"Honshu", il gioco di carte compatto e strategico
L'ambientazione del Giappone feudale,
per quanto lontanissimo dalla nostra cultura, è spesso stata scelta
come base su cui creare un gioco da tavolo. Non fa eccezione nemmeno
“Honshu” che ci mette proprio nel ruolo di potenti casate
nipponiche con lo scopo di ampliare i propri possedimenti attraverso
una meccanica originale che ne fa un gioco di carte da tenere
sicuramente d'occhio.
“Honshu” è un gioco di carte per
2-5 giocatori, ideato da Kalle Malmioja e portato in Italia dalla
Playagame. All'interno della piccola confezione facilmente
trasportabile anche in vacanza troviamo 40 cubetti divisi nei 4
colori previsti dal gioco, ovvero blu, giallo, marrone e grigio, che
rappresenteranno vari tipi di risorse, un blocchetto segnapunti e poi
varie carte. Troviamo infatti 60 carte mappa numerate, 5 carte per
stabilire l'ordine di gioco, numerate infatti dall'1 al 5, 5 utili
carte riepilogo, nonché 8 carte da utilizzare quando si prenderà
dimestichezza col gioco base, che permetteranno delle varianti ai
punteggi per offrire pepe e longevità all'esperienza ludica.
Per iniziare a giocare bisognerà
accantonare in una pila al centro del tavolo tutti i cubetti risorsa,
distribuire a caso le carte ordine di gioco ai partecipanti, 6 carte
mappa ciascuno, per creare la propria mano, più una carta provincia
iniziale su cui piazzare eventuali cubetti risorsa sulle porzioni di
territorio col simbolo di produzione. Si dovranno solo mescolare le
carte mappa rimanenti per dare il via alla partita. Lo scopo del
gioco sarà quello di creare la propria provincia attraverso le carte
che permetteranno di ottenere il miglior punteggio rispetto a tutti
gli altri giocatori, sfruttando le opportunità di ogni elemento
presente sulle carte che sceglieremo collocandole nel giusto modo
l'una sopra o sotto l'altra. Il gioco si compone di due fasi, ovvero
quella di supremazia e in seguito quella di costruzione.
Nella fase di supremazia, a cominciare
al giocatore primo in ordine di turno, seguendo quindi le carte
numerate, bisognerà scegliere dalla propria mano una delle 6 carte
mappa disponibili, associando eventualmente un cubetto dalla propria
provincia per aumentarne il valore: ogni carta mappa ha un numero da
1 a 60 e una risorsa applicata ad una di queste carte aumenta di ben
60 il suo valore. Quindi il primo giocatore dovrà selezionarne una,
scegliere se associare una risorsa e poi dare spazio al giocatore in
possesso della carta ordine numero 2 che farà lo stesso e così via.
Tutte le carte giocate andranno al centro del tavolo ed andranno
ridistribuite le carte ordine di turno consegnando quella col numero
1 al giocatore che ha utilizzato la carta mappa col valore più alto,
continuando poi in ordine decrescente. Seguendo questo nuovo ordine
di turno, i giocatori dovranno prelevare una delle carte appena
giocate, la propria o quella di qualcun altro, sapendo che dovranno
essere collocate per ampliare la propria provincia.
Le regole di
posizionamento delle carte pretendono che almeno un cubetto dei 6 di
ogni carta mappa sia coperto o copra uno già presente su una carta
già posizionata per aumentare la grandezza della propria provincia,
facendo attenzione a non coprire mai una porzione di mare o lago. E'
importante prendere una carta mappa utile e collocarla al meglio
seguendo bene le direttive della carta riepilogo punteggio che mostra
perfettamente come ogni tipologia di territorio fornisca punti
vittoria. Ogni casella bosco da due punti netti, ogni porzione
continua di città, contando solo la più grande creata, vale un
punto vittoria, le caselle fabbrica fanno ottenere i punti stampati
se si pongono su di esse le risorse richieste, i laghi danno zero
punti per ogni tassello singolo ma ben 3 punti se consequenziali,
mentre le caselle coltivate a maggese non danno punti ma saranno
utili nel caso si presentasse un pareggio. Il gioco continua per 12
turni di supremazia e costruzione, tenendo presente che dopo il terzo
turno ci sarà una fase di draft, quindi le nostre carte andranno al
giocatore seduto alla sinistra e ne riceveremo tre dal giocatore alla
nostra destra, al sesto turno vengono distribuite 6 nuove carte a
tutti e al nono turno nuova fase di draft per poi concludere la
partita, come detto, al dodicesimo, facendo partite la fase di
conteggio per ogni tipologia di territorio della provincia formata da
ognuno, decretando quindi il vincitore finale.
“Honshu” è un gioco di carte per
niente banale, capace di dare del filo da torcere anche ai più
complessi giochi da tavolo dotati di componenti ben più articolati.
Ogni azione svolta va infatti strategicamente meditata: sarà utile
calare bene una carta mappa dal valore alto per avere maggiori
probabilità di priorità nella scelta della carta in fase di
costruzione e bisognerà capire bene quale prelevare e come
collocarla affinchè non si interrompa una porzione di territorio
importante su cui si stava basando la maggioranza dei punteggi
finali. “Honshu” non è affatto immediato da padroneggiare,
nonostante le regole siano poche e chiare, ma la possibilità di fare
punti in molti modi tenderà sicuramente a volerci giocare spesso per
migliorare, di volta in volta, il modo di costruire la propria
provincia. I giocatori abituali troveranno un buon livello di sfida
in questo gioco composto da appena una sessantina di carte e una
manciata di cubetti, così come i neofiti potranno trovare un ottimo
titolo su cui far pratica per entrare nel magico mondo dei giochi da
tavolo. La grafica è alquanto curata e i colori molto brillanti,
permettendo la distinzione di ogni tipologia di territorio in modo
netto e preciso e se a questo associamo un prezzo davvero
concorrenziale, possiamo ufficializzare “Honshu” come un
gioiellino da non lasciarsi scappare.
Un piccolo gioiello ad un piccolo prezzo: acquistare "Honshu" a questo link
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