"Topiary", curiosiamo tra le sculture vegetali



L'affascinante e malinconico Edward Mani di forbice ne aveva fatto un lavoro grazie alla particolare costituzione del suo corpo: dare vita a giardini meravigliosi intagliando piante e foglie donando loro le forge più spettacolari era la sua attività principale. Con arte topiaria s'intende proprio la capacità di dare vita a scenografiche sculture botaniche e recentemente è stato lanciato sul mercato un gioco che sfrutta proprio quest'attività come tema portante. Stiamo parlando di “Topiary”.

Nel gioco non avremo il compito di scolpire davvero delle piante trasformandole in meravigliose statue, ma in “Topiary” dovremo posizionarci nel modo migliore, all'interno di un giardino ricolmo di avvenenti sculture, per riuscire a vederne molte di più rispetto agli altri giocatori. Si tratta di un titolo ideato da Danny Devine per 2-4 giocatori, dalla durata piuttosto contenuta visto che si assesta sulla ventina di minuti a partita e possiamo trovarlo in una versione italiana, ma comunque indipendente dalla lingua, grazie alla Fever Games. All'interno dell'elegante confezione quadrata, di dimensioni alquanto ridotte ma decisamente funzionale, troviamo 40 tessere quadrate che mostreranno le varie opere disponibili nel giardino, una manciata di meeples in quattro colori, una plancia segnapunti e dei segnalini che serviranno soltanto al conteggio finale. I materiali sono dunque piuttosto ridotti, ma l'essenzialità in questo caso va assolutamente a braccetto con una grande eleganza nello stile nonché con una grande qualità in termini di componenti e di esperienza di gioco.

La preparazione consiste nel piazzare delle tessere coperte al centro del tavolo in modo di formare una griglia 5x5: utilizzando 25 tessere si avranno quindi delle partite molto diverse visto che in gioco ci sarà sempre solo una parte delle sculture che il gioco prevede. Dopodichè ognuno prenderà un certo numero di meeples del colore preferito in base al numero di giocatori, saranno consegnate tre tessere a tutti tra quelle non utilizzate per la preparazione della griglia e si girerà solamente la tessera al centro dell'area di gioco per poter iniziare ufficialmente la partita. Sulle tessere saranno disegnate delle sculture di foglie di differente tipologia: ci saranno balene, cigni, piramidi, addirittura dinosauri come quello che troneggia sulla bella facciata della scatola, tutti accompagnati da un numero da 1 a 5 in base alla grandezza dell'opera. Al proprio turno un giocatore dovrà piazzare uno dei proprie meeple in uno spazio intorno al perimetro della griglia, che può essere un lato oppure un angolo, ovviamente non occupato già da un altro giocatore. Dopo avere fatto questo, dovrà sostituire una delle tessere coperte nell'area di gioco, con una delle tessere della propria mano, ponendola scoperta esattamente nello spazio dove si preleva la tessera, lasciandola scoperta e dunque con figura e numero visibili: la tessera da sostituire deve essere nella stessa fila, ortogonale o diagonale (nel caso di un angolo) rispetto al punto in cui è rivolto il meeple piazzato. In questo modo il nostro omino inizierà a guardare quella fila e tutte le piante che la compongono ma con un'ovvia regola: si riusciranno a vedere le piante dalla più bassa alla più alta, ciò vuol dire che se la prima tessera mostra un cigno da 2 e poi successivamente si incontrerà una piramide da 4 andrà tutto bene e si potranno vedere entrambe, mentre se le due tessere fossero poste al contrario, si vedrà solamente la piramide da 4 visto che si tratterà di un'opera più alta del cigno da 2 che sarà dunque coperto.

Il gioco continuerà in questo modo fino a quando ogni giocatore non avrà piazzato tutti i propri meeple, uno a turno, lasciando poi spazio alla conta dei punti. Si otterranno tanti punti, per ogni meeple, per la somma dei valori delle tessere viste da quell'omino, sommando un punto in più per ogni scultura della stessa forma di una già presente nella fila stessa. In più, dando un'occhiata alle tessere ancora presenti nella propria mano a fine partita, si otterranno tanti punti per i valori delle tessere se, all'interno della griglia di gioco, almeno uno dei nostri omini riuscirà a vedere una scultura alta almeno un punto in più rispetto al valore delle tessere in mano (quindi se nella griglia vedo una balena da 3 e in mano ho una balena da 2, riuscirò a fare due punti in più). Chiaramente, dopo questo conteggio, chi avrà raggiunto il punteggio più alto sarà il vincitore.

Topiary” è il classico titolo molto più difficile da spiegare che da giocare. L'immediatezza dell'azione, la bellezza dei disegni sulle tessere e l'atmosfera che riesce a creare il gioco, rendono le partite sempre piacevoli e interessanti. Nonostante la delicatezza del tema trattato e la “pucciosità” di alcune opere botaniche, “Topiary” non è assolutamente esente da cattiverie spesso gratuite, anzi: piazzare una bella tessera alta davanti ad un omino precedentemente piazzato da un altro giocatore darà un'immensa soddisfazione ai giocatori ludicamente cattivi per aver mandato a monte un'intera scia di punteggio che l'avversario aveva creato magari con tanta cura ed abnegazione. La durata piuttosto contenuta della partita stimola immediatamente la voglia di rifarne subito un'altra per migliorare la propria performance e per la maggior parte delle volte anche tutti gli avversari proveranno lo stesso desiderio, trasformando la spensieratezza di un filler in un'esperienza di gioco coinvolgente e molto intensa.

Agguantate le cesoie e procuratevi una copia di "Topiary" seguendo questo link

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