“L'Impiccione”, attenti ai picciotti

“L'Impiccione”, qualche piccione di troppo

Uno stormo di scomodi testimoni andrà fatto fuori, ma come sbarazzarvene?


L'Impiccione

L'Impiccione” è un simpatico gioco di parole che mette in evidenza la presenza di personaggi scomodi vestiti di penne.

Infatti si tratta di esponenti della famiglia dei volatili che in qualche modo vestono di panni di testimoni scomodi della malavita.

Quattro testimoni saranno di fronte a tutti i giocatori che però non ne conosceranno perfettamente le identità.

Un valore alto potrà di certo far perdere la partita, bisognerà trovare il modo di farli fuori, ma come esattamente?


COMPONENTI: “L'Impiccione” è composto da carte che, molto spesso nascono da giochi di parole simpatici


L'Impiccione

“L'Impiccione” è un gioco da tavolo ideato da Nate Miller per 2-6 giocatori e pubblicato da Ghenos Games.

All'interno della confezione ci sono semplicemente delle carte, a cominciare da quelle riepilogative per i poteri di quelle speciali.

Alcune carte, definite come carte testimone, hanno semplicemente su di sé un numero e l'immagine di un piccione.

Poi ci sono alcune carte particolari, come la polpetta che ha un valore di zero, molto appetitoso per questo gioco.

C'è la carta infiltratto con un punto interrogativo al posto del valore numerico e l'immagine di un grosso topo.

Ci sono poi delle carte speciali che, oltre ad avere un valore, hanno anche un potere specifico.

Queste carte sono Al Piccione, vendetta, uccellare e ovviamente l'impiccione che da anche il nome al gioco.


PREPARAZIONE: “L'Impiccione” prende vita formando una griglia di 4 carte di fronte a ciascun giocatore.


L'Impiccione

Per cominciare a giocare bisognerà mescolare bene l'intero mazzo di carte creando una griglia 2x2 di fronte ad ogni giocatore e mettendo le restanti carte in un mazzo al centro del tavolo.

Ogni partecipante avrà in questo modo, davanti a sé una ideale scena del crimine con 4 testimoni coperti.

Ognuno prenderà anche una carta riassuntiva con la quale avere sempre a mente l'abilità delle carte speciali.

I giocatori guarderanno in gran segreto le due carte inferiori della griglia e poi le lasceranno di nuovo coperte.

Lo scopo del gioco è quello di avere il valore totale minore sulle carte presenti di fronte a sé alla fine del round.


IL GIOCO: “L'Impiccione” è un continuo modificare la propria scena del crimine con nuove carte, sperando di scartarle.


L'Impiccione

Al proprio turno, un giocatore non dovrà fare altro che pescare una carta, che potrà essere la carta testimone in cima alla pila degli scarti o quella coperta in cima al mazzo di pesca.

La carta andrà vista e sostituita ad una di quelle coperte si fronte a sé. La carta sostituita andrà posizionata nella pila degli scarti.

L'effetto cambia in base alla tipologia di carta che viene scartata: con la polpetta non succede niente.

Se fosse scartato l'infiltratto, la carta tornerebbe coperta nella propria area di gioco come carta supplementare.

Giocando una carta testimone, chiunque potrebbe, dalla propria scena del crimine scartare una carta con lo stesso valore.

Se si tratta davvero di una carta con lo stesso valore, quel giocatore avrà fatto fuori un testimone e avrà quindi davanti una carta in meno.

Se invece avesse sbagliato a sbarazzarsi di una carta, che avrà quindi un valore diverso, dovrà riprendersela e pescare anche una carta supplementare dal mazzo di pesca.

Sarà possibile svolgere la stessa procedura di scarto anche prendendo una carta dall'area di gioco di un avversario.

In questo modo quel rivale perderà quella carta, ma si omaggerà con una delle proprie, riducendo quindi, comunque, il numero di carte di fronte a sé.


Le carte speciali de "L'Impiccione" danno molto pepe alla partita grazie ai loro effetti

Scartando invece un piccione se ne attiverà immediatamente l'effetto in base al tipo di carta che viene scartata.

Con l'impiccione si potrà guardare una qualunque carta coperta, mentre con uccellare, due carte si scambieranno di posto.

Vendetta accorpa questi due poteri permettendo di visionare una carta e poi scambiarne due, non necessariamente quella visionata.

Al Piccione fa aggiungere una carta all'area di gioco di un avversario o permette di scartarne una propria.

Quando un giocatore pensa di avere il totale minore sul tavolo rispetto agli altri, al proprio turno, invece di svolgerlo, può decidere di bussare.

Questa azione permette a tutti gli altri giocatori di svolgere un ultimo turno e poi confrontare i valori delle carte coperte di fronte a sé.

Se viene scoperta la carta infiltratto, questa va semplicemente sostituita con la prima coperta dal mazzo di pesca.

Ognuno andrà a contare il valore numerico sulle carte di fronte a sé e chi avrà il totale minore sarà il vincitore.


CONSIDERAZIONI: “L'Impiccione” è un gioco ironico, frenetico e divertente. Una partita tira l'altra.


L'Impiccione

Il mondo dei gangster anni '30 è affascinante anche se i protagonisti sono degli individui davvero poco raccomandabili.

Che dire però se quei malviventi, per qualche strana ragione, venissero interpretati da uno stormo di piccioni.


“L'Impiccione” brilla innanzitutto per l'ironia che regna sovrana sulle sue carte, in special modo quelle speciali.

Se c'è un valore che possiede questo gioco, è sicuramente l'ironia di fondo che si evince da ogni carta.

Il tema che poteva essere tranquillamente noir in senso puro è infatti stato declinato verso l'ironico con questa scelta stilistica.

Dei serissimi piccioni sono in realtà i divertentissimi protagonisti di questo gioco di carte semplice ma avvincente.

Se le carte testimone hanno semplicemente un numero, sono sicuramente le carte speciali quelle pensate in questo senso.

In primis Al Piccione, ovviamente il boss dei boss che ha il potere maggiore e che incute timore e reverenza.

Ma poi è irresistibile l'infiltratto, un grosso roditore che non smette mai di fare danni perchè torna in mano ogni volta.

Che dire poi di vendetta che in modo molto splatter, mostra l'effige di un piccione con la testa mozzata come avvertimento criminale?


La meccanica de “L'Impiccione” è molto semplice, ma va gestita tantissimo la memoria per ricordare tutte le carte.

Alla base del gioco c'è una meccanica davvero immediata, ovvero quella di prendere e scartare carte.

La carta da prendere è a scelta limitata tra la prima scoperta o quella al buio, ma la scelta vera è sulla sostituzione.

Non sempre si avrà chiara la situazione e probabilmente a volte si finirà per scartare carte di valore basso solamente perchè se ne ignorasse la presenza.

Ovviamente gioca un ruolo importante proprio la memoria visto che bisognerà ricordare dove si trovano i vari valori delle proprie carte.

Potendo, anche quelle degli altri, visto che alcune carte, per effetto di quelle speciali, potranno essere scambiate.

Perchè con la possibilità di scartare carte, avendo quelle semplicemente con dei valori negli scarti, lo si potrà fare sia per le proprie che per quelle altrui.

Sarà sempre un modo di avere meno carte davanti, e quindi una possibilità maggiore di avere un totale minore sotto le proprie carte.

Quasi sempre sarà una scommessa bussare e affidarsi alla conta, anche perchè negli ultimi turni dei giocatori qualunque cosa potrebbe succedere.

Ma l'ironia di fondo delle carte gioca proprio su questo, anche sul colpo di scena finale che è uno dei migliori ingredienti del gioco.

Coinvolgente, diretto, semplice e ironico, quattro caratteristiche che sono alla base di un gioco di carte veloce e brioso.

L'Impiccione” ha dalla sua la premiata voglia di fare subito un'altra partita dopo la prima, perchè si vorrà sempre riprovare l'ebbrezza della sorpresa.


Avete dei testimoni di troppo di cui disfarvi, perchè non prendere una copia de "L'Impiccione" e farli fuori?

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