“Beyond the Horizon”, civilizziamoci!
“Beyond the Horizon”, chi si svilupperà meglio?
Quattro campi in cui eccellere e svilupparsi, chi riuscirà a combinare meglio le risorse?
Ci sono quattro campi specifici in cui si potranno effettuare dei passi sempre più lunghi e bisognerà giostrarsi tra essi per poter progredire.
Scienza, commercio, militare e cultura sono i quattro settori dove specializzarsi, ma anche contribuire all'espansione del territorio.
Molti gli ambiti in cui operare e una sola azione al turno per poterlo fare, come condensare al meglio tutte le opportunità?
COMPONENTI: Tanto materiale in “Beyond the Horizon”, dalle tessere territorio fino alle carte per lo sviluppo dei settori.
Tanto il materiale contenuto nella confezione, a cominciare da un ampio tabellone con una sorta di albero di espansione di alloggiamenti per le carte.
Ad essere ospitate saranno le 44 carte tecnologia, legate ai 4 ambiti in cui i giocatori potranno specializzarsi, ognuno contraddistinto da un simbolo ed un colore.
Come carte ci sono anche i leader, capaci di offrire dei bonus e le carte governo che renderanno la partita asimmetrica, oltre a 9 carte obiettivo.
Come tessere ci sono 4 territori iniziali, una culla della civiltà come tessere neutra di base, 24 territori e 24 edifici.
Entrambe queste ultime tipologie di tessera hanno due spazi da occupare, un valore di forza da raggiungere o un costo in coloni e monete.
Presenti appunto anche 50 monete in due tagli, segnalini villaggio e città per ogni giocatore e i set di materiali per ogni partecipante.
Questi sono composti da pedoni popolazione, una pedina azione, segnalini colono e soldato e cubi sviluppo, oltre ad una plancia con vari tracciati per cibo, economia e infrastruttura.
PREPARAZIONE: “Beyond the Horizon” comincia con la preparazione sia del tabellone che delle plance giocatore, che delle tessere territorio.
Le carte tecnologia di livello 1 andranno casualmente posizionate sui 4 alloggiamenti più a sinistra del tabellone.
I mazzi tecnologia degli altri livelli andranno mescolati singolarmente: 2 e 3 andranno messi a lato, tre carte scoperte di livello 4 andranno sugli appositi alloggiamenti.
Casualmente, dopo aver mescolato i mazzi di carte leader separatamente in base al livello, verranno messe carte sugli spazi relativi del tabellone, coperte.
Le carte obiettivo andranno mescolate e tre saranno messe scoperte a lato del tabellone, mentre la tessera culla della civiltà andrà a formare il primo tassello del territorio.
Le tessere territorio andranno mescolate e verrà creata una pila, come anche quelle edificio, divise per tipo e da ognuno verranno esposte tre tessere.
I giocatori prenderanno una plancia personale, i cubi sviluppo, i pedoni, la pedina azione e i segnalini colono e soldato del proprio colore.
La tessera territorio iniziale del proprio colore andrà messa adiacente a quella della culla della civiltà in una sistemazione che cambia in base al numero di giocatori.
I pedoni andranno negli appositi alloggiamenti della plancia personale, tranne uno già disponibile, mentre l'altro, con un colono di forza 2, andrà sulla propria tessera territorio.
Ogni giocatore parte con una moneta e i cubi sviluppo saranno piazzati su ogni spazio dei tracciati in basso della propria plancia.
Verrà selezionato un primo giocatore e, in senso inverso, ognuno prenderà una carta governo che darà una abilità iniziale ed altre sbloccabili durante il gioco.
Lo scopo del gioco è quello di lavorare sulla civilizzazione e svilupparsi su mappa e sullo studio tramite il tabellone.
IL GIOCO: Una sola azione da effettuare in ogni turno di “Beyond the Horizon” seguendo le varie fasi di gioco.
All'inizio saranno disponibili solamente le azioni di base in basso sul tabellone, poi saranno sbloccate altre opportunità.
Ad esempio studiando delle tecnologie, si potranno utilizzare anche gli spazi azione delle relative carte, oppure sviluppandosi, si arriverà anche alle azioni più avanzate nella parte bassa.
Alcune delle azioni hanno anche un costo, come l'utilizzo di pedoni già disponibili o da prendere su una delle colonne o magari costi monetari.
Una delle azioni possibili è quella di ricercare tecnologie, ovvero utilizzare uno dei propri pedoni attivi per poterlo piazzare accanto ad una carta sul tabellone.
Ogni pedone inizia così il suo percorso di studio che andrà a ramificarsi seguendo le frecce disposte sul tabellone.
Andando avanti con i percorsi di studi, si raggiungeranno le carte leader che premieranno il primo che arriverà a quei livelli.
Dopo aver ottenuto il bonus leader, il giocatore dovrà girare carte dal mazzo relativo al livello della materia per posizionare una carta di un certo colore, in relazione allo studio di provenienza.
La carta potrebbe dare bonus istantanei e attivare poi la possibilità, per i giocatori con uno studioso collocato lì, di scegliere un nuovo spazio azione.
I bonus immediati potrebbero riguardare l'avanzamento sui tracciati della propria plancia, spostando quindi il primo cubetto della riga nello spazio in alto.
Questa procedura andrà a sbloccare man mano rendite di fine turno, ma anche ad avere bonus colmando il tracciato in alto della propria plancia.
Con le azioni sarà anche possibile arruolare soldati e coloni: in questo modo uno dei pedoni disponibili andrà posizionato sulle tessere territorio.
Sarà possibile farlo nascere sul territorio iniziale o dove sono già disponibili costruzioni proprie eseguite in precedenza.
Il pedone sarà sormontato da un gettone colono o soldato, a seconda del tipo, indicando il valore di quella pedina.
Queste unità potranno anche essere migliorate, cambiando quindi il gettone relativo, attraverso delle azioni specifiche.
Ovviamente, sempre attraverso delle azioni, queste unità potranno anche spostarsi di tessera in tessera o in uno spazio vuoto, se si tratta di un colono, aggiungendo quindi un nuovo territorio.
La tessera darà un bonus immediato e sarà possibile fondarvi un villaggio, raggiungendo con i propri coloni sulla tessera una forza uguale a quella indicata.
Lo stesso villaggio potrà poi successivamente, dallo stesso giocatore o da un altro, essere fortificata, ma utilizzando i soldati, sempre raggiungendo lo stesso livello di forza.
Quando si fortifica una città o si fonda un villaggio, i pedoni utilizzati torneranno nei primi spazi liberi delle proprie colonne a partire da destra.
Il turno di "Beyond the Horizon" continua con nuove fasi, tra cui quella di espansione e quella obiettivo
La seconda fase del turno permette di espandersi e per effettuarla ci sono 4 fasi possibili ed è un'azione opzionale.
Un'opportunità è quella di costruire un edificio, a patto di avere già una tessera da posizionare e di trovarsi con un proprio colono su uno spazio adeguato.
Uno spazio adeguato sarebbe la propria tessera di partenza, la culla della civiltà o una tessera villaggio che non abbia altri segnalini o cubi già posizionati.
Chi costruisce un edificio farà calare di uno la forza del proprio colono e spenderà quanto richiesto, ottenendo subito il bonus indicato.
Una seconda opportunità è quella di costruire su un edificio già posizionato da un altro giocatore, ottenendo il bonus indicato e facendo guadagnare al fondatore un punto vittoria a fine partita.
Si potranno, con l'azione espansione, anche costruire villaggi o città mediante l'utilizzo degli appositi segnalini, recuperati attraverso le azioni principali.
Nella fase di produzione, infine si andrà ad ottenere una rendita scegliendo uno dei tracciati della propria plancia e guadagnando tutto quello indicato dalle manine visibili.
Si potranno quindi ottenere monete, nuovi pedoni dalle colonne sbloccate oppure scambiare risorse mediante una apposita tabella.
Nell'ultima fase del turno, quella obiettivo, si andrà a verificare se saranno stati raggiunti i requisiti per una delle carte obiettivo esposte.
Se ciò sarà stato fatto, si andrà a posizionare uno dei propri cubetti, preso da un tracciato, sullo spazio più a sinistra della carta, che varrà punti a fine partita.
La partita termina quando un totale di 4 cubi saranno stati posizionati sulle carte obiettivo, permettendo a tutti di terminare il turno in corso e poi effettuarne un altro.
I punti che andranno conteggiati alla fine riguardano gli obiettivi raggiunti, punti per le tecnologie imparate tramite gli studiosi e per i bonus offerti da quelle di quarto livello.
I punti su mappa riguarderanno i villaggi fondati e fortificati, gli edifici costruiti in coppia e poi i cubi che avranno raggiunto la soglia dei punti vittoria nel tracciato in alto sulla propria plancia.
A questo andranno aggiunti i punti offerti da eventuali leader ottenuti e dall'ultimo step della propria carta governo, se sbloccata.
Il vincitore sarà colui che avrà il punteggio maggiore e quindi chi sarà stato capace di civilizzare meglio con le proprie risorse.
CONSIDERAZIONI: “Beyond the Horizon” porta il concetto di civilizzazione su due livelli con un ampio utilizzo di spazio.
Qui sono due gli elementi principali su cui compiere questo passo, ma preparatevi a sfoggiare il tavolo più ampio che avete!
“Beyond the Horizon” è un gioco di civilizzazione che non si può di certo giocare su un tavolino per la mole di elementi.
Se il tavolo sul quale in genere giocate non è molto grande, allora avrete delle serie difficoltà ad intavolare questo gioco.
Ogni giocatore avrà a disposizione una propria plancia che non ha delle dimensioni esattamente compatte.
Il tabellone è molto ampio, visto che deve includere gli spazi azione di base e tutti gli alloggiamenti per la ramificazione delle materie.
Se ciò non bastasse, c'è tutta la sezione della mappa da collocare, con i tasselli di partenza ma anche con un mercato di edifici.
A conti fatti quindi servirà avere un tavolo davvero per le grandi occasioni per poter ospitare tutto quello che serve.
Se da un lato può essere una festa avere tanti elementi, c'è anche da dire che non tutti possono purtroppo permetterselo.
I componenti sono ben chiari nella loro conformazione, sia come costi indicati che come bonus da ottenere.
Scelta un po' infelice quella di considerare soldati e coloni solo per un piccolo gettone sulla sommità, che finirà per spostarsi anche abbastanza facilmente.
Un piccolo incastro non avrebbe risolto la piccolezza del numero, ma almeno la provvisorietà della sua collocazione.
“Beyond the Horizon” con una sola azione a turno, permette letteralmente di aprire un mondo di possibilità.
All'inizio della partita non si avranno moltissime scelte, visto che le uniche azioni disponibili saranno quelle di base.
Rappresenteranno però al tempo stesso tutto quello che serve per poter avere i primi approcci verso la propria civilizzazione.
Infatti con queste azioni semplici si potranno avere nuovi pedoni, monete e collocare i primi studiosi sul tabellone.
In questo modo si andranno ad ampliare discretamente le proprie opportunità, giungendo verso nuove azioni disponibili.
Nei turni avanzati si avrà quindi un vero e proprio albero di azioni che però non sarà mai globale per tutti.
Ognuno infatti potrà approcciarsi, oltre a quelle base, solamente a quelle che avrà studiato e quindi conquistato coi propri pedoni su tabellone.
Una sorta di asimmetria dovuta alle strade diverse che si percorreranno è sicuramente un ingrediente piccante che vale l'esperienza ludica.
Il fattore asimmetria è dato anche dalle carte governo che fin dall'inizio offrono delle abilità e delle prospettive diverse per ognuno.
In teoria si tratta di predisposizione che potrebbero guidare la partita o quanto meno indicare una strada da percorrere più semplice delle altre.
“Beyond the Horizon” è un gioco intenso ed impegnativo in cui cercare di alimentare ogni scelta possibile.
La civilizzazione di cui parla il gioco è in realtà uno sviluppo di conoscenza per riuscire ad essere più performanti su mappa.
Quello che serve sarà infatti avere un nutrito bagaglio di monete, di tasselli e di pedoni per potersi espandere su nuovi territori.
Le due unità serviranno infatti ad esplorare e poi a colonizzare, con un po' di effetto sorpresa sui costi che saranno necessari.
L'interazione anche in questo caso è abbastanza forte, visto che per quanto riguarda gli edifici sarà necessario l'intervento di qualcun altro.
Fondandolo si avrà immediatamente il bonus, ma per mirare al punto vittoria ci sarà bisogno del sostegno di qualcun altro.
La mappa prenderà varie forme e i propri pedoni varie strade a seconda delle esigenze, rendendo ogni partita sempre varia.
Saranno anche le carte obiettivo a dare, per l'appunto, delle direzioni ben precise alla partita fin dall'inizio.
Avendo quei criteri sia per ottenere punti che per far terminare la partita, i giocatori dovranno necessariamente prendere quelle strade.
“Beyond the Horizon” è un gioco che ha una sua coerenza nella meccanica e nel suo sviluppo attraverso vari strati.
Qualche piccola pecca tecnica non mina l'esperienza di gioco che si prospetta varia da partita in partita per le continue differenza con le possibili azioni che nasceranno.
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