"Copenhagen", i colori del quartiere danese divertono tutta la famiglia


Avete visitato la zona portuale della capitale danese in cui si trovano deliziosi edifici dai colori sgargianti? Potreste rimediare sedendovi ad un tavolo e giocando a “Copenhagen”.


Chi è stato nella capitale della Danimarca avrà probabilmente fatto un salto in una delle zone più particolari della città, ovvero quella definita come Nyhavn, letteralmente il porto nuovo, che si contraddistingue, rispetto ad altre sezioni della stessa località, per la presenza di magnifici edifici che spiccano per colori sgargianti ed accesi. Una vera gioia per gli occhi che andrà ricreata da chi si appresterà a giocare con “Copenhagen” in cui si dovrà letteralmente issare uno dei palazzi pezzo dopo pezzo.

COMPONENTI: Esattamente come il classico gioco del “Tetris”, nella scatola di “Copenhagen” troverete pezzi da incastrare di varie forme e colori ed un bel mazzo di carte colorate.

“Copenhagen” è un gioco da tavolo di Daniel Skjold Pedersen e Asger Harding Granerud per 2-4 giocatori e portato nel nostro paese da Devir Italia. La confezione dal formato classico della Queen Games troviamo un bel po' di coloratissimo materiale, a cominciare da una plancetta segnapunti a cui andrà associata una plancia porto che fungerà da poggiacarte e da sezione in cui piazzarle. 

Le carte già citate rappresenteranno semplicemente dei colori tra i 5 disponibili, presenti in 14 copie per tinta, oltre la carta sirenetta di fine partita, mentre sono 20 le tessere abilità, 4 per tipo, che offriranno ovviamente delle ottime opportunità ai giocatori in corso d'opera. 

Oltre a 4 plance personali che rappresenteranno le base su cui dar vita ai palazzi e meeples in 4 colori, troviamo ovviamente i veri protagonisti del gioco, ovvero 62 tessere facciata, 10 per ognuno dei 5 colori, ma presenti in 4 forme diverse per ciascun tipo, ognuno composto da zone neutre e da finestre, oltre a 12 tesserine bianche da un singolo spazio finestra.

PREPARAZIONE: Sistemare le carte costruzione e mettere in gioco le tessere edificio in base al numero di giocatori è praticamente tutto ciò che serve per iniziare la partita.

Per iniziare a giocare a “Copenhagen” servirà innanzitutto piazzare una accanto all'altra le plance punteggio e porto. Dopo aver messo da parte la carta sirenetta, il mazzo di carte colorate andrà mescolato interamente e andrà posto sull'apposita sezione della plancia porto: le prime 7 carte andranno posizionate invece negli alloggiamenti intorno alla plancia stessa.

Ogni giocatore riceverà una plancia colorata e un meeple che andrà sistemato sullo zero del segnapunti, oltre a ricevere un primo set di carte in base all'ordine di turno, pescate direttamente dal mazzo sulla plancia porto. A seconda del numero di giocatori andranno sistemati anche i tasselli edificio sul piano di gioco, dividendoli per colore e poi per tipo, così come le tessere abilità, presenti in gioco, per ogni tipo, tante quanti sono i giocatori. Basterà consegnare ad ognuno una prima tessera abilità “Qualsiasi carta” per poter iniziare a giocare. Lo scopo del gioco è di arrivare per primi a 12 punti costruendo il proprio palazzo colorato.

IL GIOCO: La plancia dei giocatori sarà idealmente un vero e proprio schema del “Tetris” in cui inserire i propri pezzi pagandoli con le carte dello stesso colore.


Al proprio turno, un giocatore dovrà scegliere quale azione svolgere tra le due disponibili: pescare carte oppure giocarle per costruire una sezione del proprio palazzo. Con la prima opzione si andranno a recuperare due carte tra le 7 esposte intorno alla plancia porto, con la sola regola di poterne prendere soltanto due adiacenti: se con quest'azione la propria mano avrà superato le 7 carte, bisognerà scartarne per rispettare il limite. Con la seconda scelta invece, si andranno a giocare delle carte dalla propria mano per prendere un pezzo dalla riserva colorata per piazzarlo subito sulla propria plancia: ovviamente le carte da scartare dovranno rispettare un criterio. 

Per conquistare un pezzo specifico infatti, bisognerà scartare tante carte colorate quanti sono gli spazi neutri e gli spazi finestra che lo compongono mentre per il piazzamento si dovranno seguire due regole specifiche: si potrà piazzare il pezzo appena acquistato poggiandolo sulla base della plancia oppure facendolo poggiare sopra un pezzo già presente, esattamente come se quel pezzo cadesse dall'altro come accade nel famosissimo puzzle game russo. 

Se collocando il proprio pezzo si avrà un contatto anche solo con una sezione singola di un pezzo dello stesso colore di quello appena inserito, si può avere uno sconto in fase di acquisto, pagando quindi una carta colorata in meno ed in più, coprendo uno scudo sulla propria plancia o completando una riga in cui alla destra compare lo stesso simbolo, si potrà beneficiare di un bonus: si potrà scegliere come bonus un pezzo bianco da piazzare immediatamente, utilissimo per tappare eventuali buchi, prelevare una tessera abilità di cui non siamo ancora in possesso oppure rigirare sul lato attivo tutte quelle che abbiamo già utilizzato, rendendole nuovamente disponibili. 

Collocando pezzi si potranno completare righe e colonne del proprio edificio ed è esattamente in questo modo che si potranno fare punti: per ogni riga completata che sia composta da pezzi che presentano sia finestre che zone neutre, si ottiene un punto, mentre il valore raddoppia se la riga sarà composta solo da finestre, stesso discorso per le colonne con un introito di 2 o di ben 4 punti in caso si riesca a rispettare la costruzione di sole finestre. 

Al proprio turno, in qualsiasi momento, sarà possibile anche giocare un numero qualsiasi di proprie tessere abilità conquistate coprendo gli scudi, girandole dal lato inattivo: ogni tessera porta ottimi benefici, come la possibilità di prendere le due carte dal porto anche se non adiacenti, di prendere una terza carta, di avere uno sconto sulla costruzione, di poter giocare carte di un colore ma farle valere come un'altra tinta oppure di svolgere entrambe le azioni possibili nello stesso turno. 

Il gioco termina appena un giocatore riesce a raggiungere i 12 punti, diventando vincitore, oppure, dopo quando, rimpinguando ad ogni presa, le carte colorate intorno al porto, salterà fuori la sirenetta: questa carta andrà inserita tra le ultime nove del nuovo mazzo di pesca creato dopo aver mescolato gli scarti quando sarà esaurito una prima volta quello iniziale.

CONSIDERAZIONI: Una vera e propria esplosione di colore e una meccanica davvero molto semplice rende “Copenhagen” un gioco leggero adatto a tutta la famiglia.


Con il suo turbine di colori, “Copenhagen” riesce subito a conquistare: tinte sgargianti e la vivacità di un quartiere davvero esistente rendono subito il primo impatto con i componenti di gioco molto piacevole e godibile. La familiarità di una serie di pezzi molto famosi tra i videogiocatori di annata o comunque con la massa di pubblico che ben conosce “Tetris” e affini, rendono anche la voglia di mettersi in gioco più immediata e forte, infilandosi subito nell'atmosfera di gioco, complice anche una meccanica molto semplice ed una spiegazione piuttosto breve. 

Copenhagen”, proprio per questi motivi, appare fin da subito un gioco destinato ad un pubblico occasionale che vuole mettersi alla prova con un titolo per nulla impegnativo e dalla durata davvero breve, visto che ogni partita si assesta su una mezz'oretta. 

I gamer più rodati troveranno probabilmente questo titolo fin troppo semplice per poter godere di un'esperienza di gioco totalmente soddisfacente, seppur sia necessaria una buona strategia di gioco sotto vari aspetti: le tessere edificio sono limitate, quindi bisognerà accaparrarsi relativamente in fretta quelle più desiderate prima che gli altri possano fare altrettanto in tempi più brevi, ma soprattutto servirà collocare al meglio le tessere sulla propria plancia tentando di ottimizzare con il numero minore possibile di mosse, la creazione anche di più file o colonne contemporaneamente, acquisendo subito punti golosi e magari bonus utilissimi nei turni successivi. 

Anche riuscire a concentrarsi su alcuni specifici colori, pur avendo la libertà di creare un vivace palazzo multicolor, può essere una buona strategia, potendo contare su uno sconto fisso di una carta, che potrebbe essere utile per conquistare nuovi pezzi nel giro di un semplice turno. 

Grazie alla sua semplicità di base, “Copenhagen” può essere il titolo perfetto da proporre ai classici amici che non vedono mai di buon occhio confrontarsi con un gioco da tavolo o per far divertire tutta la famiglia, compresi i più giovani, che troveranno nei suoi colori e nella sua vivacità, un gioco davvero coinvolgente e capace di offrire un buon livello di sfida.


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