"Rolling Village", un villaggio nasce con due dadi

“Rolling Village”, un paese prende forma.

Nei panni di un novello sindaco, bisognerà disegnare il proprio reame.


Rolling Village

Essere sindaco non è di certo un lavoro facile visto che bisognerà tener conto di molte cose, ma cosa accade quando il paese va costruito?

Case, foreste, laghi, ma anche fabbriche e piazze sono gli elementi che pian piano fanno prendere vita ad un ridente villaggio.

Si tratta del paese di “Rolling Village” che si formerà, turno dopo turno, all'interno delle schede di gioco di questo nuovo roll&write.

Una coppia di dadi sarà più che sufficiente per individuare uno o due elementi nuovi da costruire che potranno generare punti.

Il posizionamento deve essere strategico, sia per i punteggio dopo ogni turno che per quelli a fine partita. Chi riuscirà a fare meglio il sindaco?


COMPONENTI: Pochissimi i componenti di “Rolling Village”, ovvero un blocco di schede, due dadi e delle matite.


Rolling Village

“Rolling Village” è un gioco da tavolo di Diego Di Maggio per 1-12 giocatori pubblicato dalla LittleRocket Games.

Nella scatola troviamo semplicemente un set di 6 matite e due semplici dadi a sei facce colorati.

Componente più importante è il blocco di schede di gioco che mostra un'area di caselle 6x5 con alcuni degli spazi numerati.

Sulla scheda sono ben evidenziati anche gli abbinamenti di facce del dado con rispettivi elementi da disegnare.

Sono presenti anche spazi per i punteggi da inserire dopo ogni turno e quelli di fine partita.

Lo scopo del gioco è quello di ottenere il maggior numero di punti creando il villaggio migliore tra fortuna e strategia.


IL GIOCO: I due dadi di “Rolling Village” indicheranno quali elementi e in quale colonna dovranno essere inseriti.


Rolling Village

Per cominciare la partita bisognerà distribuire a tutti i partecipanti una scheda dal blocco ed una matita.

Un giocatore tirerà i dadi e ognuno andrà a segnare i primi due elementi, come indicato dagli abbinamenti sulla scheda.

Il gioco a questo punto potrà partire, affidando i dadi sempre allo stesso giocatore oppure facendoli girare in senso orario.

Ogni tiro di dado andrà a coinvolgere tutti i presenti al tavolo che, in base al risultato, andranno a segnare gli elementi indicati.

Un giocatore di "Rolling Village" tirerà quindi i dadi e tutti contemporaneamente andranno a disegnare due elementi sulla propria scheda.

Ogni dado va abbinato all'altro reciprocamente: il primo dado indicherà cosa disegnare, il secondo in quale colonna collocare quell'elemento.

Dopodichè bisognerà controllare l'elemento indicato dal secondo dado, che si dovrà disegnare nella colonna indicata dal primo.

Sulla propria scheda, i giocatori hanno uno specchietto che indica a quali numeri sono associati i tre elementi primari del villaggio.

Con un 1 o un 4 si disegnerà una casetta, con 2 o 5 di disegnerà un albero della foresta mentre con un 3 o 6 si disegnerà un lago.

Ci sono però anche altri due elementi che si potranno disegnare, ovvero una fabbrica oppure una piazza, ma solo con dei risultati specifici.

Una piazza andrà disegnata se i dadi tirati mostreranno lo stesso valore: bisognerà disegnare l'elemento indicato, nella colonna di quel numero.

Dopodichè, dovunque si voglia, di andrà a disegnare la piazza che offrirà punti solamente nel punteggio di fine partita.

La regola del gioco impone che i due elementi disegnati in un turno debbano essere diversi, infatti se i risultati indicheranno lo stesso elemento, oltre quello, di disegnerà una fabbrica.

La fabbrica, così come la piazza, potrà essere disegnata dove si desidera e anche in questo caso, si andrà a considerare solo in fase di punteggio finale.

Alla fine di ogni turno, la somma dei due dadi lanciati indicherà anche la fila che andrà considerata per il punteggio parziale.

Tutti gli elementi dello stesso tipo, di cui almeno uno si trova nella fila indicata per il punteggio, potranno offrire punti.

Basterà semplicemente contare i numeri all'interno degli elementi disegnati presenti nella fila e tutti quelli annessi perchè dello stesso tipo.

Dopo il terzo, sesto e nono turno, si avrà un inserimento bonus di uno dei tre elementi principali, annerendo l'apposita stellina.

Dopo aver svolto dieci turni di "Rolling Village", si concluderà la partita e si procederà con il conteggio finale.

Oltre ai punti parziali ottenuti in ogni turno, si andranno a calcolare quelli per le piazze e per le fabbriche.

Le piazze daranno ben 10 punti se saranno adiacenti in modo ortogonale ad una casa, un lago ed una foresta.

Le fabbriche daranno 10 punti se ortogonalmente avranno solo laghi e/o foreste, mentre si perderanno 2 punti per ogni casa adiacente e ben 5 per ogni piazza.

Sommando anche questi valori si andrà ad ottenere un punteggio finale e chi avrà raggiunto la somma più alta, sarà insignito del ruolo di miglior sindaco del villaggio.


CONSIDERAZIONI: Solo due valori andranno ad intersecarsi in “Rolling Village” dando però tante diverse opzioni ai giocatori.


Rolling Village

Incredibile come due soli dadi possano davvero generare un sacco di diverse opzioni all'interno di una griglia numerata.

Due dadi andranno associati ad una colonna e ad un elemento da disegnare, niente di più semplice, ma nonostante questo la strategia non mancherà affatto.

“Rolling Ranch” ha delle basi molto semplici, ma questa sua semplicità manifesta anche un'attenta strategia turno dopo turno.

Quel che serve infatti è una concezione di base di quello che accadrà nel turno, sia come collocazione degli elementi, sia come punteggi.

I due dadi infatti potranno dare tutte queste informazioni con i propri valori, indicando due colonne e due elementi del villaggio da inserire.

In più la somma totale dei dadi farà anche capire quale riga offrirà punti: quale migliore occasione se non quella di utilizzarla nel turno stesso?

L'elemento fortuna è ovviamente presente, trattandosi di un roll&write, ma avere varie righe di una stessa colonna dove operare, favorirà le strategie personali.

Il segreto è nel cercare di accorpare i simboli uguali in modo da poterli convertire in punteggio più spesso turno dopo turno.

Peccato che queste catene verranno inevitabilmente interrotte da piazze e fabbriche che potranno quindi creare disagi.

Creeranno però anche delle utilissime fonti di punti, stando attenti alle collocazioni più utili per generarli a fine partita.

Il dramma in “Rolling Village” è proprio quello di avere delle case e delle piazze nei pressi delle temutissime fabbriche.

Tanto utili per i punteggi di fine partita, quanto deleteri se piazzati in un modo poco attento all'interno della propria griglia.

I turni scivolano veloci e soprattutto in contemporanea, andando ad azzerare i tempi morti, a meno che non si abbia un pensatore troppo attento al tavolo.

Per gli amanti del genere ma anche per chi vuole una nota strategica ben presente in un gioco in cui i dadi sono protagonisti, “Rolling Village” può essere una bella sorpresa.


Solo due dadi permetteranno ad un villaggio di prendere forma, perchè non ci pensate insieme ai vostri amici acquistando una copia di “Rolling Village”?

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