“Cabanga”, attenti agli intervalli
“Cabanga”, gli intervalli pericolosi
Le carte numerate e colorate possono creare degli intervalli troppo golosi per gli avversari
Dopo aver posizionato una carta numerata, infatti, probabilmente altri giocatori potrebbero urlarlo per consegnare pessime penalità.
Per ogni carta che si posiziona in quell'intervallo, nuove carte arriveranno nelle mani di un giocatore.
Pensavate di aver chiuso la partita posizionando l'ultima carta? Attenzione, altre ne potrebbero arrivare!
COMPONENTI: I componenti di “Cabanga”, oltre alle carte fila, sono semplicemente carte colorate e numerate.
Nella piccola confezione, super portatile, adatta agli zaini e quasi anche alle tasche, si trovano soltanto carte.
Si comincia con 4 carte fila che rappresentano 4 differenti maschere di stampo etnico in 4 colori diversi: blu, rosso, giallo e viola.
Sono presenti poi 8 carte grigie, che rappresentano le carte iniziali e 72 carte numero, ovvero carte nei 4 colori delle carte fila, con numeri da 1 a 18.
PREPARAZIONE: Ogni carta fila di “Cabanga” andrà associata a due carte iniziali creando i punti dove scartare.
Le 8 carte iniziali andranno mescolate e a coppie messe accanto alle carte fila, due per carta, una alla sinistra e una alla destra.
Il mazzo di carte colorate andrà invece mescolato e ad ogni giocatore verranno consegnate 8 carte come mano iniziale.
Il restante mazzo di carte andrà messo accanto al piano di gioco in modo da rappresentare un mazzo di pesca di penalità.
Lo scopo del gioco è quello di essere il giocatore con meno punti dopo un certo numero di round, terminando ogni volta le carte dalla propria mano.
IL GIOCO: In “Cabanga” il turno è semplicissimo, bisognerà solamente giocare una carta dalla propria mano.
La carta andrà posizionata alla sinistra o alla destra della carta fila dello stesso colore coprendo quindi una delle carte sui mazzi che verranno formati.
Posizionando una carta si andrà a formare un intervallo considerando il valore della carta posta sul lato opposto dello stesso colore.
Gli avversari dovranno notare questo intervallo e potranno scartare carte dalla propria mano, mettendole da parte, gridando “Cabanga”.
I rivali potranno scartare carte se potranno essere inserite nell'intervallo numerico tra le carta che era già presente sulla fila opposta e il nuovo numero giocatore da chi è di turno.
Per ogni carta scartata dagli avversari, il giocatore di turno dovrà pescarne una nuova dal mazzo delle penalità.
Il gioco prosegue in questo modo fino a quando un giocatore, scartando carte per inserirle in un intervallo o alla fine del proprio turno, si ritroverà senza carte in mano.
I giocatori che ancora ne avranno dovranno contare il numero di simboli su ogni carta ancora posseduta e segnarli su un foglio di carta.
Si giocherà un certo numero di mani fino a quando un giocatore non avrà raggiunto 18 punti penalità.
Sarà quindi dichiarato come vincitore il giocatore che sarà riuscito ad ottenere il minor numero di punti.
CONSIDERAZIONI: “Cabanga” è un gioco sorprendente, un perfetto gioco da zaino da portare sempre con sé.
Che cosa mettere in tavola per adattare un titolo alla cricca? Con questo, molto probabilmente, avrete un gran successo!
”Cabanga” è un gioco tanto semplice quanto sorprendente, in cui il colpo di scena è sempre dietro l'angolo.
Non c'è niente di più semplice della struttura delle carte che compongono tutto il gioco, ovvero carte numerate e colorate.
Bastano appena 4 set di carte che vanno da 1 a 18, in colori diversi per poter accendere la miccia e divertirsi.
Già all'inizio, ogni maschera ospita una coppia di carte numeriche iniziali con cui creare una possibilità di base.
I giocatori cominceranno quindi con queste otto carte ad avere le prime scelte su cui giocare le proprie.
Inizialmente potrebbe essere facilissimo non correre rischi, proprio perchè avendo una schiera di 8 carte, sarà facile trovare abbinamenti immediati.
Al primo giro quasi tutti avranno una carta che si abbinerà con una già posizionata, rendendo il rischio praticamente nullo.
Già con le prime carte colorate inserite invece, il gioco inizierà ad entrare nel vivo e a fare i conti con i giusti rischi.
Il gap iniziale potrebbe essere minimo, ma questo non lo rende esente da rischi se qualcuno dovesse avere proprio quella carta.
Liberarsi di carte proprio mentre sono gli altri a giocare, può essere un modo generoso e gratuito di avvicinarsi alla vittoria.
Dove la mettete poi la soddisfazione non sono di liberarvi di carte pressanti, ma di farne pescare altrettante a chi pensava di essersi alleggerito!
“Cabanga” rende impossibile fare una sola partita, anche dopo una buona manciata di divertenti round tra amici.
Una partita intera non arriva alla mezz'oretta, complice la frenesia con la quale si vorrà arrivare alla possibilità di rimanere senza carte.
I giocatori si avvicenderanno turno dopo turno a riempire le file di carte colorate nel tentativo di non prenderne altre.
Tutto ciò che si dovrà fare al proprio turno sarà posizionare una carta su una fila, ma quale carte sarà quella che non alzerà troppo il rischio?
Talvolta la fortuna sorriderà e, anche se si creerà un intervallo molto ampio, potrebbe capitare che nessuno abbia carte adatte da scartare.
Questo è il motivo per il quale l'attenzione dei giocatori, anche nei turni degli altri, deve essere sempre costante.
Avere l'opportunità di liberarsi di carte nei turni degli altri rende l'interazione sempre viva e attiva, creando anche grandi aspettative e risate.
Vedere un rivale subissato di carte per un gap magari nemmeno così largo, sarà sempre un momento di forte ilarità al tavolo.
“Cabanga” è un gioco immediato, semplice, veloce ed accattivante, perfetto per i neofiti o gli occasionali, ma seducente per i giocatori anche medio alti.
Un classico giochino da spiaggia, da zaino, da portare sempre con sé anche in serate ludiche intense, per terminare la serata con il giusto brio.
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