"Cubosaurus", dinosauri al cubo

“Cubosaurus”, e se i dinosauri fossero stati cubici?

Uno stile grafico fuori dal comune prende in prestito il mondo dei lucertoloni per un gioco di carte.

Cubosaurus

Hanno appassionato la mente di molti ragazzini e hanno trasformato giovani in antropologi di grande successo.

Nessuno di noi ne ha mai visto uno in carne e scaglie, eppure i dinosauri forse proprio per questo ci hanno sempre affascinato.

Temibili tirannosauri, miti stegosauri e rapidissimi velociraptor hanno da sempre calamitato l’attenzione di molti grazie anche a pellicole di grande fama.

Tutti sono ora riuniti per un gioco di carte in cui prendere o dare sarà l’unica scelta da fare per ottimizzare il proprio punteggio.

 

COMPONENTI: Solo carte nella versione base di “Cubosaurus” ma la versione avanzata supporta tessere e segnalini DNA.

Cubosaurus

“Cubosaurus” è un gioco da tavolo ideato da Fabien Tanguy per 2-5 giocatori e pubblicato da MS Edizioni.

Nella divertente scatola quadrata trovano posto 40 segnalini DNA e 10 tessere che servono per la modalità avanzata.

Il cuore del gioco è rappresentato dalle 55 carte dinosauro, appartenenti a 7 tipi diversi oltre a 6 carte uovo.

Sulle carte dinosauro sono rappresentati i punteggi relativi a quella razza per il numero di copie posseduto ed eventualmente simboli DNA.

 

PREPARAZIONE: Ogni giocatore di “Cubosaurus” partirà già con 4 carte dinosauro davanti e con un mazzo di carte centrale.

Cubosaurus

Per cominciare a giocare bisognerà formare il mazzo dinosauro mescolando bene tutte le carte e formandone uno nuovo inserendo 10 carte per ogni giocatore.

Da questo mazzo, ognuno estrarrà 4 carte da esporre di fronte a sé come proprio schema personale iniziale.

Se si gioca con la versione avanzata, al centro del tavolo andranno sistemati anche i segnalini DNA e tante tessere DNA pari al numero di giocatori più uno.

Lo scopo del gioco è quello di ottenere il maggior numero di punti in base ai dinosauri presenti nella propria area.

 

IL GIOCO: Una semplice scelta in “Cubosaurus” ad ogni turno. Tenere le carte oppure cederle insieme ad una delle proprie?

Cubosaurus

Al proprio turno, ogni giocatore partirà senza carte in mano, ne riceverà dal giocatore precedente, se le possedeva oppure dovrà pescarne una.

In ogni caso, la scelta sarà la medesima, ovvero tenere le carte e aggiungerle a quelle presenti nella propria area oppure passarle tutte.

Se si sceglie questa seconda opzione bisognerà però aggiungere una carta dalla propria area di gioco di un tipo diverso rispetto ad ognuna presente in mano.

Giocando nella modalità avanzata, mettendo in gioco carte che recano il simbolo specifico, si potranno ottenere segalini DNA pari al numero di simboli presenti sulle carte messe in gioco.

Questo permetterà, in fase di scelta, di acquistare una tessera DNA che permetterà di avere bonus sui punteggi di fine round oppure bonus immediati.

Il round termina quando un giocatore dovrà pescare una carta dal mazzo dinosauri ma sarà esaurito: questo permetterà di passare subito ai punteggi.


Ogni tipo di dinosauro in “Cubosaurus” permette di ottenere o perdere punti in base alla quantità di carte di quel tipo possedute.

Ad esempio il tirannosauro farà ottenere punti se si avranno una o due copie della carta ma li farà perdere dai 3 in su.

I velociraptor sono presenti in due tipologie, grigio e nero: faranno perdere i punti da singoli, ma le coppie diverse invece ne offriranno.

Le uova infine daranno punti solo se si avrà parità o maggioranza del tipo di dinosauro di riferimento, altrimenti faranno perdere punti.

Dopo il primo round se ne svolgerà un secondo identico al primo, ma, nel caso della modalità avanzata, andranno mescolate di nuovo tutte le tessere, anche quelle acquistate e abbinate con quelle già avanzate.

Alla fine del secondo round ognuno calcolerà i punti dei propri dinosauri e ovviamente il vincitore sarà chi ne avrà ottenuti in numero maggiore.

 

CONSIDERAZIONI: Delizioso lo stile grafico di “Cubosaurus” che, attraverso una meccanica semplicissima, innesca scelte importanti ad ogni turno.

Cubosaurus

I dinosauri possono essere pericolosissimi o anche intimorire per la mole ma apparire totalmente innocui per natura.

Sono presenti in molti giochi da tavolo così come film e prodotti di intrattenimento, ma come si comportano in questo gioco?


“Cubosaurus” mette sotto i riflettori una meccanica decisamente semplicissima, ma che richiede una attenta ponderazione.

Al proprio turno si dovranno ottenere carte o bisognerà cederle insieme ad una delle proprie, limitando quindi la propria area di gioco.

Questa seconda possibilità deve seguire la regola importante di non cedere una razza già presente nella rosa di carte che passano.

Perché scegliere questa seconda opzione se non permette di ottenere carte ma in più ne fa anche perdere una delle proprie?

Potrebbe sembrare assurdo, ma il segreto è ovviamente nel sistema di punteggio dei vari tipi di dinosauro.

Il già citato tirannosauro da maggiori soddisfazioni se è da solo, il pentaceratopo al contrario gradisce i gruppi numerosi.

Lo stegosauro fa perdere punti con due o tre esemplari, va meglio con uno o quattro. Diametralmente opposto invece il brontosauro.

I velociraptor amano accoppiarsi in tipologie diverse, quindi quello grigio e quello nero offriranno punti se andranno ad incontrarsi.


Le uova di “Cubosaurus” appartengono ad una tipologia specifica e danno punti proprio in relazione a quella specie.

Se si vuole ottenere un punteggio positivo dalle uova, bisognerà tentare di avere la maggioranza o almeno la parità di quella tipologia di creatura.

Può sembrare facile, ma bisogna vedere come giocano gli altri e quante carte possono trattenere e al tempo stesso evitare di offrire le proprie che servono proprio a soddisfare quelle uova.

Indipendentemente dal numero di giocatori presenti al tavolo, non si utilizzeranno mai tutte le carte presenti nel mazzo.

In questo modo si avrà comunque un po’ di dubbio sull’effettiva presenza di ogni esemplare di una specie e rende quasi impossibile farsi dei conti precisi.

Interessante la modalità avanzata che introduce i segnalini DNA come moneta di acquisti di speciali tessere che possono fare la differenza.

Con queste tessere si possono guadagnare preziosi punti extra a fine round ma anche dei benefici durante la partita stessa.


Secondo lo stile grafico, “Cubosaurus” si difende benissimo, mostrando i dinosauri in un modo del tutto inedito.

Li abbiamo visti davvero in tutte le salse,  mai in questa versione cubettosa davvero molto spiritosa e colorata.

La cosa divertente è che pur appartenendo alla stessa specie e mostrando lo stesso punteggio, molte volte il dinosauro ritratto è in una posa diversa.

Talvolta c’è solo un movimento della testa, ma è quel che basta per rendere comunque varie le carte dello stesso tipo.

Cubosaurus” è un titolo sicuramente apprezzato dagli amanti dei dinosauri, ovviamente, ma anche da chi cerca un gioco frizzante.

L’immediatezza delle regole lo rende perfettamente intavolabile anche con chi in genere non tocca giochi da tavolo.

La sua semplicità però non deve farlo passare come un gioco stupido, ma piuttosto uno in cui una certa strategia ed un pizzico di fortuna si coniugano benissimo.

 

Dinosauri cubici come non li avete mai visti: con una copia di “Cubosaurus” avrete di che divertirvi scelta dopo scelta.

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