"Carpe Diem", cogli l'attimo e la tessera giusta
“Carpe Diem”, cogliere l’attimo è importante.
Facoltosi mercanti romani dovranno creare un bel mosaico di tessere.
Importanti patti con i più influenti patrizi dell’epoca, ma anche ottime scelte in fatto di commercio su tutte le merci disponibili.
In “Carpe Diem” i giocatori impersonano il ruolo di importanti mercanti impegnati sotto ogni aspetto della società romana.
Un vero e proprio mosaico di tessere è ciò che bisognerà fare, nel tentativo di incastrare, è il caso di dirlo, ogni elemento.
Un compito semplice? Niente affatto, ma cogliere l’attimo sarà quel che serve per ottenere il meglio dalle disponibilità del momento.
COMPONENTI: Tantissime tessere in “Carpe Diem” che andranno a completare le schede dei giocatori con i vari elementi.
Nella bella scatola bianca trova posto molto materiale, a cominciare da oltre 200 tessere con due dorsi diversi e il tabellone di gioco.
Presenti anche 16 sezione cornice che andranno a delimitare le 4 plance quartiere dei giocatori, ma anche 24 monete d’oro e 18 segnalini pane.
Le pergamene sono 36, mentre per le carte ne abbiamo 60 punteggio, 24 fontane e 66 carte punti vittoria.
I segnalini in legno disponibili sono 4 patrizi, 20 dischetti in 4 colori diversi e 20 merci in 4 tipi ovvero uva, erbe, polli e pesci.
PREPARAZIONE: Creare cornici e plancia personale, oltre ad un pool iniziale di tessere costruzione, sono i primi passaggi di “Carpe Diem”.
Alcune di quelle a sfondo scuro andranno sistemate in basso, mentre quelle chiare andranno ad occupare, in blocchi di 4, ognuno degli slot del fiore centrale.
Andranno create riserve di merci, di carte fontana e di carte punti vittoria accanto al tabellone, mentre le carte punteggio andranno divise per dorso.
Ogni pila andrà mescolata e andranno prese tante carte in base al numero di giocatori, da mescolare e posizionare negli slot del tabellone.
Ogni giocatore riceve 4 pezzi di cornice da sistemare intorno alla propria plancia personale in modo casuale.
Nove pergamene andranno posizionate negli appositi spazi, mentre un segnalino patrizio andrà in uno spazio disponibile dei 7 sul tabellone.
Ogni giocatore riceve anche una scheda riassuntiva e 5 dischi in legno da tenere accanto alla propria plancia.
In base all’ordine turno, ogni giocatore sistema uno dei propri dischetti sul segnapunti a partire da 8 e poi a salire tutti gli altri un punto in più.
Lo scopo del gioco sarà quello di ottenere il maggior numero di punti sviluppando la propria plancia con le tessere nel modo più redditizio.
IL GIOCO: Le tessere di “Carpe Diem” andranno a creare un mosaico sulle plance dei giocatori ottenendo diverse merci e bonus.
Al proprio turno, un giocatore dovrà spostare il proprio patrizio sul tabellone in uno dei due spazi opposti rispetto a quello dove si trova.
In quello spazio dovrà scegliere una delle tessere ancora disponibili e scegliere se piazzarla coperta sulla propria scheda riassuntiva o se posizionarla sulla propria plancia.
Il piazzamento deve seguire delle regole, ovvero la prima tessera avrà un punto determinato in cui andare, le seguenti dovranno essere adiacenti a quelle già presenti.
Inoltre le figure e i territori dovranno necessariamente continuare, quindi erba con erba, villa con villa e stagno con stagno.
Non è fondamentale chiudere subito edifici già posizionati, ma molti di essi, chiudendoli, potranno generare dei bonus.
Le ville per esempio potranno essere composte da un numero non definito di tessere e daranno punti nella fase di punteggio finale.
Ci sono 4 tipi di paesaggio, ognuno associato ad un tipo di merce: ogni paesaggio completato darà una merce in meno rispetto al numero di tessere che lo compongono.
Gli alloggi, composti sempre da due tessere, potranno generare monete, pane, permettere di ottenere punti oppure nuove tessere.
La fontana, semplicemente presente su una tessera, permetterà di ottenere una carta fontana scegliendola tra due.
Dopo aver svolto 7 round, un turno di gioco termina e si passerà ad una fase intermedia di punteggio per tutti i giocatori.
La fase di punteggio richiede per ogni giocatore il piazzamento di uno dei propri dischetti in uno spazio tra due carte punteggio presenti sul tabellone.
Queste carte richiedono di scartare merci oppure di possedere sulla propria plancia elementi specifici per ottenere il numero di punti indicati.
Dopo aver assegnato i punti ad ogni giocatori, si andranno ad occupare nuovamente gli spazi del tabellone con nuove tessere per proseguire col nuovo turno.
Alla fine del quarto turno e dei consueti punteggi intermedi tramite il dischetto adiacente a due carte punteggio, ci sarà la fase di punteggio finale.
Si parte col conteggio dei camini rappresentati sulle ville compete della propria plancia, seguendo il punteggio indicato dalla relativa tabella.
Tutte le merci rimanenti andranno contate e il risultato diviso per due, ottenendo quel valore di punti arrotondato per difetto.
Anche il valore sul tracciato delle pergamene andrà contato, così come ogni punto ottenuto tramite le proprie carte fontana.
Ogni giocatore ha anche degli obiettivi cornice, ovvero strutture poste esattamente negli spazi indicati da alcune figure poste sulle stesse cornici.
Chi avrà ottenuto il maggior numero di punti da questo calcolo finale potrà essere considerato il vincitore e quindi il patrizio più influente dell’Antica Roma.
CONSIDERAZIONI: “Carpe Diem” sembra un semplice gioco di tessere, ma il loro posizionamento dovrà essere svolto secondo una sottile strategia.
Questo può succedere con titoli come “Carcassonne”, senza aggiungere espansioni complesse, che ha una natura di base piuttosto semplice.
Quando ci si trova di fronte ad un titolo come “Carpe Diem”, con un autore alle spalle come Stefan Feld, ovviamente la musica cambia.
Senza arrivare a difficoltà esagerate, visto che la struttura del turno è molto semplice, si dirameranno però infiniti spiragli di strategia.
Il primo passo fondamentale sarà quello del posizionamento del proprio patrizio, considerando i movimenti successivi che andranno fatti.
Per ogni spazio infatti ci saranno due alternative, con ogni tessere disposta in quello stesso spazio tra cui scegliere.
Non mancherà quindi un’attenta fase di selezione, considerando magari anche quello a cui si avrà accesso nel turno successivo.
In base a questi spostamenti, la supposizione di quello che prenderanno gli altri e la regola delle adiacenze, si potranno fare le proprie scelte migliori.
Ovviamente anche per quanto riguarda il piazzamento, visto che i disegni sulla tessere dovranno rispettarsi man mano che le costruzioni occuperanno spazio.
Iniziare una villa oppure un edificio senza avere la possibilità di completarlo potrebbe infatti essere un bel suicidio.
Tenere d’occhio gli obiettivi delle carte punteggio è poi un’altra bella attenzione da tenere durante la partita di "Carpe Diem"
Si tratta infatti di uno dei modi migliori per aumentare il proprio punteggio, ma sarà difficile beccare uno spazio ancora libero per ottenere il massimo da due carte.
In questo, il gioco mostra tutta la sua interazione, pestandosi i piedi con gli altri giocatori nel modo più selvaggio possibile.
Dal punto di vista grafico troviamo una pulizia abbastanza piacevole, con illustrazioni chiare e ben diversificate innanzitutto per quanto riguarda gli edifici sulle tessere.
Anche i materiali, segnalini merce in primis, sono belli da vedere e da toccare per il pagamento delle varie tessere punteggio.
La durata del gioco non è abissale e risulta coerente per ciò che offre, andando a creare quella giusta soddisfazione per quanto si andrà a creare.
“Carpe Diem” è dunque un gioco pulito che necessita di una buona strategia e che non risulta complicato anche per chi non dovesse essere un giocatore incallito.
Qualche regoletta da imparare sui posizionamento sarà il semplice prezzo da pagare per entrare in una dinamica piacevole di un gioco coinvolgente.
Commenti
Posta un commento