Modena Play 2018, i giochi migliori provati in fiera
Anche per il suo decimo anno, “Play”,
la fiera del gioco che si tiene alla Fiera di Modena, chiude i suoi
battenti registrando presenze record, dovute anche alla decisione di
portare a tre i giorni di apertura. Numerosissime le case editrici che
hanno portato il proprio catalogo in fiera e soprattutto le novità
appena lanciate sul mercato o presentate in anteprima proprio in
occasione di questa manifestazione. Qui di seguito
segnaliamo un elenco di titoli provati in occasione di “Play”
presso i relativi editori.
La Cranio Creations ha presentato in
anteprima “Sagrada”, un gioco di ottimizzazione dadi grazie ai
quali colorare le vetrate della splendida chiesa spagnola, con un
meccanismo di draft tanto semplice quanto appassionante. “Santorini”
ha portato una meccanica decisamente scacchistica nel pieno delle
isole greche, donando al gioco uno stile fumettoso ma per nulla
banale, costringendo i giocatori a meditare bene sulle decisioni da
prendere prima di effettuare una mossa: la presenza di carte
illustrate con le tipiche divinità dell'Olimpo, ognuna portatrice di
un potere per tutta la partita, permette una longevità e la
necessità di trovare diverse strategie ad ogni nuova partita.
“Noria” è un gioco che si basa completamente sull'ottimizzazione
delle azioni disponibili su una propria plancia dotata di una
rotella: a seconda del posizionamento delle azioni, si potranno
svolgere vari compiti, come visite su isole volanti, scalate
politiche e produzioni di merci. Lo stile grafico vagamente cyberpunk
attira sicuramente l'occhio, ma la meccanica troppo stretta limita di
troppo lo sviluppo del proprio motore di gioco. Oltre queste novità,
anche “Tex” ispirato al celebre fumetto bonelliano e la nuova
edizione de “Il Consiglio dei 4” hanno impreziosito lo stand
della Cranio.
La DV Giochi ha sicuramente puntato i
riflettori su “Near and Far”, seguito ideale di “Above and
Below” a cui è accomunato solamente per una componente narrativa
donata da un vero e proprio libro di storie con cui svolgere le
avventure da scovare con un viaggio su un'apposita mappa. Il gioco
offre anche una meccanica di piazzamento lavoratori con cui svolgere
azioni con cui potenziarsi ed allearsi con nuovi membri del proprio
party per poter svolgere al meglio i compiti richiesti dai bivi delle
storie lette durante il gioco. Per gli appassionati di “The Game”,
il misterioso “The Mind” ha calamitato l'attenzione, trasformando
i giocatori in veri e propri mentalisti. Nessun cenno, nessuna
parola, nessun gesto: solo un accordo mentale da trovare tra i
partecipanti è il segreto del successo in questo cooperativo che
richiede il piazzamento di carte numerate, segrete per ogni
giocatore, dalla più bassa alla più alta senza fare errori. Sembra
un compito facile al primo livello in cui ogni giocatore dovrà piazzare soltanto una carta, ma la sfida diventa
ardua con l'aumentare delle carte in mano. Il nuovo episodio di
“Deckscape” ovvero “Furto a Venezia” conclude il bagaglio di
novità dell'editore perugino.
La Asmodee Italia porta al trionfo “Rising
Sun”, un titolo attesissimo dai fan di miniature e di titoli di un
certo peso: dopo un attesissimo kickstarter infatti la casa editrice
ha portato in fiera una versione retail letteralmente presa d'assalto
dai visitatori. Grande clamore anche per “Decrypto” un party game
mediante il quale le due squadre che si dovranno comporre, avranno il
compito di decifrare un codice segreto posseduto dagli avversarsi, il
tutto con l'utilizzo di parole relative ad altre nascoste da un
apposito schermo speciale. “Watson & Holmes” porta invece su
un livello più evoluto le classiche storie gialle, grazie ad un
meccanismo che permette ai giocatori di visitare luoghi differenti e
raccogliere quindi indizi in momenti diversi rispetto al caso da
risolvere: mettere in concatenazione eventi e personaggi che
appariranno sulle carte porterà alla risoluzione del mistero,
sperando di essere i primi rispetto all'arguzia degli altri
partecipanti. Da “Dream On” a “CIV”, numerosi sono poi stati i
titoli disponibili per l'acquisto, ma purtroppo non accompagnati da
un tavolo di prova che ne permettesse di conoscerne i meccanismi.
La Mancalamaro ha sicuramente fatto
centro con “Bunny Kingdom”, un titolo apparentemente docile e
colorato, ma che nasconde un meccanismo ben oliato di drafting di
carte. Attraverso la scelta da una mazzo di 10 carte si dovranno
selezionare quelle giuste per poter ottenere punti a fine vittoria
attraverso la risoluzione di obiettivi specifici o per piazzare
conigli del proprio colore sul tabellone attraverso una griglia che
ricorda la battaglia navale. Non è immediatissimo il calcolo dei
punteggi per i regni di conigli così creati, ma dopo una prima fase
tutto filerà liscio come l'olio lasciando al divertimento tutto lo
spazio disponibile. “Doggy Bag” è invece un gioco veloce ma
molto simpatico attraverso il quale, grazie alla scelta di una
tessera ruolo per ogni turno, si dovranno inserire in un sacchetto
delle ossa colorate per poi pescarne un certo numero sperando di non
beccare quelle nere che non porteranno punti e faranno perdere tutti
quelli guadagnati durante il round. Un meccanismo decisamente
semplice che però riserverà sicuramente delle sane risate durante
la partita. Una conferma da Lucca Comics invece per “Le montagne della
follia” che regala attimi di vera pazzia grazie alla necessità di
pescare delle carte che imporranno ai giocatori di effettuare delle
azioni particolari per poter comunicare in una specifica fase di
gioco in cui scegliere chi dovrà giocare delle carte per soddisfare
una missione. Nuova arrivata per la neonata casa editrice anche una
sottoetichetta, la “Loki” specializzata in giochi più semplici
adatti ad un pubblico più giovane.
La Doppio Gioco Press, oltre a “Frog
Kiss” visivamente molto attraente, ha portato in fiera due titoli.
Il primo è “Campus Cafè” di Pasquale Facchini, un gioco nel quale si dovranno soddisfare le richieste di studenti universitari al
bar di un tipico campus americano: con la selezione delle azioni di
acquisizione risorse permesse dal tiro di due dadi colorati bisognerà
conquistare caffè e frullati da posizionare sui vassoi da condurre
ai tavoli dei clienti che, in cambio, pagheranno in dollari, ovvero punti
vittoria. “Symphony” ha invece un po' deluso le aspettative: il
gioco prevede il posizionamento di strumenti musicali sugli spalti di
un'orchestra e il successivo posizionamento delle relative note su
uno spartito: punti per piazzamento e maggioranze saranno i
meccanismi che suggeriranno le scelte giuste ai giocatori. Il titolo
ha una buona idea di base, ma risulta un po' “presuntuoso” nella
pratica, rendendo l'esperienza di gioco troppo pesante rispetto
all'offerta.
Dopo l'esperienza di “Dixit”, lo
stesso autore, grazie alla Raven Distribution, ha portato in fiera
“Feelinks” adottando lo stesso meccanismo del gioco coi
coniglietti e le carte illustrate, ma spostando l'interesse sulle
emozioni provate dai giocatori in relazione ad un evento raccontato
da alcune carte. Una ruota di 8 emozioni intercambiabili permetterà
di votare secondo il proprio istinto e con un minimo di empatia nei
confronti di un altro giocatore, guadagnando punti con la propria
trasparenza e perspicacia. Se l'idea di base offre una base
interessante, l'idea di focalizzarsi solo su un altro giocatore
limita un po' il divertimento e l'interazione globale, mentre la
grafica utilizzata sulle carte merita sicuramente un punto a favore.
Chicca della fiera è stato “Azul” della Ghenos Games che ha registrato il sold out l'ultimo giorno di “Play”. Le
magnifiche tessere da mosaico che rendono il gioco molto accattivante
alla vista dovranno essere prelevate dai giocatori e posizionate nel
proprio schema nel modo giusto affinchè non si sballi nella
collocazione sulle opportune file. Tanto attesa anche “Capitals”,
espansione di “Between Two Cities” che riesce a moltiplicare
ancora di più il divertimento di un titolo interessante quanto
originale: dover tenere equilibrati i punti provenienti da due città
formate man mano con due colleghi di gioco è sicuramente un'idea
originale per un gioco da tavolo.
Dal Tenda ha dato molto spazio a “Santa
Maria”, titolo di piazzamento dadi e tessere che non si presenta
con una grafica di grande impatto, ma offre un'esperienza di gioco
interessante: la creazione del proprio territorio e la conquista di
risorse e possibilità di viaggi esplorativi saranno gli elementi sui
quali i giocatori dovranno concentrarsi per poter sperare di arrivare
primi. Fortemente negativa la scelta di aver scelto come icona dei
punti vittoria una faccina felice vagamente inquietante che non si
inserisce in nessun modo nel contesto del gioco. Frizzante e veloce
invece “The Chameleon”, party game nel quale un giocatore sarà
all'oscuro rispetto alla parola in gioco conosciuta invece da tutti e dovrà,
proprio come un camaleonte, sperare di passare inosservato e
mimetizzarsi riuscendo a carpire elementi dalle risposte degli altri.
La GateonGames presenta la versione retail di “Spirit of the forest” gioco molto colorato e fiabesco mediante il quale si dovranno prendere semplicemente delle tessere con un meccanismo simile al mahjong, ma tentando di avere a fine partita le maggioranze sul possesso di simboli di un determinato colore e di tentare di possederli tutti per non vedersi appioppati punti negativi. Ma le case editrici che hanno proposto
le proprie novità sono state anche molte altre, come la MS Edizioni
con l'oscuro “Carcosa” che ricorda il classico “Carcassonne”
ma con delle componenti aggiuntive interessanti, “In between” che
permette a due giocatori di incarnare una lotta tra umani e alieni o
ancora il coloratissimo “Zombie Tsunami” che porta in un party
game tutta la carica allegra del famoso gioco da smartphone. La Uplay
ha invece portato un'orda di mostri in fiera grazie al suo “Creepy
Falls”, gioco di maggioranze mediante i quali sarà importante
piazzare i giusti mostri, dotati delle giuste abilità, nel luogo
giusto per poter svolgere le azioni desiderate, nonché “Among us”,
titolo in cui gli alieni sono protagonisti o “I Principi di
Firenze” con l'eleganza dei suoi materiali di grande pregio.
Presente a Play anche Red Glove che ha fatto brillare su tutti
“Clans of Caledonia”, titolo di piazzamento impegnativo ed
appassionante e “Keyper” che mostra tutta la sua originalità con
una plancia pieghevole grazie alla quale gestire le proprie risorse e
le proprie azioni.
A Play non è mancato lo spazio per i
più piccoli grazie a Play Kids, area pensata per i bambini e dunque
per i giochi adatti ad una fascia d'età più bassa, nonché un'area
per i giochi di ruolo che ha richiamato numerosi appassionati. Molto
viva anche l'area dei giochi indipendenti che ha permesso di far
provare al pubblico alcuni prototipi che, magari, in futuro, potranno
entrare a far parte del catalogo ufficiale di editori prestigiosi.
Un decimo anno di Play ricco di novità
e di nuovi titoli che probabilmente potranno attendere di collocarsi
nel filone dei nuovi classici moderni del mondo dei giochi da tavolo.
Commenti
Posta un commento