“Perspectives”, la prospettiva è importante.
“Pespective”, questione di punti di vista.
Un caso da risolvere, delle domande a cui rispondere, ma tutti avranno solo parte delle informazioni
Ci sono delle domande ben precise alla quale bisogna dare voce, c'è necessità di fare luce su questi intricati misteri.
Ecco allora dei valenti detective che potranno essere in grado di ottenere le informazioni giuste per trovare la verità.
Le informazioni però sono tutte frammentate singolarmente tra i partecipanti, ognuno vedrà il caso solo dalla propria prospettiva!
COMPONENTI: Nelle tre buste di “Perspectives” si nascondono le importanti immagini utili per risolvere i casi.
All'interno della scatola si troveranno tre diversi plichi, ognuno dedicato ad uno dei tre casi proposti dal gioco.
All'interno di ognuno dei plichi, ci saranno i componenti relativi a quel caso specifico, suddivisi in 4 atti.
In ogni raccoglitore per gli atti si trova un set di 12 carte immagine che possono appartenere a varie tipologie.
Ci sono scatti fotografici, inquadrature di schermate, documenti, talvolta anche estratti da telecamere di sorveglianza.
PREPARAZIONE: Su ogni plico di “Perspectives” è indicato il regolamento veloce da leggere e istruzioni su come preparare il caso.
Un giocatore andrà a leggere le regole stampate proprio sul plico e, come indicato, estrarrà le immagini, sul lato dorso, appartenenti al primo atto.
Le carte andranno distribuite ai giocatori una per volta, offrendo quindi una mano di immagini ciascuno.
Lo scopo del gioco è quello di affrontare i 4 atti del caso e di trovare le risposte alle domande che verranno poste.
IL GIOCO: Dialogare e confrontarsi sono due elementi essenziali in “Perspectives” se si vuole arrivare alla risoluzione del caso.
Le carte sono di esclusiva proprietà del giocatore che le possiede, non potrà farle guardare agli altri in questa fase.
Sarà naturale, descrivendo le immagini, trovare dei punti di connessione tra quelle presenti nelle mani di altri giocatori.
Saranno quindi i propri compagni di gioco a inserirsi e descrivere a propria volta ciò che vedono nel dettaglio.
Alcuni elementi vanno descritti in modo molto accurato per poter ricevere poi dei feedback dagli altri.
Parlare di date, di nomi, di particolari contenuti nelle immagini, sarà essenziale per avere un confronto diretto.
Ogni giocatore di “Perspectives” vedrà solamente la propria parte di elementi legati alla risoluzione del caso.
Tra le immagini che i giocatori hanno in mano c'è tutto quello che serve per poter rispondere alla domanda che il prologo alla storia avrà indicato.
Se lo riterranno necessario, una sola carta, appartenente ad un solo giocatore, potrà essere messa in bella mostra sul tavolo.
I giocatori potranno anche scegliere di mettere sotto i riflettori altre carte, ma al costo di un punto ciascuna, da detrarre dalla propria valutazione.
Quando i giocatori penseranno di avere la risposta alla domanda letta nel prologo, allora potranno leggere il retro dell'atto del caso in corso
Oltre alla domanda iniziale, troveranno altre domande a cui dare risposta con le informazioni già scambiate.
Dando la risposta anche a queste domande, si aprirà la scheda dell'atto e si leggeranno le risposte oltre alla spiegazione generale di quella porzione di caso.
Ogni risposta corretta data varrà un punto, a cui però va sottratto un punto per ogni carta extra rivelata nel corso dell'atto.
Dopo aver risolto l'atto, si passerà a quello successivo che donerà nuovi dettagli alla vicenda e nuove domande a cui rispondere.
Arrivati al quarto atto, si noterà che il suo raccoglitore non contiene immagini, ma andranno sfruttate quelle precedenti.
Anche il quarto atto avrà le sue domande a cui si dovrà dare risposta per poi leggere l'epilogo generale e avere il punteggio totale relativo al caso.
CONSIDERAZIONI: “Perspectives” è un giallo fuori dal comune in cui l'interazione tra i giocatori è significativa.
La collaborazione in questi casi è fondamentale, ma mai come lo è in un gioco in cui ognuno guarderà le cose dalla propria prospettiva.
“Perspective” permetterà ai giocatori di avere solamente uno spiraglio di informazioni che dovranno comunicare solo verbalmente agli altri.
Le informazioni ci sono, sono subito disponibili e si trovano tra le mani dei giocatori: tutti dall'inizio hanno ciò che serve per rispondere alle domande.
Solo che i giocatori si ritrovano ad avere una dose di informazioni solo parziale, se presi singolarmente.
Il lavoro di squadra quindi è fondamentale per poter riuscire a mettere insieme i pezzi di puzzle disseminati tra i partecipanti.
La comunicazione è quindi l'arma più importante che avranno i valenti detective al tavolo per poter capire come gestire le cose.
Iniziare a descrivere le proprie immagini servirà a trovare dei punti in comune con quelle presenti tra le mani degli altri.
Tutto è collegato, informazioni da incastrare, immagini che poi si completano con informazioni provenienti altrove.
Lo scambio di verità, puramente verbali, quanto più complete saranno, più efficacemente potranno dare frutti.
“Perspective è un gioco che si presenta quasi come una serie tv, essendo suddiviso in atti, così come gli episodio di un cult televisivo.
Per non avere subito troppa carne al fuoco, i giocatori affronteranno un passo alla volta tutto quello che riguarderà un caso.
Si avrà quindi una suddivisione in quattro atti che permetterà pian piano di rispondere a svariate domande.
Il raccoglitore delle immagine relative ad un atto porrà subito una domanda importante ai giocatori, sulla quale dovranno concentrarsi.
Nel tentativo di cercare questa risposta, si andranno a recepire informazioni utili che serviranno poi per rispondere anche alle altre non dichiarate inizialmente.
Le risposte dovranno essere ben chiare e soprattutto all'unanimità tra tutto il gruppo, rispetto a quanto appreso dagli scambi di comunicazione.
Dopo aver risolto un atto, si passerà al prossimo, che riguarderà lo stesso caso, con gli stessi protagonisti, ma con altre domande da risolvere.
Nuovi elementi quindi prenderanno posto nel racconto e ovviamente nuove immagini saranno suddivise tra i giocatori.
Il quarto atto sarà un po' differente perchè si discuterà tutti insieme, sfruttando le carte già viste in precedenza, per porre fine alle indagini.
“Perspective” cambia la concezione di giallo andando a visionare il caso attraverso punti di vista differenti.
Qualcosa del genere era già capitato in alcuni titoli vagamente simili, come ad esempio i “Decktective” o gli “Sherlock”.
Due saghe dal notevole successo che hanno reso frammentate le informazioni tra le mani dei giocatori.
In questo caso, le immagini saranno già tutte in gioco, la trama non si svilupperà pian piano con eventi anche straordinari.
Ma questa scelta rende il gruppo di gioco ancora più protagonista, potendo parlare di tutto ciò che è presente nella propria mano quando si vuole.
L'interazione è assolutamente massima, qualità che talvolta nei collaborativi tende ad essere poco presente, a causa di un leader troppo ingombrante.
Qui tutti si ritroveranno ad essere essenziali per la risoluzione del caso e per dare il proprio fondamentale contributo.
Diversi per natura, per periodo e per location, i tre casi tendono ad intrigare con i tanti misteri che li attanagliano.
“Perspectives” ha lanciato una nuova meccanica che potenzialmente potrebbe dare vita a numerosi altri capitoli.
Che questo sia stato solamente l'apripista di una nuova saga che vedrà la collaborazione prendere una nuova identità?
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