“Skull”, fiore o teschio?
"Skull”, il bluff regna sovrano.
Teschi o fiori si nascondo dietro i dischi dei giocatori, chi riuscirà a vincere le sfide?
Addirittura il mondo dell'animazione ha dedicato a questa celebrazione un film molto appassionante e ora anche un gioco da tavolo.
Si tratta in realtà di una nuova edizione che però ripropone semplicemente la stessa dinamica del gioco classico.
Qualcuno giocherà fiore, qualcuno teschio, ma saranno le sfide a decretare man mano i potenziali vincitori del gioco.
COMPONENTI: “Skull” presenta dei dischi che nascondono le figure di bellissimi fiori o di arcigni teschi.
Nella confezione di forma quadrata troviamo 6 set, ognuno di un colore diverso, a disposizione dei giocatori.
Il set comprende una tessera tappeto a doppia faccia, una vuota e una con il lato fiore ben visibile.
All'interno di ogni set ci sono anche 4 dischetti con lo stesso retro, ma su tre di essi è stampato un fiore, sul quarto invece un teschio.
IL GIOCO: Dopo aver posizionato il primo dischetto, i giocatori di “Skull” potranno piazzarne un altro o attivare una sfida.
Ogni round di gioco comincia con una fase di preparazione, mediante la quale ogni giocatore posizionerà uno dei propri dischi, coperto, sulla tessera tappetino.
A partire dal primo giocatore, si potrà fare una scelta ovvero collocare un nuovo disco su quello già posizionato oppure aprire una dichiarazione.
Se un giocatore colloca un nuovo disco, il successivo avrà la stessa scelta da fare, ma una volta aperte le dichiarazioni, si potrà solo alimentare la sfida.
Quando un giocatore apre le dichiarazioni, indicherà quanti dischi potrà girare senza mostrare alcun teschio.
Dopo la prima dichiarazione, il giocatore successivo potrà passare, uscendo dal round, oppure rilanciare, aumentando di quanto vorrà il numero relativo ai dischi da rivelare.
Ovviamente il numero deve essere superiore a quello già dichiarato ma massimo quanti sono i dischi presenti sui tappetini dei giocatori.
La risoluzione della sfida in "Skull" sarà sempre un momento di religioso silenzio
Quando tutti i giocatori tranne uno avranno passato, chi è rimasto in gioco risolverà la sfida partendo dal rivelare i propri dischi.
Dopo aver rivelato i propri, potrà scegliere da quali tappetini continuare, ma sempre partendo da quelli in cima, fino a quando non avrà raggiunto il numero relativo alla sfida.
Se il giocatore riuscirà a rivelare dischi a sufficienza senza rivelare teschi, allora avrà vinto la sfida e potrà girare dal lato opposto il proprio tappetino.
In questo modo si indicherà che quel giocatore avrà vinto una manche e con una seconda vittoria vincerà la partita.
Invece, se durante la rivelazione dei dischi, il giocatore dovesse trovare un teschio, bisognerà immediatamente fermarsi.
Se il teschio proviene dalla propria pila, il giocatore stesso, tra tutti i suoi dischi, sceglierà quale eliminare definitivamente dal gioco.
Altrimenti, se il teschio proviene da una pila altrui, sarà quel giocatore, casualmente, ad escludere un disco dal set di chi non ha vinto la sfida.
Sarà quindi possibile cominciare un nuovo round, a partire da chi avrà perso il dischetto o, in caso di eliminazione di quel giocatore, dal proprietario del teschio rivelato.
La partita termina in due modi, ovvero con la vittoria di chi riesce a portare a casa due manche, vincendo le sfide.
Oppure quando solamente un giocatore sarà rimasto in gioco con dei dischi a disposizione, ovviamente vincendo la partita.
CONSIDERAZIONI: Teschi e fiore, gli unici elementi in “Skull” che creano però mille dubbi e un clima di costante tensione.
Ebbri di mistero e di attesa. Oppure potreste intavolare questo gioco e godervi il sospetto che si celerà tra i giocatori.
“Skull” è un gioco che presenta pochissimi elementi, ma tanto basta per dare vita a continue dichiarazioni basate più o meno sul bluff.
Non c'è molto materiale nella scatola del gioco se non delle plancette colorate e un set di 4 dischi per ogni giocatore.
Per quanto minimal siano i componenti, presentano comunque un livello grafico gradevolissimo, per l'atmosfera del gioco.
Ogni set presenta infatti un bellissimo fiore di tipo diverso, legato al suo colore, ed anche i teschi sono completamente differenti.
Alcuni ricordano un po' quelli di vecchi samurai, altri invece, come la copertina, sembrano essere i protagonisti della fiesta de los muertos.
Pochissimi materiali dicevamo, ma che possono assolutamente bastare per poter costruire una meccanica di gioco che funziona alla grande.
La scelta tra quello che va posizionato in modo coperto sulla propria plancia infatti può variare solamente tra due cose.
Cosa avranno messo gli altri sopra la propria scheda colorata, un bellissimo fiore oppure un malvagio teschio?
Questo sarà l'amletico dubbio che condurrà i giocatori, man mano, nel processo di dichiarazione, appena qualcuno lo innescherà.
In “Skull” ognuno posiziona teschi fino a quando non si passerà alla fase di dichiarazione, chiamata da un giocatore.
Con l'azione di posizionamento, ognuno sceglierà quali tessere mettere in gioco, una sull'altra, ma poi ad un certo punto qualcuno chiamerà la dichiarazione.
A quel punto la fase si baserà su questo e bisognerà solo aumentare semmai la stima di tessere da girare rispetto all'ultima dichiarata.
Ovviamente in questa fase sarà fondamentale avere una bella faccia tosta e non lasciar tradire mai ciò che si potrebbe aver nascosto sulla propria plancia.
Talvolta, anche avendo giocato un teschio si vorrà andare di bluff per far cadere gli altri in inganno per girare tessere sgradite.
Questa tecnica si potrebbe ovviamente ritorcere contro il giocatore stesso, visto che poi sarà costretto ad esibirlo se dovesse essere lui a sostenere la sfida.
Mediare tra le quantità di tessere da visionare in questa fase sarà fondamentale per essere credibili.
Si potrà anche tentare il colpaccio, essendo puri con tutti fiori sulla plancia, sperando di avere l'intuito giusto sulle tessere altrui.
Capire il modo in cui hanno giocato gli altri infatti potrebbe dare ottime indicazioni su quanto potranno avere di comodo.
“Skull” mette in luce le capacità attoriali dei giocatori in un titolo legato al bluff in modo molto marcato.
Con i suoi pochi elementi ma di pregio, riesce a coinvolgere anche 6 persone al tavolo, arricchendo di pathos una serata giochi.
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