“Tutto tutto”, ma proprio tutto!
“Tutto tutto”, chi più ne ha più ne metta
Tante categorie da prendere in esame e ogni volta qualcosa da dire.
Si copre davvero tutto, tutte le categorie, tutti gli universi, tutti i mondi possibili che vanno sviscerati tra i giocatori.
Pensate a qualunque cosa, spremete le meningi e lavorate anche di memoria per evitare di dire ciò che è stato già detto.
Mettetevi alla prova, quanto ne saprete di una determinata materia tanto da continuare a dire tutto quello che vi viene in testa?
COMPONENTI: “Tutto tutto” è composto da ben 250 carte con tutte le categorie possibili, sotto ogni ambito.
Nella scatola troviamo 10 carte giudizio che da un lato mostrano da un lato una penalità, dall'altro una eliminazione.
La parte importante del gioco è però rappresentata da un massiccio mazzo di ben 250 carte.
Su ognuna di queste carte, tutte contraddistinte da un'illustrazione molto pop e colorata, si trova anche una categoria.
Le categorie presenti sono davvero le più svariate e spaziano in modo davvero assurdo, toccando vari tipi di argomenti.
Ci sono delle categorie che abbracciano il mondo animale, altre che invece prendono in esame l'universo televisivo.
PREPARAZIONE: “Tutto tutto” si prepara in cinque minuti, consegnando ad ogni giocatore tre carte categoria
Il mazzo di carte categoria andrà invece mescolato interamente e ad ogni giocatore andranno consegnate tre carte come mano personale.
Dal mazzo delle restanti carte, ne verrà creato uno per giocare, composto da tre carte per ogni giocatore al tavolo.
Le carte in eccesso torneranno nella scatola e dal mazzo messo al centro del tavolo andranno estratte due carte da rendere ben visibili per tutti.
Quelle esposte saranno quindi le due categorie con cui il gioco partirà. Basterà scegliere un primo giocatore per iniziare.
Lo scopo del gioco è quello di indicare sempre delle cose inerenti le categorie in gioco e avere meno penalità alla fine.
IL GIOCO: Bisogna sempre dire cose per entrambe le categorie di “Tutto tutto” che sono esposte, altrimenti arrivano le penalità
Come dicevamo, le categorie possono essere davvero le più varie, da quelle più vaghe a quelle più specifiche.
Si può andare dalle coppie di gemelli famosi ai tipi di uccelli, dalle serie tv medical alle canzoni che abbiano la parola notte nel titolo e così via.
Se il giocatore non avrà una dichiarazione pronta per una delle categorie entro dieci secondi, ci sarà la penalità.
Ci saranno quindi due possibili strade da percorrere: la prima sarà quella di cambiare la categoria giocandone una dalla propria mano sopra quella a cui non c'è stata risposta.
In questo modo si dovrà però dare una risposta valida al tema indicato dalla nuova carta giocata.
La seconda strada invece è quella per la quale girare una nuova categoria dal mazzo, ma prendendo la carta categoria a cui non è stata data risposta e tutte quelle sotto in un proprio mazzo penalità.
A volte potrebbe capitare di dare una risposta, ma non esattamente calzante con quella indicata dalla categoria.
In questo caso, un giocatore potrebbe giocare la sua carta giudizio dal lato “per questa volta passi” davanti al giocatore di turno.
Alla successiva defaillance, la carta andrà girata e si dovrà quindi sostenere la penalità direttamente, senza scampo.
Nel raro caso in cui un giocatore dicesse un termine che possa andare bene per entrambe le categorie in gioco, ci sarà un bonus.
Il bonus permette di scartare una propria carta penalità, oppure aggiungere una terza categoria rendendo il gioco più difficile ma pescando anche una carta per la propria mano.
La partita termina quando un giocatore dovrebbe girare una carta dal mazzo, ma sarà esaurito.
Basterà contare il mazzo delle proprie penalità per stilare una classifica e premiare chi avrà preso meno carte per i propri errori.
CONSIDERAZIONI: “Tutto tutto” è un nomi, cose e città infinitamente più vario e giocato con le carte, adatto a tutti!
Almeno per quelli di una certa generazione dove incolonnare varie categorie cominciando da nomi, cose e città, ma adesso..?
“Tutto tutto” vuole richiamare in qualche modo un tormentone del secolo scorso, ma rendendo moderno il tutto (tutto).
Scordatevi categorie semplici e banali come nomi propri, città del mondo e cose del genere, perchè qui la varietà è tutto.
Il pretesto di ricordare un gioco da carta e penna come quello per il quale siamo passati tutti è in realtà un azzardo.
Perchè effettivamente l'associazione con nomi, cose e città è parecchio sbilanciata a favore ovviamente di questo titolo.
E' sicuramente la varietà a rendere imbattibile questa versione che non prevede la scrittura di nulla, ma solamente dichiarazioni.
Basta una categoria sul tavolo e la propria conoscenza per potersi mettere in gioco e dare prova di ciò che si sa.
Ovviamente ci sono argomenti decisamente più semplici e di dominio pubblico, mentre altri effettivamente saranno parecchio limitanti.
Non complicatissimo indicare vari tipi di fumetto, ma che mi dite con tutte le canzoni con un giorno della settimana nel titolo?
“Tutto tutto” è un tipico esempio di gioco pop che può accattivare un pubblico davvero molto variegato.
Chiaramente il gioco non vuole introdursi nei gruppi spiccatamente gamer in senso stretto, vista la sua immediatezza.
Sicuramente potrebbe essere un titolo accattivante da sfoderare nelle serate party game, in cui ci saranno diverse persone al tavolo.
Ideale invece per una serata tra persone non abituate ai giochi da tavolo a cui si potrà spiegare il gioco davvero in tre secondi.
Immediato e vivace anche per una classica serata da birreria o ludoteca pubblica, per gruppi di ragazzi con voglia di qualcosa di fresco e leggero.
Le categoria strizzano l'occhio al mainstream, dando spazio a quello che la cultura pop di oggi può proporre.
Si da spazio a macrocategorie abbastanza generaliste, ma spesso i temi riguardano musica, cinema e televisione.
Il pubblico mediamente nerd quindi ci andrà a sguazzare trovando sempre almeno un paio di risposte valide per i propri turni.
“Tutto tutto” anche sul filone della rigiocabilità si difende bene, visto che delle 250 carte categoria, se ne useranno solo una piccola parte in base al numero di giocatori.
Massimo 30 carte nella configurazione di massima ampiezza di giocatori fa capire quanto si potrà andare avanti con un titolo frizzante e coloratissimo.
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