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Visualizzazione dei post da febbraio, 2018

"Bang!", croci e delizie del gioco di carte tutto italiano

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Serie tv come Westworld , seppur con una bella spruzzata di modernità e di fantascienza, hanno contribuito a riportare in auge un genere che ormai raramente possiamo vedere al cinema o nei prodotti televisivi, ovvero quello western . Nel mondo dei giochi da tavolo invece, grazie ad un classico moderno che è già nelle collezioni di molti utenti, si respira tranquillamente la polvere dei vecchi saloon e dei duelli tra pistoleri. Il nome di questo gioco è semplicemente “ Bang! ”. “ Bang! ” è stato ideato dall'italianissimo Emiliano Sciarra , può riunire intorno al tavolo fino a 8 giocatori partendo da un minimo di 3 ed è stato lanciato sul mercato dalla DVGiochi . Avendo avuto un riscontro di pubblico piuttosto consistente, il gioco ha avuto una continua rinascita con edizioni che hanno proposto le stesse meccaniche, più o meno le stesse carte, ma con aggiunta di nuovi personaggi esclusivi o di componenti di gioco che riuscivano ad impreziosire l'esperienza, magari inser

"Orleans", impariamo il concetto di bag building

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E' da un po' di tempo che c'è la sana abitudine di utilizzare, come titolo di un gioco da tavolo, il nome di una più o meno nota città, meglio se appartenente a quell'area dell'Europa centrale che copre Francia e Germania. Uno tra la moltitudine di titoli disponibili sul mercato con questa caratteristica è un coinvolgente bagbuilding che ispira il suo nome dalla città di “Orelans”. “Orleans” è un gioco ideato da Reiner Stockhansen, pensato per 2-4 giocatori, anche se è disponibile un economicissimo pacchetto che offre tutti i materiali necessari per introdurre un quinto giocatore e pubblicato in Italia dalla Cranio Creations. Nella scatola troviamo un bel po' di materiale che farà la felicità dei giocatori che amano trovare tanta mercanzia all'interno delle scatole di gioco. In quattro colori sono disponibili i set dedicati ai singoli giocatori, quindi una serie di casette, dei cubetti, un omino ed una plancia personale, il tutto ovviamente molti

"Monster My Friend", diventare amici del mostro conviene!

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Da piccoli ci hanno spaventato con la storia dell' uomo nero , del mostro cattivo che sarebbe spuntato dall'armadio qualora avessimo disobbedito o non avessimo svolto i nostri doveri da bambino, ma chi avrebbe immaginato che un giorno proprio quei mostri avrebbero potuto essere dei nostri fidati amici attraverso un veloce e simpatico gioco di carte? “ Monster my friend ” ci permette proprio di fare amicizia con una serie di mostri classici, quanto meno per la cultura nipponica o di cacciarli per agognare alla vittoria. Il gioco è arrivato in Italia grazie alla DVGiochi ed è un party game ideato da Pesu Nabenu che supporta dai 3 agli 8 giocatori che dovranno attraversare un totale di cinque manches per accumulare il maggior numero di punti vittoria. All'interno della ridotta confezione in cartone troviamo una serie di piccole fiches in plastica che rappresenteranno i punti vittoria guadagnati durante in gioco in due colori: argento che varrà un solo punto e d

"Patchwork", 2 giocatori maghi del cucito

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Probabilmente nessuno di voi sarà un asso nel cucito . Dopotutto è ormai un'arte molto difficile da padroneggiare: al giorno d'oggi sono davvero in pochi a saper ricamare alla perfezione o anche a creare personalmente quei maglioni e quelle sciarpe che potrebbero essere dei preziosi regali da consegnare nelle festività natalizie a parenti ed amici. Non imparerete probabilmente nulla sul punto croce o su come sferruzzare abilmente, ma tra bottoni e stoffe, potrete divertirvi con “ Patchwork ”. Il gioco è stato pubblicato in Italia dalla Uplay ed è destinato solamente a due giocatori, offrendo dunque una continua sfida testa a testa per la durata di circa una mezz'ora. “Patchwork” è stato creato da Uwe Rosenberg a cui dobbiamo la nascita di altri titoli ben più consistenti come ad esempio “ Agricola ”, ma qui ci troveremo di fronte a qualcosa di molto più semplice ed immediato. Nella confezione quadrata del gioco troveremo 33 tasselli che ricorderanno per certi v

"Dixit", il party game moderno adatto a tutti

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Non c'è verso. Se potete fregiarvi di conoscere almeno un minimo i giochi da tavolo moderni, o quanto meno avete tra le vostra cerchia di amicizie un piccolo nerd che ha avuto l'ardire di proporre un gioco che vada oltre il canonico “ Taboo ”, vi sarà sicuramente capitato di fare una partita a “ Dixit ”, un pluripremiato titolo giunto dalle nostre parti grazie alla “ Asmodee Italia ”, realizzato da Jean-Louis Roubira e perfetto per i gruppi anche numerosi grazie alla sua struttura da ottimo party game . All'interno della confezione del gioco base troviamo una struttura che rappresenta il segnapunti, disegnato come un bel prato numerato in cui faremo avanzare i nostri agili coniglietti , pedine colorate che ogni giocatore sceglierà all'inizio del gioco, oltre ad un set di 6 talloncini con una numerazione che parte dall'uno e termina ovviamente con il numero sei, che serviranno per le votazioni, giro dopo giro. Punto su cui ruota tutto è ovviamente il maz

"Kaleidos", in gioco la fantasia e il colpo d'occhio

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Pensate di avere un gran colpo d'occhio? Non vi spaventa la confusione e riuscite a piazzare in ordine numerosissimi soggetti con una rapida occhiata? Pensate di possedere una creatività fuori dal comune, tanto da riuscire a cavarvela in ogni situazione? Se avete risposto positivamente almeno ad una di queste tre domande, allora potreste essere dei bravissimi giocatori di “ Kaleidos ”, un divertente titolo di Spartaco Albertarelli , edito in Italia della Oliphante e adatto da un numero di giocatori che va da un minimo di due fino ad un massimo di persone possibili da sistemare intorno al proprio tavolo. Nella bellissima confezione di “ Kaleidos ”, che non si presenta nel canonico cartone bensì in un'elegantissima scatola di latta, troveremo delle basette facilmente montabili per realizzare degli utilissimi supporti, una clessidra da un minuto, delle matite, delle carte su cui sono contrassegnate le lettere dell'alfabeto, un blocchetto di fogli di carta e soprattut

"Photosynthesis", quando il gioco incontra la scienza

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Molti reputano il gioco da tavolo come un'attività destinata ai più piccoli, forgiata sul puro intrattenimento, senza la minima valenza culturale o istruttiva. La concezione di gioco da tavolo però sta pian piano cambiando grazie ad una serie di titoli decisamente ostici per i palati dei neofiti, tanto da dimostrare come questa passione possa essere destinata ai più grandi e smaliziati utenti, ma anche grazie a giochi che hanno un chiarissimo valore divulgativo a livello scientifico come “ Photosynthesis ”. Il gioco edito dalla “ Oliphante ”, realizzato da Hjalmar Hach e meravigliosamente illustrato da Sabrina Miramon gestisce dalle due alle quattro persone intorno al tavolo e, da quel che chiaramente può suggerire il titolo, racconta del fenomeno naturale della fotosintesi attraverso un'oretta di gioco coinvolgente e bramoso di strategie giuste per puntare alla vittoria. Numeroso il materiale contenuto nella scatola, tutto realizzato in un cartone molto resistente e

"Una Storia di Pirati", il divertente gioco legacy da giocare con un'app

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Li hanno sempre dipinti come dei temibili fuorilegge che veleggiano su navi pronte ad assalire pacifici mercantili o ad assalire feroci rivali che vorrebbero mantenere il dominio su una certa zona di territorio marino. Gambe di legno, uncini al posto delle mani, bandane e un occhio coperto da una benda rappresentano alcuni elementi che contraddistinguono i pirati dai meno pericolosi navigatori dei mari, ma che ne direste di trasformarvi per una bella serie di missioni in uno di loro grazie a “ Una storia di pirati ”? “ Una storia di pirati ” è un titolo pubblicato in Italia dalla Cranio Creations , supporta fino a 4 giocatori ed è sicuramente una delle novità più originali e particolari che il panorama ludico italiano possa fregiarsi di avere sul mercato. Nella confezione troveremo un vero e proprio gioiellino, ovvero una nave pirata in 3D fatta di cartone piuttosto spesso, con tanto di albero centrale su cui sarà alloggiato il posto della vedetta, ma oltre a ciò avremo anche

"Splendor", i mercanti di gemme della Asmodee Italia

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Messaggio rivolto soprattutto a voi donne intente a leggere questa pagina: quante volte vi sarà capitato di rimanere ammaliate di fronte alla vista di una bella serie di luccicanti pietre preziose nelle luminosissime e scintillanti vetrine delle migliori gioiellerie ? Quanto avrete sognato di poter maneggiare quelle piccole ma straordinarie gemme che rappresentano ricchezza e prestigio? Sicuramente molte volte, ma probabilmente sarà difficile trovarle magicamente tra i propri averi. Per compensare questa lacuna arriva “ Splendor ”, un titolo di Marc Andrè portato nei nostri negozi dalla “ Asmodee Italia ” e adatto ad un numero di giocatori dai 2 ai 4 per una mezz'oretta di gioco circa. Non troverete vere gemme all'interno della confezione, ovviamente, ma sarà un vero piacere maneggiare le fiches in vari colori che rappresenteranno delle pietre preziose di varia tipologia, utilissime per poterle convertire in preziosissime carte, suddivise in tre tipologie differenti

"Traders of Osaka", venditori di merci nel Giappone antico

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Katsushika Hokusai potrebbe non dire molto ad alcuni di voi, ma si tratta di un pittore ed incisore nipponico molto famoso a livello mondiale e di cui sicuramente avrete visto alcune opere, quanto meno utilizzate per innumerevoli gadget di vario tipo. Vagamente ispirato per una certa cura grafica a questo celeberrimo artista, si è affacciato nel mercato ludico “ Traders of Osaka ”, un titolo che supporta 2-4 giocatori, edito dalla Z-Man Games e purtroppo ancora privo di una versione italiana, seppur perfettamente giocabile in qualsiasi edizione grazie alla totale assenza di testo. Scopo del gioco sarà quello di riuscire a vendere le 4 merci che “ Traders of Osaka ” prende in esame tentando di ricavarne il maggior guadagno e, possibilmente, tentando di affossare le imbarcazioni relative alle merci sulle quali i nostri avversari si stanno maggiormente concentrando. All'interno della confezione del gioco troviamo una pratica plancetta su cui verrà posizionato il mazzo di p

"Crocevia del carbone", l'intenso gioco di carte di "Coal Baron"

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Non estraevano esattamente del carbone, eppure le gesta più simpatiche che possiamo associare al lavoro in miniera e tutto ciò che ne consegue, è stato da sempre associato ai sette nani di disneyana memoria, intenti a canticchiare allegri e contenti, lasciando a casa la svampita Biancaneve indaffarata con le sue faccende domestiche tra uccellini e scoiattoli. Da qualche mese c'è un nuovo modo di divertirsi col carbone ed il suo trasporto grazie a “ Crocevia del carbone ” di Wolfgang Kramer e Michael Kiesling , un titolo adatto per 2-4 giocatori disponibile anche in versione italiana grazie alla “ Cranio Creations ”. In realtà “ Crocevia del carbone ” è un po' la Eva nata da una costola di Adamo, in quanto può considerarsi la versione gioco di carte di “ Coal Baron ”, meglio conosciuto in terra teutonica come “ Gluck Auf ”, ma capace di condensare in un'oretta di gioco una meccanica di piazzamento lavoratori e di collezione set che non farà storcere il naso nemmeno

"Dice Forge", il primo dice building sul mercato

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Nel regno dei giochi da tavolo alcune meccaniche simili hanno finito per dar vita ad una varietà di giochi davvero massiccia. Tutto iniziò con i deckbuilding in cui man mano comporre un mazzo di carte che comprendesse utili mezzi per arrivare alla vittoria, si continuò con i bag building in cui dal proprio sacchetto tirar fuori risorse utili per portare avanti la propria avventura, ma poi si affacciò nel mondo dei boardgames “ Dice Forge ” tirando fuori dal suo cilindro un mezzo differente per collezionare materiali. Come suggerisce il titolo del gioco di Régis Bonnessée che supporta da 2 a 4 giocatori, pubblicato nel nostro paese dalla “ Asmodee Italia ”, ci troviamo infatti di fronte ad un set di dadi “modellabili” che possiamo man mano forgiare in modo differente, tanto da acquisire risorse sempre più considerevoli. Nella scatola troviamo una coppia di dadi per ogni giocatore, una plancetta personale per tener conto di tutte le risorse che il gioco offre, una plancia da me