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Visualizzazione dei post da gennaio, 2018

"When I Dream", il gioco in cui si sogna ad occhi aperti

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Quante volte vi è capitato di svegliarvi una mattina con uno strano motivetto in testa, oppure con la consapevolezza di aver sognato qualcosa di totalmente assurdo. Ma magari di quel sogno tanto particolare vi manca un tassello, un elemento che, dormendo, vi aveva tanto fatto sobbalzare ma che da svegli proprio non riuscite a ricordare? E se la colpa fosse tutta di strane creature che popolano il mondo dei sogni e che tentano di portare l'ignaro dormiente dalla loro parte con strani suggerimenti? Questa a grandi linee potrebbe essere la descrizione di “ When I Dream ”, un titolo della Drawlab , arrivato nel nostro paese non più di qualche mese fa grazie alla “ Asmodee Italia ”, ideato da Chris Darsaklis e capace di supportare dai 4 ai 10 giocatori per partite che non dovrebbero mai sforare i 40 minuti circa, anche se al tavolo dovessero esserci delle persone che non hanno mai preso in mano altri materiali di gioco che non provenissero da “ Risiko ” e affini. Nella sc

"Viticulture", il gioco che profuma di vino

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Gli astemi non avranno scuse: seppur l'argomento sia quello legato all'enologia, il titolo di cui sto per parlare è un gran bel gioco che merita appieno di essere vissuto anche da chi non prenderebbe un goccio d'alcol nemmeno per scommessa. “ Viticulture ” è un gioco per 2-6 giocatori pubblicato in Italia dalla “ Ghenos Games ” e sicuramente è uno di quei titoli che strizza maggiormente l'occhio ad un pubblico più smaliziato ed abituato a restare seduto intorno ad un tavolo con gli amici per affrontare un gioco piuttosto corposo, tenendo sotto controllo vari elementi per riuscire ad arrivare alla vittoria prima degli avversari. A parte la magnificenza del tabellone di gioco che rappresenta con uno stile perfetto un'azienda vinicola come quelle che è possibile visitare, ad esempio, in territorio toscano, tanto quasi da far sentire il profumo di mostro durante la partita, l'elegantissima confezione di gioco racchiude un vero e proprio tesoro. Le carte s

"Take That", attenti ai numeri doppi!

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E' un vero peccato che molti amino giocare solo con le canoniche carte francesi o quelle relative alle varie regioni d'Italia senza invece conoscere un buon bagaglio di opportunità che invece sono offerte dal vastissimo, e in Italia purtroppo ancora semisconosciuto, mondo dei giochi da carte moderni. Ad esempio “ Take That ”, un divertente ed appassionante gioco di carte ideato da Andreas Spies e Reinhard Staupe , per 2, 3 o 4 giocatori, che è stato pubblicato dalla “ Nürnberger-Spielkarten-Verlag ” ma che purtroppo non ha ancora una sua versione italiana: poco male però visto che il gioco è totalmente indipendente dalla lingua e potrete quindi acquistarlo in versione straniera senza alcun tipo di problema. Il contenuto della scatola è composto semplicemente da 79 carte che racchiudono numeri dal 12 al 98: alcuni sono colorati in arancio, altri in azzurro, ma ciò non cambia nulla del loro valore, al contrario invece delle carte dal doppio numero, quindi 22, 33, 44

"Patchistory", dalla Corea un patchwork di civilizzazione

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Del territorio coreano non conosciamo molto, non è una cultura a noi molto affine, eppure ludicamente parlando, saltano fuori alcuni prodotti che, senza saperlo, affollano i nostri negozi di giochi e magari addirittura le nostre collezioni. Un esempio emblematico è quello di “ Patchistory ”, titolo realizzato da Hyun-Yup Kim e Yeon-Min Jung che supporta da 2 a 4 giocatori per partite dalla durata media di un paio d'ore ed acquistabile anche sul territorio italiano grazie alla “ DVGiochi ”. Ci troviamo assolutamente di fronte ad un gioco rivolto ai gamer più accaniti visto che diverse sono le cose da tener presente mentre si gioca, dovendo attuare diverse strategie differenti intorno alle 3 ere che comporranno l'intero arco della partita, un po' come “ 7 Wonders ” ci ha insegnato insomma. Ogni era è composta da 5 turni che, a loro volta, sono frammentati da varie azioni da svolgere passo dopo passo per accrescere il proprio bagaglio di risorse e rendere tangibile

"I Ragià del Gange", le atmosfere Bollywood della DVGiochi

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Chi almeno una volta nella vita non ha desiderato abbandonare tutto e recarsi nel lontano Oriente dove dedicarsi semplicemente alla meditazione e al riposo, alla scoperta di sé stessi e all'avvicinamento a realtà spirituali che non appartengono alla frenesia delle metropoli dove viviamo? Beh, se proprio non riuscite a fare un salto in luoghi così poco vicini, ma volete comunque assaggiarne le atmosfere rimanendo incollati alla vostra postazione da gioco, potete gustarvi un nuovo titolo portato in Italia dalla “ DVGiochi ” che risponde al nome de “ I Ragià del Gange ”, un titolo ideato da Inka e Markus Brand che può trasportare da 2 a 4 giocatori nei coloratissimi territori indiani. L'ambientazione è di quelle più colorate e in stile bollywood mai trovate in un gioco da tavolo, in special modo con un titolo di piazzamento dal sapore piuttosto classico come questo. Nella scatola troviamo un gran bel tabellone illustrato da Dennis Lohausen che, di primo acchitto, può

"Diamant", novelli Indiana Jones grazie alla Mancalamaro

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E' da tempo che un film di Indiana Jones non arriva sui grandi schermi dei nostri cinema, ma per fortuna è rimasta l'intrepida Lara Croft a conturbare gli spettatori con le sue curve mozzafiato e con le sue avventure da imperterrita archeologa per fornirci quel giusto grado di azione alla scoperta di antichi reperti e insidiose trappole. Se avete voglia di rivivere le prodigiose gesta di questi due insuperabili eroi, restando comodamente seduti al vostro tavolo in compagnia di folli amici, allora farete bene a procurarvi una copia di “ Diamant ”, titolo che può far divertire da 3 a ben 8 giocatori, realizzato da Bruno Faidutti e Alan R. Moore e portato in Italia dalla giovanissima “ Mancalamaro ”. All'interno della confezione, che ben si presenta agli occhi dell'acquirente, troviamo 8 meeples che presentano però non esattamente le classiche forme degli omini che troviamo in tutti i giochi da tavolo, ma dotati delle più originali fattezze di avventurieri sen

"Carcassonne", il piazzamento tessere più classico che ci sia

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Siete dei gamer di vecchia data e volete trascorrere una serata insieme agli amici con un gioco che non richieda troppa concentrazione ma che possa garantire del serio divertimento e quel pizzico di strategia che non guasta? Avete al tavolo dei neofiti che non hanno mai preso in mano dadi o carte che non appartenessero a Monopoly o Taboo ? In entrambi i casi un titolo interessante, ormai classico intramontabile dei giochi da tavolo “moderni”, può essere la giusta risposta per offrire una serata piena di sano divertimento.   Si parla di “ Carcassonne ”, titolo ideato da Klaus-Jurgen Wrede che supporta dai 2 ai 5 giocatori per partite che girano intorno alla mezz'oretta e che ormai ha diversi annetti alle spalle, visto che il suo primo vagito risale all'ormai lontano 2000, edito dalla “ Hans im Gluck ” e fregiato dell'onorevole Spiel des Jahres l'anno dopo grazie alla sua buona dose di tranquillità e di astuzia. Il contenuto della scatola è composto semplice