"The Refuge", miniature di zombie e tanto divertimento



Il mondo non è più un posto migliore. I conflitti ha decimato la popolazione e quei pochi superstiti alla guerra batteriologica in corso si sentono perduti ed in trappola a causa dell'orda di esseri non morti che minacciano la già precaria condizione di vita. Si dice che in un posto speciale ci sia la possibilità di trovare le basi per una nuova esistenza e creare un mondo nuovo: arrivare al rifugio sarà esattamente lo scopo di “The Refuge: A Race for Survival”.

CONTENUTO
The Refuge: A Race for Survival” è un gioco di Erik Carpenter e Sherwin Mina per 2-6 giocatori pubblicato dalla B&B Studio: non esiste al momento una versione italiana di questo titolo, ma il poco testo presente sulle carte lo rende facilmente giocabile anche nell'edizione in lingua inglese. All'interno della confezione troviamo un tabellone suddiviso in una sorta di scacchiera che forma la mappa di gioco, presentando varie tipologie di terreno, una zona iniziale, una finale ed una barriera da superare utilizzando uno specifico oggetto. 

Il mazzo di carte comprende varie copie delle 7 tipologie che contiene, ma la vera chicca di questo titolo è la presenza di una massiccia quantità di piccole miniature dei personaggi guidati dai giocatori e da orde di zombie: 6 sono i personaggi selezionabili dagli speranzosi sopravvissuti e ben 60 miniature di zombie, equamente distribuite tra quelli maschili e femminili, saranno pronti ad invadere la mappa di gioco.

PREPARAZIONE
Sarà davvero semplice preparare una partita di “The Refuge”. Basterà infatti aprire il tabellone al centro del tavolo e permettere ai partecipanti di selezionare la propria miniatura colorata posizionandola nella fascia con la scritta “start” e consegnare ad ogni giocatore 3 carte pescate dal mazzo opportunamente mescolato: solo nel caso in cui un giocatore inizi il gioco con 3 chiavi, le carte andranno riprese, rimescolate e ne verranno consegnate altre 3. 

Davvero un setup velocissimo per entrare immediatamente nello spirito ansiogeno del gioco: lo scopo è quello di ostacolare gli altri e tentare di arrivare per primi alla parte opposta della scritta “start”, ovvero il tanto agognato rifugio raggiungibile oltre la zona bloccata dalle serrature.


IL GIOCO
A partire dal giocatore che ha intrapreso il ruolo di mazziere, distribuendo le carte agli altri, ognuno al proprio turno potrà svolgere semplicemente un'azione tra le tre possibili: spostare di uno spazio il proprio personaggio, pescare una carta dal mazzo o giocare una carta dalla propria mano. Le regole di movimento del proprio personaggio impongono uno spostamento solo ortogonalmente senza mai poter entrare nella casella occupata da un altro sopravvissuto, mentre si potrà entrare in una casella occupata da uno zombie a patto che si possa uccidere scartando una carta arma, altrimenti si dovrà inevitabilmente ripartire dal via dopo essere stati divorati dalla creatura. 

Ogni qual volta ci si fermerà su una casella, si attiverà il suo potere: la maggior parte delle volte capiterà di finire su una casella con un teschio e in quel caso si dovrà prelevare una miniatura zombie dalla riserva e piazzarla su una qualunque casella col teschio disseminata sul tabellone. La stanza “safe” terrà il proprio personaggio al sicuro dagli zombie visto che si tratta di zone a loro inaccessibili, ma sarà incauto trattenersi lì perchè un altro giocatore potrebbe scegliere di spostarsi in una casella “switch” che permetterà di scambiare la sua posizione proprio con quella di un personaggio presente su una casella “safe”. Le caselle “hazard” invece permettono di spostare uno zombie già presente sulla mappa, seguendo le stesse regole di movimento dei sopravvissuti, ma ovviamente tentando di finire proprio nella casella di un avversario. 

Le carte giocabili hanno vari effetti che possono spesso migliorare il proprio movimento permettendo di muoversi in diagonale o di effettuare un salto di una casella, la già citata arma utile per annientare gli zombie e letale se associata alla fiala di adrenalina che permette di fare un turno extra. La carta del furto permette di rubare una carta ad un avversario, mentre il pocketwatch ferma il tempo durante il turno di un avversario permettendoci di intraprendere un'azione furtiva per poi permettergli di continuare la mossa. Ultima ma preziosissima è la carta chiave, senza la quale sarà impossibile varcare la zona bloccata per arrivare al rifugio. 

Il gioco termina quando un giocatore sarà riuscito ad arrivare al lato opposto della mappa illeso, dichiarando così, ovviamente, il vincitore, oppure sarà premiato, al termine del mazzo di pesca, il o i giocatori che saranno più avanti nel percorso verso la salvezza.


CONSIDERAZIONI
The Refuge” si prospetta, anche per le tinte utilizzate per il tabellone e il grigio classico delle miniature, nonché per l'ambientazione postapocalittica adottata, come un gioco particolarmente cupo e pesante, forse fin troppo persino per un gioco da tavolo, ma già dalle primissime battute ci si rende conto di quanta adrenalina invece possa scorrere durante una partita e quanto divertimento possa regnare tra un turno e l'altro. 

Avanzare con la propria miniatura lungo il percorso può sembrare un gioco da ragazzi nei primi momenti di gioco, quando il tabellone è praticamente libero e solo qualche sporadico zombie si affaccia dai territori circostanti, ma arrivati più o meno a metà ci si renderà conto di dover iniziare a pensare a vie di fuga alternative, a mosse impreviste che potrebbero riguardare anche un ritorno sui propri passi, nonché modi perfidi di mettere i bastoni tra le ruote agli altri. 

Nonostante molti titoli che utilizzino gli zombie come nemici acerrimi siano di stampo collaborativo, in “The Refuge” si assisterà ad un continuo fiorire di cattiverie e malignerie nei confronti dei propri avversari facendo apparire zombie nelle loro vicinanze, facendoli avanzare famelici fino quasi a circondarli oppure sostituire fisicamente la propria miniatura, magari avanzando di parecchio sulla mappa, grazie al potere di una stanza di scambio. 

Avere la possibilità di giocare fino a 6 rappresenta un'opportunità interessante che trasforma “The Refuge” quasi in un party game, dove spesso si spezzeranno amicizie per aver simulato un'alleanza ai danni di un rivale o per aver sovvertito il progredire di un sopravvissuto ormai quasi sicuro di finire il gioco come vincitore. La semplicità dell'azione, coniugata a dei tempi di gioco che si assestano intorno alla mezz'oretta, fanno di “The Refuge” un gioco ottimo anche per chi non è avvezzo ai giochi da tavolo, incastrando il giocatore occasionale con un ottimo incentivo a scoprire il regno dei competitivi a tema horror con un divertente esemplare.

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