"Artline", l'Hermitage in un artistico gioco di carte
Una vera e propria galleria d'arte
racchiusa in una piccola confezione: “Artline: Hermitage”
permette alle migliori opere contenute nel famoso museo russo, di
diventare parte integrante di un gioco da tavolo.
Non tutti hanno la fortuna di poter
viaggiare per poter curiosare le meraviglie delle migliori città del
mondo: musei stracolmi di opere d'arte possono essere delle golose
attrattive per gli appassionati, ma non sempre è comodo poter
raggiungere questi fantastici luoghi. “Artline” dedicato
all'Hermitage è un gioco da tavolo che permetterà, attraverso una
meccanica creativa ed attraente, anche di scoprire le migliori opere
contenute all'interno di uno dei più prestigiosi musei al mondo.
COMPONENTI: Semplicemente carte, in
grande formato, che presentano le illustrazioni di alcune delle opere
più emblematiche presenti all'Hermitage: ecco il contenuto di
“Artline”.
“Artline: Hermitage” è un gioco di
carte ideato da Till F. Teenck per 2-5 giocatori e pubblicato da
Hobby World: non esiste al momento una versione italiana di questo
titolo, ma anche l'edizione russa, che presenta un comprensibilissimo
regolamento in inglese, può essere comodamente giocata grazie alla
totale assenza di testo sui componenti.
All'interno della confezione
dalle dimensioni compatte, ma forse un po' sovradimensionata per il
suo contenuto, trovano posto semplicemente 96 carte di grande
formato, lo stesso delle carte dell'intramontabile “Dixit”, su
cui presenziano alcuni dei dipinti che è possibile trovare
all'interno del museo Hermitage di San Pietroburgo, compresi nomi
notissimi della pittura, da Leonardo Da Vinci fino a Picasso.
PREPARAZIONE: Una mano di carte, o
meglio di dipinti e tanta creatività sono gli elementi essenziali
per poter iniziare una partita con le opere dell'Hermitage grazie ad
“Artline”
Per iniziare una partita di “Artline”
occorrerà semplicemente mescolare l'intero mazzo composto da 96
carte e distribuirne 5 ad ogni giocatore che dovrà tenerle in mano
facendo attenzione a non mostrare i propri dipinti agli altri. Una
carta pescata dal mazzo sarà invece piazzata al centro del tavolo
come primo tassello attraverso il quale creare una vera e propria
galleria comune.
Lo scopo del gioco sarà quello di sbarazzarsi di
tutte le proprie carte collocandole all'interno delle intersezioni
tra i dipinti già piazzati, rispettando i temi che man mano i
giocatori andranno a menzionare.
IL GIOCO: Piazzare carte al centro del
tavolo può sembrare una meccanica semplice, ma colpo d'occhio e un
buon estro saranno utili per riuscire a collocare carte nei punti
giusti.
Al proprio turno, un giocatore deve
semplicemente scegliere una delle sue carte e piazzarla accanto ad
almeno un'altra già presente al centro del tavolo. Ovviamente la
collocazione della carte deve rispettare alcuni criteri, infatti è
possibile posizionare questa carta solo se rispetta tutti i canoni già
definiti in corso d'opera.
Qualora si trattasse della prima carta da
piazzare in una fila o in una colonna, posizionandola adiacente ad un
dipinto già a terra, si andrà ad aprire una nuova galleria e si
dovrà specificare un tema che metta in relazione il dipinto già in
gioco a quello stampato sulla nuova carta che si andrà a
posizionare: i temi possono essere vari, si può andare dalla
presenza di alcuni personaggi specifici o al loro numero, alla
presenza di animali di un certo tipo, o magari anche per il colore di
alcuni abiti e così via.
Non si potrà ovviamente aprire una nuova
galleria specificando qualcosa che invece non compare su entrambi i
dipinti, visto che il tema sarebbe troppo ampio e quindi troppo
semplice da rispettare. Aprendo una nuova galleria, e quindi
imponendo una regola, questa andrà a creare un paletto che ogni
carta posizionata in futuro su quella stessa linea dovrà
necessariamente rispettare, rendendo quindi più ostico il
posizionamento di un dipinto accanto a quelli già in gioco.
Dopo
aver aperto una galleria o aver continuato una già esistente
piazzando una carta che possa rispettare il tema, il giocatore di
turno andrà a sostituire la propria carta giocata con una nuova
pescata dal mazzo coperto. Ovviamente collocando nuove carte si
andranno a creare temi sempre diversi e spesso file e colonne
andranno ad intrecciarsi: qualora si voglia collocare un dipinto
adiacente a due carte già appartenenti allo schema centrale, si
dovranno ovviamente rispettare due temi, che siano già esistenti o
da creare in corrispondenza degli elementi che caratterizzeranno la
nuova carta giocata e le illustrazioni di quelle già presenti.
Quest'operazione si definisce “esibizione” ed è ciò che i
giocatori dovranno tentare di fare per poter vincere, visto che
collocando una carta in un'intersezione tra due già esistenti,
rispettando i temi scelti, non si andrà a pescare una carta a fine
turno, rimanendo quindi con minor scelta, ma facendo un passo verso
la vittoria.
Qualora non ci fosse la sicurezza di un giusto
posizionamento di una carta, perchè per qualcuno non rispetta i
canoni decisi dalle galleria in esame, si indirà una votazione che
deciderà, a maggioranza, il destino di quella giocata, permettendo
al giocatore di turno di cambiare scelta, in caso il resto dei
partecipanti decida per la poca attinenza col tema trattato.
Il gioco
termina nel momento esatto in cui un giocatore potrà posizionare la
sua ultima carta come “esibizione” e non come semplice
collocazione in una galleria, dichiarandosi il miglior curatore
d'arte al tavolo, oppure premiando il giocatore che avrà il minor
numero di dipinti nella propria mano quando sarà terminato il mazzo
di pesca.
CONSIDERAZIONI: La creatività è il
punto fondamentale di “Artline” che permette di conoscere opere
uniche al mondo attraverso una meccanica che premia una
caratteristica fortemente coerente col tema anche istruttivo del
gioco.
“Artline” è solamente il primo
tassello di una vera e propria collana che, almeno in teoria per ora,
andrà ad accendere i riflettori nei migliori musei pittorici al
mondo: se questo primo capitolo mette in luce le più celebri e
prestigiose opere contenute all'interno dell'Hermitage di San
Pietroburgo, altri capitoli potranno invece utilizzare lavori
custoditi in altri luoghi d'arte come ad esempio il Louvre.
L'intento
didattico di questo titolo è encomiabile, soprattutto per
sottolineare l'importante di una forma d'arte antica e valida come la
pittura, attraverso l'utilizzo di opere originali di artisti poco
noti, ma anche di grandi nomi conosciuti anche da chi ha poca
dimestichezza con pennelli e tavolo, tra cui Matisse, l'originale
Picasso o il nostrano Leonardo Da Vinci con la sua “Madonna con il
bambino”, senza tralasciare altri maestri come Gaugin o addirittura
Van Gogh.
Le carte di grande formato permettono di conoscere bene i
lavori presentati nel dettaglio, ma anche di conoscerne il titolo e
la paternità grazie alla citazione in piccolo sul retro, sia in
russo che in inglese: una scelta necessaria per non far scoprire agli
altri le carte dalla propria mano, ma senza coprire in alcun modo il
lavoro stesso stampando il titolo direttamente sull'illustrazione.
“Artline” potrebbe sembrare un gioco semplice, ed effettivamente
all'inizio può essere abbastanza facile collocare carte in una
galleria che presenta elementi comuni a quelle già appese sui suoi
muri, ma quando si andranno ad intersecare i temi, vera chicca del
gioco, le cose si faranno molto più dure ed occorrerà fare uno
sforzo creativo notevole per scorgere anche dei particolari che
magari non risaltano subito all'occhio.
Questa particolarità stimola
sicuramente l'occhio ad allenarsi sui dettagli, ma anche a conoscere
bene tutti i lavori presenti sulle 96 carte che compongono il gioco e
far lavorare la propria fantasia e creatività affinchè si possa
posizionare al meglio uno dei dipinti che compongono la propria mano
ed entrare a far parte di una nuova esibizione.
Può sembrare ostico
ricordare i temi che fanno parte di ogni fila e colonna che man mano
si andranno a creare sul tavolo, elemento che sarà maggiormente
presente al massimo numero di giocatori, vista la mole di carte da piazzare, ma il gioco coinvolge in modo così intrigante
da entrare subito nella sua atmosfera e sentirsi davvero nei corridoi
di una galleria per ammirare dipinti legati da un argomento comune.
“Artline”, soprattutto se portato con sé senza la scatola che si
presenta un po' troppo grande per il suo contenuto, può
rappresentare un ottimo modo per coinvolgere chiunque, senza dover
necessariamente essere appassionati o esperti d'arte, ma sarà utile
trovare un piano di gioco particolarmente corposo, visto che, a
seconda dello schema che si andrà a creare per gli abbinamenti
fatti, potrebbe essere richiesto uno spazio significativo per la
collocazione delle carte durante il gioco.
A parte questa necessità
non sempre possibile da rispettare, “Artline” già nella sua
edizione Hermitage, presenta un numero di opere notevole che ben si
possono amalgamare con temi comuni in modi sempre differenti,
stimolando creatività ed impegno mentre ci si diverte con un gioco
da tavolo istruttivo, ma mentalmente dinamico.
Buongiorno, qualcuno mi sa dire dove si può acquistare? Grazie! :)
RispondiEliminaPurtroppo è davvero difficile da trovare in Italia. Dovresti tenere d'occhio la pagina del gioco su Boardgamegeek per sapere se qualcuno la vende lì o acquistare tramite siti di giochi da tavolo russi, unica nazione dove il gioco è in vendita al momento
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