“Trick 100”, alza quel valore
“Trick 100”, sarà la carta giusta o un imbroglio?
La carta nascosta potrebbe essere valida oppure quel giocatore avrà bluffato?
“Trick 100” è un gioco in cui il bluff la fa da padrone nella maggior parte dei casi, anche quando non c'è apparentemente speranza.
Bisognerà sempre cercare di scartare una delle proprie carte, nel modo più lecito possibile oppure traendo gli altri in inganno.
Ci sono delle regole ferree per giocare le proprie carte e non sempre sarà possibile poterle rispettare.
Ma quanto potrebbe essere divertente e diabolico cercare di tradire la fiducia degli altri con un bluff abilmente escogitato?
COMPONENTI: “Trick 100” è composto interamente di carte numerate ed ogni carta, a parte i 100, avrà dei colori di riferimento.
Nella confezione tascabile troviamo semplicemente un mazzo di carte. Su ogni carta compare un numero che va da un doppio zero fino al 100.
Ogni carta numerata ha uno o due colori di riferimento, mentre il 100 è una carta multicolore che funge da jolly.
IL GIOCO: Dopo aver distribuito le carte in “Trick 100”, bisognerà giocare una carta al proprio turno, coperta o scoperta.
Al proprio turno un giocatore dovrà scegliere che azione svolgere tra quelle possibili, idealmente passare e pescare una carta oppure giocarne una.
Se si gioca una carta bisognerà seguire le due regole regine del gioco, ovvero giocare necessariamente una carta con valore maggiore rispetto a quella visibile nello scarto.
La seconda regola è che oltre al valore superiore, la carta giocata dovrà avere anche almeno un colore in comune con quella nello scarto.
Si potrà invece giocare una carta 100 che andrà sempre bene essendo un jolly e permetterà di giocare, dopo di essa, qualunque numero.
L'ultima opzione è quella di non giocare una carta scoperta sulla pila degli scarti, ma giocarne una qualunque coperta accanto.
In questo modo si darà una possibilità al giocatore successivo di dubitare che lì sotto ci sia una carta valida da giocare o meno.
Il giocatore successivo potrà quindi giocare tranquillamente sugli scarti e far procedere la partita o dubitare di quella carta coperta.
Se si dubita, la carta viene girata e verranno assegnate tre carte di malus pescate dal mazzo a chi perde la sfida.
Dopo aver sfidato, il mazzo degli scarti si azzera e riparte con una nuova carta qualsiasi da chi ha attivato il dubbio.
La partita termina quando un giocatore avrà giocato anche la sua ultima carta diventando vincitore.
CONSIDERAZIONI: “Trick 100” è un gioco che strizza l'occhio a Uno, ma con una componente di bluff che tiene alta la tensione.
Durante l'estate, durante un post cena, in un picnic, è molto facile che venga tirato fuori, ma perchè non valutare un'alternativa?
“Trick 100” vuole essere un gioco da valutare come possibile rimpiazzo di quello che solitamente conoscono anche i non giocatori.
Se ci sono degli aspetti che servono ad un gioco di carte per diventare mainstream, sicuramente la presenza di poche regole è al primo posto.
Le persone che abitualmente non giocano non vogliono leggere pagine e pagine e non vogliono ascoltare lunghissime spiegazioni.
Questo titolo sicuramente si piazza in posti altissimi per quanto riguarda la lista di giochi che hanno poche regole da gestire.
La somiglianza di base con un gioco di carte famoso come “Uno” sicuramente ha già un traino importante.
Avere la possibilità semplicemente di giocare una carta o pescare al proprio turno, lo rende subito accattivante pressochè per chiunque.
La scatola più che compatta permette poi di poterlo portare sempre con sé, in ogni minima occasione.
Un gioco che ha tutte le carte in regola per farsi amare dai gruppi di non giocatori e stuzzicare il palato di chi abitualmente gioca.
I componenti sono più che semplici, un mazzo di carte numerato e solo i 100 che fungono come jolly, quindi un po' diversi dalle altre carte.
Punto a sfavore per non aver inventato un piccolo simbolo di riconoscimento dei colori che avrebbe favorito il gioco anche per i daltonici.
Il bluff è il vero marchio di fabbrica di “Trick 100” che lo porta ad offrire dei twist più interessanti rispetto a giochi simili.
Il gioco potrebbe funzionare anche con le due semplici regolette di base, quella sul valore più alto e quella sul colore in comune.
Lo avrebbe reso davvero molto simile ad “Uno”, ma già con qualche differenza per il doppio colore e una catena ascendente di valori.
Però il vero punto di forza del gioco, che da quel mordente che lo elegge come accattivante è proprio la possibilità di bluffare.
La carta la si può giocare anche esternamente rispetto al mazzo degli scarti, con la possibilità di contravvenire alle regole già note.
Potrebbe trattarsi di una carta che sarebbe stata perfettamente utilizzabile nel modo canonico, o una carta di cui sarebbe difficile disfarsi.
Lo potrà sapere solo il giocatore successivo, incaricato di ignorare quella carta e giocare serenamente oppure sfidare la sorte.
La tensione che nasce già solo dal bivio se sfidare il presunto bluff o meno, terrà sempre il tavolo attivo e divertito.
Lo svelamento della carta darà sicuramente penalità ad uno dei due e si potrà però anche ricominciare con una numerazione più bassa.
Il gioco funziona in diverse configurazioni di giocatori, sia come numero che come esperienza di gioco.
“Trick 100” è quel titolo che non offre molto di nuovo ma che si fa giocare proprio per quelle due trovate in più rispetto ai classici.
Un gioco semplice sotto ogni aspetto che offre quella dose di divertimento perfetta per spassarsela con amici non troppo avvezzi a giocare seriamente.
 
 
Commenti
Posta un commento