“Il gatto e la torre”, raggiungiamo le stelle?
“Il gatto e la torre”, verso il decimo piano
Toto deve raggiungere almeno il decimo piano della torre per poter guardare le stelle
Il gatto è Toto, un delizioso gattino nero che ha perso la mamma, e credendola tramutata in stella, vuole raggiungere una grande altezza per vederla.
Per farlo dovrà arrampicarsi su una torre che con attenzione dovrà essere costruita, passo dopo passo, parete dopo parete e piano dopo piano.
A far compagnia in questa avventura ci saranno anche diversi aMici che pian piano saliranno la torre e daranno una mano a coronare il sogno di Toto.
COMPONENTI: “Il gatto e la torre” include diversi gattini in varie pose e pareti della torre mai della stessa altezza
“Il gatto e la torre” è un gioco da tavolo creato da Masakazu Takizawa per 1-5 giocatori e pubblicato da Studio Supernova.
Nella scatola che si apre come un bellissimo libro sono presenti i piani numerati della torre, ce ne sono 24.
Sono 54 le pareti che sono rappresentate da muro di mattoni, finestrella, arcate e statue, ma anche 6 colonne.
Abbiamo poi 20 carte azione che permetteranno di aggiungere piani alla torre o di inserire dei gattini.
Le 16 carte missione daranno dei compiti che, se soddisfatti, potranno permettere a Toto di salire alcuni piani.
Le deliziose pedine gatto rappresentano Toto e i suoi aMici, disponibili in 4 colori con varie pose.
Infine ci sono delle buste finale che rappresentano un epilogo misterioso da aprire portando a termine il gioco in base ai piani raggiunti.
PREPARAZIONE: Tutti i componenti de “Il gatto e la torre” andranno divisi per tipo e Toto stazionerà al primo piano.
Dal mazzo di carte azione e da quello delle missioni andranno estratte le carte zampa che saranno le prime ad esser esposte.
Le restanti carte di ogni mazzo andranno invece mescolate separatamente e piazzate accanto alle carte esposte.
Andrà creata poi una riserva con i piani della torre in ordine crescente, col piano 2 in alto e tutti gli aMici divisi per tipo.
Anche le varie pareti andranno divise per tipo e posizionate a lato del tavolo.
Lo scopo del gioco sarà quello di collaborare per poter portare Toto al decimo piano di una torre che verrà costruita piano dopo piano.
IL GIOCO: “Il gatto e la torre” permette di comporre la struttura inserendo nuovi piani e nuovi aMici seguendo le carte azione.
Le azioni riguarderanno la possibilità di costruire nuovi piani della torre oppure di inserire un nuovo gatto.
Per costruire un piano della torre, si dovranno prendere le tipologie di pareti indicate e posizionarle ai lati del piano più in alto piegando un po' le alette.
Dopo aver posizionato le pareti si potrà inserire il piano successivo seguendo la numerazione dalla pila relativa.
Se invece si vuole inserire un gatto, bisognerà prendere quello indicato e posizionarlo in un punto qualsiasi di un piano.
Dopo aver svolto la propria azione, il giocatore di turno controllerà le due carte missione esposte per verificare se ne fosse stata soddisfatta almeno una.
Le missioni possono riguardare la presenza di aMici in posizioni specifiche di adiacenza oppure sistemati l'uno sull'altro in piani superiori a quello dove si trova Toto.
Nel caso in cui una missione fosse soddisfatta, sarà possibile far salire Toto del numero di piani indicato dalla carta.
Capiterà che alcuni piani potranno cadere, bisognerà mettere da parte le pareti cadute sul tavolo e continuare a giocare, sistemando nella riserva eventuali piani crollati e aMici caduti.
Se dovessero crollare 5 o più pareti durante la partita, il gioco terminerà purtroppo con una sconfitta.
La partita invece sarà completata se Toto riuscirà a raggiungere il decimo piano della torre, dando la possibilità di aprire la busta relativa e leggere l'epilogo della sua storia.
Con un po' di pratica si potrà tentare di creare torri sempre più alte, portando Toto ancora più su e dando la possibilità di aprire nuove buste per i finali alternativi.
CONSIDERAZIONI: “Il gatto e la torre” è un poetico gioco di equilibrio in cui l'attenzione e la mano ferma sono essenziali.
Il cielo stellato, in questo gioco, ha un'altra valenza, pur non essendo fisicamente presente, ma ci sarà come obiettivo primario.
“Il gatto e la torre” fa leva su una piccola poesia di fondo, un'ambientazione malinconica che abbraccia un gioco di destrezza.
Anche chi magari non darà nessuna valenza all'ambientazione, preferendo la più fredda meccanica di cubetti e colori, qui si ricrederà.
La storia che si trova alla base di questo titolo infatti è degna dei più struggenti film d'animazione o libri per bambini.
Il tenero Toto infatti è rimasto orfano di mamma e credendola ora una stella, vuole salire questa torre per raggiungerla.
Non a caso si racconta bene, anche a livello puramente estetico, questa storia, perchè non si potrà fare a meno di farsi coinvolgere da essa.
Sapere che tutto quello che si fa, idealmente, sarà per far ricongiungere un gattino alla sua mamma, farà breccia anche nei cuori più aridi.
Questa missione infatti terrà incollati i giocatori in uno stato di tensione, pur avendo componenti illustrati in modo fiabesco e accattivante.
La torre che pian piano prenderà vita sembrerà davvero uscita da un libro delle favole, con una struttura che irrimediabilmente non sarà sempre stabile.
Sarà molto coinvolgente vederla prendere forma con un colpo d'occhio sul tavolo che cambierà anche di partita in partita.
“Il gatto e la torre” necessita di nervi saldi e mente ferma ed anche un giusto gioco di astuzia nell'atto di svolgere l'azione giusta.
La torre potrebbe avere delle fattezze diverse proprio perchè composta da strutture differenti, piano dopo piano.
La conformazione la vuole ovviamente estesa in altezza, solo che le pareti che comporranno la struttura dei vari piani sarà sempre differente.
Le pareti infatti avranno altezze differenti, anche se di pochissimo e questo renderà la torre super leggera e molto spesso pendente.
Il giusto criterio sarebbe quello di capire la direzione della pendenza e rimediare salendo ancora, azione dopo azione.
La presenza di gatti sarà la ragione con cui Toto salirà i piani, ma bisognerà prima issare la torre e solo poi permettere agli aMici di fare il proprio dovere.
La necessità di soddisfare le missioni su piani sempre più alti di Toto, farà si di dover spostare sempre gatti più in alto, proprio come un incitamento verso il gattino protagonista.
Impossibile non lasciarsi rapire da una velocissima partita de “Il gatto e la torre”, un gioco di destrezza con un'anima candida alla sua base.
La collaborazione al tavolo sarà totale per poter finalmente far abbracciare, anche se solo idealmente, il micetto alla sua mammina.
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