"Venture", un gioco di carte da Premio Nobel



Un fisico, un chimico, un matematico, un biologo, un geologo ed un astronomo sono pronti a darsi battaglia a suon di scoperte strabilianti e di eventi legati al mondo della scienza per poter mettere le mani, prima dei propri rivali, sul tanto agognato premio Nobel! Non è il plot narrativo di una nuova serie tv di Netflix, ma è la trama di base di “Venture”, il primo gioco della neonata Beezarre Games che si è recentemente affacciato su Kickstarter per la sua campagna ufficiale.

CONTENUTO
Venture” è un gioco di carte per 3-6 giocatori di Giuseppe Morandi e Nicole Pallares nato sotto etichetta Beezarre Games e pledgabile seguendo la pagina Kickstarter relativa al progetto. All'interno della confezione si trovano semplicemente delle carte, divise in varie tipologie. Ci sono 6 carte personaggio che offrono un ruolo per i vari giocatori e a cui è associato un talento speciale, mentre le 24 carte missioni richiedono un oggetto speciale per essere completate. 

Gli oggetti appena citati si trovano sulle 28 carte strumento disponibili in 4 tipi, ovvero ampolla, penna d'oca, calcolatrice e clessidra, mentre le carte evento rappresentano il cuore dell'azione del gioco, possiedono sulla base dell'illustrazione un simbolo che può attivare i talenti dei personaggi e un'icona di una lampadina, accesa o spenta, che può riservare sgradite sorprese per i giocatori, oltre ovviamente ad un effetto particolare.


PREPARAZIONE
In base al numero di giocatori che prenderà parte ad una partita di “Venture” andrà opportunamente preparato il mazzo di gioco. Ognuno prenderà una carta ruolo casualmente e ad ogni giocatore andranno distribuite 4 carte missione random, dopo averne escluse alcune in base al numero di partecipanti, che verranno esposte davanti a sé, esattamente accanto al proprio personaggio, rendendo quindi tutto visibile agli altri giocatori. 

Il mazzo principale sarà composto da tutte le carte evento, aggiungendo un certo numero di carte strumento, calcolabile in modo da avere un oggetto per tipo pari al numero di giocatori più uno. Dal mazzo così preparato, posto al centro del tavolo, andranno consegnate 5 carte ad ogni scienziato, in modo da formare una mano segreta personale, per poter iniziare ufficialmente la partita. Lo scopo del gioco è quello di soddisfare i requisiti delle quattro carte missioni assegnate, associando i relativi 4 strumenti necessari.

IL GIOCO
A cominciare dal giocatore che possiede la carta missione col valore numerico più alto, ognuno al proprio turno, che si svolgerà poi in senso orario, seguirà la stessa serie di fasi. Durante la prima si eliminano tutte le carte evento temporanee che i perfidi avversari avranno giocato contro il giocatore di turno, e subito dopo andrà pescata la prima carta dal mazzo principale che sarà mostrata a tutti: se la carta avrà l'icona della lampadina accesa, l'effetto sarà attivato nei confronti del giocatore di turno, altrimenti si avrà la possibile scelta tra giocare subito la carta contro qualcun altro, oppure accoglierla nella propria mano per poterla giocare in seguito. 

La fase successiva prevede l'opportunità di giocare fino a due azioni a scelta tra l'attivazione del talento del proprio personaggio, giocando una carta dalla propria mano che abbia lo stesso simbolo oppure giocare una carta per attivare il potere su qualunque giocatore, compreso per sé stesso. Dopo aver passato la fase o dopo aver giocato fino a due azioni, si potrà soddisfare una missione giocando su una delle proprie 4 carte missione, una carta strumento richiesta, per poi pescare due nuove carte, segretamente, dal mazzo di pesca e smaltire gli eccessi qualora si abbia una mano composta da più di 5 carte. 

Il gioco continua esattamente in questo modo per un numero casuale di turni, fino a quando un giocatore non avrà soddisfatto anche l'ultima carta missione, vincendo immediatamente la partita.


CONSIDERAZIONI
Venture” si presenta come un gioco di carte semplice da imparare e divertente da giocare, ma con un intento didattico encomiabile. Chi ha amato titoli come “Munchkin” troverà in questo card game una struttura vagamente simile fatta di azioni possibili mediante l'uso di carte, continui blocchi agli eventi giocati e la possibilità di fregarsi a vicenda affinchè un giocatore arrivi alla vittoria il più tardi possibile. 

Le belle illustrazioni realizzate da Nobu the Monkey aiutano a calarsi nell'atmosfera di gioco in modo ironico e simpatico, grazie al suo magistrale lavoro di rifinitura di ogni carta che riporta un'illustrazione sempre diversa e bella da vedere. Pecca del gioco, per alcuni, è il continuo chiedere e richiedere l'azione relativa ad alcune carte giocate, in special modo quelle a tempo che rimangono fisse per un turno di fronte al giocatore che ne è vittima o beneficiario: non avere una simbologia immediata, ma solo tanto testo sulle carte, porta inevitabilmente alla richiesta di ripeterne l'uso per poter compiere una propria strategia, aumentando di un filo i tempi morti e la confusione durante le partite al massimo numero di giocatori. 

E' invece molto più immediata e scorrevole la partita fino a 4, andando volentieri a darsi i bastoni tra le ruote facendo scartare strumenti utili per  soddisfare le missioni, o ancora peggio, perpetrare veri e propri furti ai danni degli avversari. L'intento di un gioco come “Venture” non è solo quello di puro intrattenimento, ma anche di un valido modo alternativo per imparare qualcosa sui fondamentali episodi legati alla scienza internazionale: su ogni carta evento e missione è infatti brevemente, ma sapientemente, raccontata la storia che fa da sfondo alla carta: ecco quindi spiegata la vicenda del gatto di Schrodinger o ancora i cenni legati alla scoperta del telefono

Questa scelta, pienamente legata con l'ambientazione in cui è incastonato il gioco, può rappresentare anche un fine puramente educativo da diffondere non solo sui tavoli da gioco, ma anche nelle scuole o in circolo ricreativi per i ragazzi che, attraverso un meccanismo divertente come quello del gioco di carte, potranno conoscere aneddoti storici e scientifici interessanti ed utili per la propria formazione: l'utile e il dilettevole sono parole molto legate al divertente e sfizioso “Venture”.

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