"Patchistory", dalla Corea un patchwork di civilizzazione
Del territorio coreano non conosciamo
molto, non è una cultura a noi molto affine, eppure ludicamente
parlando, saltano fuori alcuni prodotti che, senza saperlo, affollano
i nostri negozi di giochi e magari addirittura le nostre collezioni.
Un esempio emblematico è quello di “Patchistory”, titolo
realizzato da Hyun-Yup Kim e Yeon-Min Jung che supporta da 2 a 4
giocatori per partite dalla durata media di un paio d'ore ed
acquistabile anche sul territorio italiano grazie alla “DVGiochi”.
Ci troviamo assolutamente di fronte ad
un gioco rivolto ai gamer più accaniti visto che diverse sono le
cose da tener presente mentre si gioca, dovendo attuare diverse
strategie differenti intorno alle 3 ere che comporranno l'intero arco
della partita, un po' come “7 Wonders” ci ha insegnato insomma.
Ogni era è composta da 5 turni che, a loro volta, sono frammentati
da varie azioni da svolgere passo dopo passo per accrescere il
proprio bagaglio di risorse e rendere tangibile la civilizzazione
vera e propria.
Nella scatola troviamo un bel po' di
materiale che richiederà anche la disponibilità di un tavolo
piuttosto grande per poter ospitare tutto: si parte con una bella
serie di gettoni che rappresentano i punti vittoria da conquistare in
vari modi e le monete che avranno più di un utilizzo all'interno del
gioco. Non manca anche una buona serie di cubetti che andranno ad
interpretare i ruoli di minerali se neri, grano se gialli e voti da
piazzare nella relativa fase di gioco sulle tessere prosperità,
contraddistinti dal colore bianco. Presenti anche un agevolissimo
segnaturni con tanto di specifiche delle varie fasi che i giocatori
dovranno affrontare, utilissimo per tenere chiaro l'andamento del
gioco, le rotte che i giocatori potranno attraversare per ottenere
golose risorse, dei tasselli per sancire guerra o negoziato e
chiaramente moltissime tessere suddivise nelle tre ere di gioco che
rappresentano il vero fulcro della situazione.
Il turno dei giocatori si apre infatti
con un'asta per ottenere delle tessere che andranno a formare un vero
e proprio patchwork di civilizzazione, sistemando adeguatamente le
varie porzioni del prodotto che riusciremo a prelevare dal set, non
senza aver fatto una giusta guerra coi propri rivali alzando il
prezzo che siamo disposti a pagare per ottenere gli agognati
materiali. Ogni tessera deve andare infatti a coprire o ad essere
coperta da una già esistente nel nostro territorio, ovviamente
cercando di sacrificare il minor numero di tasselli utili per
raggranellare nuove risorse: questo discorso può essere semplice
quando le tessere possono collocarsi agevolmente, ma risulta più
difficile ad esempio con i leader o le meraviglie che avranno delle
forme molto particolari che andranno inevitabilmente a coprire
qualcosa a cui terremo molto, pur offrendo in cambio delle ottime
opportunità di fare punti vittoria.
I punti politica, contraddistinti dal
colore viola e dal simbolo del libro, rappresentano i punti da usare
per svolgere le azioni della fase di diplomazia e gestione in cui si
potrà accedere ad un numero di possibilità elevatissime, tra cui
creare nuovi personaggi per ottenere nuove risorse o esplorare le
rotte commerciali verso gli altri giocatori, bonificare porzioni di
mappa dal nostro patchwork per poi costruirci un territorio nuovo di
zecca atto ad offrirci materiali ed icone di cui avremo forte
bisogno, ma anche solleticare i desideri degli avversari
promettendogli aiuti sottoforma di merci o denaro, in cambio di
preziosi punti vittoria.
Si passerà, dopodichè, alla fase di
movimento, in cui, a seconda del numero di icone di trasporto
possedute, si potranno spostare i vari omini su porzioni della mappa
o di passi avanti sulle rotte commerciali: arrivati al termine delle
rotte si potrà accedere ad una resa dei conti contro il relativo
avversario e decidere se sarà bene procedere verso una guerra a suon
di punti militari, per guadagnare punti vittoria, oppure aprire un
negoziato e far sorgere una nuova rotta commerciale ghiotta di
opportunità. Dopo questa fase si produce finalmente tutto quello che
il nostro territorio e le rotte commerciali hanno da offrirci,
andando dunque a raggranellare denaro, minerali, grani e punti
vittoria da nascondere dietro i propri schermi di cartone alla vista
dei propri avversari. Solo al quinto turno di ogni era si potrà
scegliere una delle proprie carte prosperità e giocarla insieme a
quelle degli altri, ponendo su ogni carta, a turno, i cubetti bianchi
che rappresentano i voti: si tratta di una golosissima opportunità
per ottenere punti vittoria visto che chi avrà la maggioranza degli
elementi previsti dalla carta, prenderà tanti punti quanti i cubetti
posti sulla carta stessa, avviando una classifica che premierà anche
gli altri giocatori in misura ovviamente minore.
“Patchistory” non è sicuramente un
gioco adatto a tutti. La lunga durata può essere un freno verso chi
non riesce a restare inchiodato al tavolo con lo stesso gioco per più
di un'ora e mezza e l'analisi da paralisi può essere purtroppo
dietro l'angolo nel caso abbiate un compagno di gioco un po' troppo
dedito alla riflessione quando si tratta di fare scelte importanti e
in questo gioco, quasi in ogni fase, c'è sempre una o più scelte da
adottare per riuscire a massimizzare tutto ciò che possiamo
ottenere. I materiali sono fatti davvero bene, dalle illustrazioni
sulle tessere da acquisire per il proprio patchwork fino alla forgia
degli omini che non sono rappresentati dai canonici meeples alla
“Carcassonne”, mentre non proprio agevole lo schermino di cartone
che molto spesso cade rivelando tutti i nostri segreti ai curiosi
avversari. Il gioco soffre anche un po' dell'impossibilità di
recuperare terreno di gioco quando la partita è ormai avviata e
qualche scelta sbagliata di troppo è stata fatta all'inizio: non
assicurarsi le dovute risorse agli albori della partita infatti
tenderà a far rimanere indietro un giocatore che non potrà offrire
molto per ottenere le preziosissime tessere da incasellare nel
proprio patchwork e di conseguenza non riuscirà a produrre materiale
sufficiente per ingranare un motore di gioco adatto a raggiungere la
vittoria.
Originale lo è sicuramente
“Patchistory”, presentando una variante davvero carina ai
classici titoli di civilizzazione, ma al tempo stesso chi è abituato
a mettersi alla prova con questa tipologia di giochi, troverà poco
mordente in una ripetitività di fondo e una durata comunque troppo
estesa per ciò che viene offerto.
Per acquistare il gioco, seguite pure questo link
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