"Lobbies", "La Gilda" parla del gioco su Kickstarter



Upper class, Edonisti, Attivisti e Queer sono le quattro comunità che si daranno battaglia all'interno del nuovissimo gioco da tavolo ideato dall'italianissimo gruppo de “La Gilda”. E' già partita online su Kickstarter la campagna per poter portare a casa una copia di “Lobbies”, l'inedito lavoro che lancia il gruppo GLBTI dai tavoli della propria associazione a quelli degli appassionati di boardgames.

Da poco è stato lanciato su Kickstarter il progetto “Lobbies”. Di cosa si tratta esattamente?
Lobbies è un gioco di carte senza fine di lucro prodotto da un gruppo di volontari de “La Gilda”. Il gioco nasce attorno ad una duplice idea: da un lato il valore che diamo al divertimento e la nostra passione per i giochi in generale, dall'altro dalla voglia di riuscire a creare contenuti LGBTI anche nel mondo nerd (mondo ancora molto chiuso su alcune tematiche, per quanto possa sembrare strano). Per unire queste nostre due anime abbiamo deciso di usare la nostra arma migliore: l'ironia. 

Lobbies infatti è un gioco completamente autoironico, seppur scritto e pensato con dei valori; nel gioco infatti troverete una trasversale ironia che permea tutte e 4 le lobby giocabili (Upper Class, Edonisti, Attivisti, Queer) e allo stesso tempo volevamo che i nostri valori di inclusività e rispetto fossero presenti (motivo per cui ci siamo impegnati a rappresentare tutti i generi, orientamenti, espressioni e sessi possibili). Potremmo definire Lobbies come un gioco di carte strategico, dove lo scopo dei giocatori è quello di aver successo in eventi da loro lanciati e accumulare punti influenza sulla città e, inutile negarlo, molto spesso si sarà chiamati a fare alleanze scomode, o tradire i propri amici per portare a casa qualche punto in più.

Il gioco è stato creato da “La Gilda”, chi si cela dietro questo nome, quali sono le vostre attività? Dietro “La Gilda” si celano ragazze e ragazzi con la passione per i giochi e il mondo nerd in generale. Quando per la prima volta aprimmo le porte di domenica con tavoli e sedie allestite la nostra "missione" fu subito ben chiara: da un lato volevamo semplicemente creare uno spazio aperto e libero per tutte e tutti in cui poter giocare senza pensieri. Dall'altro lato volevamo arrivare nelle fiere italiane (si pensi Lucca, Modena, Roma e tante altre) per far sapere al mondo che esistevamo anche noi (e siamo tantissimi/e!). 

Può sembrare questa una cosa superficiale ma in realtà non lo è, in primis perchè non è mai esistito un gruppo che nel mondo nerd affermasse che è possibile essere anche nerd e gay/lesbiche/etc (e vi assicuro, dopo anni e anni, che è un mondo ancora molto molto omofobo, nonostante i tempi che cambiano e tante altre cose) e in secondo luogo volevamo anche raggiungere tutti quegli adolescenti che, come noi, oltre ad affrontare l'analisi del proprio orientamento sessuale si sono ritrovati anche a fare i conti con passioni che molti non condividono (soprattutto, in questo caso, dentro la comunità LGBTI) e anche per loro siamo andati in fiera, per potergli soltanto dire: "ciao, siamo froci e lesbiche anche noi, diventiamo amici su Steam?" e far capire a queste persone che non sono sole.


Cosa pensate serva alla comunità GLBT oggi? La creazione di un gioco di carte che strizzi l'occhio al popolo gay può aiutare la società ad uscire dalla cappa di omofobia ancora presente?
Alla comunità LGBTI oggi servono amici e amiche. Arrivati al punto in cui la nostra esistenza è stata affermata (seppur ci sia ancora bisogno di visibilità e informazione sulla parte finale della sigla, cioè bisessuali, trans e intersex) alla comunità serve supporto. Serve aiuto a far capire a chi ancora non ha voglia di ascoltare che chi ci portiamo a letto non provocherà una combustione spontanea alle città, ai palazzi, agli anziani e alla società in generale. 

Pensare che il nostro gioco aiuterà tutta la società odierna ad uscire dalla cappa di omofobia penso sia molto utopico, sarebbe molto più realistico pensare che questo gioco pianterà dei semi in una parte di società (quella nerd) e speriamo che possano aprire le porte per tante idee e lavori su tutto il settore. Combattere l'omofobia è sempre sicuramente il fine ultimo di ogni attivista ma questa cosa bisogna sempre tenere a mente che si fa per piccoli step e il nostro, al momento, è iniziare a parlare della possibilità di avere anche giochi LGBTI.

“Lobbies” è un gioco che si rivolge solo ad un pubblico gay e friendly o pensate possa avere successo anche verso un target di riferimento più ampio?
Beh, onestamente non ci aspettiamo di intravedere Salvini al Quirinale mentre gioca a “Lobbies”. Tolto lui e la fetta che si porta con sè, pensiamo che “Lobbies” possa essere giocabile da chiunque. Le meccaniche e il funzionamento del gioco sono state costruite con basi e idee solide e ci aspettiamo che il gioco possa avere una grande diversità in ogni partita. Lobbies non è solo un gioco a tema LGBTI, è anche un gioco divertente e non banale! Auguriamo che chiunque si diverta nelle sfide logiche prenda in mano una volta il gioco incuriosito e decida di provarlo!

Per alcune opzioni di pledge c'è anche la possibilità di mettere le mani su un artbook a cui hanno lavorato nomi noti agli appassionati di fumetto ed illustrazione, com'è nata la collaborazione? Il lavoro sarà acquistabile anche dopo il kickstarter?
No, l'artbook non sarà più acquistabile dopo il kickstarter! Questa è stata forse una delle scelte più difficili che abbiamo fatto ma alla fine ne siamo usciti convinti. L'idea che per il Pride ci fossero materiali aggiuntivi non ricreabili pensiamo aiuti a capire la passione che ci stiamo mettendo nel gioco ma anche nei valori che ci stanno dietro. L'artbook sarà poi stampato dalla Renbooks che, non a caso, è la prima casa editrice italiana di soli fumetti LGBTI

L'idea di fare un artbook è giunta quasi naturale quando ci siamo ritrovati a parlare del gioco tra chi si occupava di meccaniche, amici e illustratori e anzi nasce anche proprio anche con l'intento di ringraziare ed elogiare tutti questi bravissimi illustratori che fino ad oggi hanno messo davvero davvero tanto impegno. Quando abbiamo pensato alle 4 lobby i nomi di chi avremmo voluto per rappresentarli sono saltati immediatamente nelle nostre teste: Jacopo Camagni per i Queer, Flavia Biondi all'Upper Class, Dirty Mush Mush per gli edonisti e infine ma non di importanza Giopota per gli Attivisti. Tutti loro sono stati coinvolti con una chiaccherata dove, per fortuna, ne sono usciti entusiasti (e con una gran mole di lavoro)!


Quali sono i vostri giochi preferiti? Quali vi appassionano di più e a quali giocate più spesso?
Ognuno di noi penso sia affezionato a giochi molto diversi. Sicuramente se volessimo pensare a qualche gioco a cui in molti cadiamo in tentazione dovremmo pensare a “Magic”, per i giochi di carte e “Descent”, tra i giochi da tavolo. Però potremmo elencarne davvero tanti: “D&D”, “Warcraft”, “Arkham Horror” sono sicuramente i primi che mi saltano in mente... ma seguono poi “Civilization”, “Heartstone”, “Zombicide” e davvero troppi altri. Di solito puntiamo a giocare ogni settimana cose diverse, anche se ovviamente nel lungo termine è praticamente impossibile.

“Lobbies” è il vostro primo progetto ludico, ma ne avete altri in cantiere per il futuro?
Aiuto! Sicuramente sì! Ma... un passo alla volta! Ci piacerebbe sicuramente arrivare a poter tradurre il gioco, portare qualche espansione e qualche gadget in più, sicuramente. Poi per altri giochi... si vedrà!

In bocca al lupo ai ragazzi de "La Gilda" per la loro intrigante idea: se foste interessati a sostenere questo progetto potete offrire il vostro aiuto alla pagina ufficiale del Kickstarer di "Lobbies che potrete trovare seguendo questo link: http://bit.ly/LOBBIES

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