"Horizons", nuovi mondi tutti da colonizzare


Scoprire nuovi pianeti e nuove civiltà vi spaventa o vi affascina? Quello che dovrete fare in “Horizons” sarà proprio visitare nuove realtà e farsi amici i nuovi vicini di casa alieni.


Il progresso tecnologico ha fatto davvero dei passi da gigante, anche in campo astronomico e spaziale: di anno in anno la scoperta di quello che può esserci oltre il nostro pianeta diventa sempre più tangibile e vicino e probabilmente un giorno avremo modo di vivere anche su altri suoli diversi da quello terrestre. In “Horizons” ciò è già possibile e i giocatori dovranno proprio esplorare nuovi pianeti e conoscere più da vicino quel che di buono hanno da offrire inedite civiltà aliene.

COMPONENTI: Nuovi pianeti con cui creare veri e propri sistemi e una serie di razze nuove che abitano questi inediti territori sono alcuni dei componenti che si trovano nella scatola.

“Horizons” è un gioco da tavolo creato da Levi Mote per 2-5 giocatori e pubblicato dalla Daily Magic Games: non esiste al momento una versione italiana del gioco e quella in inglese provata richiede una conoscenza minima della lingua per la presenza di testo su alcune carte. All'interno della scatola troviamo 5 plance a doppia faccia che rappresentano 5 validi esploratori: se da un lato troviamo una serie di azioni e poteri standard comuni per tutti, dal lato opposto della plancia c'è invece una versione adatta per creare una sorta di partita asimmetrica donando poteri unici ad ogni giocatore. 

Presente anche un sacchetto, 30 tessere mondo a doppia faccia, 5 tessere stella, 5 carte alleato iniziali e 30 carte alleato da suddividere in 5 differenti razze, oltre a 5 carte riepilogo e 41 carte missioni che rappresentano obiettivi segreti per fare punti. Per quanto riguarda la sezione dei segnalini abbiamo invece 40 token per il metallo, 40 per l'energia e 40 per la scoperta, oltre a 25 collettori ciascuno per metallo, energia e colonia. Completano la lista dei componenti anche 24 segnalini punteggio e 30 segnalini mondo attivo.

PREPARAZIONE: Una fase di setup che creerà una prima parte già esplorata di universo sarà il primo step per iniziare una vera e propria gara all'ultima scoperta tra i giocatori.

Per iniziare a giocare con “Horizons” bisognerà consegnare ad ogni giocatore la sua dotazione iniziale, ovvero una plancia personale dal lato col quale è stato scelto di giocatore e tutta la serie di segnalini appartenenti al proprio colore, ovvero i collettori di metallo ed energia che andranno nei rispettivi spazi della plancia, nonché 6 segnalini mondo attivo da posizionare invece fuori dalla propria plancia per il momento. 

Dopodichè ognuno riceverà anche una carta alleato iniziale, una carta riepilogo e una dotazione standard di un token scoperta, 2 token energia e 2 metallo, oltre a due carte missione da tenere segrete. Ogni risorsa e le carte missione rimanenti andranno poste accanto al piano di gioco, mentre le carte alleato andranno divise in base al tipo di azione formando 5 diversi mazzetti da mescolare singolarmente. 

In base al numero di giocatori andranno sistemati al centro del tavolo altrettante tessere stella e tutte le tessere mondo andranno inserite all'interno del sacchetto: a partire dal primo giocatore, ognuno preleverà una di queste tessere e la posizionerà accanto ad una delle stelle

Dopo aver svolto quest'azione, in base ai colori dei pianeti già presenti nei vari sistemi stellari, si andranno a posizionare, in relazione agli stessi colori, i segnalini mondo attivo sulla propria plancia. Lo scopo del gioco sarà quello di ottenere il maggior numero di punti attraverso la scoperta di nuovi pianeti e la colonizzazione grazie al posizionamento delle proprie strutture.

IL GIOCO: Due azioni disponibili al proprio turno permetteranno di esplorare e colonizzare sempre meglio i sistemi stellari che saranno pian piano creati da tutti i giocatori.


Al proprio turno, i giocatori potranno svolgere due azioni, anche ripetendo la stessa due volte, tra le 5 disponibili. La prima azione è l'esplorazione mediante la quale si andrà a pescare un nuovo pianeta dal sacchetto, come avvenuto in fase di setup e si andrà a sistemare, scegliendo uno dei due lati, accanto ad una stella che non abbia già 6 pianeti intorno. Dopo aver svolto quest'operazione si potrà prelevare un segnalino scoperta dalla riserva. 

La seconda azione è quella di adattamento mediante la quale si potrà sistemare un segnalino mondo attivo accanto ad una delle tipologie di pianeta sulla propria plancia: questo permetterà in turni futuri di poter mettere in gioco strutture su quella tipologia di pianeta. Dopo aver sistemato il segnalino si potrà scegliere una carta alleato da uno dei mazzetti e metterla scoperta di fronte a sé: le carte alleato possono offrire delle abilità in relazione ad alcune delle azioni che i giocatori possono svolgere durante il turno e dopo l'uso, a seconda della tipologia, andranno girate e tenute oppure rimesse sotto al relativo mazzetto al centro dell'area di gioco. 

La terza azione è di costruzione grazie alla quale, avendo già un segnalino mondo attivo sullo stesso colore del pianeta col quale si vuole interagire e pagando le risorse indicate dalla propria plancia in base alla struttura che si vuole creare, si potrà sistemare un collettore in uno spazio ancora disponibile su una qualsiasi tessera mondo già posizionata in un sistema stellare. Qualora sulla tessera mondo ci fossero già strutture di altri giocatori, ogni esploratore in esame, compreso chi sta costruendo durante in quel turno, potrà prelevare una risorsa a scelta dalla riserva

La quarta azione è la coltivazione con la quale sarà possibile prelevare una risorsa in base alla tipologia e al numero di collettori già piazzati sulle tessere mondo. L'ultima azione è la cospirazione che permette al giocatore di pescare due nuove carte missione oppure una carta missione e una carta alleato. 

Alla fine del proprio turno bisognerà avere un massimo di 10 per ogni tipologia di segnalino e di 5 per ogni tipologia di carta e il gioco andrà avanti fino a quando un giocatore non avrà posizionato anche la sua ultima colonia su una tessera pianeta passando al conteggio dei punti. Si andranno a calcolare i punti ottenuti tramite le carte missione soddisfatte a cui si sommerà un punto per ogni segnalino scoperta posseduto. 

La parte più consistente di punti potrebbe però essere ricavata dal conteggio del controllo dei vari sistemi stellari: ogni colonia vale due punti controllo mentre un solo punto per i collettori energia e metallo. In base a chi possiede la maggioranza si stilerà una classifica per ognuno dei sistemi assegnando 6 punti al primo posto e 3 al secondo. Chi avrà ottenuto il maggior numero di punti sarà designato vincitore.

CONSIDERAZIONI: Nonostante il primo impatto dispersivo per la numerosa simbologia, “Horizons” si fa apprezzare per i suoi piani strategici che rendono le partite sempre varie.


Non ci troviamo di fronte ad un titolo immediato, questo va detto: il primo impatto con “Horizons” infatti non è dei più istintivi visto che bisognerà fare i conti con una simbologia che debba mettere in evidenza sistemi, mondi, collettori, risorse e carte di vario tipo, ma nonostante l'iniziale disagio tutto filerà liscio già nel mezzo della prima partita

Il merito è senza dubbio da affidare alle preziosissime carte riepilogative che, con chiarezza e precisione, rendono tutte le informazioni utili particolarmente evidenti ed immediate, rendendo pian piano la comprensione dei vari simboli sempre più facile e veloce, permettendo ai giocatori di entrare più fluidamente nel vivo della partita

Horizons” è un gioco che permette di affacciarsi a vari livelli di strategia, lasciando quindi al giocatore stesso se rimanere in balia degli eventi, oppure costruirsi una sorta di utile motore affinchè la ruota giri esattamente nel modo desiderato. 

Questo è possibile per le scelte da fare per raccogliere punti: per assurdo si potrà avere un ottimo bottino esplorando e conquistando automaticamente punti vittoria grazie ai segnalini scoperta, ma anche andando a piazzare le proprie costruzioni sui vari mondi, tarpando le ali agli avversari a fine partita per la questione delle maggioranze, ma anche tentando di soddisfare le carte missione che offriranno punti davvero sontuosi.

Proprio quest'ultima tipologia di carte risulta particolarmente utile ed interessante proprio per l'esperienza di gioco: averne già due iniziali tenderà a guidare la propria partita in una certa direzione, nel tentativo quindi di andare a raggiungere l'obiettivo descritto, ma non è detto che si debba seguire necessariamente quella strada, preferendo magari altre vie, sostituendo anche, pian piano, le carte missione iniziali. 

Andando a richiedere elementi sempre diversi, come il posizionamento di particolari mondi su alcuni sistemi, il piazzamento di alcuni edifici in determinati mondi, o magari di avere o non avere certe risorse a fine partita, le missioni andranno a modificare di molto il modo di giocare e di sfruttare le proprie azioni, rendendo sempre varie le partite, elemento che non è assolutamente da sottovalutare. 

A parte lo spaesamento iniziale, il gioco scorre in maniera piuttosto fluida: se all'inizio sarà complicato acquisire le risorse utili anche per costruire solo i collettori con le richieste di prezzo più esigue, nei turni centrali e finali sarà semplice piazzare anche le costosissime colonie, grazie soprattutto all'aiuto delle carte alleato che, se ben scelte e giocate, possono garantire gustosi bonus. 

“Horizons” è quindi un gioco caricato a diesel, che solo pian piano riesce a farsi apprezzare, ma che può racchiudere le armi giuste per attivare una sfida spaziale fatta di esplorazioni, alleanze e obiettivi segreti da tenere fortemente d'occhio.


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