"Blueprints", costruiamo grattacieli di dadi


Può essere romantico guardare un meraviglioso tramonto dall'alto di un grattacielo, con tutta la città ai propri piedi, un rosso intenso che illumina gli occhi della propria dolce metà e tenersi mano nella mano con il cuore in subbuglio. Può essere molto meno romantico, ma soprattutto cervellotico, dare forma a quel grattacielo, soprattutto se la costruzione avviene utilizzando dei succulenti dadi! E' questo il principio su cui si basa “Blueprints”, gioco per 2-4 giocatori, pubblicato dalla Z-Man che per ora non ha ancora avuto un'ufficiale edizione italiana, pur restando perfettamente giocabile in una versione estera vista la totale assenza di testo all'interno del gioco.

Nella scatola troviamo delle carte che rappresentano il tipo di costruzione che ogni giocatore dovrà tentare di erigere, una serie di carte obiettivo che daranno punti ai novelli costruttori che riusciranno a soddisfarne le richieste, degli schermi che i giocatori utilizzeranno per nascondere agli avversari in quale modo stiano completando la costruzione in quel turno e un sacchetto in cui saranno contenuti i veri gioielli del gioco, ovvero 32 dadi suddivisi in quattro colori diversi: in questo titolo i dadi saranno i mattoncini che si utilizzeranno per costruire le varie tipologie di edifici e si otterranno punti a seconda del colore dei dadi utilizzati e della loro collocazione all'interno della struttura.

Il setup prevede che ognuno abbia il proprio schermino, creato per nascondere le operazioni di costruzione, ed una carta costruzione che sarà personale per ogni giocatore, quindi ognuno si ritroverà a costruire un edificio differente, con l'unica costante di essere tutti composti da sei dadi. Si infilano tutti i dadi nel sacchetto, se ne estraggono otto a caso e si da inizia al primo turno in cui il giocatore dovrà semplicemente prendere un dado presente sul tavolo da gioco e rimpiazzarlo con un altro dado pescato dal sacchetto. Una volta preso il dado, il giocatore dovrà sistemarlo in una delle aree predisposte della sua carta personale, dando vita al primo mattoncino della propria struttura. Si potranno seguire le linee guida dettate dalla carta oppure ignorarle, ma questa seconda scelta impedirà al giocatore di appropriarsi di 6 punti a fine round per aver rispettato i disegni della carta stessa. L'attenzione sulla collocazione del dado rappresenta il vero succo del gioco, infatti ogni colore farà ottenere punti in modo diverso: i dadi rossi moltiplicheranno il proprio valore per il numero di facce che toccano altri dadi, quelli verdi potenzieranno il proprio potere semplicemente per il numero in cui saranno presenti nel grattacielo, quelli bianchi aggiungeranno il punteggio della faccia superiore incastonata nell'edificio, mentre quelli neri daranno punti maggiori se saranno disposti nei punti più alti del castello di dadi realizzato.

Dopo aver recuperato a turno i sei dadi necessari al completamento dell'edificio, si alzeranno gli schermi per mostrare agli altri il proprio operato e per contare finalmente il risultato del duro lavoro: si avanzerà sulla plancetta segnapunti e verranno ottenute in questo modo le carte punteggio in base alla classifica. Il primo posto otterrà tre punti, il secondo ne avrà due, il terzo solamente uno, mentre il quarto non otterrà un bel niente. Dopodichè si verificheranno le condizioni per ottenere i punteggi degli obiettivi di ogni turno, ovvero aver composto un edificio che abbia almeno cinque dadi dello stesso colore, che li abbia tutti di numeri differenti oppure quattro facce superiori dei dadi utilizzati uguali, o ancora che sia stata composta una torre alta almeno cinque dadi. Il gioco continua esattamente in questo modo per tre turni, alla fine dei quali verrà decretato vincitore colui che avrà il punteggio maggiore.


Blueprints” è un gioco molto furbo, perchè si presenta come un titolo dalle poche pretese, ma nasconde in sé un carico strategico piuttosto interessante. E' assolutamente semplice la meccanica di gioco, visto che tutto ciò che dovrà fare un giocatore al suo turno sarà semplicemente recuperare un dado e collocarlo, ma queste due azioni devono necessariamente essere frutto di una buona meditazione affinchè ci sia un'ottimizzazione dei punti dei sei dadi che man mano andranno prelevati: sarà meglio puntare ad un obiettivo di classifica e quindi aggiudicarsi 3 punti accumulando dadi di un certo tipo, oppure fregarsene magari anche della costruzione richiesta e cercare di acciuffare il maggior numero di obiettivi di costruzione prendendo i dadi giusti? Basare le proprie giocate solamente su un solo obiettivo non è mai una scelta saggia perchè potrebbe essere condiviso con un avversario che potrebbe vincere lo spareggio (attraverso la verifica di due dadi lanciati in fase di setup) lasciandoci a bocca asciutta, così come non è intelligente lasciare tutto alla fortuna visto che un pizzico di memoria sulle prese altrui può dare un'idea sul tipo di punteggio a cui mirano i nostri nemici costruttori. Per i componenti graziosi e per un tempo di gioco che si assesta intorno alla mezz'ora, “Blueprints” è un titolo simpatico che però sicuramente può essere padroneggiato solo dopo almeno un paio di partite, per riuscire ad ottenere la capacità di saper puntare sui dadi giusti per ricavarne il massimo profitto.

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