"Splito", condividere ma non troppo
“Splito”, aree comune, ma punteggio singolo.
E’ bello condividere con gli amici varie cose, anche fette di punti, ma guardate anche il vostro orticello.
Le aree di gioco infatti si trovano esattamente
nell’interconnessione tra due persone al tavolo, condividendo tutto di
quell’area.
Può essere un pensiero coinvolgente, ma tutto andrà fatto
per il puro e semplice guadagno personale, sfruttando i propri vicini.
Sarà anche bello condividere, ma alla fine il punteggio è
personale, quindi come utilizzare le aree comuni per accrescere il proprio
bottino?
COMPONENTI: Le carte di “Splito” sono di due tipi, ovvero le carte numero e le carte obiettivo che dovranno essere strettamente legate.
Nella piccola scatola trovano semplicemente posto, oltre ad
un blocchetto segnapunti, una serie di 109 carte.
Le carte si suddividono in due diverse tipologie, ovvero
carte numerate e colorate con dei valori che vanno da 1 a 6 in svariati colori.
Le carte obiettivo invece possono essere di 4 tipologie e recano
un testo che rappresenta il tipo di obiettivo da portare a termine.
PREPARAZIONE: Ogni giocatore avrà una serie di carte in mano tra numeri ed obiettivi e ce ne saranno già due comuni al centro.
Queste carte dovranno recare rispettivamente un simbolo sole
e uno luna e andranno poste scoperte al centro del tavolo.
Questi due saranno degli obiettivi comuni, che regaleranno
punti a fine partita a chi avrà maggioranza di alcuni elementi.
L’intero mazzo di carte invece andrà mescolato e saranno
distribuite 13 carte ad ogni giocatore come propria mano personale.
Lo scopo del gioco sarà quello di sistemare le carte nelle due
zone comuni che si avranno, per avere, moltiplicandone i punteggi, il valore
maggiore rispetto agli altri.
IL GIOCO: In “Splito” bisognerà ogni volta giocare una delle proprie carte in una delle due aree comuni, senza dare però troppe informazioni
Ogni giocatore non ha una propria area di gioco personale,
ma le carte andranno inserite in un’area in condivisione col giocatore alla
propria destra o quella col giocatore alla propria sinistra.
Quando tutti avranno scelto quale carta giocare e in quale
delle due aree, potranno rivelarla e posizionarla in quella zona.
Le informazioni che si potranno scambiare con gli altri
giocatori dovranno essere di massima, senza scendere troppo nei dettagli.
Non si potrà mai infatti dire che tipo esatto di carta si
avrà in mano, ma eventualmente far notare la presenza di alcuni obiettivi.
Quando tutti avranno sistemato la carta che avranno scelto
di giocare, la propria mano di carte passerà al giocatore alla propria
sinistra.
In questo modo ognuno riceverà da destra una nuova mano di
carte tra cui scegliere la nuova da mettere in gioco in una delle due proprie
aree.
Le carte che si possono giocare in “Splito” possono essere di due tipi e si potranno giocare indistintamente in entrambe le proprie aree di condivisione.
Nel gioco ci sono delle semplici carte numerate e colorate
oppure le carte obiettivo che sfruttano proprio le carte numerate per fare
punti.
Ci sono 4 tipologie di carte obiettivo, a cominciare da
quelle di maggioranza, come le due comuni poste ad inizio partita sul tavolo.
Si tratta di carte che premiano con dei punti chi avrà la
maggioranza nell’area di gioco di un certo tipo o numero di carta.
Gli obiettivi di valore richiedono la presenza di carte di
un certo tipo o addirittura l’assenza di una certa tipologia di carte.
Gli obiettivi di varietà richiedono la presenza di set di
carte, che si tratti di colori specifici piuttosto di alcuni numeri.
Infine gli obiettivi di zona, richiedono un certo
quantitativo di carte da inserire in una determinata zona per ottenerne il
punteggio.
Dopo aver giocato anche l’ultima carta, si passerà al
conteggio dei punti per ogni zona comune, verificando se gli obiettivi presenti
siano stati raggiunti.
Ogni carta obiettivo ha un numero di diamanti da assegnare:
basterà poi moltiplicare il punteggio delle proprie due zone per ottenere il
punteggio personale.
Si assegneranno poi i punti per gli obiettivi comuni e
chiaramente il vincitore sarà colui che avrà raggiunto il punteggio personale
maggiore, sfruttando al meglio le due zone in condivisione.
CONSIDERAZIONI: “Splito” ha tutta l’aria di essere un collaborativo, quando invece incarna perfettamente l’anima da competitivo.
L’altro schieramento invece predilige la competizione e la
gara con gli altri giocatori per primeggiare in punteggi o obiettivi da
raggiungere.
In linea di massima “Splito” vorrebbe accontentare le due categoria inserendosi dapprima in un semicollaborativo per poi mostrare la sua anima da competitivo.
Questo permette al gioco di avere una sua personalità ben
marcata che prende i lati migliori delle due tipologie di affrontare un gioco
da tavolo.
La comunicazione alla base della parte collaborativa non
potrà mai essere molto esplicita, anche se si vorrebbe offrire un parco
informazioni importante.
Bisognerà però concentrarsi sulla propria mano e sperare di
avere i giusti contributi da parte dei propri vicini nei due settori in comune.
D’altro canto, qualche incitamento ai propri vicini per
poter invogliare a giocare carte nella propria zona si potranno fare.
Ovviamente sarà utile anche per loro suddividere le carte
abbastanza equamente visto che solo la moltiplicazione tra due valori darà il
punteggio personale.
Questo vuol dire che se si curerà solamente una delle zone,
con un punteggio zero sull’altra, il risultato finale sarà disastroso.
“Splito” presenta una discreta gamma di obiettivi sulle carte che dovranno essere saggiamente distribuiti nelle varie zone.
Le carte numerate e colorate del gioco sono ciò che dovrà
servire agli obiettivi per poter essere portati a termine.
Gli obiettivi hanno varie nature, da quelli che vorranno
numeri specifici fino a quelli che impongono un numero ideale di carte presenti
nella zona.
Ovviamente capiterà che non tutti gli obiettivi potranno
essere soddisfatti e che alcuni finiranno addirittura per essere in contrasto
tra loro.
Ma spesso si andrà a virare il percorso intrapreso
inizialmente per poter far spazio ad un obiettivo più goloso o più facile da
raggiungere.
Sarà il flusso stesso delle carte a chiarire quali potranno
essere le strade più utili e quindi quelle più facilmente percorribili.
Sarà soddisfacente vedere il proprio orticello comune
crescere in collaborazione con i propri vicini, portando quindi a termine compiti
comuni.
“Splito” si apprezza molto graficamente ma anche per la sua meccanica molto semplice da spiegare e ovviamente da imparare.
Se cercate un gioco che si riesca a spiegare in due minuti,
sicuramente questo può essere un ottimo esemplare seppur con il twist delle
aree comuni.
Una volta entrati nell’ottica di non avere uno spazio
personale, ma di gestirne due in collaborazione, il flusso di gioco sarà
immediato.
L’idea di giocare poi in contemporanea riesce anche ad
azzerare i tempi morti rendendo la partita sempre attiva e dinamica.
Certo, all’inizio ci saranno tante carte nella mano e due
spazi dove poterle giocare, quindi qualche giocatore avrà bisogno di
rifletterci un po’ di più.
Ma si tratta di piccoli dubbi iniziali che poi, andando a
seguire i primi obiettivi messi a terra, andranno a stemperarsi subito.
Bello graficamente e con colorazioni e dettagli degli
obiettivi chiari e precisi, ”Splito” è un gioco divertente che richiama
l’attenzione.
Dopo aver fatto una partita avrete di certo voglia di
ricominciare, magari cambiando vicini e regolando in collaborazione la strada
verso la vittoria!
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