"Splito", condividere ma non troppo

“Splito”, aree comune, ma punteggio singolo.

E’ bello condividere con gli amici varie cose, anche fette di punti, ma guardate anche il vostro orticello.

Splito

Non esiste un’area privata, le carte non vengono giocate in modo personale ed esclusivo, ma si tratta di condividere.

Le aree di gioco infatti si trovano esattamente nell’interconnessione tra due persone al tavolo, condividendo tutto di quell’area.

Può essere un pensiero coinvolgente, ma tutto andrà fatto per il puro e semplice guadagno personale, sfruttando i propri vicini.

Sarà anche bello condividere, ma alla fine il punteggio è personale, quindi come utilizzare le aree comuni per accrescere il proprio bottino?

 

COMPONENTI: Le carte di “Splito” sono di due tipi, ovvero le carte numero e le carte obiettivo che dovranno essere strettamente legate.

Splito

“Splito” è un gioco di carte ideato da Luc Remond e Romaric Galonnier per 3-8 giocatori e pubblicato da Studio Supernova.

Nella piccola scatola trovano semplicemente posto, oltre ad un blocchetto segnapunti, una serie di 109 carte.

Le carte si suddividono in due diverse tipologie, ovvero carte numerate e colorate con dei valori che vanno da 1 a 6 in svariati colori.

Le carte obiettivo invece possono essere di 4 tipologie e recano un testo che rappresenta il tipo di obiettivo da portare a termine.

 

PREPARAZIONE: Ogni giocatore avrà una serie di carte in mano tra numeri ed obiettivi e ce ne saranno già due comuni al centro.

Splito

Per cominciare a giocare bisognerà eseguire una preparazione davvero molto rapida, iniziando a scovare nel mazzo di carte due obiettivi.

Queste carte dovranno recare rispettivamente un simbolo sole e uno luna e andranno poste scoperte al centro del tavolo.

Questi due saranno degli obiettivi comuni, che regaleranno punti a fine partita a chi avrà maggioranza di alcuni elementi.

L’intero mazzo di carte invece andrà mescolato e saranno distribuite 13 carte ad ogni giocatore come propria mano personale.

Lo scopo del gioco sarà quello di sistemare le carte nelle due zone comuni che si avranno, per avere, moltiplicandone i punteggi, il valore maggiore rispetto agli altri.

 

IL GIOCO: In “Splito” bisognerà ogni volta giocare una delle proprie carte in una delle due aree comuni, senza dare però troppe informazioni

Splito

I turni del gioco si svolgono tutti in contemporanea: dalla propria mano di carte, ogni giocatore ne sceglierà una e deciderà in quale area giocarla.

Ogni giocatore non ha una propria area di gioco personale, ma le carte andranno inserite in un’area in condivisione col giocatore alla propria destra o quella col giocatore alla propria sinistra.

Quando tutti avranno scelto quale carta giocare e in quale delle due aree, potranno rivelarla e posizionarla in quella zona.

Le informazioni che si potranno scambiare con gli altri giocatori dovranno essere di massima, senza scendere troppo nei dettagli.

Non si potrà mai infatti dire che tipo esatto di carta si avrà in mano, ma eventualmente far notare la presenza di alcuni obiettivi.

Quando tutti avranno sistemato la carta che avranno scelto di giocare, la propria mano di carte passerà al giocatore alla propria sinistra.

In questo modo ognuno riceverà da destra una nuova mano di carte tra cui scegliere la nuova da mettere in gioco in una delle due proprie aree.


Le carte che si possono giocare in “Splito” possono essere di due tipi e si potranno giocare indistintamente in entrambe le proprie aree di condivisione.

Nel gioco ci sono delle semplici carte numerate e colorate oppure le carte obiettivo che sfruttano proprio le carte numerate per fare punti.

Ci sono 4 tipologie di carte obiettivo, a cominciare da quelle di maggioranza, come le due comuni poste ad inizio partita sul tavolo.

Si tratta di carte che premiano con dei punti chi avrà la maggioranza nell’area di gioco di un certo tipo o numero di carta.

Gli obiettivi di valore richiedono la presenza di carte di un certo tipo o addirittura l’assenza di una certa tipologia di carte.

Gli obiettivi di varietà richiedono la presenza di set di carte, che si tratti di colori specifici piuttosto di alcuni numeri.

Infine gli obiettivi di zona, richiedono un certo quantitativo di carte da inserire in una determinata zona per ottenerne il punteggio.

Dopo aver giocato anche l’ultima carta, si passerà al conteggio dei punti per ogni zona comune, verificando se gli obiettivi presenti siano stati raggiunti.

Ogni carta obiettivo ha un numero di diamanti da assegnare: basterà poi moltiplicare il punteggio delle proprie due zone per ottenere il punteggio personale.

Si assegneranno poi i punti per gli obiettivi comuni e chiaramente il vincitore sarà colui che avrà raggiunto il punteggio personale maggiore, sfruttando al meglio le due zone in condivisione.

 

CONSIDERAZIONI: “Splito” ha tutta l’aria di essere un collaborativo, quando invece incarna perfettamente l’anima da competitivo.

Splito

Ci sono idealmente due scuole di giocatori, una è quella che ama la condivisione e preferisce gestire insieme al gruppo un compito comune da portare a termine.

L’altro schieramento invece predilige la competizione e la gara con gli altri giocatori per primeggiare in punteggi o obiettivi da raggiungere.


In linea di massima “Splito” vorrebbe accontentare le due categoria inserendosi dapprima in un semicollaborativo per poi mostrare la sua anima da competitivo.

Questo permette al gioco di avere una sua personalità ben marcata che prende i lati migliori delle due tipologie di affrontare un gioco da tavolo.

La comunicazione alla base della parte collaborativa non potrà mai essere molto esplicita, anche se si vorrebbe offrire un parco informazioni importante.

Bisognerà però concentrarsi sulla propria mano e sperare di avere i giusti contributi da parte dei propri vicini nei due settori in comune.

D’altro canto, qualche incitamento ai propri vicini per poter invogliare a giocare carte nella propria zona si potranno fare.

Ovviamente sarà utile anche per loro suddividere le carte abbastanza equamente visto che solo la moltiplicazione tra due valori darà il punteggio personale.

Questo vuol dire che se si curerà solamente una delle zone, con un punteggio zero sull’altra, il risultato finale sarà disastroso.


“Splito” presenta una discreta gamma di obiettivi sulle carte che dovranno essere saggiamente distribuiti nelle varie zone.

Le carte numerate e colorate del gioco sono ciò che dovrà servire agli obiettivi per poter essere portati a termine.

Gli obiettivi hanno varie nature, da quelli che vorranno numeri specifici fino a quelli che impongono un numero ideale di carte presenti nella zona.

Ovviamente capiterà che non tutti gli obiettivi potranno essere soddisfatti e che alcuni finiranno addirittura per essere in contrasto tra loro.

Ma spesso si andrà a virare il percorso intrapreso inizialmente per poter far spazio ad un obiettivo più goloso o più facile da raggiungere.

Sarà il flusso stesso delle carte a chiarire quali potranno essere le strade più utili e quindi quelle più facilmente percorribili.

Sarà soddisfacente vedere il proprio orticello comune crescere in collaborazione con i propri vicini, portando quindi a termine compiti comuni.


“Splito” si apprezza molto graficamente ma anche per la sua meccanica molto semplice da spiegare e ovviamente da imparare.

Se cercate un gioco che si riesca a spiegare in due minuti, sicuramente questo può essere un ottimo esemplare seppur con il twist delle aree comuni.

Una volta entrati nell’ottica di non avere uno spazio personale, ma di gestirne due in collaborazione, il flusso di gioco sarà immediato.

L’idea di giocare poi in contemporanea riesce anche ad azzerare i tempi morti rendendo la partita sempre attiva e dinamica.

Certo, all’inizio ci saranno tante carte nella mano e due spazi dove poterle giocare, quindi qualche giocatore avrà bisogno di rifletterci un po’ di più.

Ma si tratta di piccoli dubbi iniziali che poi, andando a seguire i primi obiettivi messi a terra, andranno a stemperarsi subito.

Bello graficamente e con colorazioni e dettagli degli obiettivi chiari e precisi, ”Splito” è un gioco divertente che richiama l’attenzione.

Dopo aver fatto una partita avrete di certo voglia di ricominciare, magari cambiando vicini e regolando in collaborazione la strada verso la vittoria!

 

Che vi piacciano i collaborativi o i competitivi allora una copia di “Splito” potrebbe accontentarvi per divertirvi in compagnia degli amici.

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