"I Ciarlatani di Quedlinburgo", attenti ai calderoni esplosivi
La fiera del paese è di quelle più
importanti e visitate, ecco perchè anche chi non è avvezzo al
mestiere si produce in fantomatiche pozioni miracolose trasformandosi
nei sedicenti “Ciarlatani di Quedlinburgo”!
Una volta l'anno, a Quedlinburgo si
tiene una fiera molto importante che riesce a richiamare l'attenzione
pressochè di chiunque. Facoltosi signori bisognosi di pozioni
guaritrici si apprestano a seguire i 9 giorni di fiera sperando di
trovare il rimedio ai propri mali, ma è bene non fidarsi sempre di
tutti, visto che tra i sedicenti curatori possono nascondersi dei
farabutti. E proprio questo ruolo potrebbe essere quello impersonato
da chi si avvicina a “I Ciarlatani di Quedlinburgo”!
COMPONENTI: Calderoni con una spirale
centrale e numerosissimi ingredienti da piazzare nei bollenti liquidi
per le pozioni sono i tasselli principali de “I Ciarlatani di
Quedlinburgo”.
“I Ciarlatani di Quedlinburgo” è
il particolarissimo titolo dato al gioco da tavolo creato da Wolfgang
Warsch per 2-4 giocatori e portato sul suolo nostrano da DevirItalia. All'interno della confezione troviamo un bel po' di
materiale, a partire da 4 grossi calderoni formati da un piano su cui
porre altri componenti e una zona centrale fatta a spirale su cui
troneggiano numeri che rappresentano monete, punti vittoria e rubini
e dal piccolo tabellone segnapunti che fungerà anche da contaturni e da
reminder per i conteggi di fine turno.
Numerosissimi sono gli
ingredienti che man mano si utilizzeranno per le pozioni, ben 216 in 7 colori differenti, ognuno contraddistinto da abilità peculiari
segnalate dai 12 libri delle pozioni, quasi tutti disponibili in
doppia copia per ogni colore. Presente anche un set di 4 sacchetti di
stoffa, uno per giocatore, 24 carte veggente che danno brio ad ogni
turno, 4 fiaschette e 4 sigilli, ben 20 rubini scintillanti e poi una
serie di segnalini, ovvero 8 gocce, una fiamma contaturni, 4
indicatori di punteggio e 4 pedine ratto, oltre ad un dado bonus con
facce speciali.
PREPARAZIONE: Aprite i libri sul tavolo
per tener conto del potere dei componenti e preparate il sacchetto
con ingredienti base per poter dare vita alla prima delle 9 pozioni
da creare.
Per iniziare a pasticciare con le
pozioni sarà necessario mescolare il mazzo di carte veggente e
tenerlo accanto al piano di gioco. Posizionare la scheda segnapunti
al centro del tavolo con i sigilli sull'apposito spazio, i segnalini
contapunti sullo zero e la fiamma sulla prima fiaccola disegnata.
Bisognerà comporre anche delle riserve di ingredienti, mescolate
tranquillamente per colore, ma suddivise in base al proprio valore,
che sia uno, due o quattro e i pochi 3 di colore bianco.
Servirà poi
scegliere casualmente i libri da utilizzare per la partita: si tratta
di set prestabiliti che includono sempre gli stessi arancione e nero
e composizioni diverse per gli altri colori associati agli
ingredienti, con un set consigliato per la prima partita ed altri 3
per le partite successive. Ogni giocatore prende un calderone, una
pedina ratto e una fiaschetta da mettere alla base e una goccia da
mettere al centro della spirale, oltre ad un sacchetto in cui
inserire subito un ingrediente verde ed uno arancione di valore 1 e
ben quattro di valore 1 bianco, così come altri due bianchi di
valore 2 e uno di valore 4. Lo scopo del gioco è quello di creare
pozioni utili per fare punti vittoria, ma senza esagerare, rischiando
di esplodere.
IL GIOCO: Sono nove i turni di gioco de
“I Ciarlatani di Quedlinburgo” in cui creare ogni volta una
pozione con gli ingredienti man mano acquistati, aumentando i
componenti del proprio sacchetto.
Una partita de “I Ciarlatani di
Quedlinburgo” dura 9 turni che cominciano sempre con la rivelazione
della prima carta del mazzo veggente che offre una regola aggiuntiva
per l'intero turno. Dopo aver compiuto quest'azione, tutti
contemporaneamente potranno procedere alla creazione della propria
pozione estraendo, uno ad uno, gli ingredienti dal proprio sacchetto.
Ogni ingrediente estratto andrà posto ad un numero di caselle di
distanza dalla goccia centrale, pari al proprio valore, mentre gli
ingredienti dopo il primo, andranno posti con lo stesso criterio, ma
a partire proprio dall'ultimo ingrediente inserito. Ogni ingrediente
colorato ha in genere un potere associato che potrebbe rivelarsi
durante la fase di creazione della pozione, oppure, come nel caso
degli ingredienti nero, verde e viola, solamente a fine turno in fase
di conteggio.
Gli elementi bianchi che saranno estratti sono
purtroppo molto deleteri: infatti se un giocatore supererà 7 come
somma dei valori degli ingredienti bianchi piazzati nel calderone,
dovrà immediatamente fermarsi a causa dell'esplosione della pozione
e ciò implicherà delle ardue scelte in fase di conteggio. A
favorire la riuscita dell'intruglio, ci sarà la fiaschetta, che un
giocatore potrà scegliere di utilizzare, girandola dal lato opposto,
per rimettere nel sacchetto un elemento bianco appena estratto, prima
di inserirlo nel calderone, ma ovviamente solo se ciò non avrà
condotto la pozione ad esplodere.
Quando tutti avranno terminato il
proprio liquido miracoloso, a causa di un'esplosione o per propria
volontà, evitando così il rischio di un bel botto, si passerà al
conteggio di fine turno. Innanzitutto chi sarà arrivato più avanti
nel tracciato della propria spirale potrà tirare il dado ed ottenere
un bonus: chi sarà esploso, pur avendo magari l'ultimo ingrediente
più avanti nella spirale rispetto agli avversari, sarà escluso da
questa verifica.
Dopodichè si attiveranno i poteri degli ingredienti
neri, viola e verdi posizionati nel proprio calderone, per poi
ricavare rubini qualora fossero disegnati nella casella
immediatamente successiva a quella dove risiede l'ultimo ingrediente
inserito. Il successivo step riguarda il ricavo di monete e punti
vittoria: i giocatori che hanno fatto esplodere la propria pozione
dovranno scegliere di quale introito approfittare tra i due, mentre gli
altri giocatori potranno subito ricavare quanto meritato.
Tutti
quindi faranno avanzare la propria pedina segnapunti del valore
indicato sulla casella del calderone e potranno spendere il valore in
verde per l'acquisto di nuovi ingredienti, stimando il costo sui
libri relativi ai vari colori associati: gli elementi acquistati
andranno immediatamente nel sacchetto insieme a tutti quelli non
estratti e a quelli utilizzati per preparare la pozione.
Ultima
possibilità di fine conteggio è la conversione di due rubini per
far avanzare la propria goccia di uno step, e quindi partire da una
casella più avanzata per la preparazione della pozione oppure
rigirare la fiaschetta, se utilizzata, per poterne beneficiare ancora
per un nuovo turno. Prima di iniziare il turno successivo, i
giocatori dovranno fare una verifica sul tabellone segnapunti: ogni
giocatore, dovrà contare il numero di code di topo presenti tra la
propria casella di punteggio e quella del giocatore in testa e porre
allo stesso numero di passi di distanza la propria pedina ratto
rispetto alla goccia.
Sarà da quella casella che inizieranno ad
inserire gli ingredienti per il turno successivo, quindi guadagnando
un vantaggio. Il gioco termina dopo il nono turno, quando si potranno
anche utilizzare monete e rubini per acquistare punti e per
incoronare come miglior ciarlatano chi avrà ottenuto il punteggio
migliore.
CONSIDERAZIONI: Fortuna e divertimento,
ma anche un pizzico di memoria e di intuito sono gli ingredienti
principali di un gioco originale e adatto a tutti.
“I Ciarlatani di Quedlinburgo” ha
già avuto modo di fregiarsi del titolo di “Kennerspiel de Jahres”,
riconoscimento ottenuto per le indubbie qualità di questo gioco che
riesce a condensare una buona dose di originalità con una meccanica
sfiziosa e divertente e molto immediata. Spiegare il gioco è davvero
molto semplice, motivo per il quale potrebbe essere un'ottima
proposta anche ad un gruppo di gioco senza molta esperienza, senza
però far storcere il naso anche a gamers di vecchia data
intenzionati a passare circa un'oretta in compagnia di un gioco
semplice e divertente.
L'azione principale del turno, ovvero il
riempimento del proprio calderone con i propri ingredienti può
essere svolto in contemporanea andando di fiducia con le scelte fatte
dagli altri, sistema che evita totalmente i tempi morti e che innesca
le classiche sbirciate nei pentoloni altrui per capire l'andazzo dei
propri avversari.
Se ovviamente la pesca dal sacchetto è un sistema
totalmente legato al fattore fortuna, ciò che viene introdotto nel
sacchetto è scelto dal giocatore stesso che ovviamente può in
qualche modo pilotare quanto meno le presenze estraibili durante le
fasi di gioco: avere una buona memoria per tutti gli ingredienti
acquistati potrebbe fare la differenza in alcuni momenti della
partita.
Osare e tentare la fortuna con un'ultima estrazione può
essere la scelta fatale per mandare a monte un turno perfetto: non
saranno ingentissimi i danni derivanti da un'esplosione, ma rendere
impossibile accrescere il numero di ingredienti nel proprio sacchetto
o rinunciare a dei punti vittoria può essere comunque deleterio,
soprattutto nelle fasi avanzate del gioco.
Discutibile il meccanismo
per il quale i giocatori indietro sul tracciato dei punti possono
iniziare il percorso a spirale del calderone grazie alla pedina
ratto: questo sicuramente permette di non demordere mai, anche in
condizioni critiche, ma tende ad essere molto punitivo verso il primo
giocatore che spesso potrebbe perdere terreno proprio per questo
fattore.
In definitiva “I Ciarlatani di Quedlinburgo” è un gioco
visivamente accattivante, con una frizzantezza intrinseca che si
evince in ogni partita che può cambiare totalmente dalle altre
grazie ai vari set di libri che cambiano gli effetti legati agli
ingredienti, lasciando però sempre intatta la capacità di divertire un
pubblico trasversale.
Pensate di essere capaci di dosare il fattore fortuna e la scelta saggia dei giusti ingredienti in modo da creare ottime pozioni senza far esplodere il calderone? Mettetevi pure alla prova con "I Ciarlatani di Quedlinburgo" seguendo semplicemente questo link.
Commenti
Posta un commento