"Oceanos", in un sottomarino alla scoperta degli abissi marini
Affrontare gli abissi marini è
sicuramente un'attività che poche persone possono permettersi di
fare. Durante una bella vacanza in una località marittima adibita a
pratiche subacquee, scivolare tra i fondali marini e osservare fauna
e flora mai viste prima può essere un'esperienza davvero magica. Se
però non sapete nemmeno tuffarvi da uno scoglio e detestate l'acqua
che entra nel naso e nelle orecchie, è sicuramente consigliabile
starsene comodamente al proprio tavolo ed aprire la confezione di
“Oceanos”.
Questo titolo fa parte della schiera di
numerosi gioielli presentati dalla nuovissima Mancalamaro che nel suo
annetto di attività ha già portato molti titoli targati Iello sul
mercato italiano, tra cui il coinvolgente Diamant. Ideato da Antoine
Bauza a cui dobbiamo già il magnifico “7 Wonders”, “Oceanos”
supporta da 2 a 5 giocatori e ci trascina tra i fondali marini per
scoprire tutte le meraviglie che si nascondo nei tre strati di abissi
da visitare. All'interno della scatola, dalla tradizionale forma
quadrata standard, troviamo molte carte, vero cuore del gioco, su cui
sono raffigurati pesci, cristalli, coralli e bonus per evolvere il
nostro veivolo, ben 5 sottomarini frammentati come se fossero pezzi
di puzzle, per permettere di accogliere i miglioramenti durante la
partita, dei token kraken per stabilire l'entità dei malus alla fine
di ogni round, segnalini palombaro e carburante da piazzare su alcune
specifiche parti del sottomarino e dei talloncini tesoro con un
sacchetto per accumulare punti in base ai forzieri scoperti a fine
partita.
Il setup prevede che ogni carta sia
suddivisa in uno dei tre mazzetti a seconda della profondità marina
rappresentata, che ogni giocatore abbia tre segnalini palombaro e tre
di carburante, nonché ogni pezzo del proprio sottomarino, costruendo
però quello più semplice, quindi con il simbolo di un solo pallino
su ogni componente, tenendo da parte gli altri da prelevare per le
varie evoluzioni. Tra i segnalini kraken se ne sceglie random uno per
grandezza da tenere coperto fino al momento utile per la rivelazione
pubblica e si da vita alla partita che rappresenta, come già detto,
l'esplorazione di tre sezioni di profondità marine attraverso un
vago sistema di draft, ovvero di passaggio di carte da un giocatore
all'altro. Ogni giocatore, a turno, svolge il ruolo di mazziere e
distribuisce tante carte ad ogni giocatore quanti sono i periscopi di
cui è dotato il proprio sottomarino +1. I giocatori, tra le carte
ricevute, scelgono quale tenere per metterla in gioco e passano le
rimanenti al mazziere che ne sceglierà una da giocare: quando tutti
avranno compiuto la propria scelta si scopriranno e si porranno
davanti a sé per formare una fila di carte.
Sulle carte è possibile trovare vari
elementi: si parte con le creature marine, grandi o piccole a seconda
della rarità che danno punti a in base al numero di specie
catalogabili nel proprio acquario, i coralli che a fine partita
daranno tanti punti per la barriera corallina maggiore che si
riuscirà a creare, gli occhi del kraken che faranno apparire la
creatura a fine round a chi ne avrà di più nella propria fila e dei
tesori che potranno essere recuperati dai palombari durante l'ultimo
turno. Sulle carte sarà possibile anche trovare dei cristalli,
gialli o verdi e delle stazioni: se nella propria fila si calerà una
carta con un cristallo e successivamente una stazione, si potrà
effettuare subito un miglioramento ad una sezione del proprio
sottomarino. La scelta sarà tra queste opzioni: l'acquario centrale
per aumentare il numero di punti forniti dalle creature marine
visionate nella fila, la coda che offrirà semplicemente punti
immediati, la cabina per accogliere più palombari, i periscopi per
avere carte in più tra cui scegliere durante il proprio turno e il
motore per avere del carburante aggiuntivo da spendere nel caso si
voglia calare una carta in più in caso si ricevano merci golose da
voler piazzare nella propria fila. Per un secondo miglioramento di
una sezione di sottomarino già evoluta, sarà necessario avere nella
propria fila, prima di piazzare la stazione, due cristalli, uno verde
ed uno giallo. Il gioco continua per tre turni, ognuno utile per
formare una fila di carte sempre più profonda davanti a sé,
composti dalla distribuzione di 5 mani di carte ciascuno: durante
l'ultimo turno si potranno piazzare anche i palombari che serviranno
a recuperare tutti i tesori presenti su una colonna di carte che
daranno la possibilità di pescare dal sacchetto, a fine partita, dei
gustosi punti vittoria.
“Oceanos” è un gioco che brilla
innanzitutto per la sua grafica: il lavoro svolto da Jeremie Fleury è
sicuramente eccelso ed è una gioia per gli occhi ammirare il proprio
sottomarino e tutto il magico mondo sommerso che si dipanerà carta
dopo carta di fronte ad ogni giocatore. Il flusso di gioco è
assolutamente semplice e diretto, ma non sarà sempre facile la
selezione della carta giusta da calare visto che spesso si potranno
selezionare carte ricche di elementi, adirando però il kraken
foriero di malus, ma sarà anche utile stare attenti al
posizionamento di alcuni elementi, come i tesori o i coralli per
ottimizzare i punti bonus a fine partita. Avendo la necessità di
creare un proprio fondale, l'interazione con gli altri giocatori è
un po' limitata, ma non inesistente, vista la necessità di passare
ad ogni turno le carte al mazziere, al quale sarà saggio rifilare,
avendone la possibilità, carte poco utili al suo gioco, evitando
quindi di dare una stazione se c'è modo di far evolvere il suo
sottomarino o di fargli scoprire una creatura marina che potrebbe
offrirgli punti decisivi per la vittoria. Nonostante non sia un gioco
stupido e sia necessario spiegare i molteplici modi in cui fare
punti, “Oceanos” può rappresentare un'ottima scelta anche per
presentare un gioco da tavolo nuovo e fresco ad un giocatore poco
avvezzo al divertimento ludico.
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