"Castello Methoni", creare domini commerciali mettendo a rischio le amicizie
Un nodo centrale tra i mercati
orientali e quelli occidentali: un posto che può fare molta gola ai
mercanti della Repubblica di Venezia! Tutti ad acciuffare i posti
migliori in “Castello Methoni”.
Non è facile trovare un posto
importante tra la civiltà orientale e quella occidentale quando si
parla di mercato. Si tratta di due culture ben diverse dislocate in
luoghi effettivamente distanti tra loro, eppure un punto di
congiunzione esiste ed è Methoni, un luogo del Peloponneso dove i
mercanti della Repubblica di Venezia bramano costruire il proprio
impero. E' qui che entrano in gioco i protagonisti di “Castello
Methoni” per mettere in atto i propri piani di espansione
commerciale.
COMPONENTI: Una bella mappa di gioco
divisa in triangoli e vari pezzi di mura per creare i propri
possedimenti sono alla base dei componenti di “Castello Methoni”.
“Castello Methoni” è un gioco da
tavolo ideato da Leo Colovini per 3-5 giocatori e che sarà in uscita
nel mese di settembre per la Mandoo Games. Al momento non è prevista
una versione italiana del gioco nonostante la sua paternità, ma si
tratta di un titolo completamente indipendente dalla lingua e quindi
perfettamente fruibile anche da chi non parla altro che l'italiano.
All'interno della confezione troviamo un ricco tabellone di gioco con
la mappa di Methoni divisa in tanti triangoli che rappresentano
diversi territori e mercati del luogo, un blocchetto segnapunti, 38
monete in due tagli differenti, 36 muri rappresentati da piccole
porzioni di plastica in linea retta ma molto ben sagomati, 60 carte
territorio suddivise nelle sue tipologie diverse di terreno che il
gioco presenta oltre ai mercati, 6 carte obiettivo che mostrano 3
territori differenti, 75 case con la semplice forma di cubetti
suddivisi in 5 colori, uno per giocatore, così come le 20 torri e i
25 castelli.
La versione provata non è quella definitiva e i
materiali dovrebbero subire qualche modifica prima di giungere
all'edizione finale: il colore degli edifici potrebbe essere infatti
modificato.
PREPARAZIONE: Offrire ad ogni giocatore
i materiali del colore scelto sarà il primo step per iniziare una
partita di “Catsello Methoni”, oltre alla preparazione dei muri
da utilizzare.
Per dare il via ad una gara di espansione commerciale tra
giocatori di “Castello Methoni” in cui creare i migliori
territori, sarà necessario piazzare il tabellone al centro del
tavolo e creare una riserva di mura, diversa a seconda del numero di
giocatori.
Su ogni mercato presente sul tabellone andrà piazzata una
moneta ed andrà creata una riserva per la banca di 4 monete. Tutte
le restanti 60 monete andranno distribuite in parti uguali tra i
giocatori che riceveranno anche i materiali del proprio colore ovvero
15 case, 5 castelli e 4 torri.
Il mazzo di carte territorio andrà
ben mescolato ed andranno distribuite 5 carte a ciascun giocatore,
lasciando la pila di rimanenti accanto al tabellone. Anche le carte
obiettivo andranno mescolate e ne sarà distribuito uno ad ogni
giocatore, lasciando quelli eventualmente rimanenti nella scatola
perchè non serviranno durante la partita.
Lo scopo del gioco sarà
quello di fare il maggior numero di punti creando importanti domini e
tentando anche di soddisfare i requisiti della propria carta
obiettivo.
IL GIOCO: Anche quando avrete creato un
dominio fareste meglio a non stare tranquilli, visto che in “Castello
Methoni” sarà molto comune rubare gli spazi altrui con grande
gusto.
A partire dal primo giocatore e
continuando in senso orario, ognuno avrà modo di giocare fino a 2
carte e, per ognuna di essere svolgere una delle due azioni
disponibili al proprio turno.
La prima sarà quella più comunemente
svolta, ovvero quella di costruzione: con quest'azione si potrà
giocare una o due carte territorio dalla propria mano e piazzare una
porzione di muro su un lato di un territorio sul tabellone dello
stesso tipo, che ovviamente non sia occupato già da un altro muro,
oppure al lato di un mercato giocando una carta appropriata,
qualunque sia il territorio sul quale quel mercato sia stampato sul
tabellone.
Dopo aver piazzato i muri, si dovrà piazzare una propria
casa su uno dei lati del muro appena eretto, mentre dall'altro lato
andrà posta una delle case del giocatore posto alla nostra destra o
alla sinistra, ovviamente se il muro non confina su una porzione di
mare che non rappresenta alcun territorio valido.
Piazzando i muri è
possibile che una porzione di territorio venga perfettamente
rinchiusa: in questo caso il giocatore di turno avrà creato un
dominio e sarà considerata un'azione valida soltanto se avrà i
soldi necessari per pagare la sua creazione ufficialmente.
Il
pagamento prevede una moneta da dare alla banca per ogni porzione di
territorio racchiusa ed uno ai rispettivi giocatori per ogni casa di
un rivale contenuta nel territorio rinchiuso tra le mura e si
preleverà l'eventuale moneta presente su un mercato chiuso tra le
mura del dominio appena creato ed in più quello stesso mercato andrà
a rappresentare una rendita di due monete all'inizio di ogni turno.
Dopo il pagamento si svolgerà un potenziamento: qualunque giocatore
avesse 3 case nel dominio, le convertirà subito in un castello,
mentre il giocatore che avrà creato il dominio sarà autorizzato a
piazzare una sua torre, presenza che attiverà anche i mercati per la
seconda azione che vedremo tra poco.
Quando si realizzerà un dominio
adiacente ad un altro dominio esistente, si potrà inglobare in
quello appena creato, anche se l'azione sarà particolarmente cara.
Il giocatore di turno infatti, potrà immediatamente tentare di
impossessarsi anche di un dominio già disponibile sul tabellone
pagando 2 monete per ogni spazio di cui è composto il dominio, una
moneta per ogni casa degli altri giocatori e ben 5 monete per ogni
castello altrui presente: l'intero costo andrà a favore del
proprietario del dominio, indipendentemente dalla proprietà degli
edifici contenuti.
Tutti i muri che separano i due domini andranno
ovviamente eliminati creandone uno molto più esteso, si passerà al
solito upgrade convertendo gruppi di 3 case in un castello e andrà
consegnata la torre del precedente possessore del dominio al
precedente proprietario, visto che in ogni porzione di territori
delimitata da muri può esserci solamente un edificio di questo tipo.
La seconda azione che un giocatore può scegliere al proprio turno
sarà quella del commercio, ovvero giocare una carta mercato o di un
territorio che rappresenti lo stesso su cui è ubicato un mercato
senza la moneta, e quindi attivato perchè parte di un dominio di un
giocatore, e riscattare due monete dalla banca, se presenti.
La
partita terminerà quando un giocatore avrà piazzato anche l'ultimo
muro della riserva creata ad inizio partita, anche se con la sua
ultima azione dovesse farne tornare nuovamente alcuni nella riserva
stessa e andranno conteggiati i punti di fine partita.
Ogni giocatore
conterà dunque 3 punti per ogni spazio di cui sono composti i propri
domini, un punto per ogni moneta conservata a fine partita, un punto
per ogni territorio dei colori espressi dalla propria carta obiettivo
contenuti nei propri domini e poi 10 punti bonus al giocatore che
avrà il dominio maggiore, premiando invece con 5 punti il secondo in
classifica ed un totale di punti per il numero di torri messe in
gioco che va da 1 per una torre a 10 per tutti i 4 edifici di questo
tipo a disposizione. Vincerà ovviamente chi avrà totalizzato il
maggior numero di punti, rivelandosi miglior mercante di Methoni.
CONSIDERAZIONI: Un buon mix di
strategia e fortuna ed una necessaria attitudine a fare qualche conto
piuttosto spesso sono le chiavi dell'intrigante “Castello Methoni”.
“Castello Methoni” può
considerarsi a tutti gli effetti come un buon cocktail dotato di
ingredienti apparentemente impossibili da mescolare ma che invece
risultano piuttosto amalgamabili, donando al gioco un sapore vivace
ed interessante.
Abbiamo sicuramente una buona dose di strategia
nell'individuare le porzioni di territorio più interessanti da
tenere d'occhio e le possibili mosse da compiere per poter annettere
domini già creati ad uno di prossima costruzione, ma è presente un
inevitabile tasso di fortuna perchè tutto questo sarà impossibile
da attuare senza avere in mano le carte giuste per poter piazzare
porzioni di mura esattamente dove serviranno.
E' molto importante
anche una corretta gestione del proprio denaro: soprattutto nel caso
in cui si vogliano inglobare domini già presenti sulla mappa, sarà
necessario spesso sborsare un bel po' di quattrini che andranno a
decurtare il nostro bagaglio di punti (è da ricordare che ogni
moneta posseduta a fine partita vale un punto!) e ad accrescere
quello di un rivale che però si ritroverà depredato di un proprio
possedimento e dunque di una torre sul tabellone.
Quella provata non
è una versione definitiva, infatti i colori di alcuni materiali
potrebbero differire nell'edizione ufficiale nei negozi da settembre,
ma tutti i componenti di gioco risultano davvero ben fatti e
soprattutto ben riconoscibili, caratteristica sicuramente utile
quando c'è di mezzo la necessità di avere sott'occhio
immediatamente tutto quello che è presente sulla mappa.
C'è la
necessità, molto spesso di fare dei conti, visto che “Castello
Methoni” strizza fortemente l'occhio agli amanti della matematica e
sgambetta chi invece non ama districarsi tra numeri e conti: sommare
i valori di ogni casa, villa e porzione di territorio dei domini che
si vogliono creare o conquistare è la chiave giusta per creare una
propria strategia in ogni turno.
Nonostante il gioco possa essere
vittima di qualche lento pensatore, “Castello Methoni” si può
consumare in una mezz'oretta abbondante, senza mai arrivare all'ora
di gioco, lasciando quindi una buona frizzantezza di base che si
manifesta anche nella geniale continua interazione tra giocatori che,
per ogni muro piazzato, dovranno includere necessariamente un
componente avversario: mossa giusta per spostare le proprietà altrui
dove possano fare meno danni e decimare i materiali avversari che
saranno disponibili in numero limitato.
Intrigante per i gamer,
probabilmente appassionante per chi vuole mettersi alla prova con un
gioco da tavolo un po' più profondo di un qualsiasi classico da
neofita, “Castello Methoni” si lascia giocare con piacere,
accendendo sfide che potranno anche mettere a dura prova qualche
amicizia per una mossa decisamente ardita ai danni di un nemico.
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