"Fantasy Defense", il solitario fantasy compatto
In alcuni spettacolari prodotti di animazione come
“L’attacco dei giganti” o in appassionanti saghe telefilmiche come “Il Trono di
Spade” abbiamo visto intrepidi eroi difendere la propria città e i propri regni
grazie alla tenacia con cui ci si affidava alla lotta fisica e alla barriera
formata da solide mura. Esattamente di invasioni
parla “Fantasy Defense” in cui orde di temibili mostri tenteranno di assediare
un possedimento che dovremo ovviamente difendere a tutti i costi.
“Fantasy Defense” è un solitario, anche se è prevista una
modalità per giocare in modo cooperativo in coppia, creato da Yoshiyuki Arai ed
Evan Song e pubblicato dalla Mandoo Games dopo aver avuto un grande successo
grazie ad un seguitissimo Kickstarter. La confezione è piccola e quadrata,
quindi facilissima da portare con sé anche in viaggio e contiene una piccola
plancia per tenere sotto controllo i propri punti ferita, grazie ad una
torretta da posizionare sul numero effettivo, 12 tasselli barriera con i quale
formare un muro di difesa e vari mazzetti di carte: ne avremo 37 per il mazzo
degli eroi e 37 per quello degli elfi, che rappresentano le due razze con i
quali i giocatori potranno tentare di difendersi dagli attacchi e 27 carte
invasore che rappresenteranno i tanti pericoli che si dovranno affrontare,
suddivisi in mostri standard o temibili boss.
Il gioco in solitaria, che è probabilmente la modalità più
riuscita con cui affrontare l’esperienza di gioco, richiedere che siano tolte
dal mazzo di carte tutte quelle segnate per il gioco in modalità collaborativa,
mischiare le 7 tessere barriera previste per il gioco in singolo e posizionarla casualmente una in fila
all’altra per formare il muro difensivo e preparare il mazzo dei mostri,
mischiando separatamente le carte coi dorsi colorati e posizionandoli poi uno
sull’altro in ordine di difficoltà crescente. Basterà poi scegliere una delle due
razze previste dal gioco, mettere di fronte a sé le carte iniziali che
rappresentano degli incantesimi da utilizzare in battaglia e pescare 4 carte
con cui comporre la mano di partenza dal mazzo di pesca.
Dopo aver preparato il gioco, si potrà partire col primo satanico
arrivo, girando tre carte dal mazzo dei mostri, una alla volta, e collocandole,
seguendo le frecce stampate sull’illustrazione, sopra le tessere barriera
relative: questo andrà a comporre un primo tentativo di assedio che il
giocatore, attraverso la scelta delle proprie carte da mettere in gioco, dovrà
tentare di sventare. La seconda fase del turno implica proprio l’utilizzo delle
proprie carte, da collocare sulla parte inferiore delle tessere barriera, in
modo da fronteggiare i mostri che staranno attaccando da quella postazione: si
potrà giocare un qualunque numero di carte, con l’unica regola di poterne
tenere in mano, alla fine di questo piazzamento, un massimo di due. Sulle carte
è segnato un valore di attacco ed eventualmente un potere che si scatenerà una
volta assegnata una carta ad una porzione di muro: tutti gli effetti andranno
ovviamente a rendere più potenti gli attacchi contro i mostri oppure a dare
benefici ulteriori, come ad esempio pescare nuove carte o rispedire al mittente
una carta invasore.
Una volta piazzate anche le proprie carte personaggio (e
una volta spostati strategicamente gli eroi precedentemente piazzati, e
sopravvissuti ad un attacco, di una casella a destra o a sinistra della propria
posizione) si potranno risolvere le battaglie: se il valore di attacco dei
nostri eroi supererà quello dei mostri che attaccano la stessa porzione di
muro, allora si scarterà quella carta mostro, altrimenti l’attacco nemico sarà
andato a buon fine e si perderà la metà dei punti ferita inferti dall’artiglio
del mostro. Qualora una porzione di barriera sia totalmente esposta alle
grinfie di un terribile avversario e non ci sarà alcun eroe a presenziare, si
perderà automaticamente un ammontare di danni pari al numero esatto presente sulla
carta mostro. Oltre agli attacchi degli eroi posizionati, si potrà ricorrere
anche all’utilizzo dei preziosi incantesimi subito a nostra disposizione,
tenendo presente che si potranno utilizzare un’unica volta per partita, a meno
che particolari effetti delle carte non rimettano in gioco le magie già
lanciate. Dopo aver verificato gli esiti delle battaglie, si dovrà scartare una
carta eroe per ogni porzione da ogni sezione di muro dove si è svolta una
battaglia, per poi rinfoltire la propria mano di carte di 5 unità pescandole
dal relativo mazzo e procedendo con una nuova ondata di nemici da fronteggiare.
Il gioco termina quando saranno stati sconfitti tutti i mostri collocati man
mano davanti alle mura della città oppure quando i punti ferita sull’apposita
plancetta raggiungeranno lo zero: chiaramente nel primo caso saremmo giunti
alla vittoria, nel secondo invece ad una sonora sconfitta.
Come già detto, “Fantasy Defense” propone anche una modalità
cooperativa in cui si comporranno due file di muro, una per giocatore e si
pescheranno ad ogni turno 5 carte mostro da alternare sulle porzioni di
barriera dei due giocatori. La differenza è che le carte boss andranno
collocate al centro dei due muri ed attaccheranno quindi entrambe le città
indistintamente e che i due giocatori potranno passarsi una sola carta a turno
per migliorare la propria forza di attacco nei confronti delle nefaste
invasioni.
“Fantasy Defense” è un solitario piacevole e perfetto per
chi ama lo stile fantasy e non vuole abbandonarlo nemmeno nelle sessioni di
gioco da soli. Non sono immediatissime le simbologie utilizzate dalle carte,
occorrerà dunque fermare il gioco e verificare bene il significato di alcuni
disegni, ma dopo un paio di partite si capirà bene la funzione di ogni carta e si
procederà in modo più veloce e dinamico, anche grazie alla presenza di una
comodissima carta riepilogo che aiuterà durante la sessione di gioco. La
presenza di due mazzi eroe rende più vario il gioco che sarebbe stato poco
longevo se avesse offerto una sola tipologia di razza da selezionare: non ci
sono grandissimi cambiamenti tra la fazione degli umani e quella degli elfi, a
conti fatti, ma sarà comunque divertente riuscire a creare la giusta strategia
saggiando bene le piccole differenze che intercorrono tra i poteri delle carte
di ciascun mazzo. Se non avete la minima intenzione di usare la modalità in
solitario di giochi da tavolo ben più impegnativi, magari perché volete portare
con voi un giochino da viaggio leggero e che occupi poco spazio, “Fantasy
Defense” può essere la scelta giusta, anche per la possibilità di poter
aggiungere un secondo giocatore seguendo le semplici differenze segnalate dal
regolamento.
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