"Nodraw", il tris come non lo avete mai visto
Un gioco immortale, un gioco da
bambini, un passatempo che tutti hanno utilizzato come sfida uno
contro uno: il tris torna in pompa magna, un classico dei classici in
una veste molto più strategica con “Nodraw”.
I banchi delle nostre scuole sono stati
letteralmente invasi da griglie 3x3 dense di sfida: i propri compagni
di banco sono stati assillati da crocette o cerchietti per colmare le
caselle in modo da realizzare una linea continua di 3 elementi uguali
tentando anche di fermare gli obiettivi di vittoria dell'avversario.
Tanta gioia per le vittorie e molto spesso dei pareggi hanno
contraddistinto l'infanzia di tutti, ma il grande classico come il
tris torna in una versione totalmente rinnovata e dotata di molta più
strategia grazie ad una rivisitazione che ha più il sapore di un
omaggio: “Nodraw”.
COMPONENTI: Una confezione colorata e
vivace nasconde componenti di gran classe come sacchetti per le
tessere e addirittura dei supporti per poterle esporre senza farle vedere.
“Nodraw” è un gioco da tavolo
ideato da Antonio Ciocca per 2 giocatori, e realizzato grazie alla collaborazione di Tambù. All'interno della confezione troviamo due piccoli
sacchetti in due colori differenti, due supporti in legno per tenere
le tessere, 8 segnalini rotazione per evidenziare le tessere che
saranno protagoniste di un'azione specifica, un blocco segnapunti e
una matita, oltre a ben 90 tessere, 45 per giocatore, composte dalle
classiche crocette e cerchietti, tutte dotate di un numero a lato ed
eventualmente una parete, oltre ad una serie di tessere azione che
rinnovano di molto il tris canonico.
PREPARAZIONE: Avere tre tessere di
fronte a sé sarà tutto ciò che servirà per poter iniziare una
partita a “Nodraw” nel pieno stile del tris tanto amato da tutti.
Per poter dar vita ad una sfida capace
di ricordare i fasti del tris scolastico, ognuno dei due giocatori
dovrà scegliere un colore e di conseguenza il cerchietto o la
crocetta come simbolo personale ed inserire nel proprio sacchetto
tutte le 45 tessere di quella tipologia, includendo sia le tessere
base che quelle dotate di pareti e le tessere azione.
Dopo aver
svolto quest'operazione si dovranno estrarre tre tessere dal
sacchetto da posizionare sul proprio supporto. Scegliendo un
giocatore iniziale si potrà ufficialmente dare il via alla partita:
al contrario del tris classico, la partita non finirà alla prima
serie di 3 simboli messi in fila, ma si otterranno solo punti,
continuando a sommarli realizzandoli attraverso il mosaico di tessere
che man mano andrà a crearsi, incoronando vincitore chi avrà
accumulato il maggior punteggio alla fine.
IL GIOCO: Una sola azione sarà
disponibile per i giocatori, ovvero il piazzamento di una delle tre
tessere sul proprio supporto, nel tentativo di realizzare un tris.
Al proprio turno, un giocatore avrà
modo di giocare una delle tre tessere esposte sul proprio supporto
nell'area di gioco comune: le regole di piazzamento impongono la
collocazione di una tessera solo adiacente ortogonalmente ad una già
piazzata, che sia propria o del giocatore avversario.
Alcune tessere
mostrano delle pareti, ovvero delle linee colorate su uno o più lati
della tessera stessa: questi rappresentano dei blocchi nella
realizzazione dei tris, visto che collocando una tessera con una
parete rivolta ad altre due in fila impedirà il conteggio dei punti.
Questo chiarimento preannuncia il modo di calcolo del punteggio:
quando un giocatore avrà realizzato in orizzontale, verticale o
diagonale una fila continua, non interrotta da pareti, del proprio
simbolo, si andrà a calcolare la somma dei numeri presenti sulle tre
tessere in esame, andandola a segnare sul blocchetto apposito, per
continuare subito dopo la partita col giocatore avversario.
Per
movimentare il gioco, oltre alle tradizionali tessere coi simboli,
sono state introdotte delle azioni speciali attivabili giocando le
tessere relative: il muro blocca il piazzamento di tessere nelle
immaginarie caselle circostanti, il piccone elimina una tessera già
piazzata che non spezzi il mosaico centrale, la tessera di rotazione
permette di girare una tessera già posizionata, utilissima per
girare dei muri in modo da realizzare tris, la combo prevede entrambi
i simboli, mentre flip attiva una scommessa lanciandola in aria come
una moneta.
La partita terminerà quando ogni giocatore avrà
collocato anche l'ultima tessera a disposizione e a quel punto
andranno semplicemente sommati i punti segnati sul blocchetto
durante la partita per individuare il vincitore.
CONSIDERAZIONI: Un gioco che molti
avranno nel cuore si è completamente trasformato in un vero e
proprio gioco da tavolo dotato di strategia vera e tanta interazione.
Si sa che un gioco nato sui banchi di
scuola per molti giocatori e non, racchiude in sé tutto il piacere
dell'infanzia, delle prime interazioni con i compagni, dei primi
ragionamenti fatti in un contesto ludico ed è anche legato ad un
periodo della propria vita spensierato e gioioso.
“Nodraw”, con
dovuta furbizia, prende a piene mani il meccanismo principe di quelle
sfide bambine e lo innesta come cuore vero e proprio di un gioco da
tavolo dotato della strategia tipica degli astratti ed un'inevitabile
scheletro di interazione capace di proporre un ottimo livello di
coinvolgimento.
Tutto ha il sapore del tris tradizionale, dal
bloccare gli avversari alla gioia per aver incastrato quella sequenza
magica capace di attivare un entusiasmante trionfo, ma le novità
inserite aiutano a rinverdire un meccanismo fin troppo semplice con
delle azioni speciali ed una necessaria strategia anche in termini di
piazzamento delle tessere base per i punteggi offerti.
Non sarà
infatti utile realizzare un tris con tessere su cui sono stampati
punti piuttosto bassi visto che non offriranno un notevole distacco
dal rivale, mentre sarà saggio dosare bene le tessere speciali per
poter mettere al meglio i bastoni tra le ruote all'avversario e
magari preparare il terreno in vista di una mossa buona per il
futuro.
“Nodraw” presenta notevoli situazioni interessanti che
andranno fortemente seguite dai giocatori che non vorranno offrire
troppo spazio al proprio avversario, come ad esempio la possibilità
di utilizzare una coppia di tessere già sfruttata per realizzare un
punteggio, come base per un secondo tris grazie all'aggiunta di
un'unica tessera: bloccare immediatamente tentativi di combo sarà
fondamentale per non trovarsi troppo indietro col punteggio.
Il gioco
si presenta notevolmente bene anche sotto il punto di vista estetico
e per l'utilizzo di materiali di un certo pregio: unica nota dolente
può essere la grandezza dei sacchetti che se da un lato permettono
il trasporto comodo del gioco senza scatola dovunque si voglia,
creano qualche difficoltà nella pesca delle tessere durante la
partita per chi ha delle mani non esattamente da pianista.
Per i
nostalgici e per chi cerca un astratto esclusivamente per due
giocatori (ma ampliabile a 4 con una modalità di gioco a coppie
acquistando due copie), “Nodraw” rappresenta un gioco da tenere
d'occhio per la capacità di offrire con una meccanica già nota, un
titolo avvincente e capace di rinnovarsi partita dopo partita.
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