"Architectura", edifici rotanti a suon di cattiverie
L'architettura potrebbe sembrare
un'arte calma e gentile, ma a quanto pare anche in questo settore la
rivalità regna sovrana. Ne è una chiarissima testimonianza il gioco
intitolato "Architectura".
Sono degli artisti a tutti gli effetti
perchè riescono, con i loro disegni e le abilità di precisione di
cui sono dotati, di gettare le basi per la costruzione di fantastici
edifici che ancora oggi impreziosiscono le strade delle nostre città.
Immaginate un villaggio inventato in cui delle gilde di architetti
siano alle prese con il proprio lavoro e sentano sulla propria pelle
una vera e propria rivalità nei confronti dei propri colleghi: è su
queste basi che si lancia “Architectura”, un gioco in cui
svalutazioni e tiri mancini sono all'ordine del gioco per tarpare le
ali ai propri avversari.
COMPONENTI: Carte dalla particolare
forma quadrata sono gli elementi principali di “Architectura”, ma
sarà il verso in cui rimarranno a fare la differenza.
“Architectura” è un gioco di carte
di Pavel Atamanchuk per 2-4 giocatori e pubblicato da Hobby World e da Game Brewer:
non esiste una versione italiana del gioco ed occorre un minimo di
dimestichezza con l'inglese visto che sulle carte è presente un
brevissimo testo, ma di semplice comprensione. All'interno della
scatola di una compatta forma rettangolare troviamo 8 gettoni
protezione, due per ognuno dei 4 colori dei giocatori, 8 carte fila
numerate da 1 a 8, 4 set di 6 carte speciali da utilizzare per
offrire varietà alla partita dopo averne già giocate alcune e 4 set
di base, ognuno dotato di 12 carte, uguali per ogni giocatore: le
carte rappresentano edifici con un potere e dotati di punti prestigio
in ognuno dei lati.
PREPARAZIONE: Una dotazione iniziale di
3 carte pescate dal proprio mazzo di riferimento è tutto ciò che si
dovrà avere per poter iniziare ufficialmente una partita.
Per dare vita ad una sfida tra
architetti con “Architectura” bisognerà piazzare, ovviamente in
ordine numerico ascendente, le carte fila da 1 a 8 al centro del
tavolo, dopodichè ogni giocatore riceverà un mazzo di carte base e
una coppia di gettoni protezione. Ognuno dovrà mescolare bene il
proprio mazzo e dovrà pescare 3 carte come mano iniziale. Lo scopo
del gioco sarà quello di posizionare i propri edifici in modo che
possano offrire il maggior numero di punti e magari avere
l'opportunità di sminuire il valore degli edifici avversari già
posizionati.
IL GIOCO: Posizionare un nuovo edificio
è tutto ciò che i giocatori dovranno fare al proprio turno, ma
ovviamente la collocazione dovrà essere strategica per ottenere i
migliori risultati.
Al proprio turno, un giocatore dovrà
semplicemente collocare sul piano di gioco uno dei 3 edifici in mano,
in modo da rispettare le regole di piazzamento: non sarà infatti
possibile piazzare la carta dove si vuole, ma bisognerà posizionarla
dopo una già piazzata oppure cominciare una nuova fila sotto
l'ultima che contiene già un edificio, ma solo se non si supererà
come numero di file, lo stesso numero dei giocatori al tavolo. Non
sarà possibile posizionare la propria carta anche nella stessa fila
dove saranno già presenti consecutivamente due edifici del proprio
colore.
Una volta piazzata la propria carta si dovrà stimare il
valore del proprio edificio con quello della carta che lo precede: se
il valore sarà uguale, allora non accadrà nulla, se il valore
dell'edificio appena piazzata dovesse essere superiore, quello
precedente andrà ruotato di 90° in modo da far diminuire il proprio
valore oppure sarà aumentato, sempre con una rotazione di 90° in
caso il valore della carta appena poggiata fosse inferiore.
Dopo aver
ruotato la carta per la comparazione dei valori, andrà eseguito il
potere dell'edificio piazzato: le abilità sono le più svariate, si
andrà dallo scambiare edifici già collocati fino a cambiare le
regole di posizionamento o avere carte in più come dotazione tra cui
scegliere l'edificio da giocare. Dopo aver svolto il proprio turno,
il giocatore pesca una nuova carta dal proprio mazzo per riportare la
propria mano a 3.
La partita termina quando tutte le file disponibili
in base al numero dei giocatori saranno occupate per procedere al
conteggio dei punti: ogni giocatore dovrà contare il valore
superiore di ogni carta posizionata sul piano di gioco ed aggiungere
eventuali punti bonus offerti dai poteri delle carte stesse e
ovviamente sarà decretato vincitore chi avrà ottenuto il punteggio
migliore.
CONSIDERAZIONI: Semplice nella
meccanica e cattivo nelle scelte, “Architectura” è un gioco che
richiede un po' di fortuna e una spietatezza nella svalutazione degli
edifici avversari.
Nonostante si parli comunque di arte,
questo tipo di attività non risulta per nulla immune dal sapore
della rivalità e dell'invidia nei confronti dei propri colleghi,
ecco perchè “Architectura” ci tiene a sottolineare quest'aspetto
con la sua meccanica di gioco che si basa proprio sul mettersi i
bastoni tra le ruote.
L'interazione è dunque una colonna portante di
questo titolo, visto che ogni nuova carta posizionata andrà
inevitabilmente a modificare qualcosa sul piano di gioco, dapprima
con un confronto sul valore, ma successivamente anche con l'azione da
svolgere che, ovviamente, sarà quasi sempre a vantaggio del
giocatore di turno e a sfavore dei propri rivali.
La presenza di
carte speciali che possono essere introdotte al posto di alcune di
quelle di base, una volta presa dimestichezza con la struttura di
gioco, riesce a rendere anche le partite più avanzate
particolarmente varie ed anche la mancata possibilità di giocare in
ogni partita tutto il proprio mazzetto rende imprevedibile la propria
dotazione attiva.
Questo ovviamente tira anche inevitabilmente in
ballo il fattore fortuna che potrebbe premiare molto un giocatore con
una buona mano di carte, ma anche chi non sarà particolarmente
baciato dalla dea bendata potrebbe vedere quest'aspetto come uno
stimolo a massimizzare i propri punti di forza, come le abilità
delle carte, per sovvertire dei punteggi parziali poco entusiasmanti
in qualcosa di più vantaggioso.
Purtroppo il gioco non è ancora
disponibile in versione italiana, e le versioni estere presentano del testo in inglese presente su tutte le carte: non
si tratta di testi corposi o particolarmente ardui da capire, ma
ovviamente chi non mastica nemmeno un briciolo della lingua della
Regina Elisabetta potrebbe avere dei problemi nel gestire i poteri
delle varie carte che, ovviamente, dovrebbero rimanere segreti agli
altri fino al momento del posizionamento nell'area di gioco.
Le belle
illustrazioni di cui sono dotate le carte edificio sono la ciliegina
sulla torta di un titolo semplice, compatto e piacevolmente cattivo
che suona come un filler gustoso da intavolare a fine serata per
gustare ancora l'ebbrezza della competizione nel giro di una ventina
di minuti.
Per vestire i panni di architetti pronti a fare le scarpe ai propri avversari, procuratevi una copia di "Architectura" a questo link, di sicuro metterete a dura prova delle amicizie salde come edifici!
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