"Wangdo", sfida tra orsi per diventare re



Immaginate una realtà distopica in cui la famiglia reale asiatica abbia avuto come sottoposti 4 clan dalle fattezze ursine. La vecchiaia porta il re alla decisione di lasciare il proprio trono ad uno dei suoi discepoli che immediatamente intraprendono un viaggio per acquisire le caratteristiche necessarie per mirare al trono: queste sono le basi su cui si snoda la trama di “Wangdo”.

CONTENUTO
Wangdo” è un gioco di Frank Crittin, Gregoire Largey e Sebastien Pauchon per 2-4 giocatori e pubblicato dalla Mandoo Games. La versione italiana del gioco non è stata ancora annunciata, ma è disponibile un'edizione che sulle carte, unico componente che riporta un breve testo, utilizza la lingua coreana ed un inglese piuttosto elementare. All'interno della scatola troviamo un tabellone modulare che si innesta come se fosse un facilissimo puzzle, su cui trovano alloggiamenti per le statue colorate e un percorso su cui compaiono le città da visitare. Sulle città compariranno i 40 gettoni conoscenza che rappresenteranno le 4 materie che dovranno essere conquistate, mentre sono 16 le carte che si acquisiranno andando avanti nella partita ed ovviamente uno solo il token per il primo giocatore. Ogni partecipante sarà dotato di una plancia personale su cui è raffigurato uno dei 4 membri principali dei clan in gioco e lo spazio per contenere le 4 coppie di risorse da prelevare durante il nostro viaggio, ma la dotazione più interessante è composta da 84 statuette a forma di orsetto, in 4 colori differenti, che rappresentano il motore del gioco e che saranno prelevabili da un bel sacchetto in tela.


PREPARAZIONE
Per iniziare una partita di “Wangdo”, in base al numero di giocatori si costruirà il tabellone, posizionando tutti i pezzi in una partita a 4, mentre sarà formato da solo due segmenti la mappa per 2 e 3 giocatori. Ognuno sceglierà il proprio personaggio selezionando una plancia personale e dopo averli mescolati, ogni segnalino conoscenza sarà piazzato sulle città della mappa, lasciandone però alcuni nella scatola in base al numero di giocatori e quindi della dimensione del tabellone utilizzato. Un orsetto per colore andrà piazzato sul tabellone, nell'apposita sezione, mentre tutti gli altri saranno inseriti all'interno del sacchetto: 4 casuali saranno sostituiti alle città su cui sarà comparso il gettone corrispondente, mentre ogni giocatore, passandosi il sacchetto, preleverà 3 orsetti colorati come dotazione iniziale. Basterà solo mescolare le 16 carte sigillo per iniziare la partita. Lo scopo del gioco è quello di riuscire a conquistare gli 8 simboli viaggiando lungo la mappa, prima dei propri avversari, utilizzando al meglio la propria scorta di statue ursine.

IL GIOCO
A partire dal primo giocatore, ognuno, al proprio turno, potrà scegliere di effettuare una sola azione tra le due disponibili, ovvero: prelevare nuovi orsetti o prelevare un gettone dalla mappa piazzando una statuetta di orso prendendola dalla propria riserva. Nel primo caso, si potrà scegliere se prendere due orsetti tra quelli presenti sulle file corrispondenti a lato del tabellone, oppure tentare la sorte, infilare la mano nel sacchetto e prenderne ben 3 ma casuali. Nel caso in cui si vorrà prelevare un gettone dalla mappa bisognerà seguire delle opportune regole: è necessario avere lo spazio sufficiente sulla propria plancia per poterlo prelevare, si potrà prendere solamente un gettone che sia adiacente ad una statua ursina già presente sul tabellone, l'orsetto che piazzeremo e che andrà a sostituire il gettone non potrà essere dello stesso colore di una statua adiacente e, per effettuare il piazzamento, bisognerà pagare altri orsetti dello stesso colore di quelli raggiungibili direttamente, tramite le strade, a quello che piazzeremo. Gli orsi da pagare andranno posizionati sugli alloggiamenti appositi sul tabellone, ricordando che, piazzando il quinto orsetto dello stesso colore avremo modo di prelevarne uno dalle altre file come bonus, inserendo immediatamente la fila completa all'interno del sacchetto. Dopo aver preso un gettone, qualora fosse stata completata una coppia, si potrà pescare la prima carta dal mazzo: si tratta di azioni aggiuntive da effettuare durante il proprio turno oppure di un bonus che in qualche modo capovolge delle regole base favorendo il giocatore. La partita di “Wangdo” continua in questo modo fino a quando un giocatore non avrà completato l'intero set di 8 simboli e a quel punto si porrà termine alla partita dopo che ogni giocatore avrà effettuato lo stesso numero di turni: se un solo giocatore avrà raggiunto l'obiettivo, sarà insindacabilmente designato come successore al trono, altrimenti, tra i giocatori a pari merito, vincerà colui che avrà il maggior numero di sigilli sui propri gettoni conoscenza e su eventuali carte pescate.


CONSIDERAZIONI
L'ispirazione fumettosa e cartoonesca, associata ad un sapore orientale fortissimo che si evince dalle bellissime illustrazioni sulle plance e dai componenti di gioco, rendono una partita di “Wangdo” decisamente piacevole. Le possibilità tra cui scegliere al proprio turno sono basilari ed immediate, tanto da rendere decisamente giocabile questo titolo come un soddisfacente entry level anche per i non appassionati che potranno scoprire un meccanismo divertente e interessante. Avere a disposizione delle piccole statuine a forma di orso come elemento scenico rende sicuramente più appetibile intavolare “Wangdo”, lasciandosi conquistare dalle strategie che man mano si dovranno attuare per poter mettere le mani sul trono prima degli avversari. La semplicità con la quale il turno si svolge, rende molto fluida e poco impegnativa la partita, pur dovendo necessariamente avere l'occhio attento alle disponibilità altrui per poter agevolmente mettere i bastoni tra le ruote agli avversari con troppo campo libero. Se al massimo numero di giocatori la possibilità di poter minacciare gli altri e al contempo di poter strutturare una propria strategia siano concetti più relativi, vista la presenza di un buon numero di rivali al tavolo, in una partita di coppia, uno contro uno, “Wangdo” rivela un suo sapore quasi scacchistico che lo rende decisamente interessante da provare in dolce compagnia, immergendosi nelle atmosfere ursine ed esotiche che questo bel titolo offre.

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