"Yak", le torri di pietra dell'Himalaya

“Yak”, l'animale più utile sull'Himalaya.

Il famoso bovino diventa protagonista di un gioco da tavolo, tra nebbie e costruzioni.


Yak

Non siamo in un ambiente molto ospitale, visto che ci troviamo sulle impervie strade che circondano l'Himalaya.

Questo territorio riesce a gestire il proprio sostentamento grazie a dei preziosi animali dotati di tanto pelo e forza fisica.


Gli “Yak” sono i protagonisti di questo gioco in cui bisognerà costruire delle torri in pietra utili per chi si sposta in questi ambienti.

Per farlo bisognerà utilizzare le giuste provviste per prendere blocchi in pietra da collocare, approfittando dei carri trainati dagli animali.

Attenzione alla nebbia però, perchè potrebbe disorientare le povere bestie e far così precipitare ogni piano strategico!


COMPONENTI: Stupendi gli “Yak” contenuti nel gioco che trainano dei bellissimi carri. Forti e grossi i blocchi di pietra colorati.


Yak

“Yak” è un gioco da tavolo ideato da Michael Luu per 2-4giocatori pubblicato da Asmodee Italia.

Nella pesantissima scatola trova posto un tabellone che rappresenta un percorso circolare e tre zone per le iurte.

Bellissimi i 4 yak con altrettanti carri su cui vanno incastonati i 4 pannelli per i divieti e le limitazioni di prodotto.


Sono 4 le plance giocatore su cui issare la propria torre in pietra, con uno spazio per le provviste ed un pratico reminder dei punteggi.

Un sacchetto andrà a contenere le 64 pietre colorate più le 8 pietre cristallo, nonché i 5 banchi di nebbia, di grossa fattura e belli al tatto.

Sono 45 i segnalini cibo suddivisi in 15 latte, 15 carne e 15 pane ed è incluso un blocco segnapunti e un segnalino stupa.

Troviamo anche una montagna da costruire con un indicatore di nebbia ed 8 carte bonus per una modalità avanzata del gioco.

Concludono la lista dei componenti 4 set di 3 carte azione, divise per colore.


PREPARAZIONE: Bisognerà sistemare gli “Yak” e preparare i carri per cominciare a giocare, nonché sistemare tutte le pietre nel sacchetto.


Yak

Per iniziare a giocare bisogna aprire il tabellone al centro del tavolo e offrire ad ogni giocatore una plancia personale.

Ad ognuno saranno distribuiti anche un set di 3 carte azione e un latte, un pane e una carne da sistemare nello spazio provviste.

I giocatori dovranno distribuirsi intorno al tabellone in relazione ai carri che andranno sistemati sul percorso circolare.

In 3 o 4 giocatori, andranno posti rispettivamente 3 e 4 carri in gioco, mentre in due giocatori ognuno ne avrà uno di riferimento e un terzo al centro dei due.


Sui carri di "Yak" con i divieti andranno sistemati 3 segnalini cibo per tipo, tranne quello vietato, mentre se ne sistemeranno 3 per tipo, includendo tutti, su quello con la limitazione.

Due segnalini per tipo andranno sistemati anche nella zona centrale del tabellone che fungerà da mercato generale.

Il sacchetto andrà riempito con le pietre normali e quelle cristallo e andranno pescate tre pietre per ogni carro presente in gioco.

Dopodichè, nel sacchetto andranno inseriti anche i 5 banchi di nebbia. La montagna andrà costruita e posta a lato del tabellone con l'indicatore sull'ultimo spazio.

Basterà sistemare la Stupa sul tabellone e consegnate il cucciolo di yak al primo giocatore per cominciare la partita.

Lo scopo del gioco è quello di ottenere il maggior numero di punti dalla propria torre per numero e grandezza dei gruppi di colore delle pietre.


IL GIOCO: Ad ogni turno di “Yak” bisognerà interagire con il proprio carro di riferimento o con il mercato generale, aumentando la propria torre.


Yak

Ogni partita durerà un certo numero di turni, definiti giorni, suddivisi in tre fasi, quella di alba, mezzogiorno e di tramonto.

Durante l'alba, ogni giocatore seleziona una delle proprie tre carte per poi passare alla fase mezzogiorno in ordine di turno.

A partire dal possessore del cucciolo di yak, ognuno svolgerà l'azione relativa alla carta scelta in fase di alba.

Con l'azione costruire, un giocatore cede al proprio carro di riferimento delle provviste per ottenere da 1 a 3 pietre poste su di esse


Nessun giocatore ha un carro fisso in "Yak", ma potrà interagire con quello che in quel giorno si troverà davanti alla propria plancia.

Con questa azione bisognerà consegnare sul carro 1,3 o 5 merci per 1, 2 o 3 pietre, più una merce aggiuntiva nel caso si prenda una pietra cristallo.

Ogni carro avrà dei divieti o delle limitazioni che impediranno di “pagare” con provviste di un certo tipo o con più di due tipi diversi.

Ogni carro potrà ospitare soltanto fino a 9 provviste, quelle eventualmente in eccesso finiranno nell'area mercato.

Se il carro non dovesse più avere pietre dopo questa azione, se ne pescheranno 3 dal sacchetto da piazzare sul carro.

Le pietre prese con questa azione andranno a formare la propria torre: dalla seconda pietra in poi bisognerà sempre garantire un contatto con una pietra già presente.

Va considerata la torre con una tipica costruzione a piramide, con una base di 5 blocchi e via via file con un blocco in meno rispetto a quella sottostante.

Con l'azione rifornire il giocatore prenderà tutte le merci di un tipo dal carro di riferimento, almeno fino al limite massimo della propria plancia che è di 8 merci.

In più si dovrà pescare dal sacchetto una pietra da piazzare sul carro, a meno che non ci siano già presenti 4 pietre.

L'ultima azione disponibile è quella del mercato mediante la quale si potranno ottenere due merci a scelta da quell'area.

In più si andranno a pescare tre pietre dal sacchetto, una andrà piazzata su un carro a scelta e le altre due reinserite nel sacchetto.


Pescando le pietre dal sacchetto, si potranno estrarre anche i blocchi di nebbia. Per ogni pescata, qualunque sia il numero di blocchi, si attiverà un evento.

Praticamente ogni yak cambierà direzione, girandosi nel verso opposto, i blocchi di nebbia andranno sistemati negli slot disponibili sulla montagna.

Quando anche il terzo blocco verrà pescato, verrà rimosso il segnalino nebbia dalla montagna e i tre blocchi saranno reinseriti nel sacchetto.

Quattro blocchi potranno nuovamente trovare collocazione sulla montagna quando saranno estratti, ma il quindi tornerà ogni volta di nuovo nel sacchetto facendo girare gli yak.

La fase del tramonto prevede il ritorno della carta giocata nelle mani del proprietario e il passaggio del cucciolo di yak al giocatore successivo in senso orario.

Dopodichè tutti i carri verranno mossi di una posizione nel verso che stanno seguendo in quel momento, cambiando dunque quello di riferimento di ogni giocatore.

La partita continua con un nuovo giorno fino a quello in cui un giocatore posa la propria quattordicesima pietra sulla propria torre.

Quel giocatore otterrà il segnalino Stupa. Alla conclusione di quel giorno se ne vivrà un altro per poi passare al conteggio dei punti.


Il punteggio si calcolerà grazie al blocchetto il punteggio per il numero di gruppi di pietre: un gruppo di pietre è un insieme di blocchi dello stesso colore a contatto tra loro.

In questa fase i blocchi cristallo rappresentano dei jolly, ma ognuno deve rigorosamente trasformarsi in un colore differente.

Poi verrà calcolato il valore di ogni gruppo di pietre con una scala di punteggi presente anche sulle plance dei giocatori.

Un gruppo di pietre è rappresentato da blocchi dello stesso colore adiacenti tra loro: più ce ne saranno e maggiori saranno i valori.

Ogni blocco singolo varrà un punto, si offriranno due punti a chi avrà la maggioranza di provviste e 3 punti al giocatore che avrà la Stupa.

Se si gioca con la modalità avanzata, che prevede l'utilizzo di carte bonus che offriranno o decurteranno punti per tipologie di blocchi, andrà fatto anche questo calcolo.

Il vincitore sarà ovviamente colui che avrà il punteggio maggiore e sarà dichiarato il miglior mastro costruttore dell'Himalaya.


CONSIDERAZIONI: “Yak” è un gioco molto scenografico in cui un pizzico di strategia deve tener conto anche del fattore imprevisto.


Yak

Fa molto freddo in quelle zone, si tratta sicuramente di luoghi affascinanti, ma quanto è inospitale stare sull'Himalaya?

Eppure qualcuno ci vive e riesce ad avere una forma di sostentamento grazie a questi bovini pelosi e massicci.


“Yak” è anche il protagonista di questo titolo, con bestioni pronti a trainare carretti utili sia per la pietra che per le risorse.

Il primo impatto che si ha con questo titolo è sicuramente scenografico: ci troviamo di fronte ad una vera e propria gioia per gli occhi.

Le statuine degli yak, così come i carretti, tutto in tre dimensioni sono bellissimi da vedere e da spostare durante la partita.

Anche i mattoni con i quali saranno costruite le torri e le tre tipologie di merci sono di grandi dimensioni e piacevolissime da utilizzare.

Il tutto da l'impressione di essere un gioco ingigantito, come se si volesse trasformare l'esperienza di gioco in un qualcosa di giocattoloso.

Non è affatto una critica, molti giochi si sono convertiti al più “povero” minimalismo, ed è piacevole vedere qualcosa di più artistico e sviluppato in grande.

Le colorazioni delle pietre potevano magari essere diversificate un po' di più: alcuni colori si intonano sulla stessa scala cromatica e per qualcuno potrebbe risultare un leggero problema.

Rimane però come scelta grafica per corredare il gioco di una stessa gamma di colore senza trasformare la torre in un arcobaleno troppo disomogeneo.


Il flusso di gioco di "Yak" è davvero molto semplice, con sole tre scelte da poter fare durante il proprio turno in base al proprio animale di riferimento.

Molto spesso si andrà ad alternare una presa di risorse da ricollocare poi al turno successivo per ottenere nuove pietre.

Il tutto però dipende dalla disponibilità di pietre utili per creare agglomerati dello stesso colore, sovvertendo quindi l'alternanza delle due azioni principali.

Talvolta bisognerà anche fare i conti con la tipologia di prodotto da poter prendere, magari in grossa quantità, in relazione a cosa poter spendere sul prossimo carretto di riferimento.

Prendere tanta carne quando si sa bene che al prossimo turno non si potrà pagare con quello finirebbe per far perdere tempo prezioso per la costruzione.

In tutto ciò bisognerà anche fare i conti con la nebbia, semplici mattoncini bianchi che sovvertiranno il flusso costante del cammino degli yak.

Ne basterà solamente una e il verso degli animali cambierà, facendo tornare il carretto precedente nuovamente a propria disposizione.

Questo ovviamente rappresenta un piacevole imprevisto di cui però tenere conto se si vuole rimanere agili per un turno futuro in qualunque caso.


La tipologia di conteggio dei punti premia sia la quantità di gruppi sistemati sia la loro estensione, facendo scegliere al giocatore in corso d'opera, in base alle disponibilità, dove concentrarsi.

La versione avanzata che prevede l'utilizzo di tre carte bonus può creare simpatiche dinamiche di punteggio alternative.

Non avere un colore può addirittura far perdere punti e averne di extra con dei colori specifici, a maggioranza o collocati in posizioni specifiche innescherà una caccia tra i giocatori molto intrigante.

Yak” è un gioco semplice ma con una piacevole strategia di fondo, leggero per i giocatori rodati ma intrigante per chi di solito non gioca.

La chicca di avere dei carretti trainati da bovini sul tabellone, renderà l'esperienza di gioco ancora più piacevole e godibile.


Bellissimo da vedere, piacevole da giocare, “Yak” è una chicca che starebbe benissimo sui vostri tavoli, perchè non prenderne una copia subito?

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