"Decktective Incubo allo specchio", tutto parte da un rapimento
“Decktective Incubo allo specchio” racconta la storia di un rapimento: starà ai giocatori il compito di far luce su quanto accaduto attraverso una stretta collaborazione.
Danielle Doves è una bella ragazza che si ritrova, suo malgrado, alle prese con un vero e proprio rapimento.
Non si può dire molto, ma questa è semplicemente la trama di fondo del nuovo episodio di una delle serie più recenti di titoli tascabili pubblicati da dV Giochi.
“Decktective Incubo allo specchio” ancora una volta sfrutta la possibilità di avere una vera e propria struttura in 3D a far da scenario alla vicenda.
L'ambientazione del gioco, in questo caso dedicata al rapimento della protagonista, verrà creata semplicemente con delle carte.
Ma non si tratterà solo di scenografia, visto che come insegnano anche gli altri capitoli della saga, bisogna avere sempre l'occhio attento.
COMPONENTI: Ogni carta contenuta nella confezione presenterà delle informazioni più o meno importanti per la risoluzione del caso.
“Decktective Incubo allo specchio” è un gioco da tavolo di Martino Chiacchiera e Silvano Sorrentino per 1-6 giocatori, pubblicato da dV Giochi.
La confezione tascabile include semplicemente 55 carte di grande formato dal contenuto piuttosto misterioso.
Le prime offriranno una panoramica sulla meccanica del gioco, visto che non sarà necessario avere nessun regolamento.
Alcune delle prime carte serviranno a creare la struttura in 3D, vero punto di forza dell'intera saga, presente anche in questo capitolo.
Le carte restanti potranno contenere vari indizi e dettagli sul caso preso in esame, come foto e dichiarazioni di alcuni personaggi.
Sono incluse anche delle piccole graffette per segnare le risposte alle domande che il gioco stesso proporrà a fine partita.
IL GIOCO: La collaborazione sarà la chiave per il successo, ma anche una buona memoria per tutte le carte che bisognerà eliminare.
“Decktective Incubo allo specchio” è un gioco collaborativo, quindi tutti i partecipanti saranno chiamati a risolvere lo scopo unico.
Le prime carte suggeriranno immediatamente lo scenario di gioco che presenta il rapimento di Danielle Doves.
Ogni giocatore inizialmente riceverà, a seconda del numero di partecipanti, un certo numero di carte per formare la propria mano.
E' importante sapere che il mazzo del gioco non andrà assolutamente mescolato, ma lasciato perfettamente integro rispetto all'uscita dalla scatola.
Una delle prime carte del gioco sarà l'agenda che rappresenterà in qualche modo un mazzo di scarto.
Questo sarà molto importante perchè rappresenterà una delle due azioni che potranno essere intraprese da ogni giocatore al proprio turno.
Un investigatore infatti potrà scegliere di scartare una carta nell'agenda, aumentando così il numero delle sue pagine, tentando di ricordarsi i dettagli della carta.
Altrimenti, si potrà mettere in gioco la carta permettendo a tutti di vedere gli indizi riportati e condividendo dunque informazioni.
Quest'azione sarà possibile esclusivamente se la carta giocata riporta un numero pari o inferiore, in alto a sinistra, rispetto al numero di pagine dell'agenda.
Dopo aver svolto la propria operazione, il giocatore potrà ripristinare la sua mano pescando una nuova carta.
Quello che si potrà normalmente comunicare con il proprio gruppo sarà semplicemente il titolo delle carte della propria mano e nient'altro.
Ad un certo punto sarà il gioco stesso ad annunciarvi il suo termine per far posto al momento delle domande finali.
Si tratterà di 5 domande a cui i giocatori dovranno rispondere consultandosi e rivelando finalmente ogni informazione appartenente anche alle carte scartate.
Per rispondere alle domande bisognerà usare la graffetta in corrispondenza della risposta che si ritiene corretta.
Dopo aver risposto a tutte, si potranno girare le carte per verificare la correttezza e accumulare così dei punti.
La somma di questi punti andrà poi valutata da una scala di successo presente su una delle ultime carte, che offrirà un voto per il lavoro svolto.
CONSIDERAZIONI: Una nuova avventura investigativa in cui la collaborazione sarà importantissima, insieme ad ottima memoria, perspicacia e colpo d'occhio.
Sono tanti i fattori che vengono presi in esame durante l'esperienza di gioco offerta da questa fortunata serie targata dV Giochi.
Gli autori hanno voluto ricreare il sapore di un vero investigativo con una meccanica che per certi versi ricorda quella dei famosi “Sherlock”.
Si tratta di aver accesso a delle informazioni attraverso le carte, ma con la consapevolezza di non poterle condividere subito tutte con gli altri.
Questa caratteristica impone una buona concentrazione per tutta l'avventura, nel tentativo di preservare i dettagli che si potranno condividere solo in un secondo momento.
Scegliere il destino delle proprie carte sarà importantissimo anche per far funzionare il lavoro mentale dei propri compagni.
Molte carte infatti potranno combinarsi tra loro per le informazioni rivelate, e questo imporrà un certo lavoro di squadra.
La storia che fa da sfondo a questa specifica avventura ha il tipico sapore del thriller, con personaggi che ruoteranno intorno a varie realtà.
Talvolta si farà fatica a capire di chi fidarsi davvero e valutare la corretta visione delle informazioni che vengono captate.
Tra le informazioni personali e quelle condivise, ogni giocatore potrà farsi un'idea di base che andrà poi a valutare con quella degli altri.
Non sarà raro trovarsi un po' in disaccordo su quanto pensato, visto che spesso alcuni percorsi mentali condurranno verso piste differenti.
Il bello di “Decktective Incubo allo specchio” è proprio questo, visto che il confronto sarà un elemento essenziale, soprattutto nel finale di partita.
Ovviamente, come la serie ci ha piacevolmente abituato, avremo a che fare nuovamente con una canonica struttura in 3D.
La stanza in cui viene rapita la protagonista infatti prenderà realmente forma e andrà scrutata per carpire anche dei dettagli utili.
Per una serata in compagnia, “Decktective Incubo allo specchio” è il gioco perfetto per potersi allenare nelle vesti di detective.
Ma non servirà essere novelli Sherlock Holmes necessariamente, permettendo dunque anche agli amici non giocosi, di mettersi alla prova con le proprie doti intuitive.
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