema trattato che inevitabilmente il gioco suscita nei giocatori, fino all’idea del gioco stesso come interpretazione e fonte storica (venerdì 20 maggio ore 10, Sala 50).

L’astronomo Luca Perri e il giornalista e divulgatore Adrian Fartrade sono in fiera con la tavola rotonda dedicata a “Scienza: comunicazione, divulgazione ed educazione” per capire come superare l’approccio dei percorsi scolastici dove spesso la scienza è raccontata come un libro fatto e finito (sabato 21 maggio ore 15 in Galleria).

L’indagatore dell’insolito Massimo Polidoro è conosciuto a livello internazionale per le sue indagini su teorie del complotto, bufale e presunti misteri e ha co-fondato il CICAP (Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze): a Play parla di “Misteri e indagini tra gioco e realtà” (sabato 21 maggio ore 11 in Galleria).

Kathryn Hymes e Hakan Seyalıoğlu sono i co-fondatori di Thorny Games, uno studio di design di giochi pluripremiato con sede a Washington D.C.: i loro giochi disponibili in italiano includono Dialect e Sign.


Il festival abbraccia la città: al via il Fuori Salone di Play

Play non è solo al quartiere fieristico dal 20 al 22 maggio prossimi, ma già da venerdì 13 maggio invade pacificamente la città di Modena e alcune località della provincia per oltre una settimana con eventi di alto livello e ampio respiro, che coinvolgono direttamente i partner culturali del territorio. Incontri di approfondimento, laboratori esperienziali, seminari formativi, serate demo e una conferenza spettacolo con l’astronomo Luca Perri e il divulgatore scientifico Adrian Fartade. Tutti gli appuntamenti sono gratuiti

Per un festival che cresce il rapporto con il territorio è imprescindibile: Play, alla sua 13esima edizione, occupa in maniera giocosa piazze, edifici storici, sale, biblioteche del centro storico e non solo, fino ad arrivare in provincia con proposte ludiche e di approfondimento etereogenee e gratuite.

Gli eventi collaterali prendono il via già venerdì 13 maggio con un evento parallelo in due biblioteche cittadine, che prosegue fino a domenica 22 maggio. “Due di notte” è una storia a bivi di Lorenzo Trenti, diffusa in occasione della Notte dei musei 2022: scoccano le due di notte al Museo Storiografico Cittadino. Due individui si muovono furtivamente per le sale deserte: un ladro scaltro e una mummia misteriosa. E’ possibile giocare la stessa vicenda dal punto di vista del ladro alla Biblioteca Delfini e da quello della mummia alla Biblioteca Crocetta; basta cercare nei corridoi e tra gli scaffali i totem per giocare e seguire i paragrafi numerati: sono le scelte del giocatore, di paragrafo in paragrafo, a decidere il suo destino.

Lunedì 16 maggio alle 14 presso la sede dell'Azienda USL di Modena – che patrocinia il festival – con un momento di riflessione comune sul tema del gioco di comunità, dal titolo "GiochiaMO: la comunità modenese si mette in gioco". L'idea, a partire anche dalla Cabina di

Regia già esistente sul Gioco di Azzardo Patologico, è quella di creare un Tavolo provinciale sul gioco di comunità, in cui il gioco diventa un elemento di socialità.

Martedì 17 maggio e giovedì 19 maggio dalle 16 è “Caccia alla bottega” al Quartiere 3 di Modena: partendo dalla Chiesa di Sant’Agnese ragazze e ragazzi delle scuole elementari e medie possono partecipare a un particolarissimo quiz. A ciascuno viene fornito un libretto con dieci enigmi, dei quali cinque hanno come risposta una delle botteghe del quartiere e gli altri cinque alcuni elementi caratteristici della zona; e per coloro che dimostreranno di conoscere meglio il proprio quartiere in palio ci sono i biglietti di ingresso a Play.

Mercoledì 18 maggio a partire dalle 17 in Piazza Roma bambini e famiglie sono invitati in Piazza Roma da Modenamoremio per “Giochi in piazza, aspettando Play” dove si possono provare gratuitamente giochi da tavolo godere di un momento di divertimento e spensieratezza.

Anche i giornalisti possono imparare da Play: giovedì 19 maggio a partire dalle 14 presso il FEM - Future Education Modena si svolge il seminario formativo “L’uso di una corretta terminologia nel comunicare il gioco”; lo scopo è quello di fornire ai giornalisti gli strumenti adeguati per l'utilizzo di un linguaggio corretto rispetto alle varie tipologie di gioco e al mondo ludico in generale. Il seminario parte da un excursus sulla crescita degli eventi di gioco in Italia e della maggiore consapevolezza dell’importanza dell’uso del gioco in ambito formativo, fino alle sue declinazioni moderne in ambito sociale ed educativo.

Sempre giovedì 19 maggio e sempre sul tema del “gioco e linguaggio” a partire dalle 15 presso la Biblioteca Delfini di Modena si tiene la “Tavola esagonale” a cura dell’Università di Modena e Reggio Emilia e del suo Game Science Research Centre in cui vengono presentati i fondamenti cognitivi della creazione linguistica – nel gioco in particolare - proponendo spunti per un confronto con i co-fondatori di Thorny Games, creatori di Dialect e Segni: i game designer Kathryn Hymes e Hakan Seyalıoğlu.

Per chi sogna un'avventura fra i vicoli e le nebbie della Londra vittoriana come in un film di Sherlock Holmes "La Maledizione del Tesoro di Cortez" è un'esperienza investigativa a squadre con attori in costume e colpi di scena. Nella cornice della biblioteca Delfini di Modena venerdì 20 maggio alle 17 ci si può immergere nelle atmosfere di fine XIX secolo fra misticismo, spiritismo e le fantasmagoriche invenzioni dell'epoca vittoriana. Ma per risolvere il caso è necessario interrogare i personaggi della vicenda, leggi i giornali e analizza le prove.

Immaginate di poter trascorrere un anno intero fianco a fianco "con un vero genio, di osservarlo all’opera, lavorarci insieme e imparare quanto più potete sul suo modo di pensare, ragionare, affrontare problemi, superare difficoltà, escogitare progetti, trovare soluzioni".

Massimo Polidoro, giornalista e divulgatore scientifico, ha avuto questa fortuna e la racconta venerdì 20 maggio alle 18 presso la libreria Ubik di Modena presentando il suo libro "Geniale. 13 lezioni che ho ricevuto da un mago leggendario sull’arte di vivere e pensare" (Feltrinelli). Il maestro in questione è James Randi, celebre illusionista canadese, naturalizzato americano, che è scomparso nel 2020.

Per gli appassionati dei giochi fantasy venerdì 20 maggio dalle 20.30 presso la sede dell’associazione modenese Uno Critico Aps è prevista una serata demo de “La notte eterna”, ambientazione per 5e che prossimamente varcherà i cancelli di Kickstarter. Due tavoli di giocatori s'immergono nell'avventura, masterati da Jason Forbus, autore del progetto, e un suo master di fiducia. Per vivere un'esperienza tra i ghiacci del mondo nordico l’appuntamento ha le stesse coordinate (venerdì 20 maggio alle 20.30 presso Uno Critico Aps) con la serata a tema “Sotto i venti di Odino”: una serata d’intrattenimento con D&D 5e per scoprire chi vincerà l'onore di ascendere assieme alle Valchirie nella Valhalla. Per chi non ha mai giocato i master dell’associaziuone spiegano regole e dinamiche in pochi minuti.

Playful Change è un laboratorio ludico esperienziale aperto a tutte le persone maggiorenni, senza distinzioni di alcun genere, a cura di Play Res e del Game Science Research Center: venerdì 20 maggio dalle 9 presso la Biblioteca Delfini di Modena viene allestito un campo giochi in quattro tempi, con giochi da tavolo, giochi di ruolo, improvvisazione teatrale e facilitazione teatrale; l’obiettivo è rispondere alla domanda “sarà vero che giocando s’impara”?

Alle 21.30 di venerdì ritorna l'immancabile Asta Tosta presso Ludus Boardgame Club a Modena, con con i giochi più improbabili messi in asta: è possibile sia mettere in palio i propri giochi, sia partecipare come pubblico per cercare di assicurarsi qualche titolo succoso (è necessario prenotarsi, tutte le info sono sul sito).

Nella cornice della ludoteca comunale Barone Rosso di Fiorano Modenese, che proprio l'anno scorso ha festeggiato i 40 anni, sempre venerdì 20 maggio dalle 21 è previsto l’appuntamento con “Nati per giocare”, un fuori salone ludico con autori, associazioni, gamers e tanti giochi da tavolo, aperto a tutti gli appassionati.


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