“Skoventyr”, le leggende nordiche

“Skoventyr” teniamo a bada Gamle Erik

Una creatura demoniaca ci insegue all'interno di un fitto bosco, riusciremo a seminarla?


Skoventyr

La leggenda di "Skoventyr" ha delle origini danesi, l'ambientazione è quella di un bosco dove la natura fa il suo corso.

Tra gli alberi c'è Vogter, lo spirito buono, ma anche Gamle Erik, lo spirito malvagio che ci vuole inseguire.

Al cospetto delle due creature ci sono spiriti buoni che corrono in soccorso e spiriti malvagi che ostacolano il cammino.

Turno dopo turno, il gruppo riuscirà a seminare il terribile essere malvagio riportando la serenità nell'ambiente?


COMPONENTI: “Skoventyr” presenta numerose creature illustrate sulle carte e due pedine che si inseguiranno.


Skoventyr

“Skoventyr” è un gioco da tavolo di Morten Monrad Pedersen per 1-4 giocatori e pubblicato da Inpatience.

Nella scatola trovano posto due pedine, quella di Vogter rappresentata da un tasso e quella di Gamle Erik, rossa e perfida.

Sono ben 25 le carte alleato che presentano due tipologie di potere, mentre sono 13 le carte avversario.

I minion sono presenti su 6 carte, mentre sono 8 le carte albero a doppia faccia, col fusto in salute e danneggiato.

Presenti anche 4 carte Vogter che rappresentano le azioni e materiale per i moduli dell'espansione come nuovi segnalini e due nuove carte azione.


PREPARAZIONE: Per giocare a “Skoventyr” bisognerà preparare il bosco introducendo Vogter e Gamle Erik.


Skoventyr

Per preparare la partita bisognerà disporre 6 carte albero in cerchio: su una di esse piazzare la pedina Vogter e a 3 di distanza in senso antiorario quella di Erik.

I 6 minion vanno esposti sul tavolo così come le 4 carte azione di Vogter mentre alleati e avversari andranno mescolati insieme per creare un mazzo unico.

Da questo mazzo vanno esposte 3 carte che dovranno essere di tipo alleato: gli eventuali avversari andranno rimescolati nel mazzo.

Stesso procedimento per una carta che ogni giocatore deve pescare: sarà da tenere in mano un alleato, gli avversari andranno reinseriti nel mazzo.

Lo scopo del gioco è quello di annientare i minion prima che Erik raggiunga Vogter attraverso gli alberi.


IL GIOCO: In “Skoventyr” ci sono 4 azioni a disposizione, ognuno al proprio turno deciderà di svolgerne una.


Skoventyr

A cominciare dal primo giocatore e poi in senso orario, ognuno sceglierà una delle azioni di Vogter e andrà a svolgerla.

La prima azione è la chiamata in cui ottenere nuove carte dal futuro, ovvero la zona in cui sono esposte le 3 carte accanto al mazzo di pesca.

Se la carta più a sinistra sarà un avversario bisogna scegliere quella, altrimenti andrà bene una qualsiasi di quelle esposte.

Bisognerà innanzitutto svolgere l'azione mostrata a sinistra della carta: se questo non sarà possibile, si estrarrà una carta dal mazzo di pesca.

Se si tratta di un avversario, Erik avanzerà di due spazi, se si tratterà di un alleato invece non accadrà nulla. La carta andrà sul fondo del mazzo.

Dopo aver svolto l'azione della carta, questa entrerà a far parte della propria mano ufficialmente.

Un'altra azione è lo stratagemma che permette di danneggiare una carta albero libera e di spostare le carte che si desidera dal futuro al fondo del mazzo.

Con l'azione di posizionamento, si andrà a piazzare un alleato dalla propria mano su uno degli alberi.

Se si tratta del primo alleato presente, si piazzerà sull'albero di Vogter, altrimenti su uno adiacente ad un alleato già piazzato, ma l'alleato nuovo dev'essere dello stesso tipo di quello già presente.

L'azione missione permette di svolgere l'azione posta a destra su un alleato dalla propria mano.

Ovviamente si tratterà di azioni che faranno riferimento all'area futuro o agli spostamenti delle pedine sugli alberi.

Infine con l'azione collera, si andrà a scartare un minion se il suo valore sarà pari o inferiore al numero di alleati presenti in gioco, che andranno anch'essi scartati.

La partita termina quando Erik raggiungerà Vogter, con la sconfitta del gruppo o con la vittoria annientando anche l'ultimo minion.


CONSIDERAZIONI: Ansiogeno è la parola giusta per poter definire “Skoventyr” con un inseguimento sempre sul filo del rasoio.


Skoventyr

L'atmosfera legata alla natura e alle sue essenze è di quelle perfettamente innestato in una cornice di stampo nordico.

Viene dalla Danimarca la leggenda che viene raccontata attraverso questo gioco, con tutte le sue più profonde radici.


“Skoventyr” nasce prendendo a piene mani degli elementi pescati dal folklore nordico, riportandoli in un gioco da tavolo.

Abbiamo tutti i canovacci classici delle storie legate agli spiriti e agli esseri che interpretano l'eterna battaglia tra bene e male.

Abbiamo lo spirito buono, Vogter, così tanto legato alla natura da apparire sottoforma di un dolcissimo tasso.

Abbiamo poi Gamle Erik, quello che molto da vicino richiama un vero e proprio diavolo, feroce e pronto a partire all'inseguimento.

L'ansia regna sovrana durante una partita visto che al centro dell'azione abbiamo proprio una fuga e un tentativo di assalto.

Per evitare questo, ovviamente ci saranno delle utili azioni, favorite dagli alleati, che tenderanno a facilitare le cose.

Ognuno dei 5 diversi tipi di alleati permetterà di svolgere un'azione benefica che ostacolerà l'arrivo di Erik e sistemerà le cose nel futuro.

Ogni alleato ha due tipi di poteri differenti che si attiveranno in due diversi momenti, a seconda delle azioni scelte.

Sarà ovviamente importante cercare di distribuire al meglio gli alleati tra la propria mano e il bosco per garantire la migliore possibilità.


Ogni alleato di “Skoventyr” permetterà a Vogter di avanzare, Erik di indietreggiare o di eliminare carte sgradite dal futuro.

Mediare tra le abilità dei vari alleati e tenere a bada quelle degli avversari non sarà per niente un compito facile.

Gli alleati permettono di attivare le proprie abilità solo con determinate azioni e in determinati contesti.

Con la collaborazione e il dialogo nel gruppo, bisognerà scegliere le destinazioni giuste tra gli alleati che si avranno a disposizione.

Lo scopo principale sarà quello di annientare i minion, tutto dev'essere fatto per raggiungere questo obiettivo.

Chiaramente bisognerà all'occorrenza allontanarsi dalla missione principale proprio per tamponare eccessi di pericolo che potranno venire fuori.

Graficamente ci troviamo a qualcosa di molto coerente con l'ambientazione scelta, con illustrazioni evocative e piacevoli.

La simbologia delle azioni non appare chiarissima in un primo momento, bisognerà rodare un po' per ricordare l'associazione tra disegno ed effetto.

Per fortuna non si tratterà di una moltitudine di simboli e il regolamento ha uno specchietto apposito da consultare all'occorrenza per facilitare questo compito.


Una delle componenti utili di “Skoventyr” è anche la possibilità di poter dosare il grado di difficoltà del gioco.

Uno degli elementi più interessanti presentati da questo titolo, magari utili per chi si avvicina per la prima volta ai collaborativi, è la possibilità di settare il grado di difficoltà.

Il regolamento stesso, illustrando la spiegazione della preparazione, suggerisce anche dei cambiamenti da fare per rendere il gioco più semplice o complicato.

Ad esempio posizionare una carta albero in più o in meno o piazzarla già danneggiata cambierà la distanza tra le due pedine.

Così come ad esempio inserire più o meno carte avversario nel mazzo renderà il gioco più o meno arduo da soddisfare.

Skoventyr” è un gioco perfetto per gli amanti dei collaborativi già rodati, incarnando in pieno le qualità di questo genere.

Il senso di ansia che pervade la presenza di una pedina che insegue l'altra può essere una buona linfa vitale per tenere il pathos sempre alto.

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