"Terraforming Mars", il pianeta rosso nasce con le carte
E' uno degli obiettivi di noi
terrestri, consci ormai di fare i conti con un pianeta che soffre di
vari problemi, dai terremoti al sovrappopolamento, dalla carenza di
acqua ai problemi legati al surriscaldamento globale. Colonizzare e
rendere vivibile un altro mondo dove iniziare una nuova vita è uno
dei sogni, ancora utopici, ma magari possibili in futuro. Se volete
accelerare i tempi e ritrovarvi magicamente nel 2174, anno in cui è
ambientato il gioco, provate pure ad intavolare “Terraforming Mars”
e creare la giusta atmosfera per rendere abitabile il pianeta rosso.
CONTENUTO
“Terraforming Mars” è un gioco
ideato da Jacob Fryxelius per 1-5 giocatori e pubblicato in Italia
dalla Ghenos Games. All'interno della confezione è contenuto un bel
po' di materiale, a cominciare dalle 5 plance, una per ogni
giocatore, in cui sono rappresentate tutte le 6 risorse disponibili
nel gioco: ogni risorsa viene identificata da un cubetto (ne sono
disponibili in 3 colori che rispecchiano quelli delle medaglie
olimpiche per definire rispettivamente 1, 5 e 10 unità) da
posizionare sulle relative sezioni. Il tabellone principale
rappresenta una facciata di Marte costellata da alloggiamenti
esagonali per le tessere, circondato dal tracciato di
terraformazione, su cui vanno segnati poi anche i punti vittoria e
tracciati di ossigeno e temperatura, oltre alla sezione progetti e a
due sezioni, milestone e riconoscimenti, utili per ottenere punti
vittoria a fine partita.
Le tessere esagonali rappresentano
territori speciali, zone di vegetazione, gli oceani e le città che i
partecipanti faranno sorgere su Marte ed ogni giocatore ha poi la sua
dotazione di cubetti coi quali identificherà la proprietà di
suddette zone. Sono disponibili anche vari segnalini per tener conto
del livello di terraformazione, delle generazioni (praticamente i
turni di gioco) e i livelli del tracciati sul tabellone, ma il cuore
pulsante del gioco è rappresentato però dalle carte, presenti in
quantità davvero industriale, ben 233 suddivise in eventi, carte
attive e carte automatiche a seconda della colorazione, nonché
utilissime carte riepilogative e carte corporation, sia di base che
avanzate, per definire la dotazione iniziale ed un'eventuale abilità
per ogni giocatore.
PREPARAZIONE
Per preparare una partita a
“Terraforming Mars”, nonostante la presenza di molti materiali,
non sarà particolarmente ostica. Le tessere città e vegetazione
andranno poste in diverse pile accanto al tabellone centrale, su cui
invece, piazzandole nell'apposito alloggiamento, andranno impilate le
9 tessere oceano. Sui tracciati di temperatura ed ossigeno vanno
posti i segnalini sul numero 0, mentre i segnalini dei giocatori
vanno messi sul 20 del tracciato di terraformazione. Ogni giocatore
riceve una plancia personale e tutti i cubetti del proprio colore
piazzando tutti quelli richiesti sul numero uno di ogni tracciato.
Se si sta affrontando la prima partita,
sarà utile consegnare ad ogni giocatore una carta corporation di
base per partire tutti allo stesso livello, mentre per le successive,
si consegneranno due carte a ciascun giocatore che ne dovrà tenere
una, seguendo le istruzioni per ottenere una dotazione iniziale di
megacrediti (la moneta del gioco) e un'abilità specifica. Arriva poi
il momento più importante, ovvero la consegna di ben 10 carte a
ciascun giocatore che ne sceglierà quante ne vorrà, pagando 3
megacrediti per ognuna e scartando tutte le altre. Lo scopo del gioco
è quello di “collaborare” nella terraformazione di Marte, ma
riuscire a farlo meglio degli altri sfruttando le possibilità
offerte dalle carte, dalle risorse in proprio possesso e dalle azioni
disponibili durante il proprio turno.
IL GIOCO
Il turno di una partita a “Terraforming
Mars” viene diviso in 4 fasi. La prima rappresenta semplicemente il
passaggio del token primo giocatore a quello alla sinistra
dell'ultimo di turno, facendo avanzare di uno il segnalino
generazione. La seconda fase è quella di ricerca, in cui ogni
giocatore riceve 4 carte e ne tiene quante ne vuole pagando 3
megacrediti per ogni carta trattenuta e scartando le altre. Dopodichè
arriva la fase più importante che è quella delle azioni. In ogni
generazione, i giocatori si palleggeranno la possibilità di svolgere
una o due azioni o di passare.
Le azioni disponibili sono varie: si
va dalla possibilità di fare progetti, quindi spendere un ammontare
di megacrediti per svolgere le azioni suggerite dal promemoria sul
tabellone, giocare carte dalla mano pagandone il costo in megacrediti
e attivandone gli effetti o svolgere l'azione di carte attive giocate
precedentemente. Ci si può anche piazzare, pagando sempre il costo,
su una posizione nel milestone, qualora si soddisfino i requisiti o
nei riconoscimenti sperando di essere il possessore di una certa
maggioranza a fine partita.
Le carte svolgono un ruolo fondamentale
visto che avranno la possibilità di aumentare o convertire livelli
di risorse in qualcos'altro, creare oceani, boschi o città su Marte
e modificare i parametri di ossigeno e temperatura del pianeta rosso,
facendo aumentare di conseguenza il livello di terraformazione che è
anche la base grazie alla quale, nei vari turni, i giocatori
acquisiranno megacrediti da investire nel gioco. Quando tutti i
giocatori avranno passato, si svolgerà la fase di produzione in cui
ogni sezione della propria plancia produrrà risorse in relazione
alla posizione sui vari tracciati, creando una solida base per il
turno successivo.
La partita finisce alla fine del turno nel quale
saranno stati creati 9 oceani e i tracciati di temperatura e ossigeno
saranno arrivati al culmine. Al livello di terraformazione raggiunto
si sommeranno i punti vittoria offerti dai territori posizionati,
dalle carte giocate e da riconoscimenti e milestone, incoronando
vincitore chi avrà totalizzato il maggior numero di punti.
CONSIDERAZIONI
“Terraforming Mars” è il gioco
perfetto per chi ama creare combo di azioni e per chi apprezza molto
quel qualcosa in più in un gioco di carte che permette l'interazione
con altri elementi di gioco: in questo caso con un bel po' di
parametri e di tessere territorio da piazzare per vedere fisicamente
l'evoluzione di un inabitabile pianeta rosso in una possibile nuova
casa per l'essere umano terrestre.
Nota dolente potrebbe essere
rappresentata dalla presenza di una certa alea nella pesca delle
carte: qualcuno potrebbe essere particolarmente avvantaggiato da una
pescata fortunata in cui trovare le carte perfette per poter
migliorare i propri parametri a sfavore di un altro giocatore che
invece potrebbe voler addirittura cestinare un'intera mano
concentrandosi su quelle già in suo possesso. Per ovviare questo
problema, qualcuno ha introdotto il sistema draft che inevitabilmente
allunga i tempi di gioco che già non sono brevissimi, ma stempera in
effetti la possibilità di creare inopportuno scompensi nella fase di
ricerca.
Diversi i punti strategici da tenere
sotto controllo: trattenere carte utili che però hanno requisiti
particolarmente difficili da raggiungere, come costi alti o necessità
di avere posizioni sui tracciati ancora lunghi da raggiungere,
potrebbe rappresentare un investimento sul futuro, ma anche un
ostacolo per il presente, così come sacrificare troppo la produzione
di una certa materia per poter giocare o attivare una carta
importante, è un'ipotesi da valutare bene per non trovarsi presto in
una posizione di svantaggio impossibile da recuperare.
La possibilità
di svolgere molte azioni diverse al proprio turno, sia grazie alle
proprie risorse, che alle carte, fino ai progetti, obbliga il
giocatore ad una riflessione costante, motivo per il quale
“Terraforming Mars” non è esattamente il gioco perfetto per un
neofita, mentre potrebbe rappresentare sicuramente una sfida
interessante e coinvolgente per un gamer smaliziato con la voglia di
contribuire alla creazione di un nuovo ambiente nello spazio da
vivere anche in solitario grazie ad una modalità appositamente
studiata per i giocatori singoli.
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