"Lanzeloth", vince il condottiero con la miglior armatura
Avere la miglior armatura e il più fido destriero rappresentano i due fattori fondamentali per poter mirare alla vittoria nel gioco di carte intitolato "Lanzeloth", ma non tutti sapranno esattamente i propri valori!
Molte sono le rievocazioni storiche che
si celebrano, in special modo, nei paesini medievali che sono
disseminati in alcune zone dello stivale, tra principesse che bramano
di incontrare principi azzurri e condottieri pronti a sfidare mille
pericoli con il proprio coraggio. Per vivere in qualche modo i fasti
del mondo antico, arriva a spada tratta “Lanzeloth” un gioco che
fa del bluff e della sorpresa i suoi ingredienti principali.
I COMPONENTI: “Lanzeloth” ha come
ingredienti fondamentali elmo, stivali e corazza di novelli
Lancillotto.
“Lanzeloth” è un titolo
targato Mogel-Verlag, ideato da Friederike Claas e Michael Loth ed è
giocabile da 2 a 6 partecipanti: non esiste una versione italiana, ma
il titolo è perfettamente acquistabile anche nell'edizione tedesca,
visto che non appare alcun testo sulle carte. Ci troviamo di fronte
ad un classico gioco di carte tascabile ed è soltanto un nutrito
mazzo di carte che appare all'interno della piccola confezione.
Ventiquattro sono le carte trofeo, traguardi che i giocatori vorranno
a tutti i costi raggiungere per poter vincere la partita, 6 carte
cavallo in colori differenti e con abilità personali e infine un
mazzo di 60 carte armatura suddivide, secondo il retro, nelle varie
zone che un condottiere era solito coprirsi, quindi le due braccia
con arma e scudo, il busto, le gambe e l'elmetto: ognuna di queste
carte avrà un valore suggerito da una facciata di dado, da 1 a 5 e
una possibile azione indicata dalla simbologia.
PREPARAZIONE: In sella al proprio
destriero bisognerà vestire di tutto punto il proprio eroe in
“Lanzeloth”.
Per iniziare una partita di “Lanzeloth”
servirà piazzare il mazzo dei trofei in un posto facilmente
raggiungibile e consegnare ad ogni giocatore una carta cavallo
casuale che si dovrà piazzare scoperta davanti a ciascun
proprietario. Ogni giocatore dovrà anche comporre il proprio
condottiero prelevando dal mazzo di carte armatura una carta per
sezione del corpo del proprio eroe, quindi un elmetto, un busto, una
spada, uno scudo e degli stivali, tenendo tutto coperto, senza vedere
assolutamente il retro delle carte che avranno composto il proprio
personaggio.
Tutte le altre carte armatura andranno invece ben
mescolate e radunate in un unico mazzo da piazzare al centro del
tavolo. Lo scopo del gioco è cercare di avere il maggior valore
sulla propria armatura, rispetto agli altri giocatori, quando
qualcuno fermerà il turno con la speranza di essere il vincitore.
IL GIOCO: Sfidare la sorte e chiedere
una verifica al buio o accertarsi dei propri punti grazie ad armature
possenti?
Al proprio turno, un giocatore deve
pescare la prima carta dal mazzo delle armature, guardarla
segretamente e scegliere se sostituire l'esatta sezione pescata con
quella coperta del proprio eroe, che verrà quindi scartata, oppure
scartare la carta appena presa e utilizzare la sua azione. A partire
dal secondo giocatore di turno, la carta da pescare potrà essere
prelevata anche dal mazzo degli scarti, prendendo ovviamente la prima
visibile.
Le azioni che le carte rendono possibili sono svariate, si
va dalla visione di alcune carte della propria armatura o di quella
degli avversari, fino alla possibilità di scambiarle con quelle di
un altro giocatore o costringere qualcuno a rivelare pezzi della
propria armatura, rendendo quindi palese una parte del suo risultato
finale.
Quando un giocatore pensa di avere una somma di punti,
contando tutti quelli che sa o pensa di avere sotto ogni pezzo di
armatura, sufficiente a battere quella di tutti gli altri, porrà il
proprio cavallo davanti al proprio eroe, attivando un ultimo turno
per quel round. Dopo averlo completato, ognuno rivela il proprio
punteggio, calcolando anche i bonus o i malus del proprio cavallo:
chi avrà ottenuto il punteggio maggiore potrà prendere dei trofei:
ne prenderà tanti quanto sarà la differenza tra il suo punteggio e
quello del secondo classificato.
Dopo aver consegnato i trofei, si
passerà ad un nuovo round ripristinando casualmente un eroe fittizio
ad ogni giocatore: la partita termina quando un giocatore avrà
raggiunto la somma di punti richiesta in base al numero di
partecipanti.
CONSIDERAZIONI: Grafica rivedibile e un
flusso di gioco simpatico rappresentano difetti e pregi di
“Lanzeloth”
“Lanzeloth” è un titolo che può
sembrare semplice e banale, ma può riservare diverse sorprese ed
implica la necessità di pensare bene all'utilizzo delle carte
pescate per favorire al meglio il proprio punteggio e non offrire
troppe opportunità agli altri.
Se con lo scambio si comincerà a
capire qualcosa del proprio numero di punti, è con le carte azione
che invece il gioco dar preziosi indizi agli altri, grazie a carte
pian piano scoperte e scelte da fare riguardo gli scambi di armatura
con gli altri giocatori: è chiaro che con l'azione che permette di
guardare due pezzi di armatura e poterli sostituire, farlo o meno
renderà noto già un parziale vincitore, permettendo quindi di
orientare il proprio gioco ai danni di un giocatore differente.
La
dinamicità è sicuramente un punto forte di “Lanzeloth”, visto
che scegliere di utilizzare la carta pescata come sostituzione ad una
porzione di armatura può ingolosire molto gli altri giocatori che
crederanno subito ad un buon punteggio nascosto sotto una propria
carta: questo è anche un bel modo di tentare dei sorprendenti bluff
ai danni degli avvoltoi che si potrebbero invece ritrovare con un
palmo di naso ed un punteggio decisamente basso dopo un furto non
esattamente andato a buon fine.
Lo stile grafico non brilla per
eccellenza: ci troviamo di fronte ad un tratto sicuramente molto
ironico e scanzonato, che rende luccicante l'armatura da 5 punti e
buffissime le facce con i punti minori, ma la scelta di avere un
impatto grafico di questo tipo risulta parecchio old style e potrebbe
far storcere il naso a chi predilige una certa cura per il disegno
all'interno di un gioco da tavolo.
Quest'elemento ovviamente non fa
assolutamente sfigurare un gioco che forse pretende una durata un po'
troppo estesa per ciò che offre, visto che una partita arriva anche
ai 40 minuti ed oltre, a seconda delle scelte fatte dai giocatori, ma
magari variando il numero di trofei da portare a casa per ottenere la
vittoria, si può trovare sempre una fonte di divertimento in questo
gioco di carte pratico e simpatico.
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