"5211", il titolo che spiega la meccanica di gioco
Un gioco che si può spiegare in modo
così semplice e veloce tanto da condensare la sua intera meccanica
all'interno del titolo? Sembra impossibile, ma “5211” rappresenta
proprio questo!
Solamente i giapponesi potevano creare
un gioco tanto lontano dagli orpelli e dalle sovrastrutture che
regnano invece sovrani in quelli di stampo occidentale, tanto da
poter rappresentare semplicemente nel titolo stesso la sua intera
meccanica che andrà a susseguirsi turno dopo turno, adottando come
unici elementi di gioco delle carte numerate o contraddistinte da un
rettile tipico dei territori caraibici. Tutto questo è “5211” un
titolo semplicissimo che però richiede una meditazione attenta ad
ogni carta giocata.
COMPONENTI: Solamente un mazzo di carte
in vari colori brillantissimi e associato ad uno sfondo con un
pattern vivace e frizzante di cui non potrete che innamorarvene.
“5211” è un titolo apparentemente
incomprensibile, ma di tratta di un gioco di carte ideato da Tsuyoshi
Hashiguchi per 2-5 giocatori e lanciato sul mercato italiano dalla
Ghenos Games. All'interno della scatola troviamo semplicemente un
mazzo di 100 carte suddivise in 5 colori diversi: ogni colore
presenta carte contraddistinte da un numero da 2 a 6, oppure un
kododo, ovvero quello che sembra all'apparenza un geco, ma che è
invece un animaletto che conoscono solamente in alcune assolate isole
dei Caraibi.
PREPARAZIONE: Il numero dei giocatori
imporrà una preparazione differente per la rimozione di alcune
carte, ma il gioco si può intavolare davvero in pochi secondi.
Per iniziare a giocare con “5211”
bisognerà innanzitutto preparare il mazzo principale togliendo
alcune carte casualmente a seconda del numero di giocatori che
parteciperanno alla partita. Dopo questa semplicissima operazione
basterà distribuire 5 carte ad ognuno e lasciare le restanti a
formare un mazzo di pesca centrale. Lo scopo del gioco è quello di
mettere da parte nel proprio mazzetto di punti, il maggior numero di
carte valutando bene le maggioranze di ogni round.
IL GIOCO: Il titolo spiega tutto,
ovvero dalle 5 carte della mano si dovranno selezionare prima due
carte, poi una e ancora una per terminare il round e calcolare i
punteggi.
Il gioco si svolge tutto in
contemporanea, quindi non si avrà il minimo tempo morto durante la
partita. Ogni round di gioco sarà suddiviso in 3 fasi molto simili
tra loro: nella prima fase ogni giocatore dovrà scegliere due carte
dalla propria mano e piazzarle di fronte a sé coperte, per poi
girarle quando tutti avranno fatto la propria scelta. Ognuno riporta
la propria mano a 5 carte pescandone due nuove e si passerà alla
seconda fase molto simile alla prima, ma in cui si giocherà una sola
carta dalla mano con lo stesso meccanismo, recuperando poi una nuova
carta dal mazzo di pesca e procedendo con l'ultima fase identica alla
seconda in cui si giocherà un'altra carta e se ne pescherà una
nuova dal mazzo.
Alla fine di queste tre fasi, i giocatori avranno di
nuovo 5 carte in mano e ne avranno giocate 4 di fronte a sé: tutto
pronto per definire quali carte potranno generare punti, valutando per prima cosa il numero di carte kododo giocate. Osservando le
carte scoperte di fronte ad ogni giocatore, si dovrà conteggiare il
numero complessivo di carte kododo: se questo numero sarà pari
esattamente al numero dei giocatori +2 allora saranno queste carte a
generare punti, quindi ogni giocatore che le avrà piazzate le
preleverà e andrà a formare un mazzetto punteggio, scartando tutte
le altre, mentre se non ci sarà quel numero preciso di carte kododo,
si andrà a vedere un secondo fattore, ovvero il colore maggiormente
presente tra tutte le carte giocate.
Esattamente come per le carte
kododo, ogni giocatore che avrà collocato di fronte a sé carte che
rappresentano il colore maggiormente presente tra tutte quelle
giocate, le metterà da parte in un mazzetto personale scartando le
altre, ma ciò avverrà solamente rispettando dei parametri, ovvero
il numero di carte del colore in maggioranza non deve superare di 3
il numero di giocatori e non dev'essere a pari merito in maggioranza
con un altro colore: in questi casi si dovrà cercare il colore
successivamente più presente che definirà quindi i punti. Dopo aver
calcolato i punti, i giocatori continueranno con nuovi round fino a
quando non saranno terminate le carte del mazzo di pesca: a quel
punto andranno semplicemente contati i punti delle carte messe da
parte durante le manche di gioco, conteggiando il valore delle carte
colorate ed un punto per ogni carta kododo, offrendo la vittoria a
chi avrà totalizzato il punteggio maggiore.
CONSIDERAZIONI: Un gioco semplicissimo
ma con una meccanica intelligente, “5211” destabilizza alla prima
partita, ma coinvolge subito dopo.
Spiegare “5211” ai propri rivali è
al tempo stesso semplicissimo e complicato: la meccanica di fondo che
può essere addirittura condensata nel titolo numerico, riesce ad
essere immediatamente recepita, ma il sistema di punteggio non riesce
ad essere subito assimilato e necessita di una manciata di round per
poter essere capito fino in fondo padroneggiando le dinamiche che si
scateneranno durante la partita. Avere un round suddiviso in 3 fasi
in cui sempre più piano si andranno a scoprire le carte che sono
protagoniste di quel momento, renderà l'ultima giocata
particolarmente emozionante, visto che con le ultime carte rivelate
andranno poi conteggiate quelle che offriranno effettivamente i punti
e che potranno anche eliminare del tutto alcuni giocatori dalla
possibilità di spostare carte nel proprio mazzetto dei punteggi.
Ovviamente il fattore fortuna per le carte che si andranno a pescare
è sicuramente presente, ma andandone a riprendere altre durante le
varie fasi, e avendo quindi a disposizione sempre 5 carte, si potrà
in qualche modo avere un raggio di azione relativamente soddisfacente
per poter scegliere con attenzione le carte da mettere in gioco,
tentando di rientrare nel conteggio migliore per fare punti al
termine del round.
Se non si presenta il numero esatto di kododo al
tavolo, saranno i colori quindi ad essere valutati, ma portarsi
troppo avanti con un determinato tipo di carte porterà
inevitabilmente a sforare e rendere quindi degli sforzi perfettamente
inutili al fine di monetizzare l'attività del round: meccanica da
non sottovalutare perchè potrebbe anche essere utilizzata da
qualcuno per far volutamente sforare un colore molto allettante per
gli avversarsi, giocando una carta che andrà inevitabilmente
scartata, ma che potrà invece valorizzare un secondo colore in
maggioranza invece ben presente nelle proprie precedenti giocate.
Le
menti più abili e dotate di memoria super allenata, potranno anche
tentare di ricordare il numero di carte vagamente ancora in gioco,
soprattutto agli ultimi round, e tentare di indovinare le carte
quindi a disposizione degli altri, anche se questo sistema può
essere attuato fino ad un certo punto avendo la necessità, da setup,
di eliminare delle carte casuali, mentre, in 4 giocatori, avendo
tutto il mazzo in gioco, si potrà magari tentare di ricordare quelle
già giocate e magari spingersi verso lidi sicuri con le proprie
azioni.
Dopo un piccolo smarrimento iniziale per il sistema di
punteggio tutto sommato semplice, ma non immediato, “5211” si
presenta come una sorpresa colorata che rappresenta un gioco di carte
snello e veloce, ideale per i gruppi di gioco anche non rodatissimi e
facile da portare anche in vacanza per divertirsi con gli amici in
occasione di una bella serata in compagnia.
Se il gioco vi incuriosisce e volete fare la conoscenza dei coloratissimi kododo, non vi resta che approfittare di questo link ed acquistare una copia di "5211" per divertirvi in compagnia dei vostri amici con questo veloce gioco di carte
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