"Porca Vacca", il gioco di carte che sa di hamburger
“Porca Vacca” è ciò che esclamerete spesso.
Rimanere con meno di cinque carte in mano non sarà facile in questo gioco a tema bovino!
Insomma si è capito che il tema è proprio quello bovino, dopotutto con un titolo del genere era facile immaginarlo.
“Porca Vacca” è però anche un'esclamazione un po' colorita che molto spesso potrà capitare di pronunciare mentre si gioca.
Le carte hanno tutte un testo che ne racchiude il potere, talvolta si tratta di cose positive, ma molto spesso sono problemi che incombono.
Cosa fare per poter rimanere con meno di cinque carte in mano e non rischiare di essere fuori dal gioco prima degli altri?
COMPONENTI: Le carte di “Porca Vacca” sono di vario colore, ognuno di essi permette di capire la sua destinazione e attivazione.
La piccola scatolina nera racchiude semplicemente un mazzo di 64 carte suddivise in vari colori in riferimento alla propria abilità.
Ci sono 20 carte verdi, 20 carte rosse, 20 carte nere, 3 carte gialle e una sola carta blu.
IL GIOCO: Rimanere con meno di cinque carte in mano è il vostro scopo al vostro turno, come giocarle al meglio?
Basterà mescolare le carte e creare un mazzo di pesca centrale. Ad iniziare sarà l'ultimo giocatore ad aver mangiato una bistecca.
Al proprio turno, un giocatore dovrà semplicemente pescare la prima carta dal mazzo e a seconda del suo colore, prenderla in mano o attivarla.
Se si tratta di una carta verde, gialla o blu, bisognerà metterla negli scarti ed applicare immediatamente il suo effetto.
Le carte verdi impongono delle nuove condizioni o delle possibilità per tutti che dovranno immediatamente essere svolte.
Le carte gialle e la carta blu sono letteralmente delle patate bollenti che invece passeranno di giocatore in giocatore ogni due turni.
Le carte rosse o nere di "Porca Vacca" invece entreranno a far parte ufficialmente della mano del giocatore che, dopo averle pescate, potrà giocarne quante ne desidera.
Le carte rosse sono dei bovini, eliminabili in coppia dalla propria mano o, nel caso dei tori, possono anche rischiare di eliminare un giocatore immediatamente.
Le carte nere sono di tipo diverso, permettono di eliminare alcune carte dalla mano se abilmente abbinate.
Ma c'è anche la carta maialino che blocca il potere di una carta verde o nera giocata da un altro giocatore.
Alla fine del proprio turno, un giocatore deve necessariamente rimanere con massimo 4 carte nella propria mano.
Il totale di queste carte comprende però le patate bollenti e la carta mucca pazza che non si tengono in mano, ma nell'area di fronte al giocatore.
Se le carte totali fossero 5 o più, il giocatore le scarterà tutte e sarà eliminato della partita in attesa che gli altri continuino il gioco.
La partita termina quando rimarrà in gioco solamente un partecipante che ovviamente sarà dichiarato vincitore.
CONSIDERAZIONI: “Porca Vacca” è un gioco semplice che vuole fare dell'ironia e dell'interazione la sua matrice.
Elementi più che semplici che rendono questo titolo facilmente trasportabile, un dettaglio da non sottovalutare.
Si tratta infatti, anche come meccanica di un perfetto gioco da vacanza, uno di quelli che si tirano fuori dallo zaino in spiaggia.
Il punto di forza di “Porca Vacca” è la possibilità di poterlo intavolare dove si vuole e con chi si vuole senza problemi.
Si spiega davvero in un minuto, dopotutto bisognerà semplicemente ricordare la regola delle cinque carte a fine turno e farne pescare una al giocatore di mano.
Niente di più semplice per un titolo che vuole quindi essere semplice e diretto, dopotutto le istruzioni sono quasi tutte sulle carte.
Dote e pecca del gioco è proprio questa: si avrà spesso l'impressione di essere letteralmente guidati dal gioco senza una reale possibilità di fare qualcosa di diverso.
Per la regola di esclusione di un giocatore quando avrà cinque carte o più in mano al proprio turno, si tenderà ad usare tutto il possibile appena si avrà la possibilità.
Inoltre le carte verdi, gialle o blu, si attiveranno automaticamente appena pescate, quindi sarà inevitabile seguire le proprie regole.
Un po' un pilota automatico quindi, ma per chi non ama molto addentrarsi in regole da ricordare, può essere comodo divertirsi in modo pressochè diretto dal gioco stesso.
Del resto le azioni dettate dalle carte imporranno proprio la classica ansietta da mano occupata da troppe carte ed un livello di interazione effettivamente tangibile.
Le fughe dalle imposizioni delle carte si avranno nella scelta dei giocatori che saranno vittima delle azioni di alcune carte.
Questo potrebbe cambiare dei piani, sfoltire delle doppie carte “Porca Vacca” in mano e cambiare in qualche modo la gestione delle cose.
Avere 5 carte in mano non è tutto sommato così facile, capiterà solo quando si avrà la mano intasata da carte rosse non abbinate.
A quel punto bisognerà fare i conti con l'eliminazione diretta e i tempi di attesa degli altri per la fine della partita.
Una durata mai ben definita visto che tutto dipenderà dalle carte che saranno pescate e dall'andamento delle cose man mano che i giocatori usciranno di scena.
Forse per un gioco di carte così semplice, una durata dichiarata di mezz'ora abbondante, se non addirittura 45 minuti, potrebbe sembrare troppo.
Un gioco da spiaggia potrebbe avere qualche pretesa in meno per la questione tempo, ma adatto invece per chi vuole occupare in modo più intenso il tempo della tintarella.
“Porca Vacca” si presenta come il classico titolo per il giocatore occasionale, mentre quelli più rodati potrebbero sentirlo troppo stretto nella gestione delle cose.
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