"Dream", il gioco di carte tra sogno ed incubo



Riposare tranquillamente è uno dei modi in cui affrontare bene la giornata. Sognare adeguatamente ci porta a conoscere lati nascosti di noi stessi, mentre gli incubi ci mettono faccia a faccia con le nostre paure più cupe e recondite. Con l'autorevole nome di “Dream” si affaccia nel mondo dei giochi di carte un titolo che fa della lotta tra sogni ed incubi il suo nucleo portante.

CONTENUTO
Dream” è un gioco pubblicato dalla Little Rocket Games, realizzato sia nella sua struttura che nelle illustrazioni da Giampaolo Razzino e giocabile da 2 a 4 giocatori. La confezione lunga come se contenesse un mazzo di tarocchi si apre come una scatola di fiammiferi, offrendo una certa originalità all'impatto iniziale con il gioco e contiene esclusivamente un mazzo di carte. Le carte contenute si dividono in varia tipologia: abbiamo infatti le carte sogno che hanno dei colori più chiari e tenui, le carte incubo che sono invece rappresentate in modo più cupo ed oscuro, le carte rem che ricordano vagamente la natura e le carte di conversione che si presentano più neutre. Tutte le illustrazioni sembrano state prese dai classici disegni che possono realizzare i bambini durante i primi anni di asilo e di scuola primaria, dando al gioco un sapore semplice ed ancestrale allo stesso momento.


PREPARAZIONE
Per giocare a “Dream” servirà una preparazione davvero semplicissima. Tutte le carte che si trovano nella scatola dovranno infatti essere mescolate e ne andranno consegnate 4 ad ogni partecipante. Il mazzo restante va posto al centro del tavolo in modo che sia raggiungibile a tutti. Basterà esclusivamente questo per poter subito iniziare una partita: lo scopo del gioco è quello di realizzare una fila composta da 6 carte sogno numerate in ordine ascendente di fronte alla propria area, ovviamente prima che ci riescano gli altri che, al tempo stesso, andranno ostacolati con le carte incubo.

IL GIOCO
In “Dream”, ad ogni turno, un giocatore dovrà compiere una scelta: potrà pescare una nuova carta dal mazzo centrale, tenendo conto di non poterne avere più di 10 in mano, oppure giocare una carta di fronte a sé o davanti ad uno degli avversari. Ovviamente se si giocheranno carte di fronte a sé, si sceglieranno le carte sogno, collocandole, secondo la numerazione, in uno dei sei spazi virtuali che avremo davanti. Se invece si sceglierà di giocare una carta incubo di fronte ad un giocatore avversario, si collocherà al posto di una carta sogno con lo stesso numero già piazzata a terra e quest'ultima verrà custodita nella propria mano per poter essere giocata al turno successivo. 

Le carte di conversione sogno vanno giocate sopra un incubo presente nella propria fila senza badare al numero, così come le carte conversione incubo possono sostituirsi ad una golosa carta sogno presente in una fila avversaria. Le carte rem fungono da jolly e possono coprire un incubo oppure occupare una fila vuota come se fosse presente una carta sogno. La partita terminerà appena un giocatore avrà formato la fila completa di 6 carte sogno di fronte a sè e non avrà più carte in mano, oppure, in caso sia terminato il mazzo di pesca, sarà dichiarato vincitore colui che , dopo aver terminato di giocare le proprie carte, avrà il maggior numero di carte sogno di fronte a sé.


CONSIDERAZIONI
Dream” è un gioco di carte senza troppe pretese e con una meccanica semplice e diretta. Il gioco si presenta con una grafica molto particolare che può sembrare molto banale e raffazzonata, ma al tempo stesso anche particolarmente adatta all'ambientazione offerta, andando a ricordare i disegni pacifici dei bambini felici o, al contrario, quelli da film horror di ragazzini in contatto con entità maligne e con le paura più oscure. Vista la semplicità di gioco e la fluidità del suo flusso, “Dream” si propone come un gioco facilmente intavolabile in presenza di persone che non abbiano un'esperienza molto vasta in tema di giochi da tavolo e può essere facilmente proposto anche i bambini dagli 8 anni in su per offrire un passatempo veloce e stuzzicante. 

I giocatori più rodati non troveranno magari un'attrattiva particolare nei confronti di questo titolo che fa della più diretta semplicità il suo cavallo di battaglia, ma potrebbe risultare comunque un giochino antistress da preparare in chiusura di una serata particolarmente intensa o da giocare in attesa dell'arrivo di altri partecipanti ad un evento ludico. Se in due “Dreams” appare in qualche modo vagamente scacchistico, è nel numero massimo di giocatori che offre il suo meglio, andando quindi a proporre una panoramica più completa di ciò che può offrire.

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