"10 Days in Europe" e "10 Days in the USA", iniziamo a viaggiare giocando

“10 Days in Europe” e “10 Days in the USA” sono due titoli che condividono la stessa anima ma propongono mappe diverse e qualche piccola modifica nella dinamica.

10 days in europe

Non ci capita più tanto spesso di viaggiare, visto quello che abbiamo passato nell'ultimo anno ma qualche spiraglio inizia a farsi notare.

Molti di voi staranno preparando le valigie anche in vista delle imminenti vacanze estive, in attesa di tornare finalmente in viaggio.

Per chi non potrà vivere ancora questa esperienza o per chi vorrà prepararsi con un gioco da tavolo arriva un'accoppiata davvero vincente.

Si tratta di “10 Dayes in Europe” e “10 Days in the USA”, due titoli che in realtà rappresentano lo stesso gioco in due varianti differenti.

C'è anche qualche piccola modifica, sostanzialmente per adattarsi alla mappa di gioco, ma vediamo in dettaglio di che cosa stiamo parlando.


COMPONENTI: Una mappa del continente in esame e tante carte mappa in formato molto consistente, oltre a veicoli diversi a seconda del gioco.

“10 Days in Europe” e “10 Days in the USA” sono ideati da Alan R. Mppn e Aaron Weissblum per 2-4 giocatori e pubblicati in Italia da dV Giochi.

All'interno della confezione, per entrambi i titoli troviamo 8 porta carte in plastica, 4 per i giorni da 1 a 5 e l'altro per i giorni da 6 a 10.

Presente anche un vassoio in plastica dove depositare le carte e un tabellone di gioco, con una mappa dell'Europa o una dell'America, a seconda del titolo.

La differenza è nella presenza di carte: in “10 Days in Europe” troviamo 52 carte nazioni che indicano i vari stati che compongono il continente, alcuni in doppia copia.

Inoltre troviamo 19 carte mezzo ovvero 10 carte aereo in 5 colori e 9 carte nave suddivise per mari ed oceani che bagnano alcuni stati del continente.

In “10 Days in the USA” invece troviamo 50 carte stato che indicano tutti quelli che fanno parte del continente americano, divisi per colore, in linea con quello scelto per rappresentarlo su mappa.

Inoltre sono presenti 16 carte mezzo di trasporto, ovvero 10 carte aereo in 5 colori e 6 carte automobile che sono neutrali, senza quindi un colore di riferimento.


PREPARAZIONE: Ogni giocatore avrà una carta su ogni spazio dei proprio supporti e una mappa del continente davanti per programmare il proprio viaggio.


10 days in europe

La preparazione è identica per entrambi i titoli presi in esame, e si inizierà con l'apertura del tabellone al centro del tavolo.

Tutte le carte mappa e le carte trasporto dovranno creare un unico mazzo, ben mescolato, da cui ogni giocatore riceverà 10 carte.

Queste carte andranno inserite negli spazi dei due supporti, che ogni giocatore avrà ricevuto, creando quindi due file da cinque carte.

Il restante mazzo andrà collocato nella prima fila del vassoio in plastica e negli altri tre spazi saranno girate rispettivamente le prime tre carte dal mazzo a faccia in su.

Lo scopo del gioco è quello di creare un viaggio di 10 giorni posizionando nuove carte nei rispettivi slot, rispettando le regole di spostamento.


10 DAYS IN EUROPE: In questo titolo molti spostamenti avverranno via mare o oceano, considerata la dislocazione di molte nazioni.


10 days in europe

Al proprio turno, un giocatore dovrà semplicemente pescare una carta dal vassoio centrale e sostituirla con una presente nelle proprie file di carte.

La carta si potrà scegliere tre le tre scoperte oppure quella coperta in cima al mazzo di pesca.

La carta pescata dovrà sostituire una delle dieci presenti sui propri supporti oppure potrà essere direttamente scartata.

La carta scartata andrà posizionata in uno dei tre slot con carte scoperte del vassoio centrale a scelta, ma se uno dei vassoi dovesse essere vuoto, dovrà necessariamente essere scartata lì.

Questa procedura dovrà tener conto del modo in cui il viaggio dovrà essere organizzato, infatti per raggiungere la vittoria, gli spostamenti da una nazione all'altra dovranno seguire delle regole.

I collegamenti tra carte adiacenti nelle file infatti potranno considerarsi come spostamenti a piedi se le due nazioni sono confinanti sulla mappa di gioco.

Alcune nazioni come Danimarca e Svezia, così come Inghilterra ed Irlanda sono uniti figuratamente da un ponte o una linea tratteggiata ad indicare di considerarli comunque come confinanti.

Sarà possibile unire due nazioni tramite uno spostamento in nave se queste due nazioni fossero entrambe bagnate dallo stesso mare o oceano.

In questo caso, negli slot del proprio supporto andrà piazzato uno stato, una carta nave che indica il giusto mare e successivamente lo stato di approdo.

Lo spostamento può anche essere fatto in aereo: in questo caso il collegamento sarà possibile tra qualunque stato presente sulla mappa a patto che i due stati siano entrambi dello stesso colore.


La regola vuole che anche l'aereo che li congiunge sia dello stesso colore dei due stati in cui si sta viaggiando.

Il gioco termina appena un giocatore avrà creato una linea di viaggio dal giorno 1 al giorno 10, in coerenza con le regole appena descritte, diventando vincitore.


10 DAYS IN THE USA: Scoprire l'America on the road grazie alle automobili sarà uno dei modi di viaggiare di questa versione.


10 days in the usa

La meccanica di gioco di “10 Days in the USA” è perfettamente identica rispetto a quanto già descritto per “10 Days in Europe”.

Anche in questo caso gli spostamenti a piedi devono necessariamente essere tra stati che sulla mappa sia confinanti.

Anche in questo caso ci troviamo di fronte alla necessità di avere due stati che potranno essere congiunti da un aereo che sia dello stesso colore.

Non sono presenti tragitti in nave, ma sono stati invece introdotti, in maniera più coerente con l'ambientazione, gli spostamenti in automobile.

Le carte automobile non hanno un colore di riferimento, ma permettono di congiungere due stati che ne abbiano uno in comune come confine.

Lo stato confinante e quelli congiunti tramite automobile che non dovranno avere necessariamente colori in comune, ma solo uno stato che confini esattamente con entrambi.

Anche in questo caso, la partita termina dichiarando vincitore chi avrà creato l'itinerario di viaggio che rispetta le regole con le 10 carte sul proprio supporto.


CONSIDERAZIONI: Due titoli davvero simili che possono considerarsi lo stesso gioco, ma perfetti entrambi per gli amanti dei viaggi e non solo.


10 days in the usa

Due versioni dello stesso gioco, con delle piccole differenze che però rendono l'esperienza ludica effettivamente differente.

Che si viaggi in Europa oppure in America mostra infatti due belle varianti, ovvero la possibilità di spostarsi più facilmente in auto piuttosto che prendere invece una nave.

Queste carte mezzo infatti denotano praticamente l'unica differenza tra una versione e l'altra, lasciando preferire, nella scelta, magari più l'attinenza con un continente rispetto all'altro.

Per quanto riguarda l'aspetto estetico, troviamo per fortuna una chiarezza perfetta nella presenza di stati sulla mappa e sui loro confini.

Non capiterà mai di avere difficoltà nel riconoscere l'adiacenza di stati confinanti visto che sono ben delineati in entrambe le versioni.

Qualche difficoltà in più potrebbe accadere nella mappa dell'Europa che è stata adattata ai fini del gioco e che conta su linee tratteggiate cui tener conto per sviluppare il proprio itinerario.

La grafica sulle carte è semplice e lineare così come i disegni della famiglia in vacanza che appare spiritosa e dinamica nel suo viaggio.

Un appunto va fatto alle colorazioni del giallo e dell'arancio che sono troppo simili tra loro e spesso si potranno confondere, soprattutto nell'utilizzo di aerei di congiunzione tra due stati.

La qualità dei materiali è molto alta, soprattutto per quanto riguarda le carte viaggio che, per lo spessore massiccio, ricordano quasi più delle tessere.

Ogni turno fila via abbastanza fluido visto che bisognerà soltanto prendere una carta e scartarne un'altra dopo una eventuale sostituzione.

Questo sistema può anche generare delle piccole strategie, come disfarsi di una carta che in realtà sarebbe utile ma in un'altra posizione.

Nella speranza che altri non la prendano o non la coprano con altri scarti, potrebbe essere infatti perfetto ripescare direttamente quello che si è abbandonato precedentemente.

Talvolta capiterà, per le carte in circolazione, anche di cambiare totalmente i piani rispetto a quanto immaginato inizialmente dopo un piazzamento iniziale fortunato.

In quel caso bisognerà farsi davvero prima un eventuale itinerario mentale con la speranza vengano fuori alcune carte specifiche.

L'utilizzo dei mezzi sarà essenziale per spostarsi da uno stato all'altro con una gittata maggiore rispetto al canonico movimento a piedi con una nazione confinante.

Ovviamente bisognerà tenere a mente le regole, che siano per l'auto nel caso del viaggio in America o quello in nave per quanto riguarda l'Europa.

Nel caso dell'Europa, alcuni stati ci saranno anche in molteplici copie, quindi si potrà anche pensare di tornare sui propri passi, ma senza ovviamente posizionare due stati identici adiacenti negli slot.

Nonostante soprattutto la mappa dell'Europa sia stata leggermente modificata ai fini del gioco, non è da sottovalutare anche il supporto didattico che questa coppia di titoli potrebbe dare.

Dopotutto con una bella mappa chiara di due continenti davanti, si potrà in qualche modo imparare la distribuzione degli stati sul territorio giocando in compagnia.

Sarà anche uno stimolo alla programmazione, creando un itinerario nel rispetto delle regole e sognando magari di realizzarlo davvero quanto prima.

“10 Days in Europe” e “10 Days in the USA” sono due titoli che forse non sarà il caso di avere esattamente in coppia nella propria ludoteca.

Ma dopo aver scelto il proprio preferito, sarà piacevole da intavolare con grandi e piccini per iniziare a sognare quei viaggi che da troppo tempo non abbiamo più modo di fare.


Se sognate un viaggio nel vecchio continente acquistate una copia di “10 Days in Europe”, mentre se volete volare negli States, prendetene una di “10 Days in the USA” e iniziate a programmare!

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