"Cubosaurus", dinosauri al cubo
“Cubosaurus”, e se i dinosauri fossero stati cubici?
Uno stile grafico fuori dal comune prende in prestito il mondo dei lucertoloni per un gioco di carte.
Nessuno di noi ne ha mai visto uno in carne e scaglie,
eppure i dinosauri forse proprio per questo ci hanno sempre affascinato.
Temibili tirannosauri, miti stegosauri e rapidissimi
velociraptor hanno da sempre calamitato l’attenzione di molti grazie anche a
pellicole di grande fama.
Tutti sono ora riuniti per un gioco di carte in cui prendere
o dare sarà l’unica scelta da fare per ottimizzare il proprio punteggio.
COMPONENTI: Solo carte nella versione base di “Cubosaurus” ma la versione avanzata supporta tessere e segnalini DNA.
Nella divertente scatola quadrata trovano posto 40 segnalini
DNA e 10 tessere che servono per la modalità avanzata.
Il cuore del gioco è rappresentato dalle 55 carte dinosauro,
appartenenti a 7 tipi diversi oltre a 6 carte uovo.
Sulle carte dinosauro sono rappresentati i punteggi relativi
a quella razza per il numero di copie posseduto ed eventualmente simboli DNA.
PREPARAZIONE: Ogni giocatore di “Cubosaurus” partirà già con 4 carte dinosauro davanti e con un mazzo di carte centrale.
Da questo mazzo, ognuno estrarrà 4 carte da esporre di
fronte a sé come proprio schema personale iniziale.
Se si gioca con la versione avanzata, al centro del tavolo
andranno sistemati anche i segnalini DNA e tante tessere DNA pari al numero di
giocatori più uno.
Lo scopo del gioco è quello di ottenere il maggior numero di
punti in base ai dinosauri presenti nella propria area.
IL GIOCO: Una semplice scelta in “Cubosaurus” ad ogni turno. Tenere le carte oppure cederle insieme ad una delle proprie?
In ogni caso, la scelta sarà la medesima, ovvero tenere le
carte e aggiungerle a quelle presenti nella propria area oppure passarle tutte.
Se si sceglie questa seconda opzione bisognerà però
aggiungere una carta dalla propria area di gioco di un tipo diverso rispetto ad
ognuna presente in mano.
Giocando nella modalità avanzata, mettendo in gioco carte
che recano il simbolo specifico, si potranno ottenere segalini DNA pari al
numero di simboli presenti sulle carte messe in gioco.
Questo permetterà, in fase di scelta, di acquistare una tessera
DNA che permetterà di avere bonus sui punteggi di fine round oppure bonus
immediati.
Il round termina quando un giocatore dovrà pescare una carta
dal mazzo dinosauri ma sarà esaurito: questo permetterà di passare subito ai
punteggi.
Ogni tipo di dinosauro in “Cubosaurus” permette di ottenere o perdere punti in base alla quantità di carte di quel tipo possedute.
Ad esempio il tirannosauro farà ottenere punti se si avranno
una o due copie della carta ma li farà perdere dai 3 in su.
I velociraptor sono presenti in due tipologie, grigio e nero:
faranno perdere i punti da singoli, ma le coppie diverse invece ne offriranno.
Le uova infine daranno punti solo se si avrà parità o maggioranza
del tipo di dinosauro di riferimento, altrimenti faranno perdere punti.
Dopo il primo round se ne svolgerà un secondo identico al
primo, ma, nel caso della modalità avanzata, andranno mescolate di nuovo tutte
le tessere, anche quelle acquistate e abbinate con quelle già avanzate.
Alla fine del secondo round ognuno calcolerà i punti dei
propri dinosauri e ovviamente il vincitore sarà chi ne avrà ottenuti in numero
maggiore.
CONSIDERAZIONI: Delizioso lo stile grafico di “Cubosaurus” che, attraverso una meccanica semplicissima, innesca scelte importanti ad ogni turno.
Sono presenti in molti giochi da tavolo così come film e
prodotti di intrattenimento, ma come si comportano in questo gioco?
“Cubosaurus” mette sotto i riflettori una meccanica decisamente semplicissima, ma che richiede una attenta ponderazione.
Al proprio turno si dovranno ottenere carte o bisognerà
cederle insieme ad una delle proprie, limitando quindi la propria area di
gioco.
Questa seconda possibilità deve seguire la regola importante
di non cedere una razza già presente nella rosa di carte che passano.
Perché scegliere questa seconda opzione se non permette di
ottenere carte ma in più ne fa anche perdere una delle proprie?
Potrebbe sembrare assurdo, ma il segreto è ovviamente nel
sistema di punteggio dei vari tipi di dinosauro.
Il già citato tirannosauro da maggiori soddisfazioni se è da
solo, il pentaceratopo al contrario gradisce i gruppi numerosi.
Lo stegosauro fa perdere punti con due o tre esemplari, va
meglio con uno o quattro. Diametralmente opposto invece il brontosauro.
I velociraptor amano accoppiarsi in tipologie diverse,
quindi quello grigio e quello nero offriranno punti se andranno ad incontrarsi.
Le uova di “Cubosaurus” appartengono ad una tipologia specifica e danno punti proprio in relazione a quella specie.
Se si vuole ottenere un punteggio positivo dalle uova,
bisognerà tentare di avere la maggioranza o almeno la parità di quella tipologia
di creatura.
Può sembrare facile, ma bisogna vedere come giocano gli
altri e quante carte possono trattenere e al tempo stesso evitare di offrire le
proprie che servono proprio a soddisfare quelle uova.
Indipendentemente dal numero di giocatori presenti al
tavolo, non si utilizzeranno mai tutte le carte presenti nel mazzo.
In questo modo si avrà comunque un po’ di dubbio sull’effettiva
presenza di ogni esemplare di una specie e rende quasi impossibile farsi dei
conti precisi.
Interessante la modalità avanzata che introduce i segnalini
DNA come moneta di acquisti di speciali tessere che possono fare la differenza.
Con queste tessere si possono guadagnare preziosi punti
extra a fine round ma anche dei benefici durante la partita stessa.
Secondo lo stile grafico, “Cubosaurus” si difende benissimo, mostrando i dinosauri in un modo del tutto inedito.
Li abbiamo visti davvero in tutte le salse, mai in questa versione cubettosa davvero molto
spiritosa e colorata.
La cosa divertente è che pur appartenendo alla stessa specie
e mostrando lo stesso punteggio, molte volte il dinosauro ritratto è in una
posa diversa.
Talvolta c’è solo un movimento della testa, ma è quel che
basta per rendere comunque varie le carte dello stesso tipo.
“Cubosaurus” è un titolo sicuramente apprezzato dagli amanti
dei dinosauri, ovviamente, ma anche da chi cerca un gioco frizzante.
L’immediatezza delle regole lo rende perfettamente
intavolabile anche con chi in genere non tocca giochi da tavolo.
La sua semplicità però non deve farlo passare come un gioco
stupido, ma piuttosto uno in cui una certa strategia ed un pizzico di fortuna si
coniugano benissimo.
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