"Pocket Madness", Chtulhu come non l'avete mai visto
Attraverso giochi come "Arkham Horror" o come "Il
Segno degli Antichi", tanto per citare due importanti esponenti del mondo
ludico, l'universo dei giochi da tavolo ha più volte messo sotto i riflettori
il mondo orrorifico di Lovercraft, anche grazie alle tematizzazioni di alcuni
importanti giochi in commercio, ma in “Pocket Madness”, Chtulhu e la sua cricca
irrompono in modo autorevole ma anche puccioso e simpatico.
“Pocket Madness” è un gioco ideato da Bruno
Cathala e Ludovic Maublanc pensato per 2-4 giocatori ed arrivato anche in
un'edizione italiana grazie alla Mancalamaro. La confezione è piccolissima,
molto elegante e finemente illustrata, come ovviamente tutto il resto
dall'abile matita di Mathieu Leyssenne. Al suo interno troviamo 40 cubetti
trasparenti, che virano in una tonalità del verde acido, che rappresenteranno
il livello dell'insanità mentale dei giocatori, quindi più se ne avranno e
maggiore sarà ovviamente la possibilità di perdere la partita. Vero cuore
pulsante è però il mazzo di 63 carte numerate dal 6 al 12, in formato tarocco,
in cui sono meravigliosamente illustrate delle location note ai fan di
Lovercraft e 7 carte portale, con le stesse numerazioni delle carte location,
su cui però sono raffigurati i temibili antichi che i fan di Chtulhu e company
ben conoscono.
La preparazione è decisamente unica nel suo
genere, infatti bisognerà distribuire due carte location ad ogni giocatore,
estrarre dal mazzo rimanente 17 carte, voltarle sul proprio dorso, reinserirle
nel mazzo e mescolarle per poi distenderle sul tavolo in modo che si possano
vedere più o meno tutte le carte: alcune saranno coperte, mentre altre avranno
il proprio valore ben visibile. Si dovranno anche esporre le 7 carte portale in
modo che siano ben visibili a tutti e piazzare, in modo che sia raggiungibile
da tutti, il mucchietto di cubetti al centro del tavolo. Non servirà altro per
far iniziare la partita che, in genere, non supera mai la mezz'ora.
Lo scopo del gioco è quello di arrivare il più
sano di mente possibile a fine partita, e il gioco terminerà quando un
giocatore avrà accumulato 10 cubetti davanti a sé. Al proprio turno un
giocatore ha 3 possibili azioni tra cui scegliere quella da compiere. La prima
è fare un'investigazione, che a conti fatti si svolge prelevando dal mazzo,
partendo dalla prima carta e via via andando in ordine, una, due o tre carte,
sia che esse siano coperte che scoperte. La seconda azione possibile è aprire
un portale, ovvero giocare da uno a 3 set composti da almeno 3 carte uguali tra
loro: così facendo si potrà prelevare una o più relative carte portale che
possono essere utilizzate come azione opzionale, quando si vuole, per ottenere
interessanti privilegi. La terza opzione è quella di pubblicare una ricerca,
ovvero mettere sul tavolo da una a 3 scale di carte location che vadano da 6 a
12: in questo modo si obbligherà ogni giocatore a prelevare un cubetto per la
prima scala, due per la seconda e ben tre per la terza, sia che la scala sia
stata giocata dallo stesso giocatore, sia che, nello stesso turno, sia stata
calata da un giocatore successivo.
In qualunque momento, se un giocatore si
ritroverà senza carta nella propria mano, potrà dimezzare il numero di
cubetti in suo possesso e ne consegnerà invece uno ad ogni giocatore. Oltre al
calare le scale, questo sarà uno dei possibili motivi che porteranno i
giocatori alla follia, ma un'altra possibilità è quella di terminare il mazzo
di pesca: quando ciò avviene, ogni giocatore sarà punito ricevendo un cubetto
per ogni carta location con numero differente in mano. Se dopo quest'evento
nessuno sarà arrivato ad una somma di 10 cubetti, il gioco riparte dall'inizio
affinchè un giocatore impazzisca: quando ciò si manifesterà, sarà proclamato
vincitore il possessore del minor numero di cubetti.
“Pocket Madness” cattura innanzitutto per il
meraviglioso stile grafico scelto: il tema Chtulhu è stato ampiamente trattato
nei giochi da tavolo, ma molto difficilmente ci siamo trovati di fronte ad uno
stile di disegno così particolare e pittoresco, visto che ogni illustrazione
mantiene il suo tono autorevole e spaventoso, ma l'abile arte di Leyssenne è
riuscita a condensare anche una certa tenerezza in ogni disegno. Il gioco non
si allontana molto da un classico gioco di carte che abbia a che fare con la
scala 40 visto che anche in questo caso ci sono di mezzo scale e tris da calare
per poter compiere delle azioni, ma la possibilità di accedere a bonus donati
dai portali e il meccanismo di presa risultano assolutamente inediti, così come
l'assenza di scarto, elemento cruciale dei giochi con le carte francesi. La
poca complessità del titolo e la durata piuttosto contenuto rendono possibile
presentare “Pocket Madness” anche ad un pubblico non particolarmente avvezzo ai
giochi da tavolo che potrebbero essere incuriositi dalla grafica e potranno poi
essere catturati dalla semplicità del gioco e dal suo coinvolgimento. I
giocatori più smaliziati, a meno che non abbiano una vera passione per le storie
di Lovercraft, amando dunque particolarmente l'ambientazione del gioco, non
troveranno il gioco della propria vita, ma comunque un prodotto carino e
piacevole, a cui saranno felici di fare una partita tra amici per la grande
soddisfazione di portarli letteralmente alla follia!
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