"Monster My Friend", diventare amici del mostro conviene!
Da piccoli ci hanno spaventato con la
storia dell'uomo nero, del mostro cattivo che sarebbe spuntato
dall'armadio qualora avessimo disobbedito o non avessimo svolto i
nostri doveri da bambino, ma chi avrebbe immaginato che un giorno
proprio quei mostri avrebbero potuto essere dei nostri fidati amici
attraverso un veloce e simpatico gioco di carte? “Monster my
friend” ci permette proprio di fare amicizia con una serie di
mostri classici, quanto meno per la cultura nipponica o di cacciarli
per agognare alla vittoria.
Il gioco è arrivato in Italia grazie
alla DVGiochi ed è un party game ideato da Pesu Nabenu che supporta
dai 3 agli 8 giocatori che dovranno attraversare un totale di cinque
manches per accumulare il maggior numero di punti vittoria.
All'interno della ridotta confezione in cartone troviamo una serie di
piccole fiches in plastica che rappresenteranno i punti vittoria
guadagnati durante in gioco in due colori: argento che varrà un solo
punto e d'oro per rappresentarne ben 3. Essendo un card game,
troveremo ovviamente anche tutte le carte che serviranno a comporre
il mazzo di gioco per ogni manches. Le carte sono di diversa
tipologia e le più importanti sono la carta “ricercato” che
stabilirà semplicemente il primo giocatore di turno e le carte
mostro: ce ne sono cinque e ne sarà inserito uno all'interno di ogni
mazzo di gioco, preparato in base al numero di giocatori, con una
certa tipologia di carte fisse ed un numero variabile di carte prese
dall'intera disponibilità offerta dal gioco.
Non c'è una consegna iniziale di ruoli
in “Monster my friend” come avviene ad esempio in “Lupus in
Tabula”, ma una distribuzione equa di 4 carte a giocatore tra cui
potrebbe capitare di ricevere la carta mostro: in quel caso quel
giocatore rappresenterà il mostro, almeno momentaneamente e potrà
fare punti soltanto se quella sarà la sua ultima carta da giocare
per quella manche. Tutti gli altri avranno invece nella propria mano
delle carte che, in qualche modo potranno farci parteggiare per il
mostro, permettendo di diventare suo amico e quindi accogliere punti
golosi qualora fosse il mostro stesso a vincere la mano, oppure carte
che favoriranno la sua cattura, come ad esempio il cane o il
cacciatore, attraverso le quali si cercherà di individuare il
giocatore incriminato.
Al proprio turno un giocatore non avrà
altra possibilità se non giocare una delle sue carte ed applicarne
gli effetti, che siano desiderati o meno: ci sono alcune carte, come
già detto, che permetteranno la cattura del mostro, altre invece che
mescoleranno letteralmente le carte in tavola, rischiando quindi di
far passare di mano anche la carta mostro e modificare così
l'identità e l'obiettivo di vittoria in corso d'opera! La manche
termina con la vittoria del mostro qualora quel giocatore giochi
quella carta come ultima dalla sua mano: in questo caso il mostro
prenderà 2 punti e permetterà a tutti quelli che avranno giocato la
carta “amico del mostro” di riceverne altrettanti. Se invece un
giocatore individuerà il proprietario della carta mostro e
l'obbligherà a scartarla, riceverà 2 punti e offrirà a tutti gli
altri che non siano il mostro o i suoi affiliati, di riceverne uno.
Il gioco termina quando si saranno completate cinque manche con
cinque mostri differenti e sarà ovviamente decretato vincitore colui
che sarà riuscito ad accumulare il maggior numero di punti vittoria.
“Monster my friend” non ha mai
brillato nel panorama ludico italiano, nonostante sfrutti un
meccanismo piuttosto semplice e coinvolgente per un party game.
Vagamente può essere accomunato a “Love Letter” per il potere di
alcune carte, ampliando la possibilità offerta dal gioco edito in
Italia da Uplay di poter giocare, in questo caso, fino ad 8
giocatori, raddoppiando quindi di netto le persone intorno al tavolo
in cerca di divertimento. “Monster my friend” però è ancora più
dinamico e scorrevole visto che non esiste un ruolo fisso, ma durante
la veloce manche la carta mostro potrebbe girare di mano in mano e
solo chi riuscirà a tenerlo stretto fino alla sua ultima giocata
potrò fregiarsi di ricevere punti vittoria a sufficienza per
agognare al gradino più alto del podio. Le illustrazioni strizzano
l'occhio al mondo dei manga, con personaggi che sembrano spuntati
proprio dalle tavole di un fumetto giapponese: questo può essere una
buona esca per avvicinare al tavolo da gioco anche amiche e fidanzate
che di solito preferiscono altri tipi di passatempo. Non manca
purtroppo qualche neo al gioco, come ad esempio la possibilità di
incappare in alcune situazioni un po' ambigue per l'utilizzo dei
poteri di alcune carte che stridono con quello di altre, ma per
questi eventi il chiarissimo manuale evoca degli esempi che
potrebbero facilmente derimere delle questioni inaspettate, lasciando
libero tutto il divertimento per questo party game leggero che ruberà
al massimo una mezz'oretta del vostro tempo.
Che siate mostri, amici o cacciatori, provate a giocare a questo titolo, seguendo questo link
Che siate mostri, amici o cacciatori, provate a giocare a questo titolo, seguendo questo link
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