“Ito”, il fenomeno giapponese

“Ito” una scala di valori personali

Inventare qualcosa rispetto ad un valore, inerente ad un tema. Facile? E mettere valori in scala?


ito

Ammettetelo, non avete capito molto di quanto detto, eppure “Ito” si basa proprio su quanto è stato appena elencato.

Immaginate di avere un tema su cui fantasticare, che può appartenere pressochè a qualunque ambito.

Vi capita poi una carta numerata con una buffissima illustrazione e su quella dovete iniziare a lavorare di immaginazione.

Rispetto al tema estratto, che oggetto, che situazione, quale pensiero potrebbe assestarsi a quel livello in una ideale scala?

E soprattutto, rispetto a tutte le altre cose dichiarate dagli altri, dove si potrebbe collocare in un ideale ordine?


COMPONENTI: “Ito" prevede due tipologie di carte, le carte tema con quattro proposte su ciascuna, oppure le carte numero.


Ito

“Ito” è un gioco di carte ideato da Mitsuru Nakamura per 2-8 giocatori e pubblicato da Studio Supernova.

Nella scatola troviamo un bel po' di carte, innanzitutto delle carte numerate che partono da 0 e arrivano a 100.

Su ogni carta c'è una spiritosa illustrazione di stile vagamente nipponico e kawaii, partendo da una bambolina per lo 0, arrivando ad un robottone armato per il 100.

Sono invece 50 le carte tema con quattro diverse proposte su ciascuna, ovvero due poste su ognuno dei due lati della carta.

I temi possono essere i più svariati dalle notizie che non vorresti mai ricevere fino agli oggetti che ti rendono felice.


PREPARAZIONE: “Ito” si prepara molto velocemente, visto che bisognerà scegliere un tema e dare una carta ad ognuno.


Ito

Per cominciare a giocare bisognerà estrarre una carta tema dal mazzo e leggere ad alta voce le due voci di quel lato.

Tra le due opzioni, il gruppo sceglierà con quale vorrà giocare: quello sarà il tema su cui inventare i propri concetti.

Dopo aver posizionato la carta con lo zero al centro del tavolo, verrà mescolato bene il mazzo delle carte numero.

Da questo mazzo, ogni giocatore riceverà una carta che andrà a rappresentare il valore con cui giocherà.

Lo scopo del gioco sarà quello di mettere in ordine le carte coperte di tutti in modo da creare una sequenza numerica ascendente.


IL GIOCO: In “Ito” bisognerà lavorare bene di fantasia per trovare la giusta idea da abbinare al proprio numero.


ito

Ogni giocatore dovrà vedere in segreto la propria carta numerata ed iniziare a pensare a ciò che dovrà dire.

A partire dal primo giocatore e poi in senso orario, dopo una piccola riflessione, ognuno dovrà dire qualcosa.

Ciò che si dovrà dire sarà qualcosa di inerente al tema estratto con un valore dato rispetto alla carta numerata posseduta.

Per fare un esempio pratico, se il tema fosse “lingue difficili da imparare” su un valore basso si direbbe spagnolo, con un valore alto si potrebbe dire cinese.

La carta coperta andrà liberamente poggiata sul tavolo e magari già collocata dopo la carta zero, infilata tra altre giocate precedentemente.

Starà ai giocatori, senza ovviamente dare indicazioni dirette rispetto al numero della propria carta, sistemare quelle di tutti.

Le discussioni saranno quindi sempre aperte offrendo dei pareri rispetto a quanto ognuno avrà detto e come considerarli in scala l'uno con l'altro.

Quando i giocatori saranno soddisfatti della collocazione delle carte si passerà a svelarle una ad una partendo dalla prima.

Se le carte svelate saranno in ordine ascendente, da zero verso il cento, allora il round sarà stato vinto, altrimenti il gruppo avrà perso.

In caso di vittoria, si potrebbe anche svolgere un nuovo round, con una nuova carta tema ed una carta in più in mano ad un giocatore, che quindi dovrà inventare un'indicazione per carta.


CONSIDERAZIONI: “Ito” è una piccola follia tutta giapponese in cui dare libero spazio alla propria fantasia


Ito

Si sa che il mondo orientale spesso si espone con delle piccole pazzie o con delle situazioni assai divertenti.

E' il caso di questo gioco di carte che, poggiandosi su semplici elementi, può far volare la fantasia di tutti.


“Ito” è letteralmente un gioco che apre la mente e che permette ai giocatori di spaziare con l'immaginazione.

Il titolo di questo gioco, nella lingua madre da cui è nato, significa filo, ed è proprio questo che i giocatori dovranno costruire.

Lo scopo del gioco è infatti un filo numerico che deve partire dal valore più basso e deve crescere fino a quello più alto.

Ovviamente la difficoltà sta proprio nel non sapere che valori si nascondono dietro le carte coperte poste in fila.

Solamente il giocatore che l'avrà messa in campo conoscerà il valore che si cela dietro questa carta e non potrà mai comunicarlo.

L'unica cosa che potrà fare, o per meglio dire, che dovrà fare, sarà quello di manifestarla attraverso una dichiarazione.

In questo il gioco appare decisamente stimolante, visto che permette di spalancare la mente e far volare la fantasia.

Un termine, un concetto, una suggestione, uno scenario, tutto può andare bene se permette di capire il numero nascosto.

Il tentativo sarà quello di cercare di mirare al valore più o meno esatto o comunque ad un range di numeri adeguato.


Con “Ito” si imparerà in qualche modo anche a conoscere i propri amici e quello che pensano

E' chiaro che non tutti possano avere sempre le stesse idee o magari la stessa scala di priorità o preferenze.

Per questo motivo, questo gioco potrebbe anche essere considerato come una sorta di esperimento sociale.

In questo modo infatti, dichiarando qualcosa in base ad un valore, si andrà anche a testimoniare qualcosa di molto soggettivo.

Magari quello che per una persona avrà valore 40, potrebbe essere un 70 per qualcun altro al tavolo.

L'idea sarebbe comunque quella di poter considerare quanto detto nella visione più oggettiva possibile per poter stabilire al meglio dove posizionare quella carta.

Il pretesto di inventare qualcosa potrebbe essere semplice con dei valori che abbiano una collocazione precisa.

Quindi con tutti numeri sulla prima decina o sull'ultima, così come magari una linea di mezzo, ci si potrà orientare in modo più preciso.

Difficoltà aumentata invece con quei numeri a metà strada, in cui sarà davvero complesso poter capire come gestire le cose.

La difficoltà aumenta ulteriormente nella creazione della scala, quando due giocatori, per caso, avranno valori molto vicini.

In questo caso sarà la fortuna a giocare un bel tiro, ma il pretesto sarà comunque quello semplice del gioco collaborativo.


Graficamente “Ito” si difende benissimo, avendo illustrazioni tutte diverse su ogni carta.

Diciamoci la verità, il gioco sarebbe stato identico se il mazzo di carte numerate fosse stato il più semplice possibile.

Banali carte che vanno da 0 a 100 e che indicano semplicemente la cifra che vogliono rappresentare, stop.

Ma proprio per entrare nello spirito del gioco, si è pensato di allestire una serie di illustrazioni carinissime su ogni carta.

Qui entra in gioco il classico spirito kawaii che in qualche modo tenderà anche a seguire un certo filo logico.

Non si tratta infatti di illustrazioni messe a caso, ma anch'esse andranno sempre ad accrescere qualcosa man mano che i valori aumentano.

Ne sono un emblema la prima e l'ultima carta che contrappongono una bambolina mezza rotta ad un enorme robot meccanico.

Questa è stata una scelta stilistica che mette immediatamente i giocatori nel mood giusto per lavorare di inventiva.

Ito” è un gioco che idealmente si potrebbe proporre a tutti perchè ha un regolamento semplicissimo e diretto.

Però, poiché si tratta di un gioco che è proprio basato sulla capacità dei giocatori, potrebbe non essere adatto a tutti.

Chi ama mettersi alla prova con la fantasia e giocare con le scale di valori, potrebbe davvero trovare un piccolo paradiso.

Discorso opposto per quelli che hanno in genere poca inventiva e non si divertono a sfruttarla per poter creare delle suggestioni da condividere con gli altri.


Vi piace mettervi alla prova con la creatività approfittando di un gioco particolare e fantasioso? Prendete una copia di "Ito"!

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