"Plucky Penguins", pinguini adorabili e cattivi
Li abbiamo sempre visti teneri e
coccolosi, ma i pinguini, a quanto pare, possono essere temibili ed
arcigni, o almeno così si presentano i protagonisti di “Plucky
Penguins”.
Lì al Polo Sud se ne stanno beati
zampettando sulle terra ghiacciate e facendo una nuotatine nelle
acque gelide, facendo però molta attenzione ai pericoli della vita
di tutti i giorni. I più perfidi ed incauti pinguini che invece sono
protagonisti di “Plucky Penguins” appaiono voraci di pesce,
pronti a far fuori i propri compagni d'avventura e a rimanere unici
pinguini vittoriosi sul suolo glaciale, fieri di essere sopravvissuti
ad una vera e propria royal rumble.
I COMPONENTI: Molte carte, una bella
plancia e tanti pinguini dalle diverse caratteristiche sono gli
ingredienti di “Plucky Penguins”.
“Plucky Penguins” è un progetto
nato su Kickstarter che ha riscosso un enorme successo. Si tratta di
un gioco da tavolo per 2-8 giocatori realizzato dalla Magic Works in
cui lo scopo sarà proprio quello di disfarsi di tutti gli avversari
per rimanere da soli e vincere la partita. All'interno della
confezione troviamo un tabellone su cui è stampata un'area glaciale
formata da un territorio centrale di ghiaccio, così come gli angoli
di partenza e una vasta area circolare composta da mare.
Le 10 pedine
pinguino si associano alle 10 carte personaggio su cui è descritta
un'abilità unica per ogni giocatore, ben 76 le carte azione tutte
dotate di divertentissime illustrazioni ed ovviamente un'attività da
svolgere, 22 carte orca ed altrettante carte tricheco
rappresenteranno terribili pericoli durante la partita, mentre i 26
gettoni pesce tenteranno di mitigare queste insidie. Un gettone
tricheco ed uno per il primo giocatore completano la componentistica
del gioco.
PREPARAZIONE: Sistemare i pinguini agli
angoli e il tricheco al centro della mappa darà il via ad una
furiosa gara in cui ne rimarrà solamente uno.
Ogni giocatore, casualmente oppure
lasciandosi ispirare dalle belle illustrazioni che contraddistinguono
ogni pinguino, riceverà una carta ruolo ed una relativa pedina: la
carta andrà sistemata di fronte a sé e sarà attivabile una volta
per turno per poter svolgere l'abilità particolare del personaggio,
mentre la pedina andrà sistemata su uno dei lembi di ghiaccio agli
angoli della mappa che, ovviamente, va aperta completamente sul
tavolo.
Tutti i mazzi di carte vanno mescolati separatamente: quelli
orca e tricheco andranno sistemati accanto al tabellone, così come
quello azione dal quale però ogni giocatore riceverà 4 carte di
partenza. Basterà posizionare il gettone tricheco al centro della
mappa e consegnare il gettone primo giocatore al partecipante
iniziale per dar via alla guerra antartica. Lo scopo del gioco è quello di far fuori tutti gli altri giocatori sfruttando al meglio le loro posizioni, le carte azione e, con una buona fortuna, anche le carte evento.
IL GIOCO: Una vera e propria guerra tra
pinguini si innescherà, con un tricheco famelico ed un'orca
invisibile che daranno molto filo da torcere.
A cominciare dal primo giocatore, a
parte nel primo turno, bisognerà pescare una carta dal mazzo azione,
dopodichè si potranno svolgere due movimenti, ricordando bene che un
movimento che parte in acqua permette di spostarsi di due caselle. La
fase successiva è quella di pesca che permette a tutti i pinguini
presenti su una casella che presenti un foro, di prendere un
segnalino pesce, a patto che non si stia tentando di prelevare un
nuovo pesce dallo stesso foro dal quale è stato preso
precedentemente dallo stesso giocatore.
Sarà poi il turno del
tricheco che si sposterà di due caselle alla ricerca del pinguino
più vicino o, a parità, di quello con più pesce. Il giocatore di
turno dovrà poi rischiare la pelle prendendo una carta evento: a
seconda della sua posizione, quindi sul ghiaccio o sull'acqua,
prenderà rispettivamente o una carta tricheco o una carta orca.
Quasi sempre si tratterà di gravi problemi o di azioni che
favoriranno la dipartita di un giocatore, ma l'azione è annullabile
dal giocatore di turno pagando il numero di segnalini pesce stampati
sulla carta stessa.
Quest'evento potrebbe decretare l'uscita dalla partita di un
giocatore: alla prima eliminazione avverrà lo scioglimento che farò
considerare le caselle di ghiaccio agli angoli come caselle d'acqua.
Ovviamente durante il proprio turno, un giocatore, potrà giocare
tutte le carte azione che vorrà, mettendo i bastoni tra le ruote
agli altri e favorendo in qualche modo la possibilità di rimanere
illeso, quanto meno al proprio turno. Il gioco continua in questo
modo fino alla fine del mazzo azioni oppure quando rimarranno in
gioco soltanto due giocatori, attivando la fase finale.
In questa
particolare situazione, nessuno pescherà più carte ma al suo inizio
ne riceverà, se disponibili, fino ad averne 4, il tricheco muoverà
di 3 caselle invece di 2 e nessuno potrà abbandonare l'isola di
ghiaccio centrale. Il vincitore sarà colui che riuscirà a rimanere
in vita per ultimo oppure, nel caso di una morte in contemporanea,
sarà il tricheco a vincere, in barba a tutti i pinguini
partecipanti.
CONSIDERAZIONI: Un party game veloce e
cattivo con un'atmosfera un po' retrò per le meccaniche utilizzate e
l'eliminazione dei giocatori.
Il titolo della Magic Works si presenta
nel migliore dei modi sotto il profilo grafico: è molto evidente che
ci sia stato un lavoro di illustrazione davvero ben studiato per
accalappiare un pubblico per il quale sarà irresistibile conoscere
il branco di pinguini protagonisti e sarà altrettanto divertente
maneggiare tutte le carte che riportano, oltre a dei bastardissimi
eventi, anche dei disegni molto accattivanti di stampo prettamente
ironico e fumettistico.
Per quanto riguarda la meccanica di gioco
invece, “Plucky Penguins” osa moltissimo introducendo nuovamente
una tipologia di meccanica che i giochi da tavolo avevano volutamente
abbandonato da un bel po', a parte rare eccezioni: l'eliminazione.
Dopotutto in un gioco in cui si dovranno far fuori ufficialmente
tutti gli avversari, ci si aspetta una possibilità in tal senso, ma
il rischio di una dipartita molto anticipata rispetto al progresso
della partita, potrebbe segnare una certa noia per l'incauto e magari
sfortunato giocatore che si ritroverà ad osservare, seppur solo per
al massimo una mezz'ora, una partita, riducendosi magari solo a fare
il tifo per un concorrente o per l'altro.
“Plucky Penguins” è
fondamentalmente un gioco da tavolo per non giocatori. Chi ha un po'
di pratica col mondo dei boardgames giocherà a questo titolo con un
sorriso sulle labbra per la frenesia dei turni, per la cattiveria che
permeerà nelle scelte da fare come risoluzione di alcune carte
evento, ma terrà conto della semplicità del tutto, mentre un
giocatore occasionale potrebbe rimanere folgorato dall'appeal grafico
scelto per ogni componente, dalle deliziose pedine fino alle immagini
sulle carte, ma potrebbe trovare addirittura piacevole mettersi in
gioco rischiando l'eliminazione, innescando un goliardico “bullismo”
nei confronti di un pinguino sbruffone che si ritroverà, suo
malgrado, fuori dal gioco.
“Plucky Penguins” è un titolo veloce
e dinamico che può rappresentare un'ottima scelta da intavolare in
occasione di gruppi abbastanza numerosi ma non avvezzi ai giochi da
tavolo più complessi e riflessivi.
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