"Cassiopeia", non si finisce mai di terraformare


Tutti sono sempre affascinati dalla possibilità di vivere su altri pianeti e ciò può essere possibile terraformando, grazie all'aiuto di personalità di spicco, in “Cassiopeia”.


Da poco è stato toccato il suolo di Marte, una conquista che permetterà di studiare a fondo il pianeta rosso e di scoprire la possibilità, in un futuro, di colonizzare un nuovo pianeta per poter magari mettere nuove radici. Se l'idea di scoprire nuove possibilità per la civiltà umana, mettendo piede su inediti suoli spaziali vi appassiona molto, allora fareste bene a dedicare un po' di tempo all'utilizzo degli specialisti di cui si farà la conoscenza durante una partita di “Cassiopeia”.

COMPONENTI: Pianeti, specialisti che serviranno a raggiungerli e una nutrita manciata di segnalini di varia natura rappresentano i componenti principali di “Cassiopeia”.

Cassiopeia” è un gioco da tavolo creato da Nikolay Pegasov per 2-5 giocatori e pubblicato da HobbyWorld: non è prevista al momento una localizzazione italiana di questo titolo, ma basterà avere una conoscenza approssimativa della lingua inglese per leggere il brevissimo testo sulle carte, comunque tutte sempre visibili ad ogni giocatore. 

All'interno della scatola troviamo un mazzo di 56 carte composto da 35 carte pianeta a doppia faccia che rappresentano i 5 set base di 7 carte destinate ad ogni partecipante, che presentano da un lato il pianeta disabitato e dall'alta una facciata conquistata, 9 carte specialista a doppia faccia, 6 carte oggetto spaziale che servono in relazione alla presenza di determinati specialisti in una partita, una carta logistica che mostra la Terra da un lato e Marte dall'altro e 5 carte riepilogo che spiegano al meglio il turno di gioco. Presenti anche 5 meeples, quindi uno per giocatore e ben 98 gettoni risorsa suddivisi in oro, robot, cellule, antenne e capsule.

PREPARAZIONE: Organizzare il proprio set di carte formando una riga unica e scegliere gli specialisti che prenderanno parte al gioco saranno gli step fondamentali per iniziare.

Per iniziare la colonizzazione di “Cassiopeia” servirà dotare ogni giocatore del proprio set di carte e di un meeple del colore scelto: le carte ricevute andranno ben mescolate e poste in fila casualmente tenendole con la facciata rossa in alto. Bisognerà creare delle riserve separate di ogni gettone disponibile da porre accanto alla carta logistica con la facciata della Terra visibile. 

Come ultimo passaggio servirà scegliere da 6 a 8 specialisti da mettere in gioco, ricordandosi sempre di piazzare obbligatoriamente quelli con i numeri da 1 a 4 stampati sulla carta stessa, ma per la prima partita è consigliabile scegliere gli specialisti da 1 a 6, piazzandoli in una fila sul tavolo dopo averli mescolati, ponendone almeno 3 con un lato di colore opposto rispetto agli altri. 

A seconda degli specialisti scelti, potrebbe essere necessario mettere in gioco anche alcune carte dal mazzo degli oggetti spaziali che serviranno quando richiesto. Lo scopo del gioco sarà quello di girare dal lato opposto tutte le carte che fanno parte della propria fila di pianeti, ovviamente prima degli avversari.


IL GIOCO: Scegliere gli specialisti giusti per rovinare i piani altrui o per ottenere risorse utili per colonizzare pianeti sarà la chiave per puntare alla vittoria.

Ogni partita di “Cassiopeia” è composta da un numero variabile di turni in cui, ogni giocatore, partendo dall'ultimo che ha visto le stelle, dovrà svolgere una serie di fasi. La prima fase è quella di scelta di uno specialista ponendo il proprio meeple sulla carta e prelevando eventuali segnalini oro posti su di essa. 

Per la seconda fase è possibile scegliere di acquistare una risorsa pagando un certo ammontare di oro, ovvero 2 per i robot, 3 per le antenne e 4 per una cellula oppure di attivare lo specialista scelto. Ogni carta specialista ha un'abilità generica ed una logistica: l'abilità principale si attiverà sempre scegliendo quest'opzione nella seconda fase del turno e riguarderà quasi sempre prelevare risorse dalla riserva o farle perdere agli avversari a seconda di alcune condizioni. 

L'abilità logistica invece si attiverà solamente se la maggioranza di pianeti della propria riga sia compatibile con la facciata della carta logistica in quel preciso momento: quindi se ad esempio avessi 4 pianeti su 7 girati sulla facciata di Marte e la carta logistica mostrasse il pianeta rosso, svolgerò anche l'azione logistica della carta specialista. 

La terza fase è opzionale e permette di terraformare un pianeta della propria fila, pagando però quanto richiesto dalla fila di risorse stampate in alto sulla carta pianeta posta alla sua sinistra, facendo quindi un nuovo passo verso la vittoria.

Quarto step è spostare il proprio meeple dalla carta specialista appena scelta al suo lato: questo servirà perstabilire l'ordine di gioco per il turno successivo, in cui giocherà per primo chi avrà scelto lo specialista posto più a sinistra ed andando quindi in ordine. Quando tutti avranno svolto il proprio turno, tutti gli specialisti che saranno stati scelti saranno girati dall'altro lato, mostrando quindi un altro lavoratore pronto per essere scelto, mentre su quelli che non saranno stati selezionati da nessuno durante il turno, verrà posizionata una moneta d'oro che sarà prelevata dal giocatore che vorrà svolgere la sua azione. 

Il gioco termina appena un giocatore avrà girato anche la sua settima carta pianeta, rivelandosi il miglior viaggiatore delle stelle e colonizzatore di nuovi suoli spaziali.


CONSIDERAZIONI: Qualche lentezza iniziale non rende meno brillante un flusso di gioco lineare con la presenza di un bel po' di cattiverie da presentare agli avversari


Cassiopeia” è un gioco semplice da intavolare ma un po' difficile da padroneggiare: avere a che fare con 7 pianeti da terraformare attraverso la capacità di specialisti di offrire risorse e denaro può sembrare un'attività molto facile tutto sommato, ma ad una prima partita non sarà l'immediatezza a farla da padrona.

La necessità di dover imparare le azioni di almeno 6 specialisti, che diventano 12 considerando quelli che nascondono sull'altro lato della carta, rende un po' lenta la scelta delle azioni, in special modo per i primi turni, così come la necessità di ottimizzare le proprie risorse in virtù delle carte da terraformare, magari nel giusto ordine per ammortizzarne i costi. 

Dopo qualche giro però, per fortuna, tutto andrà più liscio, ovvero dopo aver preso dimestichezza con gli specialisti in campo e con le attività produttive di ogni carta, bonus di logistica compresi, in modo da poter far scorrere la partita velocemente proprio grazie ad una serie di entrate dovuta alla presenza di nuovi bonus derivanti dalle terraformazioni. 

Non mancano carte che riescono a turbare i giochi degli altri ampliando l'interazione in modo decisamente diretto: specialisti come il pirata ad esempio non permettono di prendere risorse dalla riserva ma depredano direttamente un altro giocatore, privandolo di risorse e monete utili per avvicinarsi alla vittoria creando nuova vita su uno dei propri pianeti. 

Interessante il metodo di terraformazione che richiede di visionare il costo sulla carta alla sinistra di quella su cui si vuole operare: se inizialmente si potrà andare anche un po' a caso riguardo il primo pianeta da attivare, magari in relazione alle risorse ottenute, sugli altri sarà necessaria una certa pianificazione per non essere costretti a pagare troppo, dovendosi basare sul costo indicato da un pianeta già terraformato e quindi maggiore. 

La presenza di specialisti sempre diversi da partita a partita e piazzati anche in ordine differente, riesce a donare una certa rigiocabilità a “Cassiopeia”, visto che in questo modo le strategie di piazzamento, verificando l'ordine di assimilazione delle materie o l'attivazione delle azioni, muta decisamente tutta la propria tecnica di gioco. 

La presenza di piccole icone con la cassaforte sulle carte dei pianeti non terraformati mostra una sorta di protezione alle subdole attività di alcune carte truffaldine che si attivano soltanto verso i giocatori che ne possiedono in numero uguale o minore: una presenza che tende a bilanciare l'avanzamento rapido di un esploratore spaziale che abbia già diverse terraformazioni all'attivo, tentando di dare quindi spago anche ad un giocatore che potrebbe essere rimasto indietro. 

Nonostante qualche lentezza iniziale dovuta alla necessità di imparare le azioni offerte da ogni specialista e dunque il modo di sfruttarle a dovere per poter portare avanti la propria strategia, “Cassiopeia” non può essere considerato un gioco difficile, ma bisognoso di qualche turno di assimilazione e quindi anche di un giocatore medio che avrà l'interesse ad entrare nel piacevole sistema che il gioco offre.

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